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Avviate Nuove Disposizioni nel Clero Diocesano da Monsignor Galantino

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Nuove disposizioni arrivano dal vescovo di Cassano, monsignor Nunzio Galantino, e sono state rese note dallo stesso Presule insieme ad una lettera, con la quale vengono illustrate le motivazioni alla base dei trasferimenti disposti nel desiderio di “far recuperare alla nostra Chiesa diocesana quella vitalità non sempre evidente e che più volte ci è stata chiesta da Papa Francesco”.

Monsignor Nunzio Galantino tiene subito a precisare le motivazioni che lo spingono ad optare per il trasferimenti del clero diocesano: «Non concepisco un trasferimento come un mero cambio di luogo di lavoro. Sono consapevole che esso comporti disagi vari, anche di natura affettiva. un tempo abbastanza lungo, oltre due mesi, per incontrare personalmente ognuno, per sondare la disponibilità di ciascuno, per sentirmi dire qualche “no”, per rimettere tutto in discussione. Ora, grazie a Dio e grazie alla disponibilità degli interessati, sono in grado di comunicare gli avvicendamenti per i quali ho chiesto e ottenuto dei “sì” sinceri anche se talvolta comprensibilmente sofferti».

Gli avvicendamenti diventeranno operativi dal primo settembre. A monsignor Giuseppe De Cicco subentrerà, nel ruolo di cancelliere vescovile, don Pasquale Zipparri. Don Joseph Vanson assumerà la guida della parrocchia di “San Nicola di Mira”, a Trebisacce, al posto del dimissionario monsignor Francesco Morano, parroco emerito. Don Francesco Di Marco, invece, sarà il parroco di “Santa Maria del Colle”, a Mormanno, ricoprendo la sede lasciata vacante dalle dimissioni di monsignor Giuseppe Oliva, anch’egli divenuto parroco emerito. Don Pierino De Salvo reggerà le redini della parrocchia “Annunciazione del Signore”, a Francavilla Marittima; don Vincenzo Calvosa quelle della parrocchia “Cuore Immacolato Beata Vergine Maria”, a Trebisacce.  A completare il quadro, don Pedro De Salvo, nuovo parroco di “San Giacomo apostolo” a Cerchiara di Calabria; don Nunzio Veltri, nominato viceparroco di “San Nicola da Bari”, a Morano; padre Emmanuel Kayombo, designato amministratore parrocchiale di “Sant’Antonio abate”, a Montegiordano paese, e vicecancelliere vescovile. Infine, le designazioni di don Maurizio Bloise, amministratore parrocchiale di “San Lorenzo martire”, a San Lorenzo Bellizzi; don Giuseppe Arcidiacono, vicario parrocchiale alla “Beato Giuseppe Puglisi”, a Castrovillari, e padre Marco Mbouiti, amministratore parrocchiale della “Natività della Beata Vergine Maria”, a Cassano.

«Chiedo ai parroci, agli amministratori parrocchiali uscenti e a quelli che subentrano di incontrarsi per un primo scambio di notizie sulla realtà parrocchiale interessata all’avvicendamento. Facendolo, si dà un bel segno anche ai nostri fedeli che sicuramente saranno sottoposti a un sacrificio, soprattutto dal punto di vista affettivo. Anzi, per questo, chiedo scusa a tutti sperando di essere capito e perdonato. Ma chiedo anche di accompagnare questo tempo con la preghiera e facendo sapere ai fedeli della disponibilità offerta non tanto a me quanto alla Chiesa di Dio che ciascuno si è impegnato a servire nel giorno della propria ordinazione presbiterale». Queste la parole nella missiva di Monsignor Nunzio Galantino.

 Antonella Gatto

Mons. Galantino a Morano: “Prendetevi cura dei poveri”

«In questi giorni di festa non dimenticatevi dei poveri». Monsignor Galantino, vescovo della diocesi di Cassano Jonio e segretario della CEI, in visita a Morano per la festa della Madonna del Monte Carmelo, esorta i fedeli, accorsi numerosi per onorare Maria, a prendersi cura degli ultimi con gesti tangibili.

 Nell’omelia il Presule, relativamente all’esperienza religiosa di ognuno, ha sottolineato l’urgenza di un impegno serio, invitando a non voler considerare come fatto marginale il cammino di fede. Richiamando quindi la vicenda di Elia – primo profeta d’Israele (IX sec. A.C.), che dimorando sul Monte Carmelo, zona montuosa dell’alta Galilea, ebbe la visione della venuta della Vergine sotto forma di una minuscola nuvola che si alzava dalla terra portando la pioggia e salvando Israele da una devastante siccità – il Vescovo ha spiegato come «in quel segno i mistici cristiani e gli esegeti intravedano la Madonna, la quale, custodendo in sé nostro Signore Gesù Cristo, dona vita all’umanità». Ma il nesso tra la storia di Elia e il nostro divenire è da ricercarsi nello sforzo e nella stanchezza di una quotidianità. Altalenante. Talvolta segnata dalla sofferenza, preda dello scoraggiamento, talaltra accarezzata dalla gioia e dallo zelo per le cose dello Spirito. «Ciò che conta è non scoraggiarsi dinanzi alla prova – ha rimarcato mons. Galantino. Occorre perseverare. Come fece il profeta. Che tornò per ben sette volte ad affacciarsi sul ciglio dell’altura per avere un segno».  Non demorse, Elia. E fu premiato. Ecco il modello da seguire: «Quando diciamo sì al Signore è necessario farlo sul serio, in maniera totale, affidandoci e domandando l’intercessione di Maria, che ci è sempre vicina, anche nelle difficoltà». Il segretario della CEI ha poi concluso rievocando lo «straordinario evento» vissuto dalla diocesi cassanese il 21 giugno scorso, con la venuta del Pontefice: «La Chiesa – ha detto – vive un gran bel momento. Tuttavia non mancano le fatiche», che però possiamo affrontare con la forza che viene dallo Spirito e l’entusiasmo che ci trasmette Papa Francesco».

Per la cronaca, la Messa è stata concelebrata, dai parroci di Morano, don Gianni Di Luca, coinvolto in prima persona nell’ottima e diligente organizzazione della festa, padre Flavio Paladino, don Francesco Di Chiara.  Dopo la funzione, nella Chiesa di San Bernardino, si è proceduto all’incoronazione della Madonna e all’omaggio floreale nello spazio attiguo.