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L’NVI boccia l’Ateneo reggino, i sindacati insorgono: “Altro che Università che cresce”

REGGIO CALABRIA – L'”Università Mediterranea” di Reggio Calabria è appena stata giudicata negativamente dal Nucleo di Valutazione Interna e le organizzazioni sindacali USB P.I. e UIL-Rua d’Ateneo insorgono per la mancata trasparenza:

università reggio calabria “In data 27 ottobre 2015 il Nucleo di Valutazione Interna (NVI) dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, con il verbale n. 141, ha indiscutibilmente e pesantemente BOCCIATO l’intera gestione dell’Ateneo, non validando, in toto, la Relazione annuale sulla performance 2014, atto fondamentale di gestione e rendicontazione dell’attività svolta.

Quindi, NON validando la Relazione, il NVI ha attestato il NON-raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi dell’Ateneo e ha certificato la NON-veridicità della Relazione stessa in termini di comprensibilità, conformità e attendibilità.

In una Università “normale”, il Consiglio di Amministrazione (che si assume la responsabilità di approvare o meno la Relazione annuale sulla performance) e il Direttore Generale (che la sottoscrive), nel prendere atto della certificazione di una bocciatura di tali proporzioni, avrebbero dovuto, quanto meno, riflettere seriamente sulla qualità del loro agire pubblico e quindi sull’opportunità di rimettere i rispettivi mandati.

Invece, all’Università Mediterranea, non solo la performance del 2014 viene relazionata e presentata al NVI a ottobre anziché a giugno (scadenza di legge) del 2015, ma essa stessa viene sonoramente bocciata.

Per completare il quadro, non poteva certo mancare l’omessa pubblicazione, sia della Relazione sia del documento di non validazione (o bocciatura) da parte degli uffici preposti dall’Amministrazione Centrale sulla Sezione “Amministrazione Trasparente” del sito web di Ateneo, sebbene disposta dal Decreto legislativo n. 33/2013 (Decreto sulla Trasparenza).

Ma alla Mediterranea si fa anche di più: alla richiesta di Accesso Civico, diritto introdotto dal citato Decreto, formulata da un’Organizzazione Sindacale, di provvedere con immediatezza alla pubblicazione nei termini di legge della suddetta documentazione, l’Amministrazione – nella persona del Responsabile della Trasparenza, nonché Direttore Generale, Prof. Santo Marcello Zimbone –, dava il seguente riscontro: “.. la Relazione sulla non-validazione della performance 2014 del Nucleo di Valutazione Interna … è all’attenzione degli Organi Centrali competenti per le determinazioni conseguenti “ .

Non vogliamo pensare che si stia tentando, anche se tardivamente e fuori tempo massimo, di influenzare le valutazioni del NVI e di mettere in discussione le capacità di analisi e l’elevatissimo profilo professionale dei suoi componenti.

Non vogliamo neppure immaginare che si stiano cercando di cambiare le carte in tavola per mantenere, tutti, la loro amata poltrona o di farsela addirittura rinnovare per un altro triennio. Se questo è il livello della trasparenza praticato, non ci stupisce l’ovattato silenzio calato alla Mediterranea sul disastroso calo delle iscrizioni studentesche degli ultimi anni, pari addirittura al 40% e reso pubblico, in prima pagina, da il Sole24ore del 2 novembre 2015.

 La notizia della progressiva e grave contrazione delle iscrizioni, la più grave in Italia, viene acquisita da tutti noi solo grazie alla stampa nazionale e, ironia della sorte, appena un pelino dopo la scelta di un’originale e altisonante campagna pubblicitaria per attrarre le iscrizioni, per la quale è stato scelto il suggestivo slogan “UN ATENEO CHE CRESCE” ….

Come cresce? In che senso? Altro che “ATENEO CHE CRESCE”, piuttosto un Ateneo Bocciato e per Nulla Trasparente, un Ateneo caratterizzato da un grave ed esponenziale calo delle iscrizioni.”