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Unical, l’associazione Sud precisa: «Leonetti si è autosospeso da RèF, non tutta l’associazione»

RENDE (CS) – Continua a tener banco l’autosospensione da Rinnovamento è Futuro del senatore accademico uscente Michele Leonetti. Stavolta però, a dar la stoccata a Leonetti, è un gruppo di membri dell’associazione Sud, di cui Leonetti è presidente.

«Da membri di SUD, che hanno lavorato alacremente affinché questo progetto venisse valorizzato, sentiamo il dovere di fare alcune precisazioni -si legge nella nota-.

La sospensione del senatore Leonetti é infatti da considerarsi del tutto autonoma e, pertanto, non da estendere a tutta l’associazione SUD.

Il nostro senatore Leonetti ha infatti annunciato l’autosospensione solo al termine di una riunione, quando ormai era per tutti impossibile aggiungere elementi alla discussione. Lo ha fatto ignorando che, in quanto espressione di un gruppo che lo ha scelto quale candidato, votato e fatto votare, aveva l’obbligo di consultare lo stesso prima di giungere ad una tale decisione.

Altrettanto autonoma e priva di ogni confronto con il gruppo é stata la successiva sospensione di alcuni consiglieri di dipartimento, i quali  hanno scelto di esprimere tale posizione presso il Consiglio degli Studenti.

A seguito di ciò il senatore Leonetti votava a favore di un bilancio previsionale che si mostra cieco di fronte alle istanze di migliaia di studenti. Un voto favorevole venuto dopo un “no” della governance alla proposta che la nostra lista aveva stilato e a cui il nostro senatore aveva preferito non apporre la sua firma; una proposta di riduzione della tassazione attraverso la semplice applicazione di quanto previsto da alcune indicazioni ministeriali.

In seguito a queste decisioni prese in autonomia e non passate né dal Consiglio Direttivo né dall’Assemblea della nostra SUD, ci sentiamo di poter e dover esprimere una posizione chiara, che porta a dissociarci dalla linea che hanno intrapreso lo stesso senatore e i consiglieri di dipartimento.

E non sono certo mancate, nei giorni immediatamente successivi a questi eventi, le richieste di chiarimento circa i motivi che hanno portato a questa linea, ma a quanto pare non sono risultate degne di risposta.

Non capiamo né condividiamo le motivazioni che hanno spinto i suddetti ad autosospendersi da Rinnovamento è Futuro.

In Rinnovamento è Futuro noi abbiamo avuto la possibilità di rappresentare con dignità gli studenti dell’UniCal. Abbiamo combattuto ed ottenuto più appelli, abbiamo condotto e vinto la battaglia per l’eliminazione dell’idoneo non beneficiario, ci siamo battuti per una maggiore sicurezza nell’ateneo, abbiamo contestato i troppi ritardi nell’erogazione dei fondi per il diritto allo studio, abbiamo sempre manifestato correttezza, competenza e coerenza verso gli impegni assunti con gli studenti.

Noi oggi a tutto questo non vogliamo rinunciare, così come non vogliamo rinunciare all’idea di un progetto politico-universitario che possa superare il tempo e raggiungere le istanze di tutti gli studenti che passeranno da questo Ateneo, un progetto chiaro che sia sintesi di un gruppo e non di posizioni individuali.

Gli atteggiamenti personalistici portati avanti negli ultimi tempi hanno creato problemi e frammentazioni all’interno della nostra associazione, portando un numero importante dei tesserati a dissociarsi da tali posizioni.

Pertanto, vista anche la avvenuta scadenza del mandato del Presidente e del Consiglio Direttivo, chiediamo inizi al più presto una fase di confronto all’interno di SUD che miri alla costituzione di una nuova dirigenza, che esprima fin da subito una linea politica chiara e che possa essere garanzia di decisioni prese nella pluralità più assoluta.

Siamo infatti convinti che la democrazia si attui attraverso il dialogo, mai per mezzo di scelte individuali».

 

La suddetta nota è firmata da Antonello Cistaro (membro Consiglio Direttivo SUD e membro del Consiglio degli Studenti) – Doriana Salerno (membro Consiglio Direttivo SUD e membro del Consiglio di Corso di Laurea in Giurisprudenza) – Francesco De Luca (membro Consiglio Direttivo SUD) – Francesco Rago (membro del Consiglio degli Studenti) ‘- Giorgio Molinaro (membro della Commissione didattica paritetica docenti-studenti DIMES) – Giovanni Romano (membro Consiglio Direttivo SUD ed ex membro del Consiglio degli Studenti)

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Elezioni Unical sospese, Rizzuti e Leonetti: «Rinvio lede la democrazia»

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – «Apprendiamo con stupore e rammarico il decreto Rettorele di sospensiva delle elezioni universitarie. Vista  l’importanza dell’esercito democratico che l’appuntamento del 16/17 maggio rappresentava, ritenevamo opportuno un confronto preventivo con il Magnifico Rettore». È quanto dichiarano Michele Rizzuti, segretario provinciale GD, e Michele Leonetti, Senatore accademico uscente all’Unical in quota Rinnovamento è Futuro.
 
«Noi Giovani Democratici siamo sempre stati dalla parte degli studenti e crediamo fortemente nel rinnovamento della rappresentanza – proseguono – Rizzuti e Leonetti, come forma di tutela di quest’ultimi. Con l’auspicio che la sentenza del Tar faccia chiarezza sulla vicenda, si ritorni al più presto alle urne, per dar voce alle migliaia di studenti che vogliono esercitare i loro diritti. È una questione di democrazia».
 
 
 

Diritto allo studio, Caruso, «La Regione ascolti prima il CORUC»

 

 

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Continuano le rimostranze degli studenti universitari calabresi, che a gran voce chiedono alla Regione Calabria un maggior impegno in tema di Diritto allo Studio. L’ultimo degli appelli proviene dal Senatore Accademico Michele Leonetti, che ha chiesto al Presidente della Commissione Bilancio della Regione di essere ascoltato in merito all’eliminazione della figura dell’idoneo non beneficiario. «Non posso che essere d’accordo e supportare quanto sostenuto dal collega Leonetti – dichiara Nicola Caruso, Senatore Accademico Unical e componente del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Calabresi – non fosse altro perché da mesi, in virtù del mandato conferitomi presso il tavolo regionale, chiedo alla Regione di essere ascoltato per proporre soluzioni simili al problema. Ma, oltre ad apprezzare l’iniziativa, mi sento in dovere di rivolgere a Michele un grosso ‘in bocca al lupo’, visto che da mesi con i colleghi del tavolo istituzionalmente preposto a questo incarico, non riesco ad avere segni di vita dalla governance regionale. Per questo motivo, mi sarei aspettato, ed auspico per il futuro, che Leonetti unisca le sue forze alle nostre, sia per una questione di compattezza della categoria, sia per una questione di rigore istituzionale. Non ci sarebbe, difatti, il bisogno di chiedere audizione alla Commissione Bilancio della Regione Calabria se solo i suoi rappresentanti adempissero al loro dovere e partecipassero attivamente alla vita del CORUC, che è un tavolo istituzionale di confronto tra Università e Istituzioni». Il CORUC è organo aperto e pronto ad ascoltare tutti, quindi credo vadano esperite tutte le vie ufficiali ed istituzionali per affrontare un problema di tale portata. «Mi auguro- prosegue-  che al più presto la Regione si risvegli da questo lungo sonno e si ricordi di adempiere tutti i doveri istituzionali e che cominci finalmente a confrontarsi con il Coordinamento delle Università Calabresi. Le istituzioni si comportino da istituzioni: crediamo siano i canali istituzionalmente predisposti a meritare di essere parte di un processo di trasformazione del sistema universitario. Quindi l’invito al rigore istituzionale è rivolto anche all’On. Aieta ed alla maggioranza che rappresenta, affinché non siano logiche partigiane e partitiche a smuovere le coscienze ma il senso del dovere e delle Istituzioni».

 

Unical, approvata in Commissione Didattica la proposta di Leonetti per gli appelli straordinari

RENDE (CS) – Grande entusiasmo per i consiglieri Antonio Maiolino e Antonello Cistaro, rispettivamente presidente e vice presidente della Commissione Didattica del Consiglio degli Studenti dell’ Università della Calabria che, dopo essersi confrontati con i colleghi membri di commissione, hanno visto approvata, all’ unanimità dei presenti, la loro proposta di sostegno nei confronti della «richiesta di modifica Regolamento didattico art. 49 comma 6» protocollata dal senatore accademico Michele Leonetti sulle orme di quella presentata nel Dipartimento Discag e fatta approvare, nello scorso anno accademico, dal Consigliere Antonio Maiolino.

La presente richiesta verte sulla possibilità di estendere gli appelli straordinari di novembre ed aprile, ora rivolti ai soli studenti fuori corso, anche agli studenti non regolarmente in corso (studenti che al termine del proprio anno non abbiano maturato i crediti necessari per risultare regolarmente iscritti all’ anno successivo, non avendo perciò la possibilità di sostenere gli esami dell’ anno corrente fino al raggiungimento dei crediti necessari).

Maiolino ha salutato con entusiasmo l’ approvazione da parte dell’ intera Commissione Didattica da lui presieduta: «Sono molto felice del fatto che tutti i miei colleghi abbiano sostenuto immediatamente la mia richiesta di sostegno per un’ istanza che, se approvata, risulterà molto importante per la vita universitaria di moltissimi studenti non regolarmente in corso che ad oggi, nell’ Università della Calabria, ammontano a 25168 (prot.2581 del 07/02/2017). Ora mi riserverò di estendere la richiesta all’ intero Consiglio degli Studenti affinché, forte del sostegno da parte dell’ organo principale di rappresentanza studentesca, la richiesta del Senatore Leonetti venga approvata nel più breve tempo possibile».

Unical, eletti rappresentanti delle commissioni nel Consiglio degli studenti. Soddisfatto Leonetti

RENDE (CS) – Michele Leonetti presidente dell’associazione SUD e Senatore Accademico dell’Unical in quota Rinnovamento è Futuro, esprime soddisfazione per le votazioni che si sono svolte questa mattina presso il Consiglio degli studenti. Nello specifico Leonetti si è congratulato con Antonio Maiolino, eletto Presidente della Commissione didattica; Andrea Novembrino, vice presidente della commissione Centro Residenziale, Elio Gioffrè, eletto invece quale vice presidente della commissione Bilancio, mentre Francesco Staino è stato già nominato nell’Ufficio di presidenza del CDS con delega come responsabile della comunicazione. Il Senatore esprime anche piena soddisfazione per tutti gli altri  eletti nelle varie commissioni.

«Il lavoro delle commissioni – dichiara Leonetti – è estremamente importante e pertanto auspica che le stesse  si mettano da subito a lavoro per migliorare le condizioni degli studenti. Un grande in bocca al lupo va anche al presidente del consiglio degli studenti  Domenico Tulino».

«Ora non abbiamo più alibi – conclude Leonetti -, dobbiamo fin da subito creare una linea diretta fra organi comuni( Cda e Senato) e commissioni, per dar  vita ad una collaborazione proficua,  in modo da tutelare gli studenti, che restano al primo posto,  come unico obbiettivo della nostra rappresentanza. Spero vivamente che questi ragazzi possano portare avanti con passione e dedizione il progetto di Rinnovamento è Futuro, perché come dico sempre a me stesso è la base che fa l’altezza. Buon lavoro ragazzi».

Tasse Unical, Novembrino (Sud): «Affidiamo l’esame del Pet al Centro Linguistico»

RENDE (CS) – «Prima di tutto gli studenti». Questo è il messaggio che Andrea Novembrino (foto in alto), consigliere del dipartimento Dimeg, ha portato nell’ultimo consiglio presieduto dal direttore Pagnotta. Il consigliere, appartenente al gruppo della coalizione di Rinnovamento è Futuro e membro dell’associazione studentesca SUD, guidata dal presidente nonché senatore accademico, Michele Leonetti (foto), si è voluto soffermare sulla situazione della certificazione PET. michele leonetti, senatore accademico unical

«Viste le continue richieste degli studenti e il numero crescente di essi che devono sostenere gli esami PET – sostiene nella nota Novembrino – e partendo dal presupposto che il pagamento delle tasse serve allo studente a coprire in maniera contributiva, in base al reddito, l’offerta formativa e i servizi, eludendo quindi la L.240/2010 art. 4 comma 5 che prevede che la tassazione comprenda l’intero piano di studio e l’art. 34 comma 3 e 4 della Costituzione Italiana in quanto non si tiene conto delle fasce piú disagiate e si chiede a tutti la stessa somma senza analizzare la capacità contributiva e reddituale dello studente». Novembrino ha quindi richiesto che i tre crediti formativi in lingua inglese possano essere affidati al Centro Linguistico di Ateneo. In questo modo allo studente non verrebbe «preclusa la possibilità di sostenere comunque il PET, che continuerà ad essere riconosciuta come certificazone insieme a tutte le altre certificazioni che il dipartimento riconosce, quindi avrà la possibilità di scegliere quale strada intraprendere».

Sulla specifica richiesta il Consiglio ha deciso di non votare e si è riservata la possibilità di creare una commissione didattica che includerà anche un rappresentante degli studenti, per cercare di trovare un punto d’incontro per far fronte a questa situazione.

Leonetti è un giocatore della Reggina

REGGIO CALABRIA – Vito Leonetti è da oggi un giocatore dla Reggina. Classe ’94, nella giornata odierna è stato perfezionato e depositato l’accordo con la società per il trasferimento dell’attaccante pugliese.

Cresciuto nelle giovanili del Bari, Leonetti nel 2012/13 colleziona due presenze in serie B e l’anno successivo sempre nel settore giovanile del Bari ha realizzato 17 reti in 14 presenze. Nel 2015/16 colleziona due reti in dodici presenze da titolare con la maglia dell’Akragas. In questa prima parte di campionato ha vestito la maglia del Lumezzane dove ha disputato sei partite da titolare realizzando una rete.

Nell’operazione che ha portato Leonetti a Reggio Calabria, Fabio Oggiano si trasferisce a Lumezzane.

Unical, l’allarme di RèF: «Politica d’urgenza ostacola rappresentanza»

RENDE (CS) – Continua il braccio di ferro fra i rappresentanti di Rinnovamento È Futuro e la governance dell’Università della Calabria. Sono infatti i senatori accademici Nicola Caruso e Michele Leonetti e il presidente del Consiglio degli Studenti Domenico Tulino (in foto), nonchè consigliere d’amministrazione d’Ateneo a criticare gli uffici del Rettorato per il «costante ritardo nell’invio – si legge in una nota dei tre esponenti in quota RèF – della documentazione afferente agli ordini del giorno delle sedute degli Organi dell’Ateneo». In particolare,i tre prendono ad esempio la comunicazione della documentazione relativa all’approvazione del bilancio consuntivo 2015, avvenuta in Senato il 29 ottobre scorso, pervenuta ai rappresentanti degli studenti solo 4 giorni prima. «Un lasso di tempo eccessivamente ristretto – dichiarano – che non ci ha consentito di appurare alcune incongruenze, come l’ammontare delle entrate per il diritto allo studio di 14 milioni di euro a fronte di soli 9 milioni di uscite, e costringendoci all’astensione». Questa defezione comporterebbe il restringimento eccessivo dei tempi di studio dei provvedimenti e la conseguente impossibilità dei rappresentanti ad arricchire la discussione con eventuali emendamenti. «Questa fattispecie apre – proseguono – una nuova riflessione che rimarca la nostra denuncia, che vede nel Centro Residenziale un organo volto esclusivamente a conseguire obiettivi di bilancio, senza guardare al fabbisogno di un’utenza, quella studentesca (perlopiù calabrese), inserita in un contesto socioeconomico fragile e meritevole di tutela – insistono i tre rappresentanti – polemica che non è potuta proseguire nelle sedi opportune poiché impossibilitati nei tempi offerti a constatare questa grave anomalia». Tutto ciò sarebbe aggravato, secondo Tulino, Caruso e Leonetti, «dalla convocazione delle sedute a ridosso (uno o due giorni prima) di scadenze improrogabili, decidendo sempre in stato di necessità e negando di fatto la possibilità di dibattito e modificazione dei provvedimenti». «Dietro questo status quo, leggiamo una chiara volontà politica – concludono gli esponenti di RèF – quella di bloccare l’operato della rappresentanza, reiterando questa fase di stallo politico che tende solo a danneggiare gli Studenti».

Unical, Cds: «Non siamo strumentalizzati. Portiamo avanti politica del cambiamento»

RENDE (CS) – Le ragioni della richiesta di dimissioni del Pro-Rettore con delega al Centro Residenziale dell’Unical, Luigino Filice, sono state spiegate stamane alla stampa e agli studenti nel corso di una conferenza stampa dai rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio. «Abbiamo sentito il dovere di portare alla luce le problematiche degli studenti che si protraggono da diverso tempo», dichiara il presidente del Consiglio degli studenti, Domenico Tulino, spiegando la votazione favorevole, da parte della maggioranza (4 i voti astenuti dei rappresentanti di UnIdea) della rappresentanza studentesca, al documento che in sostanza boccia la linea politica del Centro residenziale. «Portiamo avanti un’azione politica forte in virtù del mandato che ci è stato conferito dagli studenti per portare avanti le loro istanze – spiega ancora Tulino che a chi gli chiede se dietro alla loro azione ci siano strumentalizzazioni di altro genere, magari anche collegate alle dimissioni del Pro-Rettore D’Ignazio, spiega con fermezza: «La nostra linea è indipendente ma forte e decisa. Rappresentiamo solo gli studenti che ci hanno eletto e la linea politica del cambiamento che abbiamo adottato. Il tempo del dialogo è finito, siamo stanchi di parole e promesse».

Da sx Caruso, Tulino e Leonetti
Da sx Caruso, Tulino e Leonetti

Continui ritardi per l’assegnazione degli alloggi e per l’erogazione delle borse di studio, ma anche i disservizi legati al vivere quotidiano degli studenti alloggiati nel campus sono le problematiche esposte dal senatore accademico Nicola Caruso a cui aggiunge anche  le carenze su lavanderia a gettoni, piattaforme informatiche per i dipendenti e ampliamento del bike-sharing. «La nostra posizione è chiara e netta – si inserisce il senatore Michele Leonetti -, e non è direttamente rivolta verso la persona Filice ma verso la governance politica affinchè si inverta una rotta. Poi è chiaro che se una squadra di calcio non va bene il primo a saltare è l’allenatore». Gli fanno eco Gregorio Crudo (Commissione controllo mensa), i rappresentanti di dipartimento Rotolo e Guaragna e dalle associazioni U.F. e R.D.U. Ferraro e Moccia.

20161006_112848«È tempo di cambiare le cose. Siamo un Campus grandissimo, con risorse innumerevoli che però non vengono messe a disposizione degli studenti negli standard minimi di qualità da garantire», conclude Tulino riferendosi alle recenti classifiche internazionali che pongono l’Unical non distante dai primi posti.

Andreina Morrone

Unical, nuovo bando tasse. Tulino, Leonetti e Caruso (RèF) contro la ridistribuzione

Domenico Tulino
Domenico Tulino

RENDE (CS) – In merito al bando per l’anno accademico 2016/2017, dopo varie consultazioni sia in Consiglio degli studenti (che ha votato contrariamente all’unanimità) che con i propri rappresentanti eletti in Senato Michele Leonetti e Nicola Caruso, anche il gruppo Rinnovamento è Futuro esplicita la propria posizione, soprattutto dopo il Consiglio d’amministrazione di ieri.

Michele Leonetti
Michele Leonetti

«Abbiamo convenuto di esporci in maniera negativa» spiega Domenico Tulino – d’intesa con Leonetti e Caruso – consigliere d’amministrazione e presidente del Consiglio degli studenti, che poi continua: «Il suddetto bando creerà un redistribuzione dei pagamenti sulla seconda rata a svantaggio dei due terzi della componente studentesca. La motivazione che ci ha spinto a fare ciò è la seguente:  Dopo aver accettato positivamente il decreto che adegua i nostri indicatori ISEE a € 23,000 e ISPEU €50,000 al livello nazionale, abbiamo ricostruito l’andamento delle soglie interne all’Ateneo. Su un totale di 27,145 studenti ben 11,544 sono fuori corso e pertanto non candidati alla borsa di studio, inoltre gli stessi avranno da normativa nazionale un aumento del 5% sulla seconda rata proprio per essere fuori corso. A questi dobbiamo aggiungere gli studenti in corso, che rappresentano 15.601 di cui 5,036 con reddito >= €23,000 e 10,565 con Iseu inferiore a €23,000. Ovviamente cumulando gli 11,544 fuori corso e i 5,036 che non rientrano per reddito ci ritroviamo con un totale di 16,580 studenti che andranno a pagare ben il 16% in più rispetto all’anno 2015/2016 cosi da coprire le borse di studio dei potenziali 10,565. Ci teniamo a precisare “potenziali” perché a questi dovranno essere esclusi chi no raggiungerà i crediti e chi superare la soglia dell’ispeu di €50,000. Di per se il ragionamento originario non è del tutto sbaglio, ossia ‘’chi ha di più darà a chi ha di meno’’, pero dobbiamo dire che di quei 11,544 studenti fuori corso ben 7,362 hanno reddito inferiore a €23,000! Da questo ultimo dato, si può comprendere parte del nostro disappunto. Inoltre ci teniamo ad aggiungere che il modus operandi è opinabile, ci saremmo aspettati da parte della Governace una graduale accantonamento in bilancio messo a riserva cosi da non gravare esclusivamente sulla tasche delle famiglie degli studenti. A ciò va aggiunto un criticità sul metodo, oggi assistiamo ad una continua proporzione che non si può accettare. A rigor di logica, riteniamo che l’aumento delle tasse debba essere correlata al massimo ad una migliore offerta formativa e maggiori servizi, di certo non alla copertura di borse di studio che dovrebbe essere a carico dello Stato come sancito all’interno della Carta Costituzionale all’art. 34 c. 2 e 3 ‘’I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso’’.

Nicola Caruso
Nicola Caruso

Per fare un paragono aziendalistico se si aumentano i costi del prodotto e lo stesso prodotto non migliora in qualità, il cliente non sarà incentivato a comprare il prodotto proprio perché le regole del mercato lo rendono poco competitivo». «L’aumento delle tasse – concludono la loro interrogazione i tre rappresentanti di RèF – non può essere correlata alla copertura delle borse, perche cosi facendo ci taglieremmo fuori dal mercato e di conseguenza daremmo vita a un precedente che non ci possiamo permettere di votare e vedere favorevolmente per il nostro Ateneo. Quindi, non si possono far carico altri studenti di inefficienze statali e di conseguenza non accettiamo in nessun modo che gli studenti si ritrovino in condizioni di difficoltà economica. Detto ciò, crediamo che l’adattamento ministeriale debba gravare non solo sugli studenti ma su tutte le anime che popolano il nostro Ateneo, perché riteniamo che i nostri colleghi siano la risorse da tutelare e far crescere con politiche virtuose attraverso un incremento dell’offerta formativa e servizi che possano portare non solo alla laurea ma ad un miglioramento nel nostro tessuto socio-economico incentrato sul territorio. In conclusione ci auguriamo di poter trovare una soluzione condivisa che non vada a sorreggersi solo sulle facoltà contributiva degli studenti che animano il nostro Campus perché correlata da un andamento negativo delle iscrizione sia delle triennali e delle specialistiche che ci ha portato ad avere sempre meno iscritti».