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Cosenza, cercasi infermieri disposti a trasferirsi in Germania

COSENZA – Il Centro per l’Impiego di Cosenza dialoga, attraverso il portale europeo della mobilità professionale Eures, con il servizio di collocamento internazionale della Germania, offrendo così una concreta opportunità occupazionale in due ospedali di Luneburgo, centro ubicato nella regione nord del paese tedesco, a una cinquantina di chilometri da Amburgo.

Il 21 novembre prossimo, negli uffici di Vaglio Lise, saranno effettuati colloqui selettivi finalizzati all’assunzione stabile di dieci infermieri professionisti da destinare a diversi reparti, tra cui chirurgia, ortopedia, medicina interna, cardiologia, terapia intensiva, geriatria.

Per candidarsi è necessaria la laurea in scienze infermieristiche conseguita in qualunque paese comunitario. Maggiori informazioni disponibili sul sito del centro per l’impiego.

Lavoro, pronto il bando per l’inserimento di 250 giovani

CATANZARO – La Regione Calabria ha pubblicato un Avviso per sostenere l’inserimento lavorativo dei giovani in cerca di occupazione, attraverso un percorso integrato di animazione territoriale e il perfezionamento delle competenze e della formazione ricevuta, in risposta alla specifiche esigenze espresse dai partenariati e dal sistema delle imprese operanti in Calabria e ricadenti nei 14 Piani Locali del Lavoro ammessi a finanziamento.

L’Azione – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – è finalizzata a favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro attraverso l’attuazione di interventi integrati che agiscano congiuntamente sul lato della domanda, cioè sul sistema delle imprese operanti negli ambiti territoriali dei PLL , e sul lato dell’offerta, cioè sui soggetti in cerca di occupazione, fornendo agli stessi un voucher per la buona occupabilità, da spendere in percorsi personalizzati finalizzati all’inserimento/autoinserimento lavorativo. Possono partecipare giovani che non abbiamo compiuto 35 anni di età e che abbiano conseguito la laurea triennale o la laurea specialistica. Il contributo è erogato sotto forma di Voucher e sostiene percorsi di specializzazione professionale necessari per rendere più competitivi i sistemi locali dei PLL. Il voucher è affidato al giovane/Beneficiario per acquisire servizi funzionali al proprio inserimento/autoinserimento lavorativo.

Il voucher ha inoltre un valore variabile in funzione dei servizi previsti e finanzia un percorso integrato e personalizzato che prevede: la specializzazione delle competenze tecniche, mediante la partecipazione ad attività formative (corsi di formazione, summer school, ecc…) necessarie per completare il proprio bagaglio culturale e teorico; la specializzazione delle competenze, di tipo gestionale ed operativo; animazione territoriale e trasferimento delle competenze, attraverso la collaborazione in una delle filiere/polarità di sviluppo operanti in uno dei PLL approvati.

Il valore del voucher può arrivare fino ad un massimo di 12.000 euro con le seguenti limitazioni massime per singole voci di spesa. «È un’iniziativa questa – ha affermato l’Assessore al Lavoro Federica Roccisano – che si inserisce nelle priorità del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio  a favore dell’occupazione giovanile e che  darà respiro a 250 ragazzi laureati che potranno costruire occasioni di lavoro nel loro territorio. Abbiamo scelto il percorso innovativo del Piano Individuale di Avviamento al Lavoro per puntare sulle competenze e sulla consapevolezza delle proprie attitudini e  spingere a favore della professionalizzazione in maniera coerente con le richieste del mercato del lavoro. Infatti al termine del percorso attivato con il Voucher, è possibile accedere alla dote occupazionale e beneficiare di un contratto presso le aziende coinvolte nel PLL oppure seguire il percorso dell’autoimpresa».                                                                                                                       

A Lamezia il convegno “Calabria in Rosa” sull’efficacia dei Servizi per l’Impiego

LAMEZIA TERME (CZ) – Il prossimo martedì 23 giugno, il Presidente della Provincia di Catanzaro e dell’UPI Calabria, Enzo Bruno parteciperà al convegno “La Calabria in Rosa”, dove avrà modo di incontrare il neopresidente dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), Maurizio Del Conte. Il convegno è stato organizzato dalla Regione Calabria e da Italia Lavoro S.p.a. L’incontro avverrà presso il Centro per l’Impiego di Lamezia Terme. Il professor Del Conte, nel corso della sua visita, avrà altresì modo di verificare se, nella fase di cambiamento istituzionale della Provincia in Area Vasta, l’importanza operativa del sistema Servizi per l’Impiego svolga un’attività efficiente.

 

 

Centri per l’Impiego, la precisazione del dipartimento “Sviluppo Economico e Lavoro”

Catanzaro ( Cz) – Il Dipartimento regionale “Sviluppo Economico e Lavoro”, in relazione alla polemica sviluppata in questi giorni dalle Province calabresi sul problema delle retribuzioni del personale dei Centri per l’Impiego, comunica- con una nota diffusa dall’Ufficio stampa della Giunta – le necessarie precisazioni volte a riaffermare la correttezza dell’operato della Regione in materia: “Com’è noto la Regione nella persona dell’Assessore Roccisano ed il Ministero del Lavoro hanno sottoscritto in data 9/3/2016 la Convenzione prevista dall’Accordo in Conferenza Stato/Regioni del  30/7/2015 e dal Decreto Legislativo 150/2015 di riforma del mercato dl lavoro, tendente a regolare l’utilizzo transitorio del personale dei Centri per l’Impiego nella fase attuale in attesa del trasferimento dello stesso alla neo costituita “Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro”, a seguito della cessazione delle competenze provinciali in materia di servizi per l’impiego. Tale Convenzione ha previsto, a seguito di specifici accordi con  le Organizzazioni Sindacali, la prosecuzione dell’impegno lavorativo degli operatori dei Centri per l’Impiego presso le Province fino a tutto il 2016 in attesa delle determinazioni successive del Ministero del Lavoro, con costi parzialmente a carico del Ministero stesso e in parte della Regione Calabria a valere sul PAC e sul Fondo Sociale Europeo  del POR 2014/2020. A tal fine la Regione ha approvato una Delibera di Giunta per la sottoscrizione   di una ulteriore Convenzione tra Regione e Province che regolamenti le modalità di utilizzo provvisorio del personale dei Centri per l’Impiego presso le Province e la copertura finanziaria del relativo costo per il 2015 e 2016. Nel contempo, il Ministero del Lavoro ha assunto un Decreto Ministeriale di copertura della quota-parte del costo di funzionamento e del personale a tempo indeterminato dei Centri per l’Impiego per l’anno 2015, stanziando la somma di euro 9.953.204 pari ai 2/3 del costo necessario, che ha presupposto lo stanziamento parallelo da parte della Regione dell’importo di euro 4.976.602 pari ad 1/3 del costo complessivo, fermo restando la copertura finanziaria da parte della Regione del costo del personale a tempo determinato che è pari ad euro 1.200.000 per il 2015. Nel Decreto di finanziamento il Ministero ha formalmente precisato in 395 le unità operative dei Centri per l’Impiego su cui si applica la copertura finanziaria precisata. Tale determinazione del Ministero del Lavoro, che ha inteso a carico della Regione la quota-parte integrale del costo del personale dei CPI già a decorrere dall’1/1/2015 in via retroattiva, ha ovviamente posto delicati problemi di copertura finanziaria alla Regione, in quanto l’Accordo in Conferenza Stato/Regioni del 30/7/2015 non aveva previsto tale copertura retroattiva. Ma la Regione, su esplicita e condivisa richiesta delle Province che hanno effettivamente anticipato tali i costi per le retribuzioni del personale per tutto il 2015 con conseguenti difficoltà di tenuta finanziaria, ha dato disponibilità a studiare le soluzioni necessarie per garantire tale copertura, che sono attualmente in fase di istruttoria tecnica e contabile. Nel mentre la copertura finanziaria della Regione per il 2016 è stata resa integralmente disponibile sui finanziamenti del FSE sul POR 2014/2020, compatibilmente all’ammissibilità delle procedure da parte della Commissione Europea. Per il momento, per andare incontro alle esigenze di liquidità delle Province e consentire il pagamento delle attuali retribuzioni al personale dipendente, il Dipartimento Lavoro della Regione ha già provveduto ad emettere i Decreti di liquidazione dell’importo di euro 4.900.000 a valere sul PAC, che consentiranno nei prossimi  giorni il recupero del pagamento del personale a tempo terminato per il 2015 per euro 1.200.000 ed una anticipazione sulle retribuzioni del personale a tempo indeterminato per euro 3.700.000 a favore delle Province. Contestualmente  la Regione ha già approvato con Delibera di Giunta la necessaria variazione di Bilancio per consentire l’anticipazione dei 9,9 milioni di euro del Decreto ministeriale nelle more dell’accreditamento della somma da parte del Ministero, che potranno quindi essere liquidati immediatamente dopo la stipula della prevista Convenzione con le Province. Purtroppo la Convenzione con le Province non è stata ad oggi stipulata in quanto le Province, su richiesta del Dipartimento, hanno inviati elenchi di personale addetto ai Centri per l’Impiego che prevede un numero (456)  immotivatamente superiore a quello indicato nel Decreto Ministeriale come numero ufficiale e verificato di dipendenti, pari a 395, ed esponendo un costo complessivo tra personale e costi generali dei Centri per l’Impiego è pari ad euro 16.999.487,15, superiore di ben 2 milioni di euro al costo calcolato dal Ministero del Lavoro. Tale sostanziale differenza di numero dipendenti e di costo ha comportato il blocco della stipula della Convenzione, e la necessità di una attenta verifica con i Centri per l’Impiego e con il Ministero del Lavoro della conformità e correttezza di tale richiesta delle Province, che è in corso, e che se non risolta impedirà la sottoscrizione della Convenzione ed i relativi accreditamenti. Purtroppo le Province hanno ritenuto che tale verifica avviata dalla Regione costituisse una lesione dell’autonomia delle Province e del principio delle relazioni con gli Enti Intermedi.  Posizione  che appare decisamente non rispondente ai criteri di correttezza amministrativa e contabile su cui la Regione intende sviluppare il proprio impegno per il potenziamento dei Centri per l’Impiego. La Regione precisa quindi che solo a seguito di un chiarimento sul numero dei dipendenti addetti ai Centri per l’Impiego e sui costi relativi, o di una formale variazione dei dati ufficiali comunicati dal Ministero del Lavoro,  sarà possibile sbloccare l’impasse determinata dalle richieste incoerenti delle Province, essendo evidente che non è possibile scaricare sui Centri per l’Impiego alcune criticità esistenti sull’attuazione della Legge Del Rio di trasformazione delle Province,  e su cui comunque la Regione sta sviluppando le necessarie iniziative atte a garantire la stabilità occupazionale dei dipendenti delle Province, senza però inaccettabili forzature sullo specifico versante dei Servizi per l’Impiego”.

Centri per l’impiego, le Province denunciano l’incoerenza della Regione

Catanzaro ( Cz) – La gestione della complessa problematica del mercato del lavoro e dei centri per l’impiego a seguito della legge di riforma Delrio, all’ordine del giorno della riunione dei rappresentanti degli Enti intermedi, tenuta nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro al tavolo dell’Upi convocato dal presidente regionale Enzo Bruno.Le Amministrazioni provinciali di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia, per il tramite dell’UPI Regionale, denunciano “l’assenza di coerenza” della Regione Calabria, evidenziando la difformità tra quanto affermato in materia al tavolo di confronto dall’assessore Roccisano, e quanto praticato dal Dirigente Generale reggente del Dipartimento Lavoro in merito alla definizione della convenzione tra Regione e Province per la gestione dei Centri per l’impiego dei territori e la copertura dei relativi costi di gestione e del personale.Le Province calabresi hanno denunciato la posizione assunta dal Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro che, esautorando gli Enti Intermedi, ha assunto direttamente la presa in carico di fatto e di diritto del rapporto organizzativo, funzionale economico e finanziario con i Centri per l’Impiego e con i dipendenti degli stessi.La presa di posizione dei rappresentanti delle Province calabresi al tavolo dell’Upi è stata formalizzata in una lettera inviata al presidente della Giunta Mario Oliverio, al vice presidente Antonio Viscomi, all’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Federica Roccisano e al prefetto di Catanzaro, Luisa Latella. Nella lettera viene ribadito che, solo per responsabilità istituzionale, pur “in assenza della definizione della bozza di convenzione per come concordata con l’assessore Roccisano nell’incontro dell’8 aprile, le Province finora hanno sostenuto i costi di gestione e del personale dei Centri per l’Impiego e del Collocamento Obbligatorio con oneri gravosi, ancorché in assenza di atti giuridici bilaterali vincolanti ai fini del recupero della copertura delle somme anticipate” dalle Province.“Nel confermare la correttezza dei dati organizzativi e contabili già trasmessi, sui costi sostenuti a far data dal 01.01.2015 sia per le strutture che per il personale – si legge ancora nella lettera – denunciano e respingono il metodo e il merito della nota del Dirigente Regionale Dipartimento Lavoro, che di fatto interrompe il percorso collaborativo tra la Regione e le Province per la definizione della problematica mercato del lavoro e pertanto ne chiedono la immediata revoca, condizione preliminare alla riattivazione del confronto ed alla sottoscrizione delle convenzioni”.I rappresentanti delle Province di  Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia sottolineano, infine, che “il permanere di tale situazione rischia di bloccare l’erogazione dei servizi essenziali all’utenza e di determinare momenti di ulteriore tensione tra i dipendenti e di sicurezza ed ordine pubblico tra i cittadini”. Le Province unitariamente sottolineano infine che finora le diverse e reiterate richieste di un tavolo di confronto con il presidente della Giunta Regionale finora sono rimaste inevase.

 

Bankitalia rivela i nuovi dati sull’occupazione calabrese nel 2014

CATANZARO – Nuovi dati sull’occupazione in Calabria: si attesta al 37,6% il tasso di occupazione nella regione nel primo semestre del 2014. A rivelarlo è Bankitalia nel contesto dell’aggiornamento congiunturale sull’economia regionale. Il direttore della filiale calabrese dell’istituto bancario, Luisa Zappone, definisce “allarmante” una situazione in cui la prima fase dell’anno è proseguita negativamente uguale allo scorso semestre: scarsa domanda e poca propensione ad investire sulle imprese i dati principali.