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Al Rendano Jesus Christ Superstar, un grande musical tra mito e bellezza

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COSENZA – Quando la potenza del musical si manifesta nella forma espressiva più alta il risultato è assolutamente eccezionale e stupefacente, effetto di una performance degna della prima di Broadway.  Le acclamazioni finali e la standing ovation del pubblico del Rendano hanno fatto da sfondo ad uno spettacolo pienamente riuscito e calorosamente elogiato. D’Altronde c’era da aspettarselo. E’ Jesus Christ Superstar , che dopo il tour in Olanda e Belgio e dopo le numerose rappresentazioni in Italia sbarca a Cosenza con due date, quella di ieri, che ha visto un teatro soldout e la seconda, in programma  questa sera, con un cast straordinario che vanta al suo interno un cosentino doc, il giovane e magnifico Francesco Mastroianni nel ruolo di un superbo e eccellente Caifa. La storia della passione di “Jesus Christ” rivive in forma rock con abilità e maestria, grazie al contributo di un’orchestra che, ininterrottamente esegue i celeberrimi brani, diretti dal Maestro Emanuele Friello , rigorosamente dal vivo e con un cast di cantanti e attori che conquistano consapevolmente gli spettatori. Primo tra tutti Ted Neeley, la “Superstar” tanto attesa, protagonista dell’omonimo film di Norman Jewison, che ha regalato al pubblico un’interpretazione unica e coinvolgente, proprio come nel lontano 1971, quando Tim Rice e Andrew Lloyd Webber lo vollero dapprima come sostituto di Gesù di Nazareth, per poi conferirgli, a pieno titolo, il ruolo da protagonista. Oggi, dopo oltre quaranta anni, l’attore statunitense, diretto da Massimo Romeo Piparo, incanta e stupisce con una pièce divina, appunto, dalla quale viene fuori un Ted struggente, ironico, commovente. A rendere lo spettacolo vivo ed intenso un contorno non certo di poco conto, a partire da Feysal Bonciani nel ruolo di Giuda, passando per una meravigliosa Simona De Stefano nei panni di Maddalena, e ancora Emiliano Geppetti ( Pilato), Salvador Alex Torrisi ( Erode), Mattia Braghero (Pietro), Paride Acacia (Hannas), Elia Lo Tauro (Simone) , e per finire il cosentino Francesco Mastroianni. Degna di nota l’ensemble. Oltre venti ballerini e cantanti che hanno fatto da cornice in maniera perfetta ad una messa in scena ricca anche di effetti speciali tridimensionali che hanno permesso, a loro volta, quella trasposizione in chiave moderna di un “Jesus Christ” oggigiorno forse non poi così “Superstar” – lo dimostrano le immagini proiettate sullo sfondo, immagini di uomini e donne paladini di pace, giustizia e amore, di bambini vittime di guerre e bombardamenti , di soprusi, di olocausti, di attacchi terroristici. Rappresentazioni dolorose intrise di una forte carica emotiva che portano con sé quel pesante interrogativo sull’esistenza di un Cristo, troppo spesso messa in discussione. Però The show must go on. E lo spettacolo continua con rocambolesche performance e attori che, sul finale, conquistano la platea direttamente dall’ingresso per dare spazio ai saluti. E gli applausi e le ovazioni dimostrano che Jesus Christ Superstar si conferma, ancora una volta, uno dei musical più amati e più replicati di tutti i tempi, un musical generazionale e sicuramente intramontabile.  L’effetto sensoriale che trasmette è di quelli incredibili e sebbene la storia porti con sé aspetti desolanti, le musiche e i dialoghi originali, di stampo “celestiale”, accompagnano effetti di luci e ombre che si mescolano a scenografie essenziali che danno, a loro volta, quell’idea quasi perfetta di grandiosità divina dove i passi del Vangelo appaiono e scompaiono sullo sfondo animati da quell’impronta rock e, a tratti trash,  che, seppur straziante, conserva quell’ironia e quel divertimento  e quella immensa  e rara bellezza che fanno di Jesus Chtist Superstar, anche a distanza di anni, un mito del musical mondiale.

Raffaella Aquino