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A Cosenza la partita del cuore con le Nazionali dei magistrati, dei sindaci e delle parlamentari donne

Una partita di calcio per scendere in campo, uomini e donne insieme, a rivendicare il diritto al rispetto e alla dignità.

COSENZA – L’associazione Animed presieduta da Cinzia Falcone, in prima linea nella lotta alla violenza sulle donne, ha promosso un triangolare (Partita del cuore – “Il sangue rosa. Un’altra vita è possibile”), che si disputerà sabato 8 aprile dalle 9 alle 12,30 allo stadio “San Vito-Gigi Marulla”.

Non si tratta solo di debellare quel fenomeno dei nostri giorni chiamato femminicidio appunto per evidenziarne l’aspetto della brutalità di genere. Il progetto è stato presentato dal sindaco Mario Occhiuto questa mattina nel chiostro di San Domenico ed è inserito in un più ampio percorso di sensibilizzazione che vuole essere prima di ogni altra cosa una battaglia culturale. Nel 2017 si uccidono le donne perché donne. Lo si fa togliendo loro la vita oppure la libertà, usando quali armi coltelli e benzina come pure quelle  affilate della calunnia, del ricatto, della delegittimazione.

Cinzia Falcone, presidente Animed, illustrando la manifestazione in programma allo stadio, è partita dalle tragiche cronache dei nostri giorni. «I telegiornali ci consegnano un continuo bollettino di guerra con i numeri degli omicidi di donne di ogni età – ha detto – Abbiamo il dovere di impegnarci affinché le nuove generazioni crescano nel culto del valore della vita. Il nostro progetto è per questo motivo psico-pedagogico, incentrato nelle scuole e rivolto alla prevenzione di questi reati, per i quali – ha sottolineato – non basta  solo il codice penale, serve una controffensiva di natura culturale».

A dare man forte al messaggio, tra i tanti partner istituzionali, tra le associazioni e gli ordini professionali che supportano l’iniziativa, anche la Fondazione “Doppia difesa” con l’avvocato Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker che hanno fortemente voluto realizzare un intervento registrando un video esclusivo che sarà proiettato prima della partita, l’8 aprile.

Il triangolare di beneficenza vedrà il calcio di inizio del Prefetto Gianfranco Tomao. Quindi sull’erbetta del “San Vito-Gigi Marulla” si sfideranno a colpi di dribbling e pressing la Nazionale Magistrati (NIM) e la squadra dei Sindaci (NIS). «Chi vince – ha spiegato Cinzia Falcone – dovrà vedersela con le donne, perché a quel punto entrerà in campo la squadra delle parlamentari con le sue deputate. Tutto quello che riusciremo a raccogliere col prezzo simbolico di 2 o 3 euro della vendita dei biglietti, sarà devoluto alle associazioni sul territorio. Gli studenti, invece, avranno ingresso assolutamente gratuito».

«Stiamo conducendo diverse azioni a sostegno di questa causa – ha dunque affermato il sindaco Mario Occhiuto – portando un tema tanto forte nelle scuole. È un tema che, per quanto oggetto di dibattito, credo non se ne parli mai abbastanza. Lo dimostra il fatto che mentre l’8 marzo le donne festeggiavano, alcune di loro morivano per mano assassina degli uomini che non ne accettano la libertà di scelta. In qualsiasi contesto, che sia familiare, lavorativo, politico – ha aggiunto Occhiuto – dobbiamo sempre mantenere alta l’asticella dell’attenzione. Ben vengano i convegni, ma noi siamo tenuti a dare l’esempio: tutto comincia dall’esempio su quanto rispetto portiamo alle donne negli ambienti in cui viviamo».

L’appuntamento è allora per i prossimi 7 e 8 aprile quando, dalle riflessioni all’evento sportivo, chiunque vincerà avrà contribuito a rimettere la palla al centro per la pari dignità dei sessi.

Magistrati onorari pronti a scioperare

COSENZA – Magistrati pronti ad incrociare le braccia contro il governo italiano. A confermare la protesta la nota sottoscritta dai giudici onorari Marino Reda e Maria Barbara Cerminara, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore regionale Federmot, nonché membro del Consiglio Giudiziario del distretto di Corte d’Appello di Catanzaro. I magistrati chiedono – si legge – «un atto tangibile di solidarietà, da parte del suddetto Consiglio dell’Ordine, da trasmettere al Ministro della Giustizia, ai Componenti della Commissione Giustizia di Camera e Senato ed ai Capi Gruppo dei Partiti politici in Parlamento, nei confronti di tutti quei magistrati onorari (Got, Gdp e Vpo) che prestano il proprio servizio con abnegazione, serietà, professionalità, competenza, e che lottano per il miglioramento del proprio status funzionalmente diretto in modo esclusivo a garantire con serenità i diritti altrui».

Sciopero programmato dal 21 al 25 novembre contro il Governo italiano che: «si conferma incapace di fronteggiare l’emergenza Giustizia e si sottrae pervicacemente all’invito formulato dalla Comunità internazionale a riformare il sistema giudiziario italiano; disapplica le pronunce della Corte di giustizia UE che censurano l’abuso dell’istituto del lavoro a tempo determinato e impongono il pagamento ai magistrati onorari delle ferie e della previdenza; vara una legge delega che attribuisce nuove competenze funzionali ai magistrati onorari omettendo tuttavia di emanare i decreti applicativi e di reperire i mezzi per la copertura dei relativi compensi, segnalando addirittura ai capi degli uffici che tali nuove attività debbano essere svolte a titolo gratuito, ossia negando anche l’erogazione delle irrisorie indennità previste a legislazione vigente. In tale scenario appare paradossale l’introduzione nel codice penale di una nuova disposizione rubricata “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” (art. 603-bis c.p.). A ben vedere tale opportuna norma penale fotografa una fattispecie largamente sovrapponibile con la condizione concreta in cui prestano la propria opera intellettuale i magistrati onorari».

«Non è questa – prosegue la nota – la Repubblica a cui pensavano i Padri costituenti quando immaginarono che ad amministrarne la funzione giudiziaria dovessero essere magistrati soggetti soltanto alla legge. Essi pensavano a leggi che nella Costituzione attingessero i superiori vincoli deontici da porre a riferimento di un sistema orientato alla tutela dell’eguaglianza e della democrazia».

 

 

 

 

Jole Santelli, in Calabria procure sguarnite (AUDIO)

ROMA – L’escalation crminale che sta interessando in particolare l’area metropolitana di Reggio Calabria, ha riacceso i riflettori sul problema della criminalità che affligge la regione. Il Prefetto della città dello stretto Claudio Sammartino ha convocato una seduta straordinaria del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Le valutazioni della coordinatrice di Forza Italia Jole Santelli, che al Sound Café ha parlato di procure sguarnite e di risposta debole dello stato.

Inchiesta Calabria Verde, l’ex dg Furgiuele non risponde ai magistrati

CATANZARO – Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’ex direttore generale di Calabria Verde Paolo Furgiuele, indagato per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta su presunti illeciti nella gestione dell’ente. Furgiuele, che nei giorni scorsi aveva ricevuto un invito a comparire, ha deciso di non rispondere alle domande dei magistrati titolari dell’indagine, il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e il sostituto Alessandro Prontera. L’ex dg era accompagnato dall’avvocato Nicola Cantafora. Furgiuele deve rispondere di tre ipotesi di abuso d’ufficio in concorso con Alfredo Allevato, responsabile unico del procedimento per la gara d’appalto da 33 milioni di euro finanziata con fondi Por Calabria Fesr 2007-2013 – poi sospesa in autotutela da Furgiuele – per l’acquisto di un parco autoveicoli destinato a funzioni di antincendio boschivo. Proprio la sospensione dell’appalto è una delle vicende contestate dai magistrati ai due indagati. L’altra contestazione riguarda l’utilizzo e la gestione dei fondi per il rischio idrogeologico. Infine, l’ultima ipotesi si concentra sugli incarichi affidati a professionisti esterni all’ente.