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Made in Calabria: “Dobbiamo difendere la nostra terra”. A Cerisano un convegno su agricoltura e sviluppo

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Cerisano ( Cs) –  “Coltivare sviluppo”, ma anche idee e progetti imprenditoriali che abbiano a cuore il territorio e le ricchezze che un’economia agricola andrebbe a generare. Se ne è parlato oggi pomeriggio a Cerisano, nel corso di un’iniziativa promossa dal futuro candidato a primo cittadino Lucio Di Gioia , alla quale hanno preso parte importanti figure professionali impegnate da anni nel settore: Franco Laratta, membro dell’ ISMEA, l’organismo del governo preposto alla gestione delle risorse destinate ai giovani che vogliono impegnarsi in un settore come quello agricolo, Pietro Santo Molinaro, presidente della Coldiretti Calabria e Fortunato Amarelli, amministratore della Amarelli Fabbrica di Liquirizia. Ha moderato l’incontro il giornalista Francesco Mannarino.  Un’occasione  rilevante per la comunità cerisanese  perché per Di Gioia, il paese ha bisogno “non solo di idee per creare sviluppo, ma è fondamentale il ritorno alla terra, alle tradizione, ai profumi e sapori di un tempo, perché solo partendo da questi presupposti possiamo sperare in un rilancio sostenibile del territorio. Creare una filiera agricola è anche una grande opportunità per i giovani del nostro paese”.  Dello stesso parere anche Molinaro. “L’agricoltura è soprattutto cibo. Cibo significa produzione e commercializzazione. In questi otto anni – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Calabria-  di profonda crisi economica, quello agricolo è stato l’unico settore a rimanere attivo e a portare sviluppo. La politica ha il compito quindi non solo di garantire il minimo consumo di suolo agricolo, ma anche e soprattutto difendere il cibo “made in Italy” diminuendo l’importazione di cibi poco sicuri e non controllati”. Un’economia, quella agricola, che deve generare anche servizi per i cittadini favorendo la creazione di nuove imprese e nuovi posti di lavoro. “E l’orgoglio di essere contadini- ha concluso Molinaro-  potrebbe rappresentare un buon punto di partenza”.  “La nostra regione – ha esordito Laratta- entro il 2020 dovrà spendere in agricoltura un miliardo di euro. E’ necessario fare progettualità e cercare di rendere il processo più snello possibile. Dobbiamo, prima di tutto vincere le sfide del mercato puntando sulla qualità dei prodotti della nostra terra perché abbiamo delle eccellenze straordinarie, come il vino e come l’olio. I cittadini devono essere informati e devono pretendere di poter difendere la propria salute scegliendo solo il meglio”.  E tra i prodotti migliori per il quale la Calabria è conosciuta in tutto il mondo c’è certamente la liquirizia Amarelli, diventata un marchio di pregevolezza. Per Fortunato Amarelli è importante che vi sia una forte sinergia tra vecchio e nuovo. “L’agricoltura – ha detto- rappresenta un settore molto delicato e radicato, ma non è facile determinarsi pienamente nel settore, perché, oggi, richiede modelli nuovi e innovativi. Dobbiamo riuscire a raccontare la storia di un prodotto e a creare valore sullo stesso perché la nostra regione ha un patrimonio inestimabile di cui andare fieri”. Un dibattito al quale ha dato anche il suo contributo il sindaco di Mendicino, Antonio Palermo e molti dei presenti.

 

Laratta, Molinaro e Amarelli a Cerisano per “Coltivare lo sviluppo”. Il convegno promosso da Di Gioia

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Cerisano ( Cs) – Si terrà domenica prossima 03 aprile a Cerisano, nella sala Consiliare del Comune, a partire dalle ore 17.30, il convegno “Coltivare lo sviluppo”, ideato e promosso dal futuro candidato alla carica di primo cittadino Lucio Di Gioia. L’iniziativa si inquadra nell’ambito del prossimo programma elettorale del candidato a sindaco che vedrà il settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale tra quelli ai quali si darà ampio rilievo. All’incontro, moderato dal giornalista Francesco Mannarino, prenderanno parte, dopo i saluti di Di Gioia, Franco Laratta, sub commissario ISMEA, Pietro Santo Molinaro, presidente della Coldiretti Calabria e Fortunato Amarelli, amministratore della Amarelli Fabbrica di Liquirizia

Striscia la Notizia a Rossano. La liquirizia come marcatore identitario

ROSSANO (CS) – Ieri sera la Calabria è tornata ad affacciarsi alla ribalta nazionale e stavolta per dare di sè un’immagine positiva. Il popolare tg satirico di Canale 5, “Striscia la notizia” ha, infatti, dedicato un ottimo sAMARELLI-STRISCIA-120216-6ervizio alla cittadina di Rossano e, in particolare, a quell’elemento che ne svela la sua identità: la liquirizia, una radice che ormai da secoli rappresenta patrimonio locale e che è onosciuta e apprezzata in ogni dove grazie al lavoro della famiglia Amarelli.

Nel corso del servizio, curato da Davide Rampello, la liquirizia rossanese è stata presentata come un tesoro calabrese, probabilmente la migliore del mondo, grazie alla sapiente tecnica manuale e, oggi, all’aiuto della tecnologia, che concorrono a AMARELLI-STRISCIA-120216-4trasformare una radice in un prodotto, completamente naturale e di elevata qualità.

Una immagine assai positiva quella che, di Rossano, emerge dal servizio e che mostra la liquirizia come uno dei “marcatori identitari” della città, assieme all’abbazia di Santa Maria del Patire e al Codex Purpureus, simboli di un patrimonio storico e culturale che pochi eguali ha nel territorio. Dunque, un contributo importante in termini di marketing territoriale che, si spera, possa promuovere Rossano come simbolo del Made in Calabria, in Italia e nel mondo.

 

 

 

 

 

A Striscia la Notizia uno speciale dedicato alla Liquirizia Amarelli

ROSSANO (CS) – Rossano e la Sibaritide protagonisti con Amarelli della popolare rubrica “Paesi e Paesaggi”, curata da Davide Rampello, in onda ogni amarelli 2venerdì sera su Canale Cinque durante la trasmissione televisiva di “Striscia la Notizia”.  Le telecamere del noto tg satirico sono state ospiti stamani, lunedì 8 febbraio, della storica Fabbrica di Liquirizia. Ad accoglierli ed accompagnarli Fortunato Amarelli. Il servizio sulla preziosa radice calabrese potrebbe andare in onda già venerdì 12 febbraio per mostrare, sulla rete televisiva nazionale, l’eccellente prodotto divenuto ormai uno tra i più noti marcatori identitari calabresi nel mondo. Le riprese hanno messo messo in mostra tutte le varie fasi della processo produttivo: dai campi di liquirizia alla raccolta, dalla lavorazione delle radici all’estrazione del succo fino alla realizzazione finale del prodotto.amarelli

La rubrica “Paesi e Paesaggi”  si occupa di scoprire luoghi, spesso dimenticati e nascosti, che custodiscono inestimabili valori; siano essi storico-culturali, enogastronomici, o artistici. Un viaggio, quello di Rampello, che dal Piemonte alla Sicilia lo porta ad attraversare l’Italia alla scoperta delle eccellenze. Tra le altre puntate girate in Calabria, ci sarà una dedicata al bergamotto di Brancaleone e una alla cipolla di Tropea.

Il museo Amarelli, il secondo più visitato in Calabria

Rossano ( Cs)-  E’ stato lo scorso anno, il secondo museo più visitato in Calabria. Il museo Amarelli a Rossano, inaugurato nel 2001, è lo spazio dedicato alla storia della liquirizia, del territorio e dell’economia calabrese che, a differenza di quanto prevalentemente raccontato e conosciuto, è stata anche un’economia florida e solida in alcuni ambiti. Uno di questi, sicuramente è quello della produzione e della lavorazione e trasformazione di questa preziosa radice. In questo settore la famiglia AMARELLI ha sempre cercato di seguire due linee, difendere la tradizione e puntare sull’innovazione. Lo scorso anno, ha registrato un’alta presenza di visitatori, provenienti non solo dalla Calabria, ma anche dalle regioni limitrofe. Il museo, infatti rappresenta una grande attrattiva per la cittadina jonica, e per l’imprenditoria locale.

 

 

 

Museo della Liquirizia Amarelli, tra i più visitati in Calabria

ROSSANO (CS) Con circa 50.000 visitatori nel 2015, il Museo Storico della Liquirizia Giorgio AMARELLI di ROSSANO partecipa da protagonista al trend positivo che ha coinvolto i musei italiani nell’anno appena trascorso. Il più visitato museo d’impresa calabrese, infatti, sbaraglia anche i musei statali della Calabria posizionandosi sul podio, secondo solo a quello di Reggio che ospita i Bronzi di Riace. Registra, infatti, più visitatori del Museo Archeologico di Vibo (22.560); più di quello di Crotone (14.976); più di quello di Locri (14.270) e più del vicino Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide a Cassano (10.824).

Un risultato importante che, confrontato con quelli emersi dal positivo bilancio di fine anno dei musei statali presentato dal Ministro della cultura Dario FRANCESCHINI, conferma quanto la promozione della storia e della cultura, insieme a quella di autentici prodotti del terroir come liquirizia, pionieristicamente avviata 15 anni fa dalla plurisecolare esperienza imprenditoriale AMARELLI, rappresenti una strada esemplare e strategica di marketing territoriale. L’aumento di visitatori e turisti culturali in tutta l’Italia – dichiara Fortunato AMARELLI – conferma, qualora ve ne fosse stato bisogno, che il management, privato e pubblico, dell’immenso patrimonio storico ed architettonico ma anche industriale ed artigianale custodito nelle regioni italiane può rappresentare la leva più autentica e durevole per il rilancio strategico del nostro Paese, offrendo concrete occasioni di crescita economica.

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Quindici anni fa, nell’estate del 2001, veniva inaugurato a Rossano la prima sezione del Museo Storico della Liquirizia. Da allora visite guidate gratuite, percorsi didattici, convegni a tema, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti e rassegne cinematografiche hanno accompagnato e arricchito questa importante realtà museale, in un crescendo di visibilità nazionale, di visitatori e di riconoscimenti prestigiosi: dall’attribuzione nello stesso anno di apertura, a Venezia, dell’autorevolissimo Premio GUGGENHEIM – Premio Speciale Il Sole 24 Ore (assegnato alla migliore azienda debuttante), all’ingresso nella HÉNOKIENS, la prestigiosa Associazione Internazionale che riunisce le aziende familiari bicentenarie di tutto il mondo, della quale Pina AMARELLI è Vicepresidente; dall’iscrizione nella rete di MUSEIMPRESA(l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa) allo speciale francobollo che Poste Italiane nel 2004 dedica al museo rossanese inserendolo nella serie tematica Il Patrimonio Artistico e Culturale Italiano. Infine, con decreto del Ministero per i Beni e le attività Culturali del 20 dicembre 2012 l’Archivio AMARELLI, conservato presso il Museo e contenente documenti della famiglia e dell’impresa dal 1445 ad oggi, è stato  dichiarato d’interesse storico particolarmente importante.

Rossano leader della liquirizia

ROSSANO – Un milione di scatolette all’anno partono e girano per il mondo intero, recando in evidenza la scritta Rossano. Stiamo parlando delle ricercate, tradizionali confezioni di liquirizia Amarelli, uno dei pochi se non ormai l’unico brand di liquirizia pura, autoctona calabrese. Sicuramente il più riconosciuto su scala globale, rispetto ad un mercato dolciario dominato dall’aroma alla liquirizia! Un dato che, insieme al successo del Museo Storico della Liquirizia (il 2° museo aziendale italiano dopo Ferrari e la prima proposta tra i musei calabresi per Tripadvisor), è certamente la risultante di tante cose: storia, identità, visione imprenditoriale ed efficaci strategie di marketing. Ma che rappresenta, soprattutto, la conferma di un metodo: il food, di massa o di nicchia, può diventare di fatto un marcatore identitario che conosce pochi competitori.Ad avvalorare questa constatazione è stata la presenza della storica Fabbrica di Liquirizia AMARELLI di Rossano, come unica azienda produttrice di liquirizia pura, all’importante appuntamento di CIBUS 2014, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, confermatosi nelle scorse settimane l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano, grande vetrina di visibilità internazionale con convegni e tavole rotonde su temi di attualità in ambito Food and Retail.

 

Arriva Halloween: Attenzione alla liquirizia e alle lenti

Roma –  Che c’entra Halloween con la liquirizia e le lenti? C’entra, perche’ la festa di Halloween e’ collegata ad un aumento del consumo dei “dolcetti”, ovvero di caramelle alla liquirizia, il che puo’ portare problemi alla salute, tanto che la Food and Drug Administration (Fda) americana ha lanciato l’allarme sui rischi da eccessivo consumo di caramelle alla liquirizia. Gli effetti sono aritmia cardiaca, spossatezza ed edemi.
Non sarebbe bello avere gli occhi da vampiro di Twilight per il prossimo 31 Ottobre, giorno di Halloween? O gli occhi viola da abbinare col maglione dello stesso colore? O avere il logo della squadra del cuore nei propri occhi? Si’, si possono avere tutte queste opportunita’ con le lenti a contatto decorative (chiamate anche lenti a contatto alla moda o lenti a contatto colorate).
La Food and Drug Administration (FDA) ha lanciato un allarme circa l’uso di lenti a contatto per uso “cosmetico”, distribuite senza il coinvolgimento di personale competente, perche’ possono causare danni permanenti agli occhi e portare alla cecità. Tali ulcere possono progredire rapidamente e, se non opportunamente trattate, possono portare ad infezioni dell’occhio e se non controllate a danneggiamento della cornea e quindi della vista. Nei casi più gravi si può avere cecita’ e perdita dell’occhio. Altri rischi associati all’uso di lenti a contatto decorative includono congiuntiviti, edema della cornea, reazioni allergiche ed abrasione della cornea dovuta ad una difettosa adesione della lente all’occhio. Si puo’ avere riduzione anche di altre funzioni della vista che possono comportare problemi nella guida o in altre attivita’. Raccomandiamo di non acquistare lenti decorative, che vengono vendute in negozi non specializzati o via internet, senza aver consultato una persona competente in materia.
Insomma, la festa va bene,  attenzione, pero’, a non finire al pronto soccorso.