RENDE (CS) – Continua l’opera di ricerca e di studio del Centro ricerche sull’emigrazione dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea che ha sede presso l’Università della Calabria. Il suo ultimo lavoro dimostra un’attenzione non solo  nei confronti dell’emigrazione che ha interessato la Calabria a partire dagli ’70 dell’Ottocento, ma anche verso le dinamiche sociali, culturali ed economiche prodotte dai nuovi flussi di immigrazione nella regione. I risultati di queste ricerche, che ha visto all’opera diversi studiosi come storici, economisti e sociologi è stato pubblicato nel mese di aprile nel volume La Calabria dei migranti. Partenze, rientri, arrivi, che fa seguito al precedente intitolato Calabria migrante. Il volume è curato da Vittorio Cappelli, Pantaleone Sergi e Giuseppe Masi che da anni svolgono ricerche su questi fenomeni non solo a livello regionale ma internazionale.  I curatori nella loro introduzione evidenziano che la “novità, o meglio l’originalità, dei due volumi è che, dopo anni i cui l’emigrazione è stata emarginata o ignorata da parte della storiografia italiana, in tempi recenti essa è entrata alla grande nella cultura storica italiana. Un fenomeno che, grazie ai nuovi storici, più sensibili allo studio e alla conoscenza delle classi subalterne, e alle sinergie create con gli storici dei paesi che hanno accolto nell’Ottocento e nel Novecento i nostri emigrati, sta avendo un grande sviluppo”.