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Anche Cosenza ha ricordato il 28° anniversario della strage di Capaci per la Giornata della Legalità

COSENZA – La città di Cosenza ha risposto presente all’invito dell’ANCI e del suo presidente Antonio De Caro ed ha celebrato ieri pomeriggio, puntualmente alle 17,57 , ora della strage di Capaci nella quale 28 anni fa persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta, la Giornata della Legalità.

L’invito dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, che ha sensibilizzato tutti i Sindaci del Paese alla partecipazione, è stato conseguente alla proposta di Maria Falcone, presidente della Fondazione intitolata a suo fratello Giovanni, di dedicare questa giornata a tutti coloro che, in questi mesi, si sono prodigati, con abnegazione e grande senso del dovere, nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria.

A Cosenza, davanti Palazzo dei Bruzi, mentre un lenzuolo bianco sventolava dal balcone principale della sede del Comune, il Vicesindaco Francesco Caruso, delegato dal Sindaco Mario Occhiuto, ha osservato un minuto di raccoglimento, indossando, come richiesto dalla circostanza, la fascia tricolore. Un silenzio interrotto solo dal suono della sirena di una volante della Polizia Municipale con due agenti a presenziare alla breve celebrazione.  

«Abbiamo aderito all’invito dell’Anci con convinzione e profondo senso delle istituzioni – ha detto il vicesindaco Caruso a margine della celebrazione del 28° anniversario della strage di Capaci -. Una data importante quella del 23 maggio – ha aggiunto Caruso – che ha segnato la storia di un’intera comunità. Siamo qui per raccogliere a nome di tutta la collettività e della comunità di Cosenza un’eredità di valori fondamentali come l’etica del dovere, l’amore per lo Stato e la cosa pubblica. Si tratta di valori – ha detto ancora il Vicesindaco – che suggeriscono e generano il coraggio, nella misura in cui c’è negli uomini la consapevolezza che il loro operato e l’esercizio del dovere possono comportare rischi per l’incolumità personale e dei propri familiari. E nonostante la paura, come amava asserire lo stesso Giovanni Falcone, non si fanno condizionare, proseguendo nella direzione dell’impegno per il bene comune. L’Anci ha inteso collegare questo coraggio all’attualità, ai tanti uomini e donne che, con senso di abnegazione, hanno gestito in prima linea l’emergenza Covid. Il Comune di Cosenza – ha concluso Caruso – ha inteso partecipare a questo momento di raccoglimento con l’intenzione di rappresentare tutti i cittadini  che, per ovvi motivi, non possono essere qui presenti, perché sappiamo di non essere soli nel dire no alla mafia, no all’illegalità e continuare la lotta che le vittime di Capaci hanno dimostrato che si può portare avanti».  

Giornata della legalità, l’impegno degli studenti di Catanzaro

CATANZARO –  Sabato 23 Maggio, in occasione della “Giornata della Legalità”, XXIII Anniversario dalla Strage di Capaci, gli studenti dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, partecipanti al Corso di Formazione “Dal Bene Confiscato al Bene Comune”, si sono recati nella Piana di Gioia Tauro presso i terreni confiscati alla ‘ndrangheta gestiti dalla Cooperativa Sociale della “Valle del Marro – Libera Terra”. Guidati dal Responsabile del Corso -Sebastian Ciancio,  gli universitari hanno portato la propria solidarietà ai giovani soci-fondatori, soffermandosi sul suolo agricolo dove, qualche giorno fa, un centinaio di alberi di ulivi sono stati tagliati da sconosciuti con delle accette (loc. Baronello – Castellace/frazione di Oppido Mamertina). Un’intimidazione di evidente stampo mafioso, la terza in quattro anni, denunciata dalla Cooperativa. Durante il sopralluogo, Antonio Napoli – uno dei soci fondatori della Cooperativa “ Valle del Marro ”, ha illustrato ai presenti tutte le tappe che hanno condotto lui e altri ragazzi alla presa in gestione di quei terreni (130 ettari di terreni confiscati e sequestrati ai clan della zona). Un’avventura vissuta tra difficoltà e timori, con la consapevolezza di agire per il bene del territorio e con la forza di chi è animato da uno sfrenato ottimismo e spera “contro ogni speranza”. Inoltre, per i partecipanti al Corso di Formazione “Dal Bene Confiscato al Bene Comune” è stato possibile tastare alcuni degli alimenti tipici e biologici prodotti dalla Cooperativa (melanzane a filetti, pesto di peperoncini piccanti …). Questi sapori che arricchiscono il “paniere della legalità” portano con sé un particolare messaggio sociale che li trasforma in simboli e segni del g(i)usto di Calabria. Presenti alla visita, Anna Voci – animatore della Legalità per l’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace eDaniela Fazio di “Libera Catanzaro”.FOTO1

Il Corso – promosso da più realtà associative di Catanzaro (Giovani MCL, Libera, Progetto Policoro, FUCI) e che rientra nel Progetto Regionale Caritas “Costruire Speranza” – si è incentrato, nei mesi trascorsi, sulla promozione, valorizzazione e riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità.