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Sequestrate bombole G.P.L., stoccaggio pericoloso

VIBO VALENTIA – I finanzieri della Tenenza di Tropea, nell’ambito di un’attività di controllo economico del territorio, hanno individuato un deposito di bombole di G.P.L. nel comune di Limbadi (VV), accertando lo stoccaggio di un numero considerevole di bombole di gas petrolio liquefatto superiore rispetto alle autorizzazioni in possesso.

Vista la pericolosità della situazione, i militari delle Fiamme gialle hanno proceduto al sequestro di n. 261 bombole, per un quantitativo complessivo di kg. 3.877 di prodotto, adottando le opportune cautele per il successivo trasporto in un altro luogo idoneo sotto il profilo della sicurezza. Le bombole sequestrate erano destinate all’uso domestico ed il titolare dell’impresa veniva denunciato per violazione delle norme antincendio e delle disposizioni previste in materia di sicurezza e incolumità pubblica. L’intervento condotto dalla Guardia di Finanza di Tropea attesta ancora una volta la trasversalità dell’azione operativa del Corpo, che attraverso l’esercizio dei più ampi poteri di polizia economico-finanziaria è stata rivolta, in questo caso, alla tutela del mercato dei beni ed alla sicurezza dei consumatori e cittadini.

Sequestrate bombole GPL prive di collaudo e non sicure

PAOLA (CS) – Circa 650 chili di GPL (gas di petrolio liquefatto) contenuto in bombole, trasportate a bordo di un autocarro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Paola. Nel corso delle ordinarie attività di controllo economico del territorio, con particolare riferimento alla circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa, i Finanzieri hanno fermato e controllato un autocarro proveniente dalla Campania che trasportava GPL riempito in bombole per uso domestico di capacità variabile da 10 a 25 chili, destinato per la vendita ad una società agricola del basso tirreno cosentino. I recipienti trasportati sono risultati non a norma, in violazione alla legislazione in materia di “proprietà e collaudo sicurezza”.
In particolare, sulle bombole è stata falsamente apposta l’indicazione di una nota società del settore, senza autorizzazione di quest’ultima, ed i cartellini contenenti i dati relativi alle obbligatorie e periodiche revisioni tecniche non rispettavano le prescrizioni normative di settore esponendo a rischio gli utilizzatori.
La commercializzazione e diffusione di bombole di GPL non idonee e quindi tecnicamente non garantite è potenzialmente pericolosa per le persone e le cose e può comportare fughe di gas causate dal cattivo stato d’uso delle bombole stesse (fenomeni di corrosione del metallo, gruppo valvolare con perdita di caratteristiche meccaniche, ecc.), nonché possibili esplosioni con conseguenze devastanti. Tutte le bombole di GPL devono essere sottoposte a regolare collaudo decennale ed in ogni caso in cui emergano anomalie e/o difetti nell’uso. Il collaudo comprende l’ispezione e la sostituzione dei componenti e la prova di tenuta e viene effettuato presso società autorizzate. Le aziende che effettuano l’imbottigliamento ed i rivenditori hanno l’obbligo di verificare il possesso dei requisiti di collaudo. Il cittadino può, con una semplice ispezione visiva, verificare la data di scadenza del collaudo, stampigliata su una targhetta posta sotto il volantino. La semplice assenza della targhetta di collaudo oppure la sua manomissione o, ancora, la
possibilità che la targhetta sia amovibile (per esempio sia staccabile dal volantino e può essere spostata su un’altra bombola) impedisce la verifica della regolarità tecnica della bombola ed esclude la garanzia di sicurezza. L’autore delle violazioni accertate e contestate dalle fiamme gialle paolane rischia la
confisca delle bombole ed una sanziona amministrativa pecuniaria fino a 50.000,00 euro.