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Tornano le fiabe di Alessandro Cofone. Domenica la presentazione di “Incanto”

ACRI (CS) – Il prossimo 17 Novembre, alle ore 17,30, presso la Sala delle Colonne del Palazzo Sanseverino-Falcone di Acri (Cs) è in programma la presentazione del libro Incanto – storie nascoste tra le stelle“, raccolta di fiabe scritta da Alessandro Cofone ed edita da Scatole Parlanti.

Cofone, giovane autore acrese alla sua seconda “fatica letteraria” (la prima fu “Mentre dormi”, ndr), racconta nel più classico dello stile fiabesco  avventure di gnomi, elfi, giocattoli magici e soprattutto di stelle.

Ma cosa succede quando di notte si accendono le luci in cielo? Questa domanda è l’incipit di Incanto; un viaggio magico che porterà il lettore a vivere fantastiche avventure.  I protagonisti di queste storie sfideranno il mondo e le intemperie della vita per riscoprire anche se stessi. Luoghi fatati dove un leone scoprirà il cuore di una rosa e una rosa il cuore di un leone, dove un amore lungo duecento anni farà tacere il cuore “d’incanto”.

«Attraverso le fiabe mi piace riscoprire la realtà – dice l’autore – perché ci può essere della magia anche nel quotidiano. Una chiave di lettura, quello della fiaba, che ridisegna il mondo con gli occhi di un bambino per riscoprirne genuinità e purezza».

Alla presentazione, organizzata con il patrocinio del Comune di Acri e in collaborazione con l’Associazione “La scatola delle idee”, interverranno Mario Bonacci assessore alla cultura del Comune di Acri, Giulia Forte, musicoterapista e psicomotricista, ed Emanuela Cassavia, psicoterapeuta.

Modera la giornalista Andreina Morrone (ottoetrenta.it).

L’appuntamento è dunque per domenica prossima per rivivere insieme l’incanto sempre magico del “C’era una volta”.

Europa InCanto, gli studenti a teatro con l’Aida versione “pocket”

COSENZA – Conoscere, apprendere, cantare, mettere in scena l’opera lirica….non è mai stato così facile! Parola di Europa InCanto, l’associazione musicale romana che concentra le sue energie su iniziative che avvicinino i bambini – dai 4 ai 13 anni – alla magia del teatro in tutte le sue forme. ScuolainCanto è una di queste, Finalizzata a diffondere presso le giovanissime generazioni la lirica, patrimonio identitario nazionale, con un progetto davvero originale. L’Assessorato alla cultura di Jole Santelli ed il Teatro lirico “Alfonso Rendano” lo sposano ed è il direttore artistico del Teatrodi Tradizione, Lorenzo Parisi, a diffonderlo nelle scuole di Cosenza e provincia.

All’Istituto comprensivo Zumbini, che ne ha fatto richiesta, il M° Parisi si è recato personalmente per parlare del progetto agli addetti ai lavori, i docenti di educazione e di strumento musicale, ed ai rappresentanti di classe, per una diffusione mirata alle famiglie degli allievi.

Un racconto per immagini, grazie al video che Europa InCanto ha tratto dall’esperienza degli ultimi anni che, dopo un rodaggio con le scuole della capitale, ha avuto un’amplificazione tale da allargarsi a ben sette regioni, la più a sud la Campania, protagonista con il Teatro San Carlo di Napoli.  L’opera che Europa InCanto ha scelto per il 2018 è l’Aida di Giuseppe Verdi. Pronti ad entrare nell’antico e misterioso Egitto? «Il progetto – ha spiegato Parisi – si sviluppa in un arco temporale di diversi mesi, da gennaio sino a maggio, quando l’opera viene rappresentata in teatro, in una versione ‘pocket’ adatta ai ragazzi, cioè in 80 minuti con voce recitante che fa da filo conduttore alla vicenda scenica, introducendo alle arie importanti». E la cosa funziona visto che, ad oggi, ScuolainCanto ha coinvolto, in sette regioni dicevamo, 4.200 docenti-40.000 bambini-800 scuole.

Numeri che la dicono lunga sulla competente e meticolosa organizzazione di Europa InCanto, validamente supportata dal teatro e, naturalmente, dalle scuole. Tutto avviene per fasi: realizzati dall’associazione gli strumenti di apprendimento ed il materiale didattico (comprensivo anche di supporti digitali) che sarà poi fornito ad ogni alunno partecipante, si parte con incontri di preparazione dei docenti, quindi il lavoro in classe – i ragazzi imparano ad intonare i brani di Aida e li eseguiranno coralmente – successivamente gli stessi operatori di Europa InCanto si recano nelle scuole per perfezionare la preparazione, poi le prove e l’allestimento dell’opera in teatro, con scene e costumi realizzati dall’associazione, e infine….si va in scena.

I ragazzi vivono l’opera da dentro, accanto a cantanti ed orchestrali under 35, tutti professionisti. Allievi in scena ed in platea, tutti sono coinvolti nello spettacolo, guidati dal direttore d’orchestra in una prova davvero corale.

«Nelle scuole – aggiunge il M° Parisi –  possono essere coinvolti anche altri docenti, penso a quelli di arte ad esempio, poiché i ragazzi sono chiamati a realizzare piccoli oggetti scenici e semplici costumi con materiali poveri».  Ora è tempo di adesione.

Un’esperienza emozionante, uno spettacolo unico per far conoscere da vicino ai ragazzi – che non devono necessariamente esprimere una competenza musicale –    la lirica e il teatro, che vivranno in tutti gli aspetti. E chissà che non nasca un amore!

Il Gobbo di Notre Dame, applausi con riserva al Rendano

Il musical portato in scena dalla compagnia teatrale “InCanto” piace senza la pretesa di imitare l’originale.

20170322_212253COSENZA – A fine spettacolo sono applausi al teatro “A. Rendano” per il musical “Il Gobbo di Notre Dame“, rivisitazione del più noto musical dei record Notre Dame de Paris, portato sulle scene per la prima volta quindici anni fa da Riccardo Cocciante e Luc Plamondon.

Il nostro Gobbo di Notre Dame – “nostro” perchè cantanti, ballerini e personale di scena sono tutti calabresi – non ha e non può avere la pretesa di imitare l’originale ma vi si accosta con rispetto e ammirazione. E allora l’esperimento, già portato in scena nei mesi scorsi già sette volte (tra Cirò Marina, Cosenza e Mosca) può tutto sommato considerarsi riuscito. Seppur chi abbia visto l’originale – e in molti appassionati che l’hanno visto più di una volta lo ben sanno – non riesca a non farsi condizionare nel giudizio. Così chi scrive deve fare uno sforzo non indifferente per isolare l’Opera prodotta da David Zard, e approcciarsi a questa nel modo più corretto. 20170322_212657

Nel “Gobbo di Notre Dame” funzionano l’attenta regia di Marco Silani e Mirko Iaquinta (aiuto regista è Simone Senatore), le interpretazioni del tenore Federico Veltri (nei panni del capitano Febo) e di Vincenzo Chilelli (Quasimodo), la scenografia essenziale ma funzionale al racconto e il coro diretto da Giuseppe Ferraro.

Mirko Iaquinta e Alessia Ciappetta
Mirko Iaquinta e Alessia Ciappetta

Non così bene i costumi, eccezion fatta per alcuni come quello di Quasimodo, realizzato dalla sarta Teresa Martino di Cirò. Diverte e fa riflettere, anche quando è azzardata, la contaminazione di stili diversi nelle coreografie di Alessia Ciappetta della scuola di danza Sybaris di Cassano allo Ionio, che insieme alle sue assistenti Laura Forace, Teresa Capocasale e Cristina Strigari, cuce sui suoi giovani e giovanissimi allievi figure e passi che spaziano dal moderno al contemporaneo, dal caraibico all’hip hop. Coreografie per le quali, come lei stessa ammette, non si è ispirata a quelle di Martino Müller dell’Opera originale: «Non abbiamo voluto riprendere l’originale – spiega la Ciappetta – ma fare una creazione nuova, perchè pensare di riprendere una cosa già fatta e che ha un successo così enorme è utopistico. Abbiamo quindi optato per la sperimentazione di forme e nuove e così abbiamo interpretato tutte quellle che erano le emozioni che ci davano le musiche, coreografate per delle improvvisazioni emotive e poi costruite per la trama insieme al regista. L’intento è di sorprendere, sconvolgere e incuriosire per non essere ripetitivi. E’ stato bello lavorare con questi giovani ballerini. Hanno dato tutti l’anima. Grandiosi». 20170322_232321

Da rivedere invece alcune voci che pagano la tenera età unita e il grande sacrificio per le repliche così ravvicinate, insieme al fatto di doversi confrontare appunto con un’opera così importante e impegnativa. Insieme a Veltri e Chilelli, fanno parte del cast Alessia Arcuri e Valeria Basttone per Esmeralda, Giuseppe Ricca (Febo), Chiara Ricca e Teresa Tiziana Ruggero per Fiordaliso, Federico Viapiana (Frollo), Alessandro Gallo (Clopin), Rosalba Truglio, Marta Gaia e Lombardo e Fabio Napoletani (Gringoire).

Guest star della serata, direttamente dal cast originale, Matteo Setti, il poeta Gringoire piu amato, e il ballerino cosentino Marco Chiodo. Entrambi si sono complimentati con i protagonisti sul palco per la propria rappresentazione dell’opera, lodando iniziative come queste che avvicinano i Giovanni a teatro. I due hanno quindi indirettamente dato l’appuntamento al San Vito per l’evento del 23, 24, e 25 giugno, quando Notre Dame de Paris sarà per la prima volta rappresentata a Cosenza.

L’incasso devoluto in beneficienza

Come in altre occasioni, anche stavolta l’arte di InCanto sposa la beneficienza. L’incasso delle tre rappresentazioni al Rendano è stato infatti devoluto all’associazione amica dei cani randagi “Gli Invisibili”. Matteo Setti ha invece devoluto il proprio cachet all’associazione “Famiglia sempre” che si occupa di sostegno ai bambini dell’Africa. Per questo gli si può perdonare il fatto di essersi sottratto a fine serata ai cronisti e all’abbraccio dei fan.

Ph: Cristina Iantorno