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Inchiesta sulle Coop: il Sindaco Mario Occhiuto ringrazia la Procura della Repubblica e la Questura di Cosenza

COSENZA – “A nome della città e dell’istituzione che rappresento, esprimo tutto il mio apprezzamento alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza e al questore Alfredo Anzalone per l’inchiesta giudiziaria che ha fatto emergere un clima di minacce e pressioni”.

Il sindaco Mario Occhiuto tiene a ringraziare la magistratura e le forze dell’ordine che hanno fatto luce su una serie di illegalità da parte di alcuni elementi delle Cooperative in relazione al rapporto lavorativo spesso non chiaro né lineare con il Comune di Cosenza.

“La vicenda delle Cooperative sociali – dichiara Occhiuto – ha condizionato di recente la tranquillità della macchina municipale, attraverso occupazioni e dimostranze oltre il limite del consentito, come attesta oggi l’inchiesta della Procura. Da parte nostra, mi sembra giusto ricordare che Palazzo dei Bruzi ha gestito questa vicenda nell’unico modo possibile, ovvero nel rispetto della legalità. Solo così, infatti, in futuro potremo continuare a garantire i servizi, tutelando i lavoratori onesti e salvaguardandone i posti occupazionali esistenti. Tant’è che – aggiunge il Sindaco – ancora prima della scadenza del contratto, avevamo deciso di dare seguito alla prosecuzione dei lavori delle Cooperative tramite una procedura di evidenza pubblica, chiedendo, per l’espletamento, il supporto della Prefettura e accorpando i servizi per evitare frazionamenti elusivi delle normative vigenti. In attesa che la Prefettura ci desse l’adesione richiesta, poi arrivata, abbiamo dato seguito alla prosecuzione dei lavori richiedendo le certificazioni antimafia. Tutto ciò – prosegue Mario Occhiuto – evidenzia come anche l’esito delle indagini abbia dato conferma della giustezza delle nostre procedure che, venendo a mancare, avrebbero messo a serio rischio sia i lavoratori sia lo stesso Ente. Purtroppo, mi duole constatare che i lavoratori sono spesso merce di scambio, strumentalizzati e usati da taluni per bieche battaglie politiche. E sono i lavoratori in primis a farne le spese, fidandosi di chi getta loro fumo negli occhi a causa di oscuri interessi personali. Spiace per il brutto risvolto assunto dalla vicenda, come pure il dovere rimarcare di avere avuto ragione quando in Consiglio comunale qualcuno mi accusava di essere bugiardo – conclude Occhiuto – E’ stato scorretto lucrare politicamente e umanamente, nella fattispecie, sulla natura del nuovo contratto come sulle certificazioni antimafia. Il mio auspicio è che i lavoratori onesti ritrovino la serenità riponendo fiducia nelle istituzioni che si spendono seriamente per il rispetto dei loro diritti”.