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Guardavalle – Acri, la replica del Guardavalle

Dopo gli incredibili fatti di ieri riguardo l’anticipo di Campoinato di Eccellenza e il comunicato stampa dell’FC Calcio Acri, ecco la replica ufficiale dell’ Fc Guardavalle:

“Premesso che in 40 anni non abbiamo mai denunciato le scaramucce che avvengono domenicalmente e (sottolineamo) quasi ovunque, fuori dal rettangolo di gioco. Ci teniamo a precisare che la nostra società se aveva altre intenzioni non avrebbe accettato di anticipare la gara al sabato e non avrebbe ricambiato i doveri di ospitalità pronta ad accogliere allo Stadio la società acrese nei modi dovuti giocando sul rettangolo di gioco la propria partita.
Potremmo scrivere un libro sugli episodi subiti in 40 anni ma non lo faremo nemmeno ora per non tirare in ballo fatti e situazioni che non c’entrano nulla con la presente. Ci meraviglia questo eccesso di indignazione e di zelo da parte della società acrese che nulla può rimproverare ai tesserati del Football Club Guardavalle. La stessa indignazione avremmo voluto leggerla o sentirla anche due anni fa quando in casa loro siamo stati aggrediti (allenatore, dirigenti, tifosi e genitori di due giocatori) al 90 minuto con spranghe, bastoni e lancio di oggetti solo perché avevamo esultato per il pareggio. Lo stesso dicasi per il ritorno quando i tifosi acresi si sono denudati di fronte alle forze dell’ordine e alle famiglie (donne e bambini) presenti allo stadio “Nicola Coscia”. Oppure vogliamo parlare dell’andata di questo campionato quando il nostro calciatore italo argentino Diego Casas è stato schiaffeggiato, guarda caso, dall’innocente diciannovenne che ha lamentato lo strattonamento e le ingiurie ieri, solo perché avevamo vinto sul campo la nostra partita, poi persa per un ricorso dell’Acri. Noi siamo responsabili di quello che accade in campo dove gli ospiti sono tutelati dalle forze dell’ordine, dalla terna arbitrale, dai commissari di lega e dai nostri dirigenti. Sarebbe pericoloso creare un precedente perché altrimenti chiunque si sentisse la “coda di paglia” nell’apprestarsi ad affrontare una trasferta potrebbe dire di aver ricevuto aggressioni, minacce o insulti evitando di scendere in campo e rischiare i propri calciatori, utili in partite più ostiche (vedi Coppa Italia Francavilla vs Acri).
Per concludere, se per l’Acri i fatti sono quelli elencati nella loro nota stampa, per noi invece sono quelli emersi e appresi allo stadio, sul rettangolo di gioco, unico luogo deputato a decidere sportivamente vincitori e vinti.
L’Acri si e presentato allo Stadio “Nicola Coscia” scortato dalle forze dell’ordine (in seguito dalla loro nota abbiamo saputo perché), I tesserati sono entrati nello spogliatoio accompagnati dai Carabinieri e dopo 5 minuti ne sono usciti avviandosi verso l’autobus lamentando un aggressione. Intanto quanti seguivano in diretta, sui siti web e sulle Radio locali la cronaca dell’anticipo, apprendevano che la società è arrivata scortata perché aveva riferito di aver subito minacce al Ristorante che li ospitava per il pranzo (Da chi??? Quando??? Dove?? Come???) Parecchie incongruenze che non giovano alla ricerca della verità. Guardavalle come comunità è ormai abituata a subire luoghi comuni e maldicenze varie. Fatto sta che, come detto sopra, ad Acri due anni fa, dopo un pareggio al 90 minuto nessuno si è indignato per l’aggressione. Ieri invece nessuno ha visto….o meglio, non c’era niente da vedere ed invece è scattata l’indignazione. Se leggete la cronaca del corrispondente della “GAZZETTA DEL SUD” non si discosta di una virgola da quanto hanno visto tifosi, terna arbitrale e Carabinieri. Comunque, per chiarezza, rispetto agli anni passati e fino all’ultima trasferta che hanno affrontato, appare strano che non ci fosse nessun tifoso dell’ Acri al seguito. C’erano tutte le condizioni per disputare sportivamente l’incontro, sia per la presenza delle forze dell’ordine che di un commissario di Lega ma, per oscuri motivi, qualcuno ha deciso di no, perché era più conveniente fare come è stato fatto…

Football Club Guardavalle

Guardavalle – Acri, lo sdegno e la sconfitta dello sport

Come ormai noto, la clamorosa notizia che ha scosso il calcio calabrese nella giornata di oggi è stata la mancata disputa dell’anticipo della 24^ giornata del campionato di Eccellenza Guardavalle – Acri. Naturalmente più che il mancato match, a scuotere le coscienze di protagonisti,  addetti ai lavori, sportivi e tifosi, sono le circostanze che hanno portato la società dell’FC Calcio Acri a non far giocare la gara ai propri giocatori e a lasciare Guardavalle prima del fischio d’inizio. In un primo momento si era diffusa la notizia che i rossoneri fossero stati minacciati in un locale ad ora di pranzo in quel del paese catanzarese, ma poco dopo, di ritorno ad Acri, è il team manager Francesco Falco ai microfoni di Stadioradio.it a chiarire la situazione, parlando di un’ aggressione ad un giocatore diciannovenne dell’Acri non appena la squadra ha messo piede negli spogliatoi (il giovane calciatore rossonero è stato poi portato al Pronto Soccorso per valutarne le condizioni). La decisione di non disputare la gara e di rientrare ad Acri è quindi maturata per tutelare i propri tesserati che non se la sarebbero sentita di disputare la gara. Il fatto, come riferisce sempre Falco, sarebbe stato anche visto dal commissario di campo. Di contro il dirigente dei padroni di casa Salerno e il sindaco di Guardavalle Ussia hanno minimizzato l’accaduto, escludono ogni estraneità di minacce o percussioni operate dei parte dei propri tesserati e alludendo ad una premeditazione da parte dell’Acri in virtù dell’incontro di Coppa di settimana prossima.

Tuttavia non sarebbe nemmeno fantascienza ipotizzare che quanto accaduto possa essere una “vendetta” dei locali per quanto successe all’andata (3-0 a tavolino per l’Acri, ndr). Falco, facendosi portavoce della società, ha anche dichiarato che se dovessero accadere nuovamente episodi del genere, l’Acri non esiterà a lasciare di nuovo il campo e che, per dare rilievo nazionale di quanto accaduto, la società e i giocatori stanno meditando la possibilità di non scendere in campo nel turno di Coppa Italia mercoledi prossimo con il Francavilla. Per i rossoneri sui social messaggi di solidarietà da parte di altre società e numerosi sportivi.

Superfluo aggiungere che quanto successo sia evidentemente deplorevole e non qualificabile. Al di là di ogni tipo di rivalità, tifo e considerazione, sarebbe opportuno che ci si prendesse ancor più coscienza del decoubertiano pensiero “che l’importante non è vincere ma partecipare” e che lo sport dev’essere soprattutto una festa per tutti ma con rammarico bisogna constatare che anni e decenni di cronaca pallonara non ci hanno insegnato nulla.

Di seguito il link della trasmissione radiofonica Stadioradio per ascoltare le dichiarazioni di Falco, Salerno e Ussia:

http://www.stadioradio.it/Articolo/15666/guardavalle-acri-l-acri-sta-gia-rientrando-casa-falco-aggrediti-negli-spogliatoi

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