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Legge sui piccoli comuni, Molinaro: «La Regione attivi i 200 milioni di euro per le aree interne»

COSENZA – Approvata dal Senato la Legge per la valorizzazione dei piccoli comuni. Grande la soddisfazione di Coldiretti Calabria, nella persona del presidente Pietro Molinaro, da sempre sostenitrice del progetto. Secondo la Confederazione regionale, infatti, l’approvazione della norma riveste un importante significato per la Calabria, dove ne sono interessati ben 318 comuni al di sotto dei cinquemila abitanti: dunque, il 78,52% del totale dei comuni calabresi e il 5,72% dei comuni italiani. Per Molinaro si tratta di un motivo in più per la regione Calabria per attivare i 200 milioni di euro per la strategia da attuare nelle aree interne, soprattutto a fronte del fatto che nei piccoli comuni calabresi risiede una numerosa popolazione, 613.507 abitanti, pari al 31,2% del totale regionale.  «Il territorio di questi comuni – ha commentato con soddisfazione Pietro Molinaro – è il riferimento per gli allevamenti destinati alla produzione di formaggi o salumi italiani a denominazione di origine, in quasi tutti si trovano uliveti di pregio, un ingente patrimonio boschivo-forestale con prodotti del sottobosco, e poi prodotti come le patate IGP della sila e svariate denominazioni di prodotti tipici e tradizionali. La legge approvata è un  riconoscimento culturale, sociale ed economico di chi vive e lavora in questi territori e servirà per tutelare e valorizzare un autentico scrigno di patrimonio naturale e paesaggistico, culturale e artistico senza eguali per la popolazione residente ma anche per il numero crescente di turisti italiani e stranieri che vanno alla ricerca dei tesori nascosti. Nei piccoli comuni si “coltiva” quindi – ha continuato – una produzione  agroalimentare di pregio grazie alla presenza delle imprese agricole impegnate quotidianamente per assicurare la salvaguardia delle colture agricole tradizionali, il mantenimento delle tipicità alimentari, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e dagli incendi per difendere un ambiente che offre grandi opportunità di sviluppo sostenibile. Ora ci sono le condizioni per recuperare in queste aree i troppi ritardi infrastrutturali e nei servizi offerti con interventi che vanno dalle tecnologie informatiche alle scuole, dagli ospedali alle poste fino alle edicole, nell’evidenziare l’importanza di valorizzare le opportunità offerte dalla nuova agricoltura nel presidio del territorio e nel sociale in aree che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona. Questo è un motivo in più affinchè la Regione Calabria attivi i 200 milioni di €euro per la strategia aree interne».

Il Senato approva la Legge sui piccoli comuni. Falcone (Legambiente): «Nuova linfa per i territori della Calabria»

COSENZA – È stata approvata dal Senato la legge Realacci sui piccoli comuni dopo 16 anni di lotte portate avanti da Legambiente Onlus e da tanti sindaci, comunità e organizzazioni. La legge prevede misure per favorire il turismo di qualità e la promozione dell’agroalimentare a filiera corta, ma anche la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, la manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole e la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico.

«Una risposta positiva per la Calabria – ha affermato il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone – la cui spina dorsale e storia è diffusa nei tanti piccoli comuni, ben 323 su 409, che soffrono lo spopolamento e l’abbandono e che con questa legge avranno nuova linfa per migliorare la qualità della vita dei cittadini e generare competitività».

Tante le campagne a sostegno dei piccoli comuni che vedono anche Legambiente regionale parte attiva nella valorizzazione dei territori, come la “Carovana delle bellezze” e la festa della “Piccola Grande Italia”.  

Le misure previste dalla legge consentono di costruire e mettere in campo strategie concrete per ridurre diseguaglianze sociali ed economiche. Attraverso serie politiche di riequilibrio territoriale si potranno coniugare qualità e innovazione, creatività e bellezza, producendo lavoro e reddito.

Qui il video: