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Associazione “L’impronta”: inaugurata la mostra fotografica di Luigi Ghirri

COSENZA – E’ stata inaugurata lo scorso 16 aprile presso la Galleria de l’associazione culturale “L’impronta” di Cosenza, la mostra fotografica di Luigi Ghirri, uno dei fotografi italiani più apprezzato e stimato in campo nazionale ed internazionale.

Morto all’età di 49 anni, Luigi Ghirri, fin dal 1980 si confronta con la fotografia di architettura nel territorio. I suoi paesaggi sono sospesi, non realistici per certi versi metafisici, spesso privi di figure umane ma mai privi dell’intervento dell’uomo sul paesaggio. Le sue foto sono generalmente a colori. L’uso di colori delicati e non saturi è fondamentale nella sua poetica e nasce dalla stretta collaborazione con il suo stampatore Arrigo Ghi.

Alla Galleria “L’impronta” di Cosenza sono esposti per tre settimane alcuni scatti realizzati dal fotografo Luigi Ghirri, ch’è stato uno dei maestri indiscussi della fotografia italiana e tra i più influenti fotografi europei ai quali si devono contributi ed iniziative che hanno cambiato l’atmosfera della fotografia italiana dalla metà degli anni ’70 in poi.

Ne sono un segno le copertine realizzate per numerosi album della RCA, sia di musica classica che di artisti italiani come: Lucio Dalla, Gianni Morandi, Luca Carboni ed altri; mentre Elisabetta Sgarbi ha realizzato per il Festival di Venezia del 2009 sul fotografo Luigi Ghirri un film intitolato “Deserto Rosa”.

All’inaugurazione della mostra è intervenuta Adele Ghirri, figlia di Luigi e Paola Ghirri, quest’ultima anche lei, purtroppo, recentemente scomparsa, alla quale va riconosciuto il merito di aver curato e portato le foto e il modo di vedere di suo marito nei musei e sui cataloghi più importanti del mondo. Ma a raccontare la figura e l’opera di Luigi Ghirri si è presentata nella Galleria “L’Impronta” di Cosenza, Ombretta Gazzola, sua amica e allieva lasciandone una testimonianza di grande partecipazione ed interesse per il pubblico intervenuto all’evento.

Gran finale della rassegna musicale Jazz#0 con il duo “Old Friends”

Cosenza – Domenica 3 febbraio, alle ore 18:00, presso la sede dell’associazione Alt Art creazioni in corso, in via Longeni 25/bis, Arcavacata di Rende (c/o Università della Calabria), si terrà la rassegna musicale Jazz#0 con il duo “old friends”.

Per la serata conclusiva della rassegna Jazz#0 è in programma l’esibizione del duo “Old Friends”, formato da Carlo Cimino e Mirko Onofrio. I due si rincontrano musicalmente dopo molto anni. Crescono insieme dai tempi della scuola prima con i “Frogs deep” e, successivamente, con i “Vinagre”. Nel corso degli anni si mescolano e rimescolano la loro esperienza per dare vita a diversi progetti: la sonorizzazione di film muti, l’orchestrazione moderna dalla musica greca antica fino ai Clash, gli esperimenti elettronici con Costantino Rizzuti. I due artisti hanno deciso di riunirsi per il 3 febbraio, regalando alla rassegna Jazz#0 un finale che segnerà anche un punto di snodo per le esperienze passate e gli intrecci futuri.

Lo staff di Alt Art ricorda che è ancora possibile visitare la mostra, tutta al femminile, “Running Shot. L’occhio fugace della donna contemporanea” con gli splendidi scatti di Daniela Attanasio, Roberta Fusco, Daniela Rende e Paola Scirchio che, cogliendo le sfumature più belle del tempo in cui viviamo, propongono personalissime ed originali interpretazioni del movimento. La serata sarà arricchita, come nei due precedenti appuntamenti, dalle degustazioni di prodotti locali grazie alla collaborazione con alcune aziende del territorio.

L’Associazione tiene a sottolineare che l’adesione alle attività poste in essere è consentita solo agli associati e che è possibile fare domanda di iscrizione contattando la segreteria.

Paesaggi urbani e non finito all’Urban Photo Art di Lamezia Terme

LAMEZIA TERME – Vista da una piscina sui grattacieli di Singapore. Quiete immutabile di un vicolo cieco. Strada di Lamezia Terme, di notte, con figura. Barche del Vietnam. Vortici geometrici di scale, parigine? Istanti di paesaggi urbani a Urban Photo Art, mostra concorso organizzata dall’associazione culturale Lante Arte con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme.  I paesaggi urbani, le storie, le vite, «restituiti da chi li vive», il tema della seconda edizione di Fotografarte curata da Fabrizio Basciano [intervista] e Silvia Pujia. L’associazione culturale, in collaborazione con Ama Calabria, prossimamente bandirà il primo concorso nazionale  di composizione audio-visiva.

Al complesso monumentale San Domenico sono esposti i lavori di tre fotografi professionisti, tre «chiavi interpretative» della Urban Photography nell’esposizione curata da Silvia Pujia e Fabrizio Basciano: Street Photography di Giuseppe Torcasio, NFC – Non Finito Calabrese di Angelo Maggio e Linea di Confine. Fotografie in tempo reale in Cassano alle Jonio di Luigi Cipparrone. E questa è la mostra. Urban PhotoArt è anche concorso: gli scatti sono esposti nello stesso complesso. Fuori concorso, le foto dei fotografi soci dell’associazione artistica e culturale ‘35 mm’. Negli stessi giorni della mostra, la rassegna si fa laboratorio: workshop e uscite fotografiche coinvolgono il pubblico.

Angelo Maggio durante il workshop

Il non-finito entra nel complesso San Domenico anche attraverso uno dei workshop. Dopo Fabrizio Basciano e Antonio Pujia (storico dell’arte e artista), Angelo Maggio parte dal suo lavoro, NFC – Non Finito Calabrese, presentato attraverso il video ‘150 anni ma non li dimostra’ . Il ferroviere con l’hobby della fotografia – così si definisce – fa di due villette abusive e non finite nel comune di Stilo, l’emblema del non finito calabrese e della risposta dello Stato. La foto sembra richiamare stanze sul mare. Racconta una storia tragicomica. Più tragica che comica, se si pensa che è vera, riguarda noi calabresi e l’uso di soldi pubblici [vedi l’articolo di Angelo Maggio, ndr].  I fabbricati non finiti, per Angelo Maggio, «sono dei monumenti alle aspettative dei calabresi». Stando alle statistiche evocate dal fotografo, la maggior parte delle costruzioni sono incomplete non per speculazione, ma «perché la gente non ha i soldi o perché i figli degli emigranti non vogliono ritornare in Calabria». E la risposta dello Stato? Angelo Maggio cita delibere e documenti scaricabili da internet. Nel caso di Stilo, risorse pubbliche – 400.00 euro – sono state usate per demolire due villette non finite e riqualificare l’area tramite il ripopolamento della tartaruga marina. Inoltre, a cinque giorni dalla demolizione, la Giunta ha approvato una variante perché «nel computo metrico dei lavori del progetto…non figurava la demolizione degli ecomostri».

Si tratta di tratto insito nel nostro dna di calabresi o il costume immortalato da Angelo Maggio – il non finito e la risposta dello Stato – ha una sua razionalità? La domanda emersa durante il dibattito, anima la discussione. Se di razionalità si tratta, allora un’altra logica è possibile.

 

 

Fotografarte II – Urban PhotoArt mostra concorso

fino al 30 dicembre 2012

Complesso monumentale di San Domenico, Lamezia Terme

 

* Programma

* Intervista a Fabrizio Basciano (uno dei curatori della mostra concorso)_AUDIO

* Hotel 5 stelle per tartarughe malate sulla costa Ionica_di ANGELO MAGGIO

 

Rita Paonessa

 

 

Mostra Fotografica “Bambini, Anima del Mondo”

La Camera di Commercio di Cosenza, in collaborazione con la Fondazione Movimento Bambino e la Fondazione Ferrero, sono i promotori di una mostra fotografica sul variegato mondo dell’infanzia dal titolo “BAMBINI, Anima del Mondo”, che si terrà nella sede camerale di Cosenza dal prossimo lunedì 17 dicembre 2012 sino al 15 gennaio 2013. La tappa calabrese della mostra darà il via ad un lungo viaggio per il mondo, dopo che il prossimo 29 gennaio 2013 approderà a Roma nelle sale del Senato della Repubblica e, successivamente, nella sede europea di Strasburgo.

La rassegna, che si propone di riconoscere e rendere nota la sapienza dei bambini, sarà strutturata in 70 pannelli fotografici con testi, tra i quali la Carta di Alba redatta dalla Fondazione Movimento Bambino sulla tutela dell’infanzia e pubblicata nel libro “Bambini” di Alessandra Santelli e Maria Rita Parsi. Le foto della Santelli sono frammenti di viaggi, momenti, scoperte di un mondo che appartiene ai bambini e che tenta di contenerli nei suoi confini. I testi che accompagnano le istantanee sono attinti da un’opera di Maria Rita Parsi, “Il pensiero bambino” che rappresenta un manifesto sulla filosofia bambina.

Questa raccolta di parole e immagini non è solo artistica, ma anche scientifica, giuridica e politica. La mostra rappresenta un’operazione di conoscenza, di rivendicazione di un diritto fondamentale: il diritto all’infanzia, ovvero quel principio pacificamente rivoluzionario che conferisce autorevolezza a chi, nel mondo, così com’è strutturato, non ha alcuna autorità. > La Camera di Commercio – dichiara il Presidente Gaglioti – ha ritenuto offrire il suo appoggio morale e organizzativo ad un’ iniziativa che rientra negli interessi generali del sistema economico in termini di “sano” sviluppo dell’economia provinciale, che nasce e inizia dai bambini>. Prosegue ancora sostenendo che, > L’ente camerale opera all’educazione alla legalità con azioni in stretta sinergia con la Prefettura mediante la sottoscrizione di un protocollo d’intesa e con il coinvolgimento con le scuole di  ogni ordine e grado>.

All’evento inaugurativo della mostra prenderanno parte tutti gli organismi sociali e professionali interessati, insieme alle più alte autorità civili, militari e religiose.

La fatica tra le terre e il mare

COSENZA –Schiavonea terra meravigliosa fatta di un cielo splendente soprattutto all’alba, di un mare eternamente leale nel custodire i segreti, anche quelli più remoti, di un ponente che gareggia sempre con la tramontana, terra difficile fatta di sfruttati, di disoccupati, di chi scappa, di chi fa ritorno ma soprattutto terra coraggiosa fatta di chi non molla e va avanti nonostante tutto che vive e sopravvive di pesca e di raccolti.

A raccontarla attraverso le mani rugose, i volti stanchi di chi lavora nel mare, nei campi di clementine e negli oliveti è Gaeteano Gianzi, medico di professione e fotografo per passione, tra i più importanti nella nostra regione.

21 scatti in bianco e nero, una storia che racconta dell’amore per una terra e per i suoi frutti, della dedizione e della pazienza degli uomini e delle donne che lavorano, delle emozioni che si provano nel riappropriarsi ogni giorno della natura.

Una narrazione senza tempo di un presente che rimanda inevitabilmente a tradizioni antiche, che fonda l’immagine di una terra generosa, rigogliosa quasi prorompente con il lavoro nei campi sotto un sole che non vuole tramontare mai, con lo sforzo, con il freddo, con il sudore.

Gaetano Gianzi non crea immagini speculari che assomigliano al vero ma racconta la realtà, quella vera, che va oltre a ciò che gli occhi distratti vedono, riesce a cogliere nei volti ogni sfumatura della fatica fisica, che non è sofferenza, per percepirne le pieghe più nascoste.

Le immagini degli agrumi, delle olive, del risultato di una lunga battuta di pesca notturna ci mostrano tutto il lavoro, lo sforzo, la cura che ci sta dietro prima che arrivino sulle nostre tavole e in un qualche modo ci obbligano a una riflessione. Oggi più che mai viviamo nel paradosso per cui la totale mancanza di rispetto per il cibo porta ad abusarne tanto da aumentare notevolmente lo spreco degli alimenti, queste foto, sulla base di quel principio che vede la verità come il solo obiettivo da perseguire, sono un chiaro invito a un consumo alimentare più responsabile e critico.

La mostra “Viaggio nel lavoro per terre e per mare” di Gaetano Gianzi rimarrà esposta fino al 14 dicembre alla Galleria d’arte L’Impronta.

Gaia Santolla

 

Gerhard Rohlfs autore del “Dizionario dialettale della Calabria” in mostra a Bova

BOVA (RC) – Sarà visitabile fino al 3 novembre a Bova (Reggio Calabria) la mostra fotografica “Calabria contadina nelle immagini di Gerhard Rohlfs” allestita per rendere omaggio al famoso filologo, linguista e glottologo tedesco, autore di un testo fondamentale come il Dizionario dialettale della Calabria. La mostra si trova nel Centro visita del Parco Nazionale dell’Aspromonte ospitato presso il bellissimo Palazzo Tuscano e in parte nelle sale di Palazzo Mesiani.

Lo studioso, per oltre sessant’anni si dedicò alle escursioni fotografiche lungo gli angoli più remoti della Calabria, riuscendo a rimuovere il disprezzo che per anni aveva caratterizzato l’area grecanica, quasi ghettizzata.

L’esposizione, articolata in quasi cento fotografie, scattate da Rohlfs tra il 1920 e il 1924, stampate in grande formato, ritrae il mondo contadino, l’ambiente e i protagonisti e con gli strumenti del loro lavoro, fermati nei loro costumi tipici e negli atteggiamenti che testimoniano la classe sociale di appartenenza.

g.r.

Il Settembre Rendese in una mostra fotografica

Sarà inaugurata oggi, sabato 6 ottobre alle ore 18.00 presso il Museo del Presente la mostra  fotografica “Settembre di Luce” a cura dell’Associazione Culturale Fotografica “Ladri di Luce”. L’appuntamento rientra nel cartellone del Settembre Rendese, promosso dall’Assessorato alla Spettacolo e Marketing Teritoriale diretto da Cesare Loizzo. Si tratta di una mostra fotografica dei momenti più belli immortalati dall’obiettivo dei fotografi dell’associazione, presenti a tutti i concerti ed alla manifestazioni previste nel corso del Settembre Rendese.

All’UniCal mostra fotografica di Iskra Coronelli del tema: “La Resistenza No Tav”

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – La ”Resistenza No Tav” in Valle di Susa raccontata da quarantacinque foto, di cui una sola, l’ultima, a colori. Una sequenza di immagini che raccontano un anno di storia: questa la mostra realizzata da Iskra Coronelli, giovane fotografa documentarista romana allestita sul ponte Bucci dell’Universita’ della Calabria. Tanti gli studenti e docenti che hanno ammirato il ”documento storico” della lotta contro la realizzazione della linea ferroviaria dell’Alta velocita’.