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Omicidio Fortunata Fortugno, fermati i presunti killer

REGGIO CALABRIA – La Polizia ha fermato i presunti assassini di Fortunata Fortugno, la donna di 48 anni uccisa il 16 marzo scorso a Reggio Calabria con una serie di colpi di pistola sparati da più persone mentre era in auto con l’amante, Demetrio Lo Giudice. L’uomo, un 53enne ritenuto elemento di spicco dell’omonima cosca della ‘Ndrangheta, rimase ferito ad un braccio durante l’agguato. I due furono raggiunti dai sicari nei pressi di un torrente nel quartiere Gallico, dove si erano appartati a bordo di un fuoristrada.

Il decreto di fermo è stato emesso dalla Dda di Reggio Calabria nei confronti di quattro persone, tutte italiane e accusate, a vario titolo, di omicidio e tentato omicidio pluriaggravati anche dal metodo mafioso, associazione mafiosa, detenzione e porto d’armi da fuoco clandestine, danneggiamento aggravato, furto aggravato e detenzione illegale di segni distintivi e oggetti in uso ai corpi di polizia. La svolta nelle indagini della squadra mobile di Reggio Calabria è arrivata grazie alle immagini acquisite dagli impianti di videosorveglianza pubblici e privati e dalle intercettazioni ambientali disposte nei confronti di alcuni sospettati. All’esecuzione delle misure ha contribuito anche il reparto prevenzione crimine ‘Calabria’ della Polizia. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma alle 11 in questura a Reggio Calabria.

Sparatoria Vibo, ancora senza esito le ricerche del killer

VIBO VALENTIA – Posti di blocco, battute nelle campagne, perquisizioni nei casolari, controlli da amici e parenti: continua senza tregua la caccia a Francesco Olivieri, il 32enne accusato dell’omicidio di Giuseppina Mollese, di 80 anni, e Michele Valarioti (63) e del ferimento di un’altra persona tra Nicotera e Limbadi.

ANCORA IN CORSO LE RICERCHE

Le ricerche, condotte anche con l’ausilio di elicotteri, vanno avanti ininterrottamente da venerdì pomeriggio ma dell’uomo ancora nessuna traccia nonostante l’impegno dei carabinieri, che conducono le indagini, e della polizia. Gli investigatori stanno anche cercando di accertare se Olivieri possa contare sull’aiuto di qualcuno per sottrarsi alla cattura. Proseguono, intanto, anche le indagini per risalire al movente del gesto dell’uomo che prima è entrato in un bar a Limbadi sparando contro tre uomini che erano all’interno e poi si è spostato a Ricadi dove ha ucciso Mollese e Valarioti. L’ipotesi prevalente, ormai, è che Olivieri abbia agito per vendetta, ma per quali motivi resta un mistero.

Foto http://www.zoom24.it/2018/05/11/far-west-vibonese-identificato-assassino-ricerche-69379/

Proclamato il lutto cittadino per l’avvocato Pagliuso, oggi i funerali

LAMEZIA TERME (CZ) – Si terranno oggi alle 17, presso la chiesa del Rosario, i funerali dell’avvocato Francesco Pagliuso, assassinato a 43 anni in un agguato nella tarda serata dello scorso 9 agosto.

L’assassino si era introdotto nel giardino dell’abitazione della vittima, attendendo il rientro dell’avvocato che è stato colto mentre si apprestava a scendere dalla sua vettura. L’allarme è partito dai familiari che non riuscivano a contattare telefonicamente Pagliuso. Il sistema di videosorveglianza, nonostante abbia ripreso la figura dell’uomo mentre si introduceva nel giardino, non ha catturato un’immagine chiara del volto dell’autore dell’omicidio.

L’autopsia, effettuata nel pomeriggio di ieri presso l’ospedale di Lamezia Terme, ha rivelato che solo due dei tre colpi esplosi dal killer hanno raggiunto la parte sinistra della vittima, sul collo, presumibilmente mentre si apprestava a prendere qualcosa sul lato passeggero per poi scendere dall’automobile posta nel giardino della propria abitazione.

Non sono stati rinvenuti i bossoli sul luogo del delitto, ma la traiettoria dei proiettili fa pensare che il killer possa essere alto circa 1 metro e 80.

La camera ardente è stata allestita all’interno del palazzo di Giustizia, con apertura alle 14,30. Al termine del rito religioso, l’avvocato raggiungerà la sua città d’origine, Soveria Mannelli, per la sepoltura. Il sindaco di Lamezia, Mascaro, ha predisposto il lutto cittadino dalle ore 17 alle 19.

Miriam Caruso

Imprenditore ucciso a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Un imprenditore è stato ucciso questo pomeriggio a Reggio Calabria nella frazione Gallina. E’ stato freddato appena uscito da una pasticceria, dopo essersi seduto nell’abitacolo della sua automobile. Giovanni Vilasi, 51enne imprenditore edile, è stato raggiunto da diversi colpi di pistola calibro 7,65 ed è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della squadra mobile che hanno avviato indagini. Sul conto della vittima grava qualche precedente. Solo la scorsa settimana il ministro dell’Interno Angelino Alfano aveva presieduto una conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza. Il prefetto Claudio Sammartino ha convocato urgentemente, per questa sera, un comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Secondo quanto riferito dagli investigatori, Vilasi sarebbe stato vicino ad ambienti mafiosi. Più in particolare, secondo le stesse fonti, Vilasi sarebbe stato vicino alla cosca Libri della ‘ndrangheta, che ha il controllo delle attività illecite nella frazione Gallina ed in altre zone limitrofe della città. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’agguato fatta dalla Squadra mobile, a sparare i quattro colpi di pistola che hanno provocato la morte immediata dell’imprenditore, è stata una persona giunta sul posto a bordo di uno scooter condotto da un complice. L’assassinio di Vilasi, secondo le prime notizie, non avrebbe avuto testimoni. La polizia sta accertando, in particolare, se c’è un collegamento tra l’agguato in cui è stato ucciso Vilasi ed altri episodi di criminalità accaduti nell’ultimo periodo nella frazione Gallina.

Gambizzato appena uscito dal posto di lavoro

REGGIO CALABRIA – Nuovo agguato a Reggio Calabria dove un uomo di 39 anni è stato ferito ad una gamba da ignoti che gli hanno esploso contro due colpi di fucile caricato a pallini. E’ accaduto alla periferia sud della città dello Stretto, davanti al negozio di alimentari, un cash&carry, presso cui l’uomo aveva appena terminato il proprio turno di lavoro. Salito a bordo della sua autovettura è stato colpito dai sicari che gli hanno sparato contro i due colpi di fucile e si sono dileguati. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria.

Nuovo agguato a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Un uomo, le cui generalità non sono state rese note, è stato ferito a colpi di pistola oggi pomeriggio alla periferia nord di Reggio Calabria, lungo la strada Gallico-Gambarie. L’uomo per salvarsi si è rifugiato all’interno del piazzale dell’impianto di rifiuti di Sambatello, sfondando con l’auto il cancello. Sono in corso indagini da parte della Questura di Reggio Calabria.

I timori di Magorno: a Cosenza video killer e tensione alle stelle

COSENZA – “Sui social media circola un video in cui i volti dei consiglieri comunali di Cosenza che si sono dimessi diventano bersaglio di misteriosi killer di cui si intravedono solo le pistole”. Lo denuncia il deputato e segretario del Pd Calabria Ernesto Magorno che lo definisce “un filmato davvero inquietante. Una istigazione alla violenza inaudita su cui sollecito immediatamente un intervento delle forze dell’ordine”, prosegue Magorno che in merito alla vicenda preannuncia una interrogazione parlamentare. “Il clima di tensione che si è creato a Cosenza dopo le dimissioni dei consiglieri che ha determinato lo scioglimento del civico consesso – afferma ancora Magorno – rischia di degenerare con pericolose conseguenze politiche e personali. Chiediamo alle forze dell’ordine e a tutti i cittadini di vigilare per la difesa della democrazia”.

Arrestato Francesco Basile, killer della cosca Giampà

CATANZARO – Gli agenti della Squadra mobile di Catanzaro hanno arrestato a Novara Francesco Basile, di 32 anni, definito dagli investigatori il killer più pericoloso della cosca Giampà di Lamezia Terme. Basile, alle dirette dipendenze del capocosca Giuseppe Giampà, è ritenuto l’esecutore degli omicidi di Vincenzo e Francesco Torcasio avvenuti a Lamezia Terme rispettivamente a giugno e luglio del 2011.