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Cadavere di una senzatetto in spiaggia

STRONGOLI (KR) – Il corpo senza vita di una donna senza fissa dimora, di cui al momento non sono state rese note le generalità, è stato trovato sulla spiaggia a Strongoli, nel crotonese.

Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, la clachard potrebbe essere deceduta nel corso della scorsa notte a causa del freddo.

La donna viveva in una tenda sulla spiaggia.

La Procura della Repubblica di Crotone, informata dai carabinieri, ha disposto l’autopsia sul corpo della donna.

Investita fuori dal “Pugliese”, muore infermiera. Inutili i soccorsi

CATANZARO – Sono stati inutili i soccorsi dei colleghi del 118 immediatamente giunti dinanzi l’ospedale Pugliese di Catanzaro per prestare le prime cure all’infermiera che da poco aveva terminato il suo turno di lavoro e che è stata investita da un auto.

La donna, 57 anni, aveva finito il suo turno pomeridiano e stava percorrendo la strada quando una vettura l’ha travolta nei pressi del passaggio a livello. La 57enne è morta a seguito di un arresto cardiaco proprio nel nosocomio catanzarese dove svolgeva la professione.

 

Trentatreenne muore durante il parto, aperta un’inchiesta

REGGIO CALABRIA – Non si conoscono ancora le cause del decesso di una donna di origini indiane morta durante il parto avvenuto al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Reggio Calabria.

Secondo una prima ricostruzione sarebbero sopraggiunte delle complicazioni mentre la donna era in procinto di dare alla luce il neonato, trasportato con urgenza a Roma. Sulla vicenda è stata aperta un’indagine da parte dell’autorità giudiziaria.

 

 

 

 

Trovata morta l’anziana donna scomparsa ieri a Sellia Marina

SELLIA MARINA (CZ) – È stata ritrovata senza vita dai Vigili del fuoco la donna di 83 anni che ieri si era allontanata dalla sua abitazione di Sellia Mariana, nel catanzarese. Dopo lunghe ricerche, andate avanti per tutta la notte, la terribile scoperta. La donna, infatti, anziana e sofferente di crisi respiratorie era uscita da casa sua nel pomeriggio senza però fare più ritorno; per questo i suoi familiari ne avevano denunciato la scomparsa e avevano richiesto soccorso. Il cadavere è stato rinvenuto a un centinaio di metri dalla sua abitazione.

 

Continuava a percepire la pensione della madre morte, condannata a restituire i soldi allo Stato

GIOIA TAURO (RC) – Continuava a percepire indebitamente la pensione di invalidità e di accompagnamento spettante alla madre, ormai deceduta da diversi anni. Per questo la guardia di finanza del gruppo di Gioia Tauro ha eseguito un’ordinanza emessa dalla Corte di Appello presso il Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di una donna di 57 anni. Secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, la donna si era appropriata senza averne diritto, di oltre 75mila euro ed è stata condannata in primo grado a otto mesi di reclusione. Il provvedimento di sequestro, emesso per un importo pari alla somma indebitamente percepita, è stato attuato a seguito di accurate indagini patrimoniali e finanziarie ed ha colpito un intero fabbricato, otto appezzamenti di terreno, alcuni dei quali per la sola quota di proprietà posseduta, e diversi conti correnti di cui la persona condannata era intestataria.

In stato di fermo la madre della piccola soffocata a Cosenza

12765592_948406418576575_733740011_oCOSENZA – Nella tarda serata di ieri i carabinieri hanno notificato il provvedimento di fermo emesso dal pm della Procura di Cosenza,per omicidio volontario nei confronti di Giovanna Leonetti, la biologa di 37 anni che avrebbe ucciso la figlia Marianna di 7 mesi soffocandola con un cuscino e che poi, dopo essersi resa conto di quanto accaduto, secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, avrebbe tentato di togliersi la vita ingerendo dei barbiturici. La tragedia si è consumata in uno stabile di via Molinella, all’angolo con Piazza Kennedy, in pieno centro della città di Cosenza, intorno alle ore 13 quando il marito della donna, l’avvocato Francesco Luberto di 41 anni, rientrando a casa ha trovato il corpo della piccola e ha dato l’allarme al servizio di emergenza 118. L’uomo ha poi trovato la moglie seduta su una poltrona, dopo essere stata colta da malore, con accanto, sul pavimento, una confezione vuota di barbiturici. I sanitari, chiamati dal padre della neonata, dopo avere praticato i primi interventi, non sono però riusciti a scongiurare il peggio e la bimba è arrivata esanime al pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata. Nello stesso nosocomio è stata portata, in stato confusionale, anche la madre, che adesso è piantonata in corsia dai carabinieri. Al momento della tragedia Giovanna Leonetti e la bambina si trovavano al primo piano dell’edificio. In casa, al terzo piano, c’erano anche la nonna della piccola insieme alla sua badante. Successivamente è sopraggiunto il padre della bambina. Tutte le persone presenti nell’abitazione sono state sentite dal pm della Procura della Repubblica di Cosenza, titolare dell’inchiesta. Nell’immediatezza, inoltre, gli esperti dei carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nella casa rilevando gli elementi di interesse investigativo da riferire al magistrato. La domanda che tutti, tra gli amici e i conoscenti della12752038_948406955243188_860881635_o coppia, si pongono adesso, dopo che la notizia si è diffusa, provocando incredulità e sgomento, è come sia potuto accadere tutto questo. Soltanto le indagini dei carabinieri potranno sciogliere tutti gli interrogativi che gravano su questa vicenda. Quel che è emerso, comunque, al momento, è che Giovanna Leonetti, da un po’ di tempo, diceva di essere stanca per il fatto che la notte la bambina non la faceva dormire. Questo, almeno, è quanto ha riferito un’amica della donna che aveva raccolto direttamente le sue lamentele parlando con lei nel laboratorio di analisi cliniche in cui la mamma di Marianna lavora. “Sono proprio esasperata – avrebbe confidato all’amica – perché Marianna non mi fa dormire la notte. Non so come fare per questo”. Poi, la tragedia.

Bambina morta a Cosenza, la madre avrebbe tentato il suicidio

COSENZA –  Avrebbe tentato il suicidio, ingerendo barbiturici, la madre della bambina di sette mesi morta a Cosenza, in un’abitazione del centro, a via Molinella. Secondo una prima ricostruzione, a trovare il cadavere della bambina è stato il padre, al suo rientro a casa. L’uomo ha poi trovato la moglie su una poltrona, colta da malore, ed a terra, accanto alla donna, una confezione vuota di barbiturici. Il padre della bambina, un avvocato di Cosenza, ha portato quindi la moglie in ospedale. Secondo una prima sommaria ricostruzione, la donna, 37 anni, di Cosenza, G. L., medico di professione, che soffriva di depressione post partum, ma la notizia non è stata confermata, avrebbe soffocato con un cuscino la figlioletta, di appena sette mesi. Il fatto si è consumato al primo piano di  un palazzo di Via Molinella, angolo Piazza Kennedy, nel centro della città, dove si trovano, per i rilievi, i militari dell’Arma. Il fatto è avvenuto attorno alle 13 di oggi. Sia il padre della bambina che la madre adesso si trovano nella Questura di Cosenza per essere sentiti dagli investigatori della squadra mobile. L’uomo, secondo quanto si è appreso, viene sentito nella speranza che possa fornire indicazioni utili per chiarire cosa sia successo. La bambina, che si chiamava Marianna, sarebbe stata soffocata premendole sul viso un cuscino. Gli investigatori dell’Arma nel frattempo stanno svolgendo un sopralluogo nell’appartamento di via Molinella dove è venuta la tragedia.

Muore studentessa 17enne investita sulle strisce pedonali

CATANZARO – Una giovane studentessa di 17 anni è morta dopo essere stata investita mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali a Catanzaro, in via Lucrezia della Valle. Con lei è rimasta ferita anche una coetanea. L’incidente è avvenuto lungo la trafficata arteria del capoluogo calabrese. L’automobilista che ha travolto le ragazze si è fermato e ha prestato i primi soccorsi, ma per la ragazza, Andrea Faragò, residente a Catanzaro, non c’è stato nulla da fare. L’amica è stata, invece, soccorsa e trasportata in ospedale, ma non sarebbe in pericolo di vita.

 

Incidente sulla 106. Muore una donna

Incidente 106 a Rossano 1ROSSANO – Ancora una vittima sulla statale 106. Si tratta di una donna di 71 anni, Carmela Palermo, rimasta uccisa in un incidente stradale che si è verificato presso la centrale enel di Rossano. La donna viaggiava insieme al marito di 76 anni, a bordo di una motoape che, per cause in corso di accertamento, è stata tamponata da una mercedes. Nell’urto la motoape si è capovolta. La donna è stata soccorsa immediatamente e portata nell’ospedale di Rossano dove però è deceduta poco dopo il ricovero. Il marito è rimasto ferito ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni. Illeso invece il conducente della mercedes. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi ed il personale dell’Anas che ha istituito temporaneamente il senso unico alternato.

Cetraro, medico assassinato con un colpo alla testa

auto in fiamme carabinieri scientificaCETRARO (CS) –  sono in corso le indagini dei carabinieri per accertare le circostanze in cui è stata uccisa a Cetraro Anna Giordanelli, medico di 53 anni, aggredita per strada mentre passeggiava in una via della periferia del paese e colpita alla testa con un corpo contundente. La morte della donna è stata istantanea. Sul movente dell’omicidio, al momento, non si esclude alcuna ipotesi. Indaga il procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano. Secondo una prima ricostruzione, Anna Giordanelli, nel momento dell’aggressione e del conseguente omicidio, stava facendo jogging ed era da sola. La donna è stata colpita alla testa con una pietra o con un altro tipo di corpo contundente. Non si capisce al momento, ed e’è questo il dubbio principale che stanno tentando di sciogliere i carabinieri e la Procura della Repubblica di Paola, se il movente dell’aggressione sia legato ad un tentativo di rapina o ad altri motivi. Secondo quanto ha riferito il procuratore Giordano, sull’asfalto, all’altezza del punto del marciapiede in cui è stata aggredita la dottoressa, sarebbero state trovate tracce di pneumatici che potrebbero appartenere all’automobile dell’aggressore. La Procura di Paola, per accertare le modalità di quanto accaduto, ha disposto l’autopsia sul cadavere della donna. “Dobbiamo valutare tutti gli elementi possibili – ha detto il procuratore Giordano – prima di poter formulare ipotesi complete sulla natura di questo omicidio, che al momento appare indecifrabile. Prima di poter dire qualcosa di concreto, dunque, dobbiamo aspettare l’informativa dei Carabinieri e l’esito dell’autopsia”. L’omicidio di Anna Giordanelli ha suscitato sgomento a Cetraro, dove la dottoressa era conosciuta e benvoluta”.