Archivi tag: Icsaic

Icsaic: Rino Gaetano fra le nuove voci del Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

COSENZA – Sono dieci le nuove voci del Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea a cura dell’ICSAIC – Istituto Calabrese di Storia Contemporanea & Centro Ricerca Migrazioni, fra esse anche quella del celebre cantautore crotonese Rino Gaetano. 

Altre – fanno sapere dall’Istituto – numerose sono già arrivate in redazione e quanto prima saranno online.

Queste le biografie di gennaio 2023 con a fianco i nomi dei collaboratori dell’Icsaic che le hanno redatte:

Alberto Bonfà (Pantaleone Andria)
Pietro De Nava (Luca Giammarco)
Guido Familiari (Letterio Licordari)
Rino Gaetano (Leonilde Reda)
Francesco Maria Galasso (Katia Massara)
Raffaele Piccoli (Giuseppe Masi)
Vincenzo Selvaggi (Franco Liguori)
Nicola Signorello (Pino Nano)
Achille Solano (Rocco Liberti e Pantaleone Sergi)
Ernesto Vitetti (Donato D’Urso)

Per consultare il Dizionario Biografico clicca >>> https://www.icsaicstoria.it/dizionario.php

 

 

L’Icsaic promuove studio sui calabresi nel mondo

RENDE (CS) – «Grazie alla Regione Calabria che ha proposto alle università calabresi di elaborare un progetto di ricerca sulle “esperienze di vita e i percorsi professionali dei calabresi nel mondo”, pensiamo di dare finalmente una dimensione quantitativa e qualitativa aggiornata dell’emigrazione calabrese. E contiamo di farlo, qualora il nostro progetto sarà finanziato, con un impegno di spesa modesto e la collaborazione dei maggiori studiosi del fenomeno migratorio». E’ quanto ha dichiarato il professor Brunello Mantelli, docente di Storia Contemporanea nel Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria.

Incontro con Cappelli e Sergi

All’incontro, che si è svolto nella sede dell’Icsaic (Istituto calabrese per la storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea), hanno partecipato anche il prof. Vittorio Cappelli e il prof. Pantaleone Sergi, rispettivamente direttore e presidente del Centro di Ricerca sulle Migrazioni che ha sede nella stessa Università.

«Siamo attrezzati per questo tipo di ricerca – ha proseguito il prof. Mantelli, che ha firmato la manifestazione d’interesse per realizzare lo studio –  e la collaborazione con Centro di Ricerca sulle Migrazioni, nel quale operano da anni studiosi “visibili” in tutto il mondo, i quali hanno già prodotto studi originali e innovativi sull’argomento, rafforza la nostra proposta».

Secondo il prof. Cappelli si tratta di un’occasione preziosa in quanto studiosi noti a livello internazionale, sorvolando sul modesto importo del finanziamento richiesto (solo 35.000 euro),hanno deciso di mettersi a disposizione di un progetto che sembra voler metter fine anche agli sprechi visti in passato. «È un buon punto di partenza – ha spiegato Cappelli – per iniziare a studiare e valorizzare l’emigrazione calabrese all’estero, evitando sperperi di risorse e celebrazioni retoriche e stereotipate e costruendo invece un quadro realistico delle Calabrie sparse per il mondo, per riallacciare rapporti utili e virtuosi con i luoghi d’origine».

Chi è Brunello Mantelli

Il progetto presentato alla Regione è stato elaborato dal prof. Mantelli, che presenta un curriculum di tutto rispetto, esibendo pubblicazioni scientifiche in sei o sette lingue, il quale si è avvalso della collaborazione del prof. Cappelli. Tale progetto prevede interventi in Europa e nelle Americhe, concentrati soprattutto in alcune città d’importanza capitale per la storia migratoria calabrese: Buenos Aires (dove recentemente il presidente Mario Oliverio è stato in visita alla comunità calabrese), Porto Alegre, Rio de Janeiro, Toronto, Francoforte, Colonia, realtà dove dall’Ottocento in poi è stata significativa la presenza degli emigrati calabresi.

L’auspicio di Sergi

«Ci sono tutte le competenze e le condizioni – ha concluso il prof. Sergi per sviluppare, insomma,un lavoro di eccellenza spendendo poco. Anche per questo ci auguriamo che la Regione faccia suo il progetto approvandolo».

35 anni di Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea

RENDE (CS) – 12 aprile 1983 – 12 aprile 2018. L’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, diventato un punto di riferimento per gli studi storici della Calabria nel Novecento, festeggia i suoi 35 anni con un progetto su “La Calabria, la Grande Guerra e la Brigata Catanzaro”, con iniziative editoriali, ricerche e divulgazione soprattutto nelle scuole, realizzazione di un reportage sui luoghi in cui i fanti calabresi si coprirono di gloria e di onore, e in città e paesi della Calabria tra i monumenti ai caduti.

Icsaic associato all’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” di Milano

L’Icsaic è stato fondato 35 anni fa per iniziativa di alcuni giovani studiosi calabresi, appartenenti a diverse scuole storiche. Fa parte della federazione di istituti – più di sessanta tra regionali e provinciali – associati all’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” di Milano, fondato all’indomani del secondo conflitto mondiale per sottolineare il grande ruolo svolto dal movimento resistenziale italiano per la liberazione del Paese dal nazifascismo. Un movimento al quale hanno aderito migliaia di giovani calabresi che hanno combattuto al nord nelle fila delle brigate partigiane. L’attiva adesione all’Istituto Parri permette all’Icsaic di coniugare il momento della ricerca e la divulgazione della storia del Novecento calabrese, e di prestare particolare attenzione a vicende e personaggi che hanno preso parte ai diversi avvenimenti storici; consente anche lo svolgimento della didattica realizzata in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado, che richiedono la sua consulenza; e infine è impegnato nella tutela di un patrimonio documentario e archivistico unico e insostituibile per la ricostruzione della storia della Calabria nell’ultimo secolo.

Icsaic testimone del Novecento calabrese

L’Istituto, infatti, conserva tra l’altro il materiale cartaceo lasciato da alcuni protagonisti della vita politica calabrese nel Novecento e di alcune formazioni politiche e sindacali regionali. Si tratta di fondi che possono essere consultati dal pubblico, fatte salve le norme di legge. Con un progetto in corso per loro messa online sul sito dell’Istituto (Icsaicstoria.it), grazie alla collaborazione della Fondazione Carical e della Presidenza della Regione Calabria, gli utenti possono già consultare da remoto i fondi Anpi Cosenza e Francesco Malgeri. Sullo stesso sito, che lentamente sta diventando un portale sulla storia contemporanea della Calabria, è possibile inoltre visionare (e scaricare gratuitamente) quasi duecento tra saggi e articoli scientifici editi e inediti, nonché decine di libri sulla storia della Calabria contemporanea

La sede

La biblioteca specializzata nella storia contemporanea, ricca di migliaia di volumi e di riviste storiche e negli anni visitata da studenti e studiosi, infine, è stata versata alla Biblioteca Tarantelli dell’Università della Calabria, dove da alcuni anni l’Istituto ha sede.

Chiude Istituto storia antifascismo. Sergi: «Disinteresse delle istituzioni», ma Oliverio rassicura

RENDE (CS) – Dopo 33 anni ha sospeso la propria attività l'”Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea” (Icsaic), che ha sede all’Università della Calabria nel complesso bibliotecario. Ad annunciarlo è il presidente Pantaleone Sergi che si dice “rammaricato” per la decisione malgrado i diversi tentativi fatti per scongiurare l’epilogo più doloroso. «Nel totale disinteresse delle istituzioni, la situazione economica è diventata insostenibile. A malincuore – ha spiegato Sergi – con il direttore dell’istituto, il professor Giuseppe Masi, abbiamo dovuto prendere la decisione di sospendere ogni attività. A maggio scorso abbiamo rivolto un appello al presidente della Regione Mario Oliverio ed al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. Abbiamo chiesto un incontro. É stato vano. Da Oliverio, dopo mesi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Silenzio totale e inspiegabile. Irto s’è fatto sentire a luglio tramite la sua segreteria per avere maggiori informazioni, ma non c’è stato alcun seguito».

Se come riferisce Sergi all’epoca non c’è stato da Catanzaro alcun riscontro, dal Palazzo della Regione sono arrivate ieri le rassicurazioni di Oliverio. «La Regione Calabria farà tutto il necessario affinché l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (Icsaic) possa continuare le sue attività e restare un prezioso punto di riferimento per studenti e ricercatori all’interno dell’Unical». E’ quanto ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio in una nota stampa. «Gli uffici di Presidenza – si legge ancora – sono già al lavoro per verificare come e nel più breve tempo possibile l’ente Regione possa mettere l’Istituto nelle condizioni di proseguire nella propria funzione di baluardo culturale e democratico, di luogo che accoglie e moltiplica i saperi e di indispensabile spazio di formazione per studenti e ricercatori universitati».«Siamo ben consapevoli – ha concluso Oliverio – della preziosa attività portata avanti dall’istituto nei suoi oltre tre decenni di vita e dell’inestimabile patrimonio di libri e documenti che possiede. Faremo fino in fondo la nostra parte».