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Accertamenti Imu 2012, «Molti punti oscuri», Spadafora interroga il sindaco

COSENZA – E’ stata presentata stamane dal consigliere comunale di Cosenza Francesco Spadafora, presidente del Gruppo Misto, un’interrogazione urgente rivolta al primo cittadino Mario Occhiuto. La questione è relativa ai tributi e nello specifico agli avvisi di accertamento per i pagamenti IMU per l’anno 2012, avvisi che in questi giorni stanno giungendo a moltissimi cittadini di Cosenza. «Una  situazione alquanto paradossale». Una situazione che presenta delle criticità, in quanto «la notifica di tali accertamenti – si legge nell’interrogazione di Spadafora- sembrerebbe avvenuta oltre il previsto termine del 31 dicembre 2017. Da informazioni acquisite presso l’ufficio Tributi ed anche presso la società di riscossione, pare che quest’ultima sia in possesso di distinta di spedizione attestante la consegna alle Poste in data antecedente al 31 dicembre 2017, premesso ulteriormente che presso Poste Italiane risulta che le buste degli avvisi di accertamento sono state prese in carico (accettate) in data 4 gennaio 2018 e che interpellando il numero verde 803160 di Poste Italiane, l’operatore telefonico ha dichiarato che la “presa in carico” corrisponde al momento di affidamento della spedizione (o accettazione) e che non ci può essere una data anteriore rispetto a quella».  Una vicenda quindi difficile da intuire.

E’ dunque assai impellente per Spadafora una risposta da parte del sindaco Occhiuto per cercare di chiarire alcuni aspetti, primo fra tutti quello relativo «alla società incaricata –si legge poi nell’interrogazione- dell’accertamento e riscossione dei tributi che aspetta sempre gli ultimi giorni dell’ultima settimana dell’ultimo mese dell’ultimo anno utile per inviare gli avvisi di accertamento. E’ oltremodo necessario – prosegue- conoscere che cosa abbia impedito l’emissione dei predetti accertamenti entro l’autunno 2017 e se nel contratto in essere con la società di riscossione è prevista tale tempistica per l’emissione degli accertamenti. In ultimo è necessario con la massima urgenza fare luce sulla ragione per la quale le buste degli accertamenti sono state consegnate a Poste Italiane in un ufficio di Napoli invece che a Cosenza».