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Settimana dell’Informatica, l’istituto comprensivo di Taverna promuove l’Ora del Codice

scuoloa_informaticaTAVERNA (CZ) – Anche l’Istituto Comprensivo di Taverna, retto da Rita Elia, è in rampa di lancio per promuovere la Settimana dell’Informatica che si sta tenendo in tutta Italia. L’istituto del catanzarese sta mettendo in atto l’Ora del Codice (Hour of code), un’iniziativa particolare e fortemente voluta dall’animatore digitale Vincenzo Marino.

In questa settimana, dal 5 all’11 dicembre, in tutt’Italia, la Settimana dell’informatica vede le scuole aderenti impegnate a promuovere le best practices ed in particolare tutto ciò che grazie alla tecnologia oggi si riesce a realizzare. Vengono in mostra soprattutto i nuovi approcci didattici che hanno trovato nell’era digitale un valido supporto per facilitare l’apprendimento e la conoscenza.  Le scuole che hanno ormai tutte un animatore digitale, preposto a curare tali approcci innovativi, hanno in questa settimana diverse opzioni per promuovere apprendimento e fare formazione.

L’Ora del codice, promossa nell’Istituto comprensivo di Taverna, è la modalità base di avviamento al pensiero computazionale, un progetto nato dalla collaborazione tra il Miur e CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’informatica) con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti per formare gli studenti ai concetti base dell’informatica.

Queste e altre iniziative sono da inquadrarsi nell’ambito del Piano Nazionale della Scuola Digitale (PNSD) e l’Istituto Comprensivo di Taverna in quest’ottica ha inserito nel Piano dell’offerta formativa triennale diverse opportunità formative come il progetto Dislessia Amica, o le attività legate alle Biblioteche innovative e agli atelier creativi.

L’Ora del codice rappresenta quindi rappresenta un importante appuntamento di crescita e di consapevolezza. In questa settimana i plessi che hanno inteso aderire stanno promuovendo i percorsi previsti dall’Ora del codice e i discenti della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado saranno chiamati a progettare attraverso “pezzi di codice”.

Le attività saranno di semplice fruizione e non prevedono particolari competenze informatiche e quindi  i docenti stessi faranno da guida nelle varie procedure. Il referente del progetto e animatore digitale ha infatti esteso a tutti le istruzione operative preliminari ed in itinere cosi da realizzare i vari laboratori che prevedono per tutti i partecipanti l’adeguata certificazione. L’ic Taverna anche in questo caso si pone all’avanguardia rispetto alle varie iniziative con particolare attenzione per il PNSD ritenendolo anche un valido supporto per la promozione del proprio territorio.

 

 

L’Istituto Comprensivo di Aprigliano si aggiudica il premio “Teatro San Carlo”

COSENZA – Nella splendida cornice del Castello Svevo di Cosenza, si è svolto giovedì 30 giugno 2016 un eccezionale concerto per la premiazione degli alunni dell’Orchestra dell’Istituto Comprensivo di Aprigliano, diretta dal Maestro Eugenio Prete che hanno vinto per la categoria “Gruppi Strumentali” la settima Edizione del premio “Teatro di San Carlo”. Gli alunni dell’Orchestra giovanile dell’Istituto Comprensivo, diretto dalla ochestra-giovanile-ponente-ocdott.ssa Immacolata Cairo, giungono alla premiazione a seguito della finale presso il Massimo di Napoli lo scorso 6 giugno, dopo una prima fase eliminatoria tenutasi nel mese di maggio, sotto gli occhi di esperti giurati, concorrendo con gli studenti di 17 Istituti provenienti da varie regioni d’Italia. L’evento è stato promosso su richiesta del dirigente dell’A.T.P. dr. Luciano Greco, da sempre sensibile allo sviluppo della cultura sotto ogni profilo ed attento sostenitore della crescita delle scuole della provincia cosentina, in sinergia anche con le più alte istituzioni artistico-musicali del territorio, ha previsto la partecipazione dell’Orchestra dell’I.C. “Don Milani-de Matera” diretta dal M° Gianfranco Rota, dell’Orchestra d’Archi del Liceo Musicale “L. Della Valle” diretta dal M° Antonio Pisciotta, del Coro di Clarinetti del Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza diretto dal M° Giorgio Feroleto ed in chiusura dell’Orchestra dell’I.C. di Aprigliano diretta dal M° Eugenio Prete, alla quale è stato conferito un premio alla presenza delle autorità dell’amministrazione pubblica del territorio.  Le musiche sono state tratte sia da repertorio di musica classica che di musica contemporanea emozionando una platea partecipativa sin dalle prime note dell’Inno d’Italia. Al termine della serata, con classe e gusto nel fraseggio, sulle note di “Lascia ch’io pianga”, il sopraffino tributo della voce del soprano Rosaria Buscemi ha senza dubbio contribuito ad esaltare il momento. La presentazione dell’evento è stata magistralmente curata da Erminia Pietramala e Stefano Muraca. Vera novità dell’evento, il primo nella città di Cosenza, l’affiancarsi dei vari gradi di scuola e della massima istituzione artistico-musicale cittadina, nel condividere lo stesso spazio scenico per parlare lo stesso linguaggio universale ed assoluto, quello della musica, seppur a diversi livelli e con le proprie specificità. Il dirigente dell’A.T.P. di Cosenza dott. Luciano Greco ha, inoltre, sottolineato l’importanza della sinergia espressa ad alto livello, durante tutto lo svolgimento dei vari momenti concertistici, in un insieme magico di condivisione di intenti che, sicuramente non resteranno isolati nella serata del 30 u.s. e che, per sua volontà, saranno propedeutici di significative fusioni rivolte non solo ad allargare questo tipo di esperienze su un territorio più vasto ma addirittura alla possibile creazione di un’Orchestra Provinciale in cui racchiudere tutte le eccellenze del panorama didattico-musicale delle varie scuole della provincia cosentina. Un progetto ambizioso, quello del dirigente dell’A.T.P. di Cosenza ma certamente sinonimo di un’attenzione sottile, rivolta alla crescita ed al miglioramento di un’istituzione importante come quella della “Scuola”.

‘Costruiamo un mondo solidale’, Don Mimmo Battaglia all’istituto comprensivo di Taverna

Don Mimmo Battaglia
Don Mimmo Battaglia

TAVERNA- L’Ic Taverna della Dirigente Concetta Fichera guarda sempre avanti ed in questo caso potremmo dire guarda all’altro. Si è tenuta infatti nei giorni scorsi la manifestazione finale del progetto “Costruiamo un mondo solidale” che ha visto la gradita e significativa partecipazione di Don Mimmo Battaglia. Presenti tutti  i plessi, i sindaci di Taverna e Pentone, il parroco di Taverna don Maurizio Franconiere, la Dirigente Scolastica, la referente del progetto, Daniela Garofalo, i docenti e i ragazzi per una mattinata all’insegna dell’alterità positiva e solidale. La Dirigente Concetta Fichera, nel sul saluto iniziale ha espresso parole d’apprezzamento per la validità formativa e didattica delle attività realizzate in cui sono stati promossi i valori dell’uguaglianza e della solidarietà – “valori a cui si deve tornare e a cui, anche come scuola, dovremmo ispirarci.” In particolare la Dirigente ha richiamato la comunità scolastica ad “un nuovo umanesimo delle coscienze” attraverso cui sentirsi cittadini attivi e responsabili. I vari plessi hanno rappresentato il loro senso di solidarietà, di uguaglianza, di pietas attraverso diverse forme: dal power point, ai video, dalla recitazione al dialogo. Il tutto naturalmente per stimolare l’intervento dell’ospite, don Mimmo Battaglia che di certo non si è sottratto agli input: “ viviamo in un modo che ha perduto il suo senso di umanità ed è per questo che abbiamo bisogno di una svolta nel senso della misericordia”. A quei ragazzi a questo punto che gli chiedevano cosa fosse la misericordia, don Mimmo lo diceva in maniera disarmante – “un abbraccio”. Il presidente del Centro di Solidarietà Calabrese oltre a farsi coinvolgere ha voluto fortemente coinvolgere ragazzi, docenti e presenti con un messaggio di cui tutti si devono fare portatori: “la vita è bellissima e vale la pena viverla: viverla quindi fino in fondo.” A lui faceva seguito don Maurizio Franconiere che esordiva ancora sul concetto di misericordia come abbraccio ed in particolare come incontro con Dio: “credete in voi – diceva il sacerdote tavernese- credete nella bellezza che può salvare il mondo, ma lasciatevi aiutare ed educare perché in fondo nonostante le difficoltà dobbiamo sentirci fortunati.” Spazio quindi ai ragazzi che nelle loro forme preferite, mettendo in evidenza talenti e competenze e ben armonizzati dai docenti di riferimento hanno voluto “dire”, hanno voluto soprattutto “esprimere” il loro senso di umanità e solidarietà. Poi ancora colori, canzoni, voci di un mondo come quello della scuola che deve sempre più proiettarsi in una dimensione solidale. L’Ic Taverna insomma non si smentisce e la Dirigente Fichera ha ben da essere soddisfatta in quanto a lungimiranza propria e del proprio istituto.

Intitolato ad Alessandro Amarelli l’Istituto comprensivo Rossano IV

ROSSANO (Cs) –

L’Istituto comprensivo Rossano IV da oggi ha un nome. È stato intitolato ad Alessandro Amarelli il plesso scolastico di via Gran Sasso, sede della scuola primaria “Porta di Ferro”. “Medico pediatra e imprenditore indimenticabile per il suo impegno umano e professionale nella cura dei bambini, suoi pazienti e per il determinante contributo alla crescita dell’antica fabbrica di liquirizia.” È questo, il testo riportato sulla targa marmorea scoperta da Alessandro e Nicola, figli di Margherita Amarelli, presente alla cerimonia insieme agli altri componenti della famiglia, come la mamma Gabriella, gli zii Franco e Pina Amarelli, al personale amministrativo e agli operai della storica Fabbrica di Liquirizia.

Barone, rossanese, pediatra, politico artefice di quel rivoluzionario compromesso storico tra DC e PCI che nel 1984 faceva scrivere a L’ESPRESSO “Copernico è nato in Calabria”; omonimo di quell’antenato crociato che partecipò alla liberazione del Santo Sepolcro, anche grazie a lui Rossano Città della Liquirizia e la Calabria sono sinonimo nel mondo di sacrificio, lavoro onesto ed eccellenza. I suoi esempi non furono l’aristocrazia che dorme sulle proprie rendite ma la gente che attraverso il lavoro e la cultura diventa padrona del proprio destino.

Coordinati da Benigno Lepera, sono intervenuti il dirigente scolastico Tiziana Cerbino che ha sottolineato l’importanza del momento per la comunità educante, Francesco Occhiuto, già dirigente dell’Istituto, che ha spiegato come il percorso, iniziato nel 2013, volesse rappresentare anche un’occasione di riscatto e riqualificazione del quartiere e legare il territorio alla scuola, ed il passato al presente; l’assessore comunale alla pubblica istruzione Stella Pizzuti che ha ricordato il compianto Pier Emilio Acri curatore dell’archivio della Famiglia Amarelli, il dirigente ATP di Cosenza Luciano Greco, che ha promosso l’iniziativa per la sua valenza culturale e storica che ricorda la figura di un calabrese da emulare per creare l’opportunità di far rimanere nella nostra terra i giovani; Don Giuseppe Scigliano in rappresentanza del Vescovo, Fortunato Amarelli che ha espresso i suoi sentimenti di gratitudine a nome della famiglia e assicurato future collaborazioni per migliorare l’offerta formativa della scuola e Riccardo Greco al quale è stato affidato l’intervento celebrativo conclusivo.

Gli intermezzi musicali sono stati eseguiti dal soprano Marilù Brunetti, da Maria Vyzigina all’arpa e dal coro dell’istituto diretti dal maestro Cesare Sisca. All’evento hanno preso parte anche il consigliere comunale Patrizia Uva il consigliere provinciale Pietro Lucisano, il consigliere regionale Giuseppe Graziano, il capitano della Guardia di Finanza Franco Coppola e quello dei Carabinieri Angelo Proietti ed il dirigente del Commissariato di Polizia Raffaele De Marco.

Chi è Alessandro Amarelli? Nasce a Rossano il 13 settembre 1938, discendente diretto di una fra le più antiche famiglie patrizie calabresi, porta il nome dell’antenato crociato che al seguito di Goffredo di Buglione partecipò alla liberazione del Santo Sepolcro e come narra una lettera autentica custodita nell’archivio storico della famiglia, fu ucciso nei pressi di  Gerusalemme nel 1103. Passa l’infanzia tra i vapori di liquirizia nella fabbrica che ebbe inizio nel 1731 amministrata dal Padre insieme ai fratelli Giuseppe e Pasquale e l’odore del Moscato di Saracena che il nonno Carlo Mazziotti esportava in tutta Europa. I suoi esempi non furono, come dirà spesso in seguito, l’aristocrazia che dorme sulle proprie rendite ma la gente che attraverso  il lavoro e la cultura diventa padrona del proprio destino. Di carattere indomabile subisce l’educazione severa dei Gesuiti ma anche il fascino per la cultura classica, nel collegio Argento di Lecce, poi la facoltà di medicina a Napoli con l’ambizione di diventare un grande chirurgo, ma quando arriva alla laurea sceglie di specializzarsi in pediatria. Pioniere, diventa sin da subito massimalista. Sposa Gabriella Greco da cui ha due figli, Margherita e Fortunato oggi alla guida dell’azienda di famiglia. Attivo nella vita pubblica riveste per più anni il ruolo di capogruppo del partito di maggioranza nel consiglio comunale di Rossano. Fondatore di molte associazioni tra cui il Club Lions Rossano Bisanzio del quale fu presidente ed officer distrettuale, contribuendo alla crescita economica e sociale di tutto il territorio. Nel 1990 alla morte dell’amatissimo zio Geppino, insieme ai cugini Franco e Pina, dovrà occuparsi dell’azienda di famiglia. Sono anni di forte recessione in Italia.  Inizia una grande opera di riorganizzazione del processo produttivo e di rilancio dell’azienda. Sono gli anni della certificazione con il  sistema di qualità ISO 9001 e della conquista dei primi mercati lontani come l’Australia e la Nuova Zelanda; gli anni in cui si inizia una grande opera di restauro delle strutture produttive e del palazzo quattrocentesco e nel 2001 viene inaugurato il museo della liquirizia, oggi il secondo più visitato fra i musei d’impresa Italiani con oltre 40 mila persone l’anno e insignito a Venezia dell’ambitissimo premio Guggenheim.

L’Istituto Comprensivo di Falerna Marina Celebrerà l’Obesity Day

CATANZARO – Anche quest’anno l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha aderito all’Obesity Day, la giornata nazionale di sensibilizzazione sul tema del sovrappeso e dell’obesità, che grande preoccupazione sta ingenerando nella Sanità pubblica mondiale per le gravi conseguenze in termini di salute dei cittadini.

In particolare la manifestazione, che si terrà giovedì 10 ottobre 2013 dalle ore 09,00 alle 12,30, quest’anno è stata organizzata in collaborazione con l’lstituto Comprensivo Statale di Falerna, il Comune di Falerna e la sezione locale della Croce Rossa Italiana. La manifestazione di giovedì si svolgerà infatti nel complesso scolastico di Falerna e nella villetta comunale adiacente di Falerna Marina.

Il programma della manifestazione prevede alle ore 09,00 i saluti delle autorità e la  presentazione manifestazione; alle ore 09,30 la proiezione del film “Ratatouille” per i bambini delle classi quarta e quinta della Scuola Primaria guidati dagli Insegnanti e alle ore 11,00 un breve commento al film e un intervento preordinato sul tema “Merendine e Playstation”.

A partire dalle ore 10,30 e per tutta la mattinata è previsto anche un counseling nutrizionale e sull’attività fisica gratuito da parte dei Nutrizionisti dell’Ambulatorio di Prevenzione Nutrizionale dell’Asp, con diffusione di materiale informativo per gli adulti (genitori, zii, nonni etc.) e per i bambini.

Alle ore 12,00 è prevista invece la conferenza stampa di presentazione dei dati della sorveglianza nutrizionale effettuata nel 2012 in Calabria nel corso del programma nazionale “OKkio alla Salute”. Per l’occasione saranno presenti il Dott. Bruno Zito Dirigente settore area LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) del Dipartimento Tutela Salute e Politiche Sanitarie della Regione Calabria, il Dott. Giuseppe Perri, membro del Comitato Tecnico Nazionale “OKkio alla Salute”, la Dott.ssa Marina La Rocca e la Dott.ssa Caterina Azzarito, referenti regionali del progetto “OKkio alla Salute”.
Durante la mattinata sarà inoltre allestito uno stand espositivo, a cura dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura (ARSSA Calabria), sulla promozione della frutta e verdura nell’alimentazione della popolazione calabrese.