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Regionali Calabria, secco no della Lega ad Occhiuto

ROMA – Come ormai noto la Lega ha fatto sapere che non sosterrà il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto nella corsa alle elezioni regionali.

Secondo fonti del partito «ci sono tante donne e uomini calabresi (senza problemi con la giustizia) che possono rappresentare meglio il futuro di questa splendida terra dopo i disastri del PD. La Calabria deve guardare al futuro, non al passato».

Fallimento Ofin, il sindaco Occhiuto accusato di bancarotta fraudolenta

COSENZA – Un nuovo avviso di garanzia è stato notificato stamane dalla Guardia di Finanza al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e riguarda fallimento della Ofin, di cui il sindaco di Cosenza era rappresentante legale. Si ipotizza un presunto buco da tre milioni di euro.

I militari delle Fiamme Gialle si sono presentati stamane a Palazzo dei Bruzi per la notifica dell’avviso di chiusura indagini.

Al primo cittadino di Cosenza viene contestato il reato di bancarotta fraudolenta. Non è stata applicata alcuna misura cautelare

M5S, Melicchio: «Oliverio commissaria Occhiuto sul disastro rifiuti»

COSENZA – «Il Presidente di regione Oliverio, pur confinato a San Giovanni in Fiore, ha nominato il commissario ad acta che si occuperà del recupero coattivo della tariffa di conferimento dei rifiuti per gli anni 2013, 2014 e 2015 nei confronti del Comune di Cosenza. La somma da recuperare ha raggiunto l’incredibile cifra di 3 milioni e 650 mila euro e questo non fa che certificare il disastro amministrativo delle due giunte, comunale e regionale, e di chi le sta guidando». Così si esprime il deputato del M5S Alessandro Melicchio a proposito del decreto di commissariamento del Comune di Cosenza firmato l’11 gennaio dal Presidente di regione. «Oliverio ha incontrovertibilmente fallito nella gestione dei rifiuti in tutti questi anni con il continuo e illecito ricorso alle ordinanze in deroga, con l’utilizzo di discariche private e con il costoso trasferimento dei rifiuti fuori regione. Nel Rapporto Rifiuti Urbani 2018 dell’Ispra la Calabria fa peggio della sola Sicilia, penultima in tutta Italia in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti. Non è operativo alcun impianto per il trattamento integrato anaerobico/aerobico dei rifiuti nella nostra regione e l’ATO provinciale cosentina è in alto mare, guidata, male, dal Sindaco di Rende e da un consigliere comunale di Cosenza vicinissimo ad Occhiuto. In tutto questo solo adesso il Presidente Oliverio ha deciso di cercare di recuperare, fuori tempo massimo, quelle quote dovute che qualche Comune che si è creduto più furbo di altri non ha voluto versare e così si è arrivati al decreto di commissariamento per 23 enti non in regola con i pagamenti. Non poteva mancare in questa lista l’amministrazione guidata dal Sindaco Occhiuto, che conferma così di avere molta familiarità con i debiti”. Non fa sconti al sindaco di Cosenza il parlamentare 5 stelle. «Sarebbe interessante sapere come l’amministrazione Occhiuto ha utilizzato i soldi delle tasse sui rifiuti pagate dai cittadini di Cosenza, visto che non li ha versati alla regione come avrebbe dovuto. Ci sarà anche stata una mancata riscossione, magari frutto di proteste contro un servizio ritenuto inefficiente e inadeguato, ma ancora una volta a farne le spese e a pagare saranno quei tanti cosentini che hanno regolarmente versato la tassa sui rifiuti in questi anni. Ma d’altronde – conclude il deputato pentastellato – i cittadini già dovranno pagare i debiti personali di Occhiuto. E così tocca di nuovo alle tasche dei residenti a Cosenza farsi carico dell’incapacità amministrativa del suo Sindaco e del Governatore della Calabria e far fronte a questo ulteriore balzello che il commissario ad acta prontamente esigerà dalla città».

Salta l’incontro col ministro Bonisoli, Occhiuto presenta il piano di valorizzazione del centro storico

COSENZA – Una conferenza stampa durata un’ora quella del sindaco della città di Cosenza che ha descritto le azioni da intraprendere per la valorizzazione della parte antica della città. Nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, Mario Occhiuto parla al cospetto dei soli giornalisti, un’azione frutto di una precisa scelta adottata dal primo cittadino. «L’incontro di oggi ha essenzialmente due obiettivi: la presentazione del programma di azioni per l’utilizzo delle risorse pubbliche; e i progetti per la valorizzazione dei beni immobili privati», esordisce il sindaco. Senza troppi cerimoniali il primo cittadino rende noto uno sgarbo da parte del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli che venerdì mattina avrebbe dovuto incontrarsi proprio col sindaco Occhiuto: «L’incontro con il ministro è saltato. Sono stato informato, tramite la segretaria particolare, che il ministro terrà solo l’incontro in Prefettura». Il sindaco parla in modo trasparente, senza usare mezzi termini, delle interferenze da parte degli esponenti politici afferenti ad altri partiti: «Il ministro ha subìto pressioni politiche, ha deciso di cambiare programma saltando il nostro appuntamento». Stigmatizza una serie di atteggiamenti di politica di contrasto il primo cittadino: «Qui in Calabria si sta manifestando da tempo sull’acqua, sulla metro, sul museo di Alarico. Vi dico che noi siamo le vittime. Io non ho mai anteposto questioni di partito all’interesse dei cittadini. Posso capire chi non è d’accordo con le idee, ma le idee si combattono con altre idee». Con accanto l’avvocato Giovanni De Rose, a capo dell’Ufficio legale, mostra ai presenti la documentazione relativa al centro storico inviata al Ministero, al ministro dei Beni culturali, al Presidente della Repubblica: «Abbiamo ereditato un centro storico completamente abbandonato, non solo in termini di valorizzazione dei monumenti e dei luoghi pubblici più importanti. Il programma sul centro storico conta su un finanziamento che ammonta a 43 milioni di euro. 20 edifici primari sono oggetto di ordinanze fatte in passato, si tratta di un progetto di valorizzazione di edifici privati, si tratta di edifici già individuati che da parte dei privati non hanno ottenuto alcun adempimento, oggi, a seguito di tale ordinanza, possiamo disporre di atti di esproprio per recuperare edifici da destinare, in questo caso, a social housing per studenti e giovani coppie probabilmente con l’intervento della Cassa depositi e prestiti o di fondi immobiliari. Questo piano strategico di intervento è stato preparato con una schedatura che riguarda ogni singolo edificio, c’è un quadro di intervento anche sui possibili utilizzi di ulteriori risorse pubbliche che possono essere utilizzate, secondo noi, per il rifacimento delle reti idriche e di depurazione che dovrebbero essere separate, ipotizziamo l’uso di circa 6 milioni di euro per il rifacimento delle reti idriche e fognarie del centro storico, un altro progetto riguarda l’accessibilità, si tratta del progetto Musa (12 milioni di euro) e riguarda 5 nuovi percorsi meccanizzati, 1 ascensore, due nuovi attraversamenti fluviali, il ripristino e l’adattamento del viabilità interna e 6 nuovi parcheggi disposti sul condono dell’aria. Per quanto riguarda questo quadro strategico di interventi a cui avevamo pensato di accedere con fondi privati, l’importo complessivo, compresi gli espropri, è stimato in circa 30 milioni complessivi; in merito alla rete idrica e fognaria (prevede l’eliminazione delle condotte esistenti e la divisione tra acque bianche ed acqua nere) per il rifacimento della rete è previsto un importo di 6 milioni, per gli altri sottoservizi abbiamo stimato circa 2 milioni, altri 10 milioni per la bonificazione degli spazi liberi aperti. 43 milioni per interventi già previsti, un quadro per gli edifici privati, sta a noi spenderli nei tempi stabiliti».

Rita Pellicori

A Cosenza Da Vinci Alive Experience-500 Years of Genius

COSENZA – A 500 anni dalla morte del genio più amato della storia universale anche la città di Cosenza celebra Leonardo come merita e come avviene nel resto del mondo.

Si inaugura domani, martedì 15 gennaio nel Museo Multimediale di piazza Bilotti la mostra “Da Vinci Alive Experience – 500 Years of Genius”, con la possibilità di acquistare i biglietti a partire dalle 10 dello stesso martedì e con un’anteprima per la stampa fissata quel giorno alle 11, per aprire quindi, subito dopo, l’ingresso al pubblico.

Un vero e proprio spettacolo di immagini emozionali ed emozionanti che catapultano in un’esperienza immersiva come già l’open space bruzio, luogo destinato esclusivamente a questo tipo di proiezioni, ha abituato a vivere.

Un’esposizione virtuale che è ispiratrice e che potrà essere visitata fino al prossimo 30 giugno.
All’anteprima con i giornalisti sarà presente il sindaco Mario Occhiuto.
Per tutte le info sui biglietti e sui pacchetti di ingresso si può consultare il sito www.davincicosenza.it.

Inchiesta “Lande desolate”, le dichiarazioni del sindaco Mario Occhiuto

COSENZA – In merito all’inchiesta coordinata dalla DDA di Catanzaro e denominata “Lande desolate”, nella quale ordinanza compare un passaggio – per quanto si apprende dalle cronache giornalistiche – in cui si legge che a suo tempo i lavori pubblici di piazza Bilotti a Cosenza sarebbero stati rallentati ad arte «per pregiudicare così sul piano politico-elettorale il sindaco uscente di Cosenza Mario Occhiuto», Occhiuto dichiara: «Sono sempre stato garantista e lo sono anche oggi. Certo, però, se venisse confermato che sono stati spesi milioni di euro per danneggiare i cittadini di Cosenza e per impedirmi di concludere i lavori di piazza Bilotti, sarebbe davvero grave anche alla luce degli altri lavori che sono in corso a Cosenza e che dipendono dalla Regione Calabria. Questa è una giornata triste per tutti i calabresi».

 

 

 

 

 

Museo di Alarico, la replica di Mario Occhiuto al M5S

COSENZA – «È davvero singolare un provvedimento in autotutela del Ministero per la revoca delle autorizzazioni rilasciate dallo stesso Ministero».
Così il sindaco Mario Occhiuto replica alla senatrice del M5S Margherita Corrado in merito alle sue esternazioni sull’annullamento in autotutela da parte della Direzione generale Abap sul progetto di intervento denominato “Riqualificazione della confluenza dei fiumi Crati e Busento e realizzazione del Museo di Alarico”.
«È evidente – sottolinea Occhiuto – che tale atto è conseguenza di pressioni politiche da parte dei deputati del M5S. Il fatto che siano contro ogni opera pubblica per lo sviluppo del territorio è cosa ormai nota in Italia e anche all’estero. Nessuna normativa prevede quanto accaduto, ovvero un abuso. A questo punto ci sarà veramente da divertirsi anche se purtroppo è la città di Cosenza a subire le conseguenze di quelle che sono vere e proprie ritorsioni politiche. Basta solo pensare che il dirigente del Ministero motiva tale sospensione nella mancata discussione di un fantomatico comitato tecnico che egli stesso doveva convocare e non ha mai convocato negli ultimi mesi. Sostituisce una procedura ordinaria con una invenzione non prevista in nessun atto normativo. Sono curioso di vedere – aggiunge il primo cittadino – chi si prenderà la responsabilità di bloccare i lavori provocando danni che certamente pagherà in prima persona. Intanto, l’orribile edificio dell’ex hotel Jolly tanto caro ai Cinque Stelle è stato finalmente abbattuto. E non basta certamente un atto, persino illegittimo, per farlo riemergere dall’abbattimento. E anche il Museo di Alarico sarà realizzato. Il consiglio che mi sento di dare è quello di annullare tale sospensione in autotutela per limitare i danni. Infatti, anche se in questo momento loro sono al Governo, non sono al di sopra della Legge».

 

 

 

 

Movimento NOI: «Il sindaco Occhiuto calpesta i diritti dei cittadini di Cosenza»

COSENZA –  «Ancora una volta il sindaco Mario Occhiuto calpesta i diritti dei cittadini di Cosenza. 3500 cittadini hanno chiesto di discutere della questione sulla metropolitana leggera Cosenza-Rende firmando una petizione che è stata recapitata nelle mani del sindaco. Il primo cittadino ha preferito, ancora una volta, non discutere in Consiglio Comunale, così come richiesto, l’argomento della metropolitana e non validare la petizione. Il Movimento NOI ritiene offensivo questo atteggiamento antidemocratico del primo cittadino e denuncia la sua condotta come non degna di ricoprire un incarico pubblico così prestigioso. Mario Occhiuto dovrebbe solo vergognarsi perché continua a mettere il bavaglio ai cittadini di Cosenza ogni qualvolta si alza una protesta. Ma i cittadini liberi non permetteranno a nessuno di farsi mettere il bavaglio e per questo, il giorno del consiglio comunale, presiederanno la sala consiliare dimostrando democraticamente tutto il proprio dissenso verso un’azione politica squallida e che offende la Città di Telesio e dell’Accademia Cosentina».

 

 

La cosentina Maria Cristina Fiore “alfiere del lavoro”. Gli auguri di Occhiuto

COSENZA Il Sindaco Mario Occhiuto ha espresso le sue più vive congratulazioni a Maria Cristina Fiore, la studentessa cosentina premiata questa mattina al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che le ha consegnato, nel corso della tradizionale cerimonia promossa dalla Federazione nazionale Maestri del Lavoro, la medaglia di “alfiere del lavoro”, attribuita ai 25 migliori studenti d’Italia .

«Il prestigioso riconoscimento a Maria Cristina Fiore – scrive Mario Occhiuto in un messaggio indirizzato alla giovane studentessa cosentina e alla sua famiglia – ci inorgoglisce enormemente e ci fa comprendere come nella nostra città ed anche in tutta la Calabria, siano presenti potenzialità enormi, vere e proprie eccellenze, che abbiamo il dovere di accompagnare verso percorsi di inserimento nel mondo del lavoro».

«Nel caso di Maria Cristina – ha aggiunto il Sindaco Occhiuto – mi ha colpito, dopo aver letto alcune sue interviste, anche sulla stampa nazionale, la forte determinazione, le idee chiare, le giuste ambizioni, una grande curiosità e una particolare inclinazione all’approfondimento. La sua storia ed il meritato premio alle sue capacità devono essere di esempio e da sprone per tutti i nostri giovani che, attraverso l’esperienza di Maria Cristina, devono comprendere, una volta di più, che il futuro è nelle loro mani e che c’è sempre una speranza per realizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni, a patto che si affrontino gli studi con impegno, perseveranza, passione e spirito di sacrificio. A Maria Cristina e ai genitori, Salvatore ed Anna, giungano il mio apprezzamento e quello di tutta l’Amministrazione comunale e della città di Cosenza».

Maria Cristina Fiore si è diplomata la scorsa estate al Liceo Classico europeo “Bernardino Telesio” con il massimo dei voti ed è l’unica, tra i 25 alfieri del lavoro, ad aver riportato la media del 10 nel suo percorso di studi superiore. Da quest’anno è iscritta alla Facoltà di Fisica all’Università di Padova.

Meetup Cosenza: «La città è prigioniera di Occhiuto»

COSENZA – «Il Sindaco tiene prigioniera la sua città e i suoi abitanti. Il meetup Cosenza è sempre stato vicino alle azioni portate avanti da comitati e commercianti così come abbiamo fatto con la giusta denuncia dell’imprenditrice Milena Gabriele nella richiesta di sospensiva dei lavori sul viale Parco. Il 24 ottobre il TAR deciderà se accogliere l’istanza, ma prima ancora Occhiuto deve dar conto ai cosentini sul perché ha portato il caos nelle strade della nostra città, sul perché ha affossato le attività commerciali, sul perché prende in giro i cittadini con cantieri fantasma quando tutta Cosenza sa che non ha le autorizzazioni per fare alcunché». Si esprimono così gli attivisti del meetup Cosenza Amici di Beppe Grillo, preoccupati dalle scelte del Sindaco. «Come fa Occhiuto a non rendersi conto che da più di quaranta giorni ha fatto esplodere il traffico in città e ha messo in crisi tante attività, che si sono ritrovate a fronteggiare un calo drastico delle vendite, senza una reale motivazione? Dall’otto settembre, quando è stato chiuso al traffico viale Parco, con l’annuncio di inizio lavori al dieci settembre, non si è mai visto un camion o un operaio e chissà se e quando si vedranno. Non potrebbe essere altrimenti vista l’assenza della progettazione esecutiva come delle altre autorizzazioni necessarie». Gli attivisti cosentini del meetup denunciano anche altre decisioni del Sindaco, a loro dire sbagliate. Ad esempio, «il nostro è un centro storico ormai fantasma a causa dell’istituzione della ZTL. Occhiuto ha definitivamente affossato le poche attività commerciali che ancora strenuamente resistevano dando il colpo di grazia ad un centro storico che già soffriva i crolli delle sue case, l’assoluto disinteresse dell’amministrazione comunale, la mancanza di percorsi turistici e i tanti vicoli inaccessibili. Adesso è chiaro a tutti: l’esperimento ZTL è fallito, non ci sono stati i risultati positivi promessi ma solo strade deserte e azzeramento delle presenze». Il meetup conclude chiedendo al Sindaco un ripensamento. «Prenda atto delle sue scelte fallimentari, tolga la ZTL al centro storico e riapra immediatamente il viale Parco, prima che la magistratura lo faccia per lui. La città non merita di soffrire ulteriormente».