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Passepartout, Incarnato, «Nei miei riguardi sciacallaggio politico e mediatico»

COSENZA – «E’ in atto uno sciacallaggio politico e mediatico verso la mia persona sulla vicenda dell’inchiesta della Procura di Catanzaro». Sono le parole di Luigi Incarnato, commissario della Sorical,  sui contenuti degli atti di inchiesta giudiziaria che lo vedono coinvolto nell’ambito dell’inchiesta Passepartout.

«Non solo – prosegue – mi si attribuiscono influenze politiche con ex consiglieri comunali che hanno una loro autonomia ben nota sia negli ambienti politici cosentini che calabresi, fatto, che è derubricato nelle accuse e che  chiarirò con i Magistrati,  ma addirittura viene falsato il dato del mio compenso che è notoriamente pubblico. Ho avuto modo più volte di scrivere in merito e mi meraviglio che i giornalisti, nel riportare le notizie, non abbiano verificato che nella sezione trasparenza del sito internet della Sorical, è pubblicato l’atto della nomina nel collegio dei liquidatori. Ribadisco, spero per l’ultima volta, che all’atto del mio insediamento ho preteso, d’intesa con il Presidente della Regione,  il taglio del 50% dei compensi percepiti da chi mi ha preceduto in quel ruolo. La mia indennità è di 4.200 euro nette al mese ed è comprensiva di tutti i rischi patrimoniali in capo ad un amministratore di una società  come Sorical, in difficoltà finanziaria. Tale circostanza, come è noto, è stata resa nota nell’immediatezza della mia nomina. La trasparenza, l’onestà e l’agire nell’interesse dei cittadini è sempre stata la mia bussola sia nella vita privata che in quella pubblica lasciando sempre buone opere, frutto di impegno e abnegazione.    Anche nel caso di Sorical, sto assolvendo al mandato affidatomi per rilanciare un’azienda che gestisce un bene primario con l’ambizione di riportarla alla gestione ordinaria e non lasciarla in liquidazione, come tecnicamente viene definita, perché sta operando in continuità per poter garantire il servizio».

Sorical, Incarnato, «Il M5S diffonde notizie distorte e non vere»

COSENZA – «Il M5S, da tempo, continua a diffondere notizie distorte e in alcuni casi non corrispondenti al vero su Sorical.   Nel corso di una conferenza stampa a Rende, addirittura,  è stato detto che Sorical non può essere il soggetto gestore del servizio idrico integrato per la gestione amministrativa inefficiente perché “ non riesce a farsi pagare dei Comuni”». E’ quanto afferma in una nota il commissario Sorical Luigi Incarnato.
«Stando alle tesi dei Parlamentari del M5S – prosegue -Sorical avrebbe dovuto abbandonare la pratica della “riduzione idrica” e attuare azioni giudiziarie dei confronti di tutti i Comuni fornitori perché trattasi di normali fatture commerciali non pagate. Se in questi due anni, da commissario della Sorical, avessi attuato tale pratica, oltre il 90% dei Comuni calabresi avrebbe dichiarato il dissesto. Invece, con la mia gestione, è stato avviato un rapporto di proficua collaborazione amministrativa e tecnica con gli enti al fine di migliorare il servizio ed evitare inutili contenziosi». 
«Nella conferenza stampa, nuovamente, – dichiara poi Incarnato –  si è sostenuta la tesi della illegittimità della tariffa applicata da Sorical ai Comuni. Un falso. La tariffa applicata della Sorical per la fornitura di acqua potabile ai serbatoi, dal 2010, è validata dall’Autorità nazionale (oggi ARERA), e per il periodo 2004/2009, è stata definita dalla Regione come da norma di legge su cui nessun tribunale si espresso. 
Infine, la tesi che “Sorical non ha fatto gli investimenti previsti” come è noto, non è una novità e si omette di dire il motivi che hanno portato la società in liquidazione nel 2012 e a bloccare gli investimenti. Parte degli affidamenti bancari per gli investimenti sono stati utilizzati come anticipazione dei costi di gestione per l’impossibilità e o incapacità dai Comuni a incassare la tariffa e a pagare l’acqua erogata a Sorical. In problema che persisteva già con la gestione regionale degli acquedotti, è noto che per il periodo 1981/2003 la Regione, ancora oggi, vanta 300 milioni di euro. Il motivo è semplice, costi e investimenti devono essere coperti dalla tariffa, quindi, senza una gestione amministrativa efficiente delle utenze (contatori elettronici, fatturazione bimestrale) e un progetto industriale credibile, ogni altra discussione sul servizio idrico integrato è inutile. 
Infine ribadisco che Sorical, a tutto il 2016, ha effettuato 260 milioni di euro di investimenti, di questi, 109 milioni di euro con risorse proprie.
Come ho già fatto in passato, invito nuovamente i parlamentari del M5S negli uffici della Sorical per prendere visione di ogni documentazione utile a fare chiarezza sulla gestione della società. 
A parte queste inesattezze, frutto sicuramente di fonti d’informazione in malafede, ritengo che i Parlamentari e Senatori del M5S siano in buona fede e credono fermamente alla necessità di costruire un soggetto gestore interamente pubblico, basato sui principi di efficienza e sostenibilità del sistema, non facendo mancare innovazione e utilizzo della risorsa secondo parametri europei.
Quindi, quale migliore occasione può essere quella di condividere una linea che vede protagonista il Presidente della Regione Oliverio, il sottoscritto, che non ha mai fatto mancare l’impegno verso questa direzione, e il M5S ? 
Noi ci siamo. Adesso è il momento di passare ai fatti».

«Stiamo riparando la rottura all’Abatemarco». In corso riunione in Prefettura

COSENZA – «Sono in via di ultimazione lavori di riparazione della condotta Abatemarco, a breve la Sorical sarà nelle condizioni è nelle condizioni di riavviare l’erogazione dell’acqua 25 Comuni utenti. Solo nel tardo pomeriggio, quando  si riempiranno i serbatoi, l’erogazione andrà a regime per i cittadini». Questo quanto riportato in un comunicato dell’azienda.

È in corso la riunione in Prefettura tra Sorical, Regione e Comune di Malvito per avviare i lavori di messa in sicurezza del tratto interessato smottamento. Presente alla riunione anche la Protezione di Civile Regione a cui il Prefetto, Gianfranco Tomao che ha presieduto la riunione, ha chiesto di adottare le misure di prevenzione a tutela cittadini che abitano nei pressi del tracciato dell’Abatemarco. Lo stesso Prefetto ha suggerito una di convocare una conferenza dei servizi per avviare un intervento risolutivo per mitigare il rischio nell’immediato e a lungo termine.

Il commissario di Sorical Luigi Incarnato si è impegnato al ripristino dei luoghi e a valutare interventi risolutivi, atteso che Sorical ha già effettuato negli anni diversi interventi e ad oggi non ha risorse proprie per investimenti importanti, atteso che dai 25 Comuni vanta crediti complessivi per circa 20 milioni di euro

Presente anche l’assessore regionale Roberto Musmanno

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, ha ricordato che la Regione ha reso disponibili 10 milioni di euro per interventi sull’acquedotto, già spendibili, e in ogni caso la Regione valuterà ogni altra necessità di risorse.

Riguardo l’emergenza idrica, in collaborazione con le strutture tecniche dei Comuni, si stanno riducendo al minimo i disagi. Al momento nella città di Cosenza i disagi sono circoscritti al quartiere San Vito Alto e Via Popilia, mentre fino alle ore 12 è garantita l’erogazione ai serbatoi De Rada e Merone dal serbatoio regionale da Cozzo Muoio.

Rende e Montalto vengono regolarmente alimentate solo dall’acquedotto Capodacqua nelle zone basse, Quattromiglia, Università, Taverna, Settimo e Scalo.

Riserve idriche al minimo, incombe il pericolo della grande sete d’acqua

COSENZA – La grande sete affligge diversi comuni della provincia di Cosenza. Oltre a numerosi quartieri della città capoluogo, la carenza idrica si avverte in molte frazioni di Rende, a Mendicino ed in diversi centri urbani tra quelli servizi dall’Abatemarco. Le riserve di acqua sono al minimo, complice la siccità e la scarsa efficienza delle tubazioni. Negli ultimi anni sono mancati gli investimenti per rendere più efficiente il settore, contemporaneamente si sono raggiunte punte di evasione insostenibili che hanno messo in crisi l’intero sistema. Luigi Incarnato, commissario della Sorical non ha dubbi: «In Calabria il servizio idrico registra un’evasione del 50% con punte del 70%. Il consiglio regionale, la Regione e gli amministratori devono decidere se stare con gli abusi o con la gente onesta che paga regolarmente. La gestione del settore idropotabile regionale ha maturato crediti verso i Comuni per circa 500 milioni di euro. Erano 450 milioni prima della nascita di Sorical, erano 267 al fine 2013. Oggi ammontano a 170 milioni. E’ evidente che il mancato avvio del servizio idrico integrato con un unico soggetto gestore che incassa la tariffa direttamente dai cittadini, come avviene in tutta Italia, ha creato diseconomie che si riflettono sul servizio erogato dal cittadino e sui mancati investimenti sulle reti idriche comunali che rappresentano il “tallone d’Achille” del sistema. Oggi – aggiunge Incarnato – si immette più del doppio dell’acqua che serve nelle reti e il cittadino dovrebbe avere un dotazione più che doppia alle proprie necessità. Ma come è noto, alcune zone delle città e dei comuni registrano carenze, in altre gli sprechi sono enormi. In Puglia e Basilicata l’evasione è limitata rispettivamente al 5 e 8 % perché il soggetto gestore unico incassa dai cittadini e fattura ogni bimestre o trimestre rendendo i pagamenti sostenibili. La tariffa se incassata diventa bancabile e si possono fare gli investimenti. La Cassa per Mezzogiorno ha lasciato alla Regione un enorme patrimonio infrastrutturale che la Regione è chiamata a preservare. Dopo 40 anni occorre riprogrammare gli investimenti per garantire l’acqua per i prossimi anni. Dal 2010 inspiegabilmente sono stati fermati gli investimenti della Diga dell’Esaro e del Menta, infrastrutture che oggi ci servono per poter mitigare i cambiamenti climatici. Alla siccità – conclude Incarnato – bisogna rispondere con gli invasi e in Calabria vanno completati».

L’analisi lucida di Ugo Intini in un incontro del Partito Socialista

RENDE – L’arrivo di Ugo Intini, storico dirigente socialista, più volte parlamentare e Viceministro agli esteri nell’ultimo governo Prodi, richiama vecchi e nuovi socialisti a Rende, per partecipare ad una iniziativa promossa da Francesco Tenuta, segretario della sezione del partito intitolata a Francesco Principe, sul tema “Riformismo: etica pubblica e cultura di governo”. Ai lavori, moderati da Emily Casciaro , sono intervenuti il segretario regionale Luigi Incarnato, il segretario provinciale del PSI Franz Caruso, il sindaco socialista di San Basile e consigliere provinciale Vincenzo Tamburi ed il professor Gian Pietro Calabrò, docente dell’Università della Calabria. Intini ha presentato anche la sua ultima pubblicazione “Lotta di classi”, per Ponte Sisto Editore, sul controverso passaggio generazionale scandito dall’arretramento dei diritti e delle condizioni economiche: «Il Partito Socialista può contribuire a portare cultura di governo ed etica politica nel panorama istituzionale, due elementi decisamente smarriti nelle stanze dove si muovono le leve del potere – afferma commentando il momento politico del Paese – La tradizione socialista è ancora fortemente radicata ed è di grande attualità. Schulz, candidato socialista in Germania, ha raggiunto la Merkel nei sondaggi, ricordando le battaglie socialiste degli ultimi 150 anni. In Italia il Partito Socialista è stato distrutto, ma – dice Intini – c’è rimpianto per una forza che ha dato sviluppo e democrazia all’Italia e all’Europa». L’ex deputato ricorda come oggi il Pd abbia la maggioranza alla Camera «con solo un quinto del voto complessivo degli italiani. E’ evidente che il Parlamento non sia poi così rappresentativo. Nel 1992 il quadripartito prese otto milioni di voti in più e si parlò di fallimento». Sui venti antieuropeisti che spirano minacciosi sul vecchio continente conclude: «L’Europa è stata costituiti da grandi partiti democratici. Per questo la crisi dei partiti si riflette sull’Europa».

Salvatore Bruno

Cosenza, pronta l’investitura di Lucio Presta

COSENZA – Tutto pronto a quasi a Cosenza per l’investitura di Lucio Presta. Questa sera, sulle posizioni del manager dello spettacolo, che proprio oggi rientrerà nel capoluogo bruzio, dovrebbero convergere i soggetti politici coinvolti nella grande alleanza che si è costituita dopo la caduta dell’amministrazione di Palazzo dei Bruzi. Nell’interpartitica di ieri, ospitata nella sede del Pd, presieduta da Luigi Incarnato e da Luigi Guglielmelli, si è ribadita la volontà di evitare le primarie per puntare tutto su un candidato di superamento. Le indicazioni in tal senso arrivano da Roma, mentre in sede locale è necessario piegare le resistenze del Pse e di Scelta Civica che sponsorizzano Paolini. Ma alla fine le Primarie non si faranno, perché i democrat non possono correre il rischio di perderle ritrovandosi magari nella scomoda posizione di essere costretti a sostenere un candidato sindaco espressione di un’altra forza politica. Lucio Presta è dunque ad un passo dalla candidatura e non è escluso che l’annuncio ufficiale possa giungere già nella giornata odierna.

Interpartitica sospesa, aspettando il rientro di Presta a Cosenza

COSENZA  – Convocata con soltanto mezz’ora di preavviso, la seduta dell’interpartitica ospitata in serata nella federazione provinciale del Partito Democratico a Cosenza, si è conclusa con un buco nell’acqua. O forse no. Difficile saperlo con certezza perché dalle stanze di viale Trieste filtrano solo indiscrezioni contraddittorie. I rappresentanti delle diverse anime che compongono la grande alleanza costituita dalle forze organiche al centrosinistra e da quelle che hanno determinato la chiusura anticipata della consiliatura Occhiuto, si sono dati appuntamento alle 18. Un breve confronto, poi è giunto il rinvio a domani, venerdì 19 febbraio. E domani, per combinazione, Lucio Presta sarà di nuovo a Cosenza. La volontà di Renzi di imporre la candidatura del manager dello spettacolo rischia di far saltare il tavolo che ospita sigle, Pse in testa, che sul metodo Primarie hanno da tempo scommesso ed investito e che non hanno alcuna voglia di fare marcia indietro. Non soltanto Enzo Paolini vuole a tutti i costi misurarsi, ma anche Bianca Rende che sta procedendo alla raccolta delle firme necessarie alla sua candidatura. E però l’esito di questa competizione, che lo stesso Presta ha bollato come “priva di ogni garanzia e regola” rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio per i democrat il cui candidato le Primarie potrebbe anche perderle. E a quel punto il partito maggioritario si ritroverebbe nella scomoda posizione di dover sostenere un candidato sindaco espressione di un’altra forza politica.

Incarnato sulle Primarie: non accettiamo soluzioni preconfezionate dal Pd

Luigi incarnatoCOSENZA – Lo spostamento dell’assemblea del Pd a sabato, nella stessa giornata della conferenza stampa annunciata da Lucio Presta, torna a mettere in dubbio lo svolgimento delle Primarie convocate dal segretario provinciale di Cosenza dei democrat, Luigi Guglielmelli. Intatnto Luigi Incarnato, segretario regionale del Partito Socialista e coordinatore del tavolo di coalizione lancia un monito: no a soluzioni preconfezionate. In calce l’audio intervista