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Intelligence, Alessandro Aresu al Master Unical: “Le mafie si organizzano per intercettare i fondi per la pandemia”

RENDE (Cs) – Alessandro Aresu, Ricercatore e Consigliere Scientifico di “Limes”, ha tenuto una lezione dal titolo “L’analisi di Intelligence e la Diffusione delle Mafie in Italia” durante il Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri.

Aresu ha richiamato il pensiero di Max Weber, il quale afferma che alla base del capitalismo politico vi è la relazione tra denaro e potere, col denaro utilizzato da alcuni gruppi per obiettivi che riguardano le guerre e le rivoluzioni.
“Oggi – ha detto Aresu – possiamo porre il capitalismo politico al centro del rapporto tra Stati Uniti e Cina, sulla base dell’allargamento della sicurezza nazionale e dei conflitti tecnologici”.
Affrontando poi in maniera più approfondita l’espansione economica cinese ha evidenziato che negli ultimi 40 anni in questo paese si è verificata una crescita economica che non ha precedenti nella storia dell’umanità. “Tuttavia- ha detto – i cinesi non ritengono che il loro modello sia un capitalismo di Stato perché i privati investono molti capitali nell’economia nazionale, e non rientra neppure nella definizione di economia di mercato libero perché lo Stato controlla ed investe molti capitali. Negli ultimi dieci anni si è assistito anche ad una forte espansione dell’innovazione scientifica e tecnologica; allo sviluppo dell’intelligenza quantica e dell’intelligenza artificiale ed alla conquista dello spazio. Paradossalmente queste innovazioni hanno rafforzato l’autoritarismo cinese. Basti pensare al ruolo svolto dal sistema di credito sociale controllato dallo Stato-Partito ed al ruolo controverso assunto da privati come Jack Ma Yun, fondatore di Alibaba”.
L’economia degli Stati Uniti d’America, continua Aresu, risponde ad altre dinamiche, ma con alcune somiglianze. “Negli Stati Uniti – ha sostenuto – gli attori economici privati da sempre comprano pezzi della politica, tanto che vi alla fine dell’Ottocento quella americana era definita una democrazia degli affari. Allo stesso tempo, la sicurezza nazionale è centrale: gran parte del bilancio è destinato per finanziare le politiche della difesa, settore nel quale gli USA hanno la supremazia a livello planetario. Il Pentagono resta il maggiore investitore in ricerca e sviluppo al mondo”.
“La pandemia da Covid 19 – ha proseguito – ha rappresentato un acceleratore del capitalismo politico, che ha compiuto un ulteriore balzo in avanti, con sfere di sicurezza nazionale in competizione. Le guerre commerciali oggi sono basate sullo sviluppo e sul controllo tecnologico. I rapporti politici tra Stati sono inevitabilmente anche rapporti economici. A tal riguardo basti pensare che il volume degli scambi commerciali tra Usa e Cina, che negli anni novanta erano ridottissimi, oggi sono aumentati in maniera esponenziale ed a tutto vantaggio della Cina, che tuttavia resta dipendente in alcuni ambiti cruciali, come quello dei semiconduttori”.

Aresu ha poi approfondito il ruolo svolto dalle mafie durante la pandemia ed a tal proposito ha affermato che “si sono registrate infiltrazioni mafiose in settori economici strategici: nel turismo, nell’energia e nei lavori pubblici. La crescita delle mafie economiche è un fenomeno deviato di capitalismo politico che va preso molto sul serio. Oggi i flussi economici globali incentivano di fatto l’economia criminale per la simmetria che c’è tra Stati legali e le organizzazioni transnazionali, tra le quali la mafia”.

Spiegando il ruolo assunto dalle mafie nel nostro Paese ha citato Max Weber e Santi Romano, il quale affermava che l’ordinamento criminale è in competizione con l’ordinamento dello Stato.
Aresu ha individuato due punti nodali per cui il fenomeno mafioso in Italia è in espansione. “In primo luogo in alcuni territori il monopolio della forza non legittimo ma reale viene esercitato, di fatto, dalle organizzazioni criminali, che falsano il mercato e la democrazia. In secondo luogo, ci sono dei vuoti creati dall’inefficienza strutturale dello Stato che sono occupati dalla criminalità”.

Le mafie economiche hanno rappresentato una paradossale “unificazione” nazionale, in particolare per la crescita della loro influenza nel Nord Italia nella lunga crisi economica italiana dal 2008 in poi. Un altro paradosso, ha spiegato Aresu, richiamando il pensiero di Mario Caligiuri, è che la mafia basa l’individuazione delle sue élite su una forma di “meritocrazia”. Infatti mentre le democrazie scelgono le élite attraverso le elezioni e concorsi, le organizzazioni criminali selezionano i loro leader prevalentemente basandosi sulle capacità personali. Il motivo è che dalle capacità personali dipende la sopravvivenza dell’organizzazione criminale stessa e la sua forza nella sfida costante allo Stato”.
Aresu ha poi parlato dell’evoluzione mafiosa che è capace di utilizzare la tecnologia per conquistare sempre maggiore fette di mercato. Infatti, dimostra capacità di individuare le professioni del futuro, infiltrarsi della sanità, di intercettare le risorse pubbliche per la realizzazione di opere strategiche per lo Stato.
Tutto questo lo si può far risalire, nel nostro Paese, agli inizi degli anni Sessanta quando le mafie cominciano a crescere ed a diventare imprenditrici. Questi fenomeni richiedono di essere monitorati con sempre maggiore attenzione. A questo riguardo ha fatto riferimento ad Alessandra Dolci, magistrato della DDA di Milano, che evidenzia come la mafia abbia un sistema di finanziamento parallelo a quello pubblico, distorcendo il mercato e inserendosi negli appalti e subappalti, poichè sfrutta a proprio vantaggio i tempi lunghi della realizzazione delle opere pubbliche.

“5 Giorni di Musica contro le Mafie” anteprima con Nicola Gratteri

COSENZA – L’associazione Musica contro le mafie approda alla Milano Music Week e presenta nello storico Palazzo dei Giureconsulti il programma ufficiale e completo della manifestazione culturale “5 Giorni di Musica contro le mafie”, dall’11 al 15 dicembre a Cosenza, che sarà inaugurato già dalla mattina del 10 dicembre all’Auditorium Guarasci gremito di studenti per il “faccia a faccia” in anteprima con il magistrato Nicola Gratteri.

Incontri, mostre, spettacoli e ovviamente tantissima musica: tutto contribuisce per una lunga settimana della metà di dicembre a rendere la città calabrese centro e cuore pulsante di azioni tese a rafforzare i valori della responsabilità e dell’antimafia sociale. La “5 Giorni di Musica contro le mafie”, così come ilPremio nazionale Musica contro le mafie – giunto alla 9^ edizione con un record di iscritti – si rivolgono soprattutto a un giovanissimo pubblico. Ed è per questa ragione che entrambi dimostrano, sia verso il territorio locale sia per quello nazionale, con esempi tangibili che è possibile innescare un circolo virtuoso di partecipazione intellettiva ed emotiva, individuale e collettiva. Sono esperienze che mirano a scuotere dalla sfiducia, dall’apatia e dalla rassegnazione; a premiare l’energia di ogni forma espressiva, dando fiducia e spazio al significato vero e profondo della parola, all’arte, alla loro sinergia, al dialogo libero e rispettoso, all’esercizio della memoria, al coraggio della denuncia delle ingiustizie.

I luoghi che accolgono gli appuntamenti della 5 Giorni sono diffusi nel centro storico di Cosenza, come per invitare il pubblico a riscoprire e abitare i punti di riferimento e aggregazione culturale della città: l’Auditorium Guarasci, il M.A.M. Museo delle Arti e dei Mestieri, l’Enoteca Regionale, il Teatro Morelli, il Caffè Telesio.

I nomi già annunciati degli artisti premiati il 15 dicembre al Teatro Morelli, cioèLevante, Ex-Otago e Diodato, si affiancano agli altri nomi di molti altri artisti. Protagonisti agli show-case, in scena ogni giorno alle 19.00 presso il M.A.M., sonoErica Mou, Gabriella Martinelli, Chiara Effe, Giulia Mei, La Municipal.

Oltre a Nicola Gratteri, Arcangelo Badolati, Claudio Fava e alle tante donne ribellialle mentalità mafiose oppure impegnate a difendere e diffondere modelli sociali positivi, come Selvaggia Lucarelli, Roberta Bellesini (vedova Faletti), Enza Rando, Cristina Donadio, emergono dal programma ufficiale altre personalità che vanno a completare il quadro delle presenze, senza dubbio a maggioranza femminile.

Il 12 dicembre si ricorda la vicenda della giovanissima Carolina Picchio, nell’incontro a tema “Cyberbullismo, cosa è e come di combatte? La testimonianza di chi ha trasformato il dolore in impegno” con il padre Paolo Picchio, Ivano Zoppi e Roberto Lipari al MAM. Nel pomeriggio del 14 dicembre, l’incontro “Accoglienza e inclusione multietnica; il cibo che profuma di intercultura. Dai terreni confiscati alle mafie alle nostre pentole ” prevede anche l’inedito Show Cooking del cuoco-esploratoreLorenzo Biagiarelli all’Enoteca Regionale con il supporto di Libera Terra. Da evidenziare in programma anche la giornalista Roberta Rei de Le Iene nei panni di conduttrice delle fasi finali del Premio “Musica contro le mafie”, durante cui 10 artisti finalisti si sfidano dal vivo sul palco del Teatro Morelli, davanti ad un pubblico di studenti nei giorni 14 e 15 dicembre.

5 GIORNI DI MUSICA CONTRO LE MAFIE

PROGRAMMA
COSENZA – 11/15 DICEMBRE 2018
 ANTEPRIMA

10 DICEMBRE 
9:30 – “Faccia a Faccia” con Nicola Gratteri e  Arcangelo BadolatiAuditorium Guarasci

5 GIORNI di Musica contro le mafie

11 DICEMBRE
16:00, Incontro – Il Sogno di Angelo – Angelo Vassallo, una storia vera – con Licio Esposito e Michele Buonomo, MAM
18:00, Incontro – “Quando ci tocca fare i conti con il coraggio della paura” – Le rivoluzioni si fanno cantando – con Roberta Bellesini FalettiMAM
19:30, Showcase – ERICA MOU, MAM
22:00, Drink Concert – Nando Brusco, Caffè Telesio

12 DICEMBRE
9:30, La Danza delle Farfalle di e con Andrea Lucisano ed Evelyn Egner, Auditorium Guarasci 
16:00, Incontro – Donne Ribelli alle Mafie – con Enza Rando e Sabrina Garofalo, MAM
18:00, Incontro – Cyberbullismo, cosa è e come di combatte? La testimonianza di chi ha trasformato il dolore in impegno – con Paolo Picchio, Ivano Zoppi, Roberto Lipari, MAM
19:30, Showcase – GABRIELLA MARTINELLIMAM
22:00, Drink Concert – VanesiaCaffè Telesio

13 DICEMBRE
9:30, Proiezione e “Cine Forum” – “Prima che la Notte” con Claudio Fava,Auditorium Guarasci 
16:00, Incontro – Corruzione, Anticorruzione e Comunità Monitoranti – con Leonardo Ferrante e Pierpaolo Romani, MAM
18:00, Incontro – Mafia Movie, filone educativo o diseducativo: ricostruzioni cruente o fotografia della realtà? – con Cristina Donadio e Peppino MazzottaMAM
19:30, Showcase – CHIARA EFFEMAM
22:00, Drink Concert – ZallesCaffè Telesio

14 DICEMBRE
9:30, 1^ FINALE Premio “Musica contro le mafie” 9^ Edizione – Guest: Roberta Rei (Le Iene) Chiara Effe, PicciottoTeatro Morelli
16:00, Incontro – Consumo Critico e Filiera responsabile; il cibo che profuma di intercultura. Dai Terreni confiscati alle nostre pentole – Show Cooking con Lorenzo BiagiarelliEnoteca Regionale (Con il supporto di Libera Terra)
18:00, Incontro – Vita da Social – con Marco Cervellini (Polizia Postale) e Selvaggia LucarelliMAM
19:30, Showcase – GIULIA MEIMAM
22:00, Dj Set – Dj Pat PikierriCaffè Telesio

15 DICEMBRE
9:30, 2^ FINALE Premio “Musica contro le mafie” 9^ Edizione – Guest: Roberta Rei (Le Iene) Giulia Mei e Alessio VassalloTeatro Morelli
16:00, Incontro – Il Commissario Mascherpa, dal commissariato di Diamante alle pagine di un libro – con Annalisa Bucchieri, Luca Scornaienchi, Alessio Vassallo. Live Painting con Vincenzo Giordano MAM
18:00, Incontro – 9 Maggio 1978 – Una notte Lunga 40 anni – con i Compagni di Peppino Impastato (Pino Manzella, Giovanni Riccobono, Carlo Bommarito), MAM
19:30, Showcase – LA MUNICIPÀLMAM
21:30, Il Concerto di “Musica contro le mafie” con DIODATO – EX OTAGO – LEVANTETeatro Morelli
00:00, Aftershow, Dj-SpikeCaffè Telesio

A Cosenza “Musica contro le Mafie, dal 13 al 17 dicembre tra impegno e memoria

mafie

COSENZA – Dopo anni di attività nazionale al fianco di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – l’Associazione “Musica contro le mafie” inaugura una nuova stagione di impegno e memoria mettendo la città di Cosenza al centro delle sue attività. Dal 13 al 17 dicembre 2016, ci si prepara a vivere nel centro storico della città bruzia incontri, showcase, concerti, proiezioni, cine-forum e performance che avranno come comune denominatore la diffusione dei principi fondamentali di responsabilità, legalità, cittadinanza attiva e rispetto delle regole. Un evento attesissimo che vedrà il coinvolgimento di tantissime scuole della provincia e d’istituti provenienti da oltre regione. Il coordinatore dell’associazione Gennaro de Rosa presenterà il 13 dicembre il programma ufficiale della manifestazione insieme ad un testimonial d’eccezione, Dario Brunori che darà il ‘La’ alla “5 Giorni di Musica contro le mafie”. Tantissimi gli ospiti musicali della kermesse, grande spazio all’espressione dei nuovi cantautori con numerosi rappresentanti del mondo dell’Hip Hop italico. Performance di ‘Sand-Art’ con l’eclettica artista Giulia “ghibli” Rubenni; interessante momento laboratoriale per le scuole primarie con la “Volpe Sophia”. Il 15 dicembre sarà la volta della “memoria” come frutto d’impegno e della storia di Peppino Impastatoraccontata dalla viva voce di suo fratello Giovanni. Cosenza sarà inoltre palcoscenico nazionale delle finali del Premio “Musica contro le mafie” 7^ edizione che vedrà dieci artisti provenienti da ogni parte d’Italia esibirsi al Teatro Morelli, dove si decreteranno i 2 vincitori dell’ambitissimo premio che li porterà sul palco della Casa del Jazz di Roma e di CasaSanremo nei giorni del festival della canzone italiana. Ospiti di rilievo quelli che incontreranno studenti e cittadini nei meeting tematicipresso il M.A.M.: tra gli altri Vincenzo Russolillo di Casa Sanremo, Massimo Bonelli org.re del Primo Maggio di Roma e di Area Sanremo, Alessandro Angrisano presidente di ACEP e membro del consiglio di sorveglianza SIAE. Importante il coinvolgimento di realtà appartenenti alle “altre arti” come la BròCrew&Street Art School, la mostra fotografica “Riscatti”, l’esposizione di strumenti costruiti da materiale riciclato “il suono del Caos”. Tra gli artisti che interverranno esibiranno ci sono Fabrizio Moro, Ghemon, Eman, Cataldo Perri, Maurizio Capone BungtBangt, Kiave, Hyst, Kento, Dinastia, Gianfranco De Franco e tantissimi altri. L’evento rientra per l’edizione di quest’anno tra gli eventi storicizzati, promossi e finanziati dalla Regione Calabria a valere sull’avviso cultura 2016.Per ogni tipo di informazione si invita a consultare la pagina fecebook Musica contro le Mafie – http://www.facebook.com/musicacontrolemafieofficial