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Miseria e Nobiltà chiude la stagione Teatro Musica di Morano Calabro

MORANO CALABRO (CS) – Si chiude con un fiume di risate, e di applausi, la stagione Teatro Musica 2018-2019 di Morano Calabro. L’ultima commedia – tra l’altro ad opera dei padroni di casa, la compagnia Allegra Ribalta– ha riempito l’Auditorium comunale “Massimo Troisi” di storia del teatro napoletano, portando in scena l’intramontabile Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta.

L’Allegra Ribalta ha chiuso in bellezza una stagione di successo che ha consacrato Morano come capitale calabrese del teatro napoletano.

La compagnia calabrese ha spaziato alternando nel programma spettacoli di compagnie amatoriali ad artisti del calibro di Paolo Caiazzo Stefano Sarcinelli, passando per Corrado Taranto, con il quale il pubblico ha attraversato i ricordi del teatro napoletano del ‘900.

“Abbiamo lavorato con grande impegno – hanno dichiarato Franco Guaragna Massimo Celiberto, rispettivamente direttore artistico e presidente della compagnia – per realizzare un cartellone ricco di appuntamenti che rappresentasse al meglio la nostra scelta di portare in scena la commedia napoletana. Abbiamo proposto al pubblico non solo spettacoli di qualità ma abbiamo lavorato tanto anche su noi stessi, rappresentando due commedie sulle quali ci siamo impegnati a lungo”. Dopo “Separati ma non troppo”, dalla penna di Caiazzo e Procopio.

A salutare il pubblico, però, anche quest’anno sarà l’opera lirica: il 30 e 31 marzo andrà in scena l’immenso Nabucco di Giuseppe Verdi.

ViviTeatro, grande successo per l’ultimo spettacolo della rassagna

CARIATI (CS) – Si è conclusa sabato scorso la prima edizione della rassegna teatrale ViviTeatro, un’iniziativa che ha raccolto nel corso di questi mesi grande favore di pubblico.

Ad andare in scena per la serata conclusiva al Cinema Teatro di Cariati è stata la commedia di Eduardo ScarpettaMiseria e Nobiltà, interpretata dalla compagnia L’Arcobaleno.

«Mi sono emozionata – ha detto la regista Miriam Crivano – . Quando con l’associazione culturale e teatrale “Nella Ciccopiedi” abbiamo deciso di organizzare una rassegna non sapevamo quanto sarebbe stata dura e neanche quante soddisfazioni ci avrebbe dato. Ma oggi siamo felicissimi di avere seguito il nostro intuito e gli insegnamenti preziosissimi di Nella. A lei, che non c’è più ma che è stata per noi una grande guida, dobbiamo sempre molto».

Da ottobre a maggio sul palcoscenico del Cinema Teatro si sono susseguite più di venti compagnie, arrivate non solo dalla Calabria, ma da diverse altre parti d’Italia.

A dicembre la rassegna ha ospitato anche Michele Placido, che si è complimentato con gli organizzatori per lo straordinario lavoro che in poco tempo sono riusciti a fare e per la bellezza della struttura che ha ospitato la rassegna.

 «La cultura e il teatro hanno visto momenti migliori – ha continuato la regista – . Oggi non è così semplice riempire le sale. Non era per nulla scontato che l’operazione riuscisse. Eppure, a ogni nuovo spettacolo è stato il pubblico, con la sua presenza e il suo entusiasmo, a sostenerci. A loro va il nostro ringraziamento più commosso. E poi – ha aggiunto – vorrei ringraziare il Comune, che ha patrocinato la rassegna e ci ha messo a disposizione il teatro. Quando anche le istituzioni sono attente e favoriscono la cultura, il nostro lavoro diventa sicuramente più facile e più appassionato».

 Appuntamento, dunque, fissato all’anno prossimo con la seconda edizione? Così si spera. Per ora al direttore artistico Francesco Filareti, alla compagnia L’Arcobaleno di Cariati e a tutti gli attori e gli organizzatori va il plauso del numeroso e sempre più affezionato pubblico.

Cariati, “Miseria e Nobiltà” chiude la rassegna ViviTeatro

CARIATI (CS) – Sarà “Miseria e Nobiltà”, del celebre regista napoletano Eduardo Scarpetta, la pièce che chiuderà la rassegna teatrale “ViviTeatro”, patrocinata dal Comune di Cariati e organizzata dall’associazione culturale e teatrale Nella Ciccopiedi. L’appuntamento che concluderà questa prima edizione della rassegna è fissato per sabato 27 maggio al Teatro Comunale.

«Non è facile fare e portare cultura in una regione dove mancano i trasporti e lo spopolamento è sempre galoppante – ha detto la sindaca Filomena Greco – . Per questo voglio ringraziare chi ci prova e in alcuni casi, come è successo con “ViviTeatro”, ci riesce. Sono state tante le compagnie che si sono susseguite. E tutte hanno regalato al pubblico sorrisi,  emozioni e spunti di riflessione».

22 spettacoli in 8 mesi

La manifestazione, che è partita lo scorso ottobre, ha visto succedersi sul palcoscenico del Teatro Comunale ventidue spettacoli. Alcuni portati in scena da compagnie calabresi, altri da artisti giunti a Cariati da altre parti d’Italia. Tra i tanti, si è esibito anche uno straordinario Michele Placido, che il 29 dicembre ha magistralmente interpretato la sua Serata d’Onore.

E dopo otto mesi di spettacoli, si è giunti ora alla serata conclusiva. A chiudere la rassegna sarà proprio la compagnia teatrale L’Arcobaleno dell’associazione Nella Ciccopiedi, che solo pochi giorni fa ottenuto una menzione speciale all’interno di “AdMaiori: Rassegna Nazionale di TeatrEducazione”, una manifestazione che si è tenuta sulla costiera amalfitana e a cui hanno preso parte trenta compagnie provenienti da tutta la Penisola. Un prestigioso riconoscimento, ottenuto dalla locale compagnia L’Arcobaleno con lo spettacolo Il medico dei pazzi – Remake di Eduardo Scarpetta regia di Miriam Crivaro.

«Sapere che alcuni dei nostri concittadini riscuotono successo e sono apprezzati al di fuori dei confini territoriali è sempre molto gratificante – ha fatto sapere la sindaca Filomena Greco – . Auguro a L’Arcobaleno, alle altre compagnie teatrali e a tutti i nostri artisti di crescere e avere sempre i riconoscimenti e le conquiste che meritano».

Le “Stagioni Teatrali di Calabria 2016”, domani sera in scena “Miseria e Nobiltà”

CASTROVILLARI (CS) – Domani sera alle 21,00, secondo appuntamento al Teatro Sybaris con la rassegna “Stagioni Teatrali di Calabria 2016”, ideata e promossa da Teatri Calabresi Associati, sotto la direzione artistica di Domenico Pantano, con il contributo della Regione Calabria – assessorato alla cultura e in collaborazione con il Comune e l’ACT di Castrovillari. Protagonista della serata sarà la Compagnia Teatrale Gigi De Luca che porterà in scena un classico di Eduardo Scarpetta “Miseria e nobiltà”, in ricordo del grande Luca De Filippo. «Con Miseria e nobiltà, ci troviamo di fronte ad un capolavoro della comicità, – dice Gigi De Luca, regista e attore protagonista – una commedia tutta da ridere, una delle migliori, certamente la più classica a la più conosciuta del teatro di Scarpetta che è entrata di diritto tra i classici della comicità di sempre». Scritta nel 1887 narra la storia di due famigli povere, quella di Felice e Pasquale che vivono nella stessa casa con rispettive moglie e figli. La fame li assilla, ma ecco che un giorno, un giovane nobile chiede a loro un favore; egli è innamorato della bella Gemma, di professione ballerina, ma la sua famiglia si oppone all’unione, poiché la ragazza non è una nobile ma è figlia di Don Gaetano, ex cuoco divenuto molto ricco avendo ereditato i beni del suo padrone. Don Gaetano è felice di consentire al fidanzamento poiché imparentarsi con dei nobili sarebbe il suo sogno, ma pretende di conoscere i parenti del giovane. Il marchesino dunque chiede a Felice e Pasquale con moglie e figlia di travestirsi e fingere di essere i suoi nobili familiari e di presentarsi con lui a casa di Gemma. Fingendosi nobili Felice e Pasquale si introducano in casa di Don Gaetano, dove i colpi di scena sono imminente dando vita ad una serie di esilaranti equivoci alla fine dei quali, ovviamente, l’amore trionferà.  La Compagnia Teatrale Gigi De Luca nasce nel 1989. Più di venticinque anni di attività con numerosi spettacoli rappresentati, nei luoghi più prestigiosi del nostro paese avvalendosi di un cast artistico altamente qualificato.

 

 

“Miseria e nobiltà” da sold out al teatro Rendano

miseriaCOSENZA(CS)-È da poco calato il sipario sul palco del teatro “A. Rendano” di Cosenza.Si è concluso il secondo appuntamento della stagione teatrale 2015/2016 che ha visto protagonista “Miseria e nobiltà” , esilarante commedia di Eduardo Scarpetta che ha fatto registrare due sold out. Il cast capeggiato da Luigi De Filippo, ha regalato attimi di allegria e  spunti riflessione ad un pubblico partecipe ed entusiasta. Miseria e nobiltà, scritta da Eduardo Scarpetta, è una storia di fame:fame di lavoro, fame di sopravvivenza, fame di tutto.Avviliti perché ogni tentativo di procurarsi da mangiare è fallito; improvvisamente un cuoco e due camerieri entrano in scena imbandendo un sontuoso banchetto che fa scattare tutti come molle per avventarsi sui maccheroni. Questa  scena dai toni grotteschi chiude il primo atto di una commedia a tratti amara che non racconta solo il dramma di due famiglie, ma la tragedia di un intero popolo. La vicenda è semplice: il marchese Eugenio ama Gemma, una giovane ballerina figlia di Gaetano Semmolone, un cuoco arricchitosi grazie al lascito di un inglese.Non avendo dai genitori il consenso per le nozze, chiede aiuto a don Felice Sciosciammocca, uno scrivano povero e affamato.Felice Sciosciammocca e alcuni suoi amici, altrettanto poveri e affamati, dovranno fingersi genitori e parenti del marchesino Eugenio e presentarsi dal cuoco: da qui una serie di divertenti equivoci che rendono questa commedia tra le più famose del repertorio napoletano. festaSe da una parte emerge con vigore la povertà in cui sono costretti a vivere la famiglia di Sciosciammocca e quella di Pasquale ‘o salassatore; dall’altra viene offerta al pubblico uno spaccato di società attuale: famiglie allargate,matrimoni naufragati,relazioni genitori/figli difficili. Ad appassionare il pubblico e a favorire la riuscita dello spettacolo un impeccabile Luigi De Filippo che ha vestito i panni di don Felice Sciosciammocca e un brillante Paolo Pietrantonio nel ruolo del cuoco Gaetano Semmolone.

 

castUna commedia antica ma ancora attuale, un teatro che racconta la materia umana, che narra di contrasti familiari e «quali argomenti- dice Luigi De Filippo- sono più attuali se non questi?».

Rita Pellicori

Esclusiva De Filippo: sono contento di ritornare a Cosenza

COSENZA – Al Teatro Rendano è iniziata ieri sera una due giorni dedicata ad un’opera scritta da Eduardo Scarpetta e rivisitata dal nipote Luigi De Filippo. Si parla di “Miseria e Nobiltà“, un grande classico della cultura teatrale napoletana.

Prima dell’inizio dello spettacolo, il protagonista assoluto della serata, Luigi De Filippo, si è concesso ad un’intervista.Luigi de filippo

 

Cosa ci può dire sullo spettacolo di “Miseria e Nobiltà” ?

Eduardo Scarpetta, che poi tra parentesi era mio nonno, ha rivoluzionato quello che era il teatro napoletano, creando un personaggio come quello di Don Felice Sciosciammocca, protagonista di Miseria e Nobiltà. Tutto questo ha determinato l’eliminazione delle famose maschere, rimettendo in luce dei personaggi veri, nei quali il pubblico si ritrovava e si divertiva.

“Miseria e Nobiltà” affronta numerosi temi di attualità. La fame di giustizia, la fame di lavoro, la fame in ogni sua sfaccettatura.

I personaggi di questa commedia sono i nonni ed anche i padri di quella popolazione, prevalentemente meridionale, che poi partì per l’America. In quel periodo, si emigrava per cercare un lavoro, la sicurezza ed un avvenire per i figli.

Lo scorso anno è stato nuovamente qui al Teatro Rendano. Insieme a lei era presente Luca De Filippo: un suo ricordo.

Luca stasera c’è, c’è lo stesso. È sempre accanto a me, Luca fa parte di me.

Cosenza ama molto il teatro napoletano. Le sue impressioni a riguardo.

Ritorno qui a Cosenza sempre con grande piacere. C’è un pubblico molto attento che segue, con piacere e con divertimento, la vicenda sul palcoscenico. Noi De Filippo abbiamo raccontato con umorismo il quotidiano, la vita dell’uomo vista con ironia. Le commedie fanno ridere ed allo stesso tempo fanno pensare: proprio per questo motivo sono sempre di attualità. Si parla di disagi tra marito e moglie, genitori e figli. E quali argomenti più attuali di questi!! Quando la famiglia sta per scomparire, il dialogo non c’è più. Cerchiamo di rieducare i nostri figli ed i nostri nipoti a parlare con noi, non a stare sempre concentrati ai “mezzi meccanici”. È importante avere un rapporto con l’umanità, con il prossimo, con gli amici, professori e maestri. Spero che i giovani imparino a parlare ed a chiedere. Mi rivolgo anche ai genitori: perdete un po’ più di tempo con i figli.

Nello spettacolo di stasera sono previste delle modifiche in chiave moderna?

La mia regia consiste nel dare allo spettacolo un ritmo diverso. Il pubblico di oggi è diverso, rispetto a quello di cento anni fa. Non è abituato a certe lentezze alle quali si abbandonavano gli attori dell’Ottocento. I ritmi di recitazione sono più stretti. Ho fatto qualche piccolo taglio, eliminando le parti ripetitive in merito a qualche argomento. Ho cercato di dare un’interpretazione personale al personaggio di Don Felice Sciosciammocca. Quando si prendono questi classici del teatro, bisogna sempre proporre ciò che si fa personalmente, così come faceva, tra l’altro, anche mio cugino Luca. Bisogna proporre il nostro talento, le nostre qualità, affinché sia il pubblico a giudicarle.

Si sente più Luigi De Filippo o più Don Felice Sciosciammocca?

Indubbiamente più Luigi (una risata del maestro conclude l’intervista).

 

Alessandro Artuso

 

Miseria e Nobiltà al Rendano

COSENZA (CS) Sul palco dello storico Teatro A. Rendano di Cosenza, lunedì 7 e martedì 8 dicembre, alle ore 20.30, il secondo appuntamento con la “Stagione teatrale 2015/2016”. In scena, Luigi De Filippo protagonista dell’esilarante commedia “Miseria e nobiltà”, indimenticabile capolavoro di Eduardo Scarpetta.

Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza e organizzato da un gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 12 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

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Miseria e nobiltà” La ripresa di questa storica e famosa commedia da parte di Luigi De Filippo, che ne è autorevole protagonista e regista, è un omaggio a Eduardo Scarpetta, riformatore del Teatro napoletano, che proprio in questa “Miseria e Nobiltà” aveva compiuto la sua riforma, con l’invenzione e la consacrazione del personaggio di don Felice Sciosciammocca, prototipo del napoletano piccolo borghese, che sostituisce Pulcinella, maschera d’altri tempi.La fame è il tema della commedia, e da quando Scarpetta scrisse questo testo fino ad oggi, la fame è rimasta immutata: la fame di lavoro, la fame di sopravvivenza, la fame di giustizia, quella fame che, soprattutto nel Mezzogiorno, se non soddisfatta, può provocare grandi sconvolgimenti. E’ celebre il finale del primo atto. Tutti in scena siedono avviliti perché ogni tentativo di procurarsi da mangiare è fallito; improvvisamente un cuoco e due sguatteri entrano portando ogni ben di Dio, nessuno si chiede da dove provenga quella grazia e tutti scattano come molle avventandosi sui maccheroni fumanti. E’ la scena che rappresenta e riassume in termini di grottesco, non il dramma di due famiglie, ma la secolare tragedia di un popolo. La vicenda è semplice: Eugenio, un giovane nobile, ama la figlia di un buffo cuoco arricchito. Temendo di non avere dai suoi genitori aristocratici il consenso alle nozze, chiede l’aiuto di don Felice Sciosciammocca, scrivano pubblico, povero e affamato.Sciosciammocca e alcuni suoi amici, altrettanto poveri e affamati, dovranno fingersi genitori e parenti nobili del marchesino Eugenio e presentarsi dal cuoco credulone e sciocco: da qui una serie di equivoci estremamente divertenti che rendono questa commedia tra le più famose del repertorio napoletano.Luigi De Filippo, degno erede della grande tradizione teatrale napoletana, è l’umanissimo interprete della vicenda, assieme alla sua Compagnia di Teatro composta da dieci attori.

Luigi De Filippo Nasce a Napoli nel 1930. La madre, Adele Carloni è una giovane e bella attrice della Compagnia di Vincenzo Scarpetta. Il padre Peppino, è un giovane e promettente attore commediografo. Luigi compie i suoi studi fra Napoli e Roma dove si trasferisce con la sua famiglia nel 1941. Ama scrivere racconti e novelle che pubblica su diversi giornali. Quindi si dedica alla sua passione più grande cioè il Teatro. Debutta nel 1949 al Teatro Valle di Roma con una rivista scritta da lui e intitolata “Questa sera alle nove” e la recita assieme ai suoi compagni di Liceo ottenendo un grande successo.
Dopodichè, come professionista, entra nella Compagnia del padre ed inizia il suo vero tirocinio di attore che, con gli anni, lo porterà alla sua definitiva affermazione. Dal 1980 ha una sua Compagnia di Teatro con la quale ottiene eccezionale successo sia in Italia che all’Estero, proponendo le sue Commedie oltre a quelle di suo padre Peppino e di suo zio Eduardo, ma anche personalissime interpretazioni di classici di Molière, Gogol, Machiavelli e Pirandello. Più volte premiato col “Biglietto d’oro”, campione d’incassi.
Dal 1999 con la moglie Laura costituisce una società “I due della città del sole srl” della quale è Direttore Artistico. La società produce e distribuisce i suoi spettacoli e di alcuni giovani e bravi attori napoletani. Il Presidente della Repubblica Ciampi lo ha insignito della onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica per particolari meriti artistici.