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Centro storico: il sindaco Occhiuto replica al Meetup Cosenza Amici di Beppe Grillo

Screenshot_2015-05-31-22-48-08-1“Purtroppo sono costretto a breve giro, e per lennesima volta, a replicare ad accuse sempre più intrise di populismo ribadendo concetti già espressi. E spiace che a rivolgerle siano gli attivisti del Meetup Cosenza Amici di Beppe Grillo con cui pure avevo avviato in passato un confronto costruttivo sullattuazione del programma amministrativo.  Quando si dibatte del Centro storico  – afferma il sindaco Mario Occhiuto  – occorre non essere ipocriti, ricordando che il lavoro da compiere è sterminato, al punto che non bastano 4 anni di consiliatura per ottenere delle soluzioni definitive sui problemi strutturali esistenti. Ciò nonostante, è dall’insediamento che il mio Esecutivo ha puntato ad azioni di rilancio che mirassero a incentivare gli esercizi commerciali (vedi la Zona Franca Urbana), così come ad iniziative culturali e di intrattenimento a rappresentare una nuova vivacità. Abbiamo portato su corso Telesio i Temporary Store, abbiamo dato nuova linfa al teatro Rendano con stagioni di Prosa e Lirica che hanno registrato sold out, come anche il teatro Morelli con la fortunata esperienza dei titoli contemporanei affidati alla compagnia Scena Verticale. Abbiamo portato alla confluenza dei fiumi lestate ‘sociale’ aperta a tutti, con spettacoli gratis che hanno fatto scoprire uno dei più bei scorci della città, garantendo così a chiunque un divertimento democratico. Nella stessa area stiamo realizzando i box art dove arriveranno artisti di ogni nazionalità. Abbiamo ristrutturato gli antichi edifici pubblici attivandoci nel contempo con i poteri a nostra disposizione affinché anche i privati mettessero a norma i loro immobili. E, soprattutto, abbiamo avviato, proprio a cominciare da Cosenza vecchia, il servizio di raccolta differenziata porta a porta, al di là delle difficoltà oggettive. Qui, fra laltro, abbiamo pensato di inaugurare, a riprova di quanto puntiamo su questarea, la premialità per tutti i cittadini più virtuosi attraverso la raccolta punti che permette di ottenere dei bonus per la spesa. Siamo infatti convinti – aggiunge Occhiuto – che, in mancanza di quelle risorse economiche ingenti che necessiterebbero per ristabilire la sicurezza della totalità degli edifici decadenti, è appunto suscitando interesse verso il centro storico, e spostando dunque lasse attrattivo di nuovo da nord a sud, che i privati troveranno stimoli a investire. Per quanto elencato, le critiche da parte del Meetup di Beppe Grillo, conclude il Sindaco, appaiono francamente immotivate.

M5S in marcia per chiedere il reddito di cittadinanza

Grillini in MarciaCOSENZA – Si è svolta ieri 8 maggio, presso la “Casa della Musica” del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza la presentazione della bozza della proposta di legge sul Reddito Minino (definito dal Ministro del Lavoro Poletti di “Dignità”) promosso dal PD, presenti l’On. Roberto Speranza e l’ON. Enza Bruno Bossio. Dimenticando, probabilmente che, giace al Parlamento già da svariati mesi una proposta di legge sul Reddito di Cittadinanza presentata dal M5S con la differenza che la copertura finanziaria è già stata ampiamente individuata dai pentastellati.
Tra il pubblico intervenuto anche una rappresentanza del MeetUp di Cosenza ai quali, alla richiesta dell’apertura di un dibattito sull’argomento, non è stato dato il modo di intervenire. Scelta ormai consueta da parte del partito di maggioranza del Governo il quale preferisce i monologhi ai più civili dibattiti.
Soltanto alla fine della seduta gli attivisti sono stati invitati a salire sul palco per rivolgere qualche domande, malgrado le rimostranze dell’On. Speranza il quale ha rifiutato il confronto filmato e registrato, facendo intervenire le forze dell’ordine, mentre l’On. Enza Bruno Bossio si è mostrata più conciliante e disponibile al dialogo impegnandosi a portare avanti la calendarizzazione della discussione in aula del Reddito di Cittadinanza proposto a suo tempo dal M5S.
A proposito di Reddito di Cittadinanza, ieri gli attivisti Cosentini, sono stati presenti in massa alla Marcia Perugia – Assisi che ha avuto lo scopo, appunto, di portare alla luce la proposta legislativa del Movimento 5 Stelle. Gli attivisti del MeetUp Cosenza “Amici di Beppe Grillo”, hanno provveduto ad organizzare un pullman per raggiungere l’Umbria raccogliendo diversi consensi e tante adesioni. Naturalmente per lottare e portare avanti le proprie idee, non è necessario il denaro ma la passione che supera le difficoltà economiche. I Pentastellati Cosentini si sono autotassati (come sempre) per portare avanti la propria iniziativa, al contrario di eventi come quelli a cui si è assistito venerdì scorso, dove i soldi pubblici dei finanziamenti ai partiti hanno imbastito una manifestazione sfarzosa ma vuota.

Rivolta migranti a Crotone. Laura Ferrara (M5S): poca trasparenza nella gestione.

Non stupisce, ma preoccupa la protesta dei migranti ospiti del Cara di Isola indexCapo Rizzuto. La situazione dei richiedenti asilo attualmente ospitati nella struttura gestita dalle Misericordie deve essere diventata insostenibile, tanto da causare il blocco dei voli dell’aeroporto di Crotone e il blocco della statale 106 da parte di centinaia di migranti. Quello di ieri non è un caso isolato, l’ennesimo purtroppo che va ad aggiungersi alle proteste del 12 marzo scorso dei minori migranti del centro di Poggio Pudano, e la protesta di inizio mese degli ospiti nord africani alloggiati all’ex hotel Ninfa Marina di Amantea. Già nella mia visita al Sant’Anna, nello scorso ottobre, denunciai la poca trasparenza con cui veniva erogato il pocket money ai beneficiari, l’ente gestore fornisce un credito di cinque euro ogni due giorni che gli ospiti possono spendere solo all’interno del centro, con prezzi relativi, perché fissati dal fornitore. Questa una delle questioni che hanno portato allo stato di agitazione di questi giorni. Altra questione cruciale è la lentezza del disbrigo delle pratiche che riguardano i migranti per il riconoscimento dello status di rifugiati. I richiedenti asilo, persone in fuga da paesi in guerra e da realtà drammatiche, arrivano nel nostro paese non per rimanerci. Invece sono costretti a “sostare” nei centri di accoglienza per lunghi mesi. Per loro diventa una prigionia, per i gestori molto spesso, un business a spese del cittadino italiano, come dimostra lo scandalo Mafia Capitale. Durante i colloqui avuti con gli ospiti del Sant’Anna, sono state diverse le istanze portate alla mia attenzione, dall’inadeguatezza qualitativa e quantitativa dei pasti, alla mancata erogazione del kit al momento dell’arrivo. Perfino gli accertamenti sanitari presentavano criticità, tenuto conto che nessun accertamento specifico veniva effettuato sugli ospiti al loro ingresso nel centro, limitandosi al controllo della temperatura e della pressione e ad una auto dichiarazione sull’assenza di malattie, senza contare il fatto, alquanto strano, che gli accertamenti sanitari fossero gestiti dal medesimo soggetto che gestisce la struttura, senza coinvolgere strutture sanitarie pubbliche. Le nostre denunce hanno contribuito a riaccendere i riflettori su queste strutture, sono state fra l’altro riprese in inchieste come quella di andata in onda nelle scorse settimane nella trasmissione de La7 “Servizio Pubblico” e l’approfondimento del periodico “L’Espresso”, risvegliando le coscienze dei migranti, stanchi e frustrati da questa sorta di limbo in cui sono costretti. È tempo che anche qualche coscienza istituzionale si risvegli, nel frattempo, come Movimento 5 Stelle continueremo a tenere alta l’attenzione sulla gestione di queste strutture, sovvenzionate, è bene ricordarlo, interamente con soldi pubblici.

Caso Maggioli e Tares: Miceli (M5S) a De Rango (Pd): ecco come stanno le cose

RENDE (Cs) – Con stupore, il gruppo consiliare del M5S di Rende, ha letto le parole del consigliere De Rango, che vorrebbe addebitare la disastrosa gestione delle casse comunali al Commissario Prefettizio, in carica soltanto per un anno. È evidente – affermano i rappresentanti del M5S –  che il PD ancora non ha compreso le motivazioni dei cittadini rendesi che a maggio 2014 hanno espresso chiaramente il loro malcontento verso “l’azione amministrativa dissennata” di cui parlava il Gip Sabatini (quando ancora il commissario non c’era) operata dalle ultime giunte di centrosinistra.

Restano le ferite aperte, causate dalle amministrazioni targate PD, che si leggono negli ampi stralci della relazione della Commissione d’accesso antimafia pubblicati sui giornali lo scorso anno. Come anche si ricordano le parole dell’ultimo sindaco del PD, Vittorio Cavalcanti, che nell’intervista in cui annunciava le sue dimissioni parlava di un Comune in cui le buone pratiche amministrative avevano lasciato spazio al “disordine amministrativo” e alla “discrezionalità”.

Il gruppo consiliare del M5S è del parere che sia tempo anche per la nuova amministrazione di centrodestra di abbandonare il solito alibi: “è colpa di chi amministrava precedentemente” e cominciare a cambiare realmente le cose.

La questione che il Movimento aveva posto, sulla quale il consigliere di minoranza De Rango si è sentito chiamato in causa, è emblematica. Era la giunta Bernaudo, infatti, che approvava l’affidamento della riscossione tributi ad una ditta esterna (la Maggioli), con un aggio spropositato pari al 33,5%: un terzo di quanto recuperato dalle tasse dei rendesi andava (e con l’ultima proroga di dicembre, andrà ancora) a questa ditta. Il contratto è scaduto il primo marzo 2014 (e all’art.3 della delibera di giunta n.49 del 14/03/2008 si esclude il rinnovo). Il commissario ha deciso la prima proroga fino a dicembre 2014. Quest’estate, un’importante componente della maggioranza di governo della città, il Nuovo Centro Destra, chiedeva  che fosse la Rende Servizi ad occuparsi della riscossione dei tributi, affrancando le casse comunali da quella esorbitante quota trattenuta dalla società esterna. A dicembre stesso, con la maggioranza di centrodestra ormai ben salda al comando, spunta fuori una seconda proroga fino a giugno 2015.

I membri del Movimento 5 Stelle hanno così deciso di evidenziare il caso, combattere contro le esternalizzazioni dispendiose e voler testardamente far risparmiare i soldi dei cittadini che a causa della cattiva amministrazione, hanno subito aumenti fino al 300% sulle tasse pagate.

È curioso – sostiene il gruppo consiliare –  che solo dopo il loro intervento, già si parli del nuovo bando, con un aggio che dovrebbe essere inferiore al 15%. Quindi si poteva operare con una percentuale nettamente inferiore anche prima? Evidentemente sì, ma non si è fatto. Con buona pace dei soldi dei rendesi già sprecati.

Sul resto – concludono – le chiacchiere stanno a zero: siamo tartassati e le colpe sono ben note, e questi scaricabarile o questo volersi tirare fuori dalle responsabilità hanno abbondantemente stancato.

 

Francesco Molinari (M5S) esprime solidarietà al PM Lombardo dopo minacce di morte

Il Senatore M5S Francesco Molinari ha espresso solidarietà nei confronti del PM Giuseppe Lombardo dopo le minacce di morte ricevuto dallo stesso
“Non è facile fare il PM in Calabria, terra dove continua a spadroneggiare la ‘ndrangheta – ha detto Molinari -Non è facile parlare di antimafia in Calabria, lo sanno bene tutti i magistrati impegnati nella locale DDA.
Ma il caso del PM Giuseppe Lombardo, al quale manifestiamo la nostra più sincera solidarietà e vicinanza, amplia in modo inquietante la casistica del terrore che la ‘ndrangheta compila quotidianamente. Siamo consapevoli del grado di compenetrazione e delle interessenze della politica con il potere criminale ma quello che emerge rischia di essere più grave.
Le circostanze in cui sono maturate le minacce fanno delineare una conoscenza specifica dell’attività e delle abitudini del magistrato da parte di chi le ha profferite : conoscenza che potrebbe condurre a far presagire l’esistenza di gole profonde nei medesimi ambienti investigativi.
Un’intimidazione la cui qualità è duplice, in positivo ed in negativo. In positivo, per il segno dell’avvicinamento all’obiettivo primario dell’eliminazione dei santuari criminali occulti ; in negativo per la possibilità che le indagini possano venir compromesse dall’allontanamento del PM dalle indagini.
Lasciando il compito alle Forze dell’Ordine di scoprire gli infami estensori delle minacce, si conferma l’importanza della celerità con cui le medesime devono essere portate a termine; celerità che può essere frutto unicamente di un aumento dell’impiego delle risorse investigative nella lotta alla ‘ndrangheta.
Ma si conferma anche l’importanza della qualità e della fedeltà degli uomini che sono preposti alla lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata, una criminalità sempre più sfrontata e sempre più ricca. Una criminalità che potrebbe godere di importanti complicità pure dentro le istituzioni che sono deputate alla sua lotta : un incubo che occorre esorcizzare.
E’ a questo scopo che, da tempo, abbiamo iniziato una campagna in favore del senso più profondo della giustizia e della legalità – conclude il Senatore – promuoveremo ambedue in tutte le sedi opportune.”

M5S sull’aumento della Tari a Rende:” I debiti li paghi chi li ha accumulati”

Il movimento cinque stelle si è pronunciato in merito all’aumento fino al 294% della Tari a Rende: “Al Bilancio, Crusco, brinda all’approvazione del bilancio preventivo – si legge in una nota – copia conforme della rimodulazione del piano di rientro approvato dalla maggioranza neanche un mese fa. Ma a pagare i debiti del comune di Rende saranno soltanto i cittadini e i tanti commercianti che in queste ore stanno facendo i conti con la Tari, che presenta un aumento fino al 294%. Cartelle pazze? Ce lo auguriamo, visto che sono arrivate già scadute nelle mani dei contribuenti.Come Movimento 5 Stelle – da soli tra le varie forze di minoranza in Consiglio – abbiamo votato contro la rimodulazione del piano di rientro denunciando che a pagare per i debiti accumulati dalla vecchia amministrazione sarebbero stati solo i cittadini. Il Pd – che pure dice che questi debiti non esistono – invece, si è astenuto. La compagine di centrodestra ha votato a favore e oggi si è anche rallegrata per l’ottima riuscita dell’operazione.Noi chiediamo a gran voce che il sindaco Manna proceda con l’operazione verità promessa in campagna elettorale sui reali – e non fittizi – debiti che gravano sulle casse del Comune. I debiti li deve pagare chi li ha accumulati. Non è possibile lavarsene le mani con accordi sottobanco alle spalle dei cittadini. Rende ha bisogno di un nuovo corso. Purtroppo questa amministrazione continua a fare gli stessi errori delle precedenti. Dovremmo seguire invece esempi virtuosi, come quelle dei Comuni a 5 Stelle – vedi Ragusa e Assemini – dove non solo si sono ridotti i coefficienti sulla tassa rifiuti Tari incentivando la cittadinanza verso pratiche virtuose, che sicuramente costano molto meno, ma si è anche riusciti – concludono i penta stellati – ad azzerare la tassa sui servizi indivisibili, Tasi.

Francesco Molinari dell’M5S parla dei bilanci regionali

L’avvocatore Francesco Molinari, senatore M5S, si è pronunciato in una nota sui bilanci regionali:

“(…) Si è tenuta oggi 27 novembre, un’audizione del Presidente della Corte dei conti sull’armonizzazione dei bilanci degli enti territoriali e sul sistema contabile delle Regioni.

I problemi emersi nei giudizi di parificazione sui rendiconti generali delle Regioni per gli esercizi 2012 e 2013, delineano un quadro che, pur scontando l’attuale diversificazione dei sistemi contabili delle Regioni, deve puntare, oltre al perseguimento dell’unitarietà tracciata, a scongiurare una rappresentazione dei conti del sistema regionale conseguente ad un’applicazione “personalizzata” delle disposizioni da parte delle singole Regioni.

È inutile richiamare l’importanza del tema dell’armonizzazione ai fini della trasparenza dei conti pubblici e delle verifiche sugli equilibri di bilancio : come ripetutamente affermato dalla giurisprudenza costituzionale, il coordinamento della finanza pubblica richiede basi conoscitive univoche.

La conformazione degli enti territoriali ai principi previsti della programmazione, della contabilità finanziaria, della contabilità economico-patrimoniale e del bilancio consolidato sono, infatti, legati all’adozione del piano dei conti integrato, allo scopo di raccordare i conti delle amministrazioni pubbliche con il Sistema europeo dei conti nazionali.

L’uniformità delle regole contabili acquista maggiore importanza per le Regioni, storicamente dotate di sistemi contabili autonomi e, perciò, con maggiori ripercussioni sulla confrontabilità degli andamenti finanziari e gestionali e, quindi, sull’effettività dei controlli di legge.

Ora, non si vuole annoiare con le sterili risultanze delle difformità rilevate – ovvie per quanto anticipato – in relazione alla regione Calabria; è noto, peraltro, come l’avanzo di amministrazione sia stato parificato a 6.292,46 milioni di euro (a causa dell’insussistenza di residui attivi per 136,20 milioni).

Quello che è preoccupante ed occorre sottolineare è la criticità della nostra finanza. La scarsa liquidità di cui gode la nostra regione è da imputare, infatti, al fenomeno strutturale – così si esprime la magistratura contabile – dei pignoramenti in tesoreria che nel 2013 hanno raggiunto l’importo di ben 24,52 milioni : un fatto che, contemporaneamente alle anticipazioni di cui al D.L. n.35/2013 (quello recante norme per il pagamento alle imprese dei debiti della P.A.), in unione alle altre disponibilità, crea la possibilità che entrate a destinazione specifica vengano utilizzate per pagamenti di spese diverse da quelle originariamente previste.

Un’altra nota dolente è la gestione dei (…).

Eppure, in questa situazione sconsolante, c’è un aspetto peggiore : quello dell’indebitamento, pari a 1.260 milioni (…)Anche per ciò che riguarda il Servizio Sanitario Regionale si segnalano irregolarità in quanto con l’indebitamento per il ripiano del disavanzo del 2000 si sono coperti i pignoramenti contabilizzati nel 2012, relativi agli anni 2010, 2011 e 2012; né è stato ancora definito il processo di consolidamento degli enti rientranti nel S.S.R. con il rendiconto regionale.

Insomma, il quadro che emerge dai dati rende inutile ogni commento sugli stessi ed è indicativo dell’insana amministrazione regionale che si è consolidata nel tempo. Ed è a fronte di tale considerazione che risulta ancora più amara l’esclusione del M5S dalla composizione del futuro Consiglio regionale, un’esclusione dovuta principalmente alla dabbenaggine di coloro che hanno condotto irresponsabilmente la nostra campagna elettorale. Un’irresponsabilità che colpirà- ha concluso Molinari – tutti i calabresi che saranno ancora una volta governati da chi ne ha mortificato le legittime aspettative sinora.”

M5S “Le recenti elezioni impongo autocritica a tutto il Movimento”

Autocritica sulle elezioni da parte dei vertici regionali M5S: “Il risultato delle recenti elezioni regionali impone a tutto il Movimento, nessuno escluso, una forte e vera autocritica”. Ha affermato Sebastiano Barbanti, deputato calabrese del Movimento 5 Stelle, dopo il crollo dei consensi “Piú che pensare ai confronti numerici, penso alle centinaia di cittadini che mi scrivono chiedendo attenzione e risposte” continua e prosegue: “stiamo lavorando con molto impegno in Parlamento ma dobbiamo andare a raccontarlo, nelle piazze e in tutti gli altri luoghi, compresa la tv (…) Credo nel M5S che chiede trasparenza e offre trasparenza, che i leader li fa eleggere dai cittadini e non li sceglie con un post, che mette al primo posto l’autorevolezza e non l’autorità, che promuove e rispetta il lavoro dei tanti attivisti, che è inclusivo e non discriminatorio. Questo i cittadini e i nostri elettori lo sanno benissimo e per questo ci hanno punito”.

Parlamento europeo: Laura Ferrara interviene sull’immigrazione

BRUXELLES – Laura Ferrara, eurodeputata calabrese, è intervenuta in merito al problema immigrazione durante l’audizione del commissario designato Dimitris Avramopoulos.
“Quando il governo Papandreou fece costruire una barriera di filo spinato sul confine greco con la Turchia – ha affermato la Ferrara – lei elogiò l’iniziativa rilevando la necessità di “proteggere la nostra società e i nostri confini dall’immigrazione irregolare. Leggendo il programma della commissione Junker questo sembra anche il principio alla base delle azioni della nuova. Ma questo non risolve il problema di coloro che prendono la via del mare e vi perdono la vita”.
L’intervento della Ferrara si è chiuso con alcune incalzanti richieste al commissario Avramopoulos: “quali altre misure pensa di prendere per far fronte a questa emergenza” e “quale sarebbe l’alternativa legale che si offre alla immigrazione irregolare, per evitare che si continui a fare leva sulla disperazione e sullo stato di necessità dei migranti”.

Disoccupati tra gli scrutatori di seggio: proposta M5s

MENDICINO (CS) – In vista delle elezioni comunali ed europee del prossimo 25 maggio, il Movimento 5 Stelle di Mendicino ha richiesto all’amministrazione comunale di selezionare gli scrutatori di seggio tra i propri concittadini disoccupati.

Lo ha fatto con una lettera, indirizzata all’attuale Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale di Mendicino, alla Commissione Elettorale e ai capogruppo del consiglio, consegnata agli uffici competenti.

“Si tratta di un piccolo gesto – ha spiegato Morena De Franco, candidato portavoce a sindaco e firmataria della missiva – ma che noi riteniamo essere utile, oltre che simbolico, in un momento di drammatica crisi come quello che stiamo attraversando. Le istituzioni locali da anni, specie a ridosso delle tornate elettorali, dichiarano di volere pensare a quanti sono particolarmente svantaggiati. La nostra proposta in questo senso – ha continuato De Franco – è molto semplice e facile da attuare. In occasione delle elezioni del prossimo 25 maggio, il Comune dovrà indicare gli scrutatori di seggio, la cui formazione della graduatoria permette notevole discrezionalità. Chiediamo soltanto – ha proseguito – che accanto ai criteri già previsti dalla Legge venga aggiunto quello della condizione di disoccupazione, autocertificata dai concittadini che daranno disponibilità ad essere inseriti nell’apposito albo. Nel caso in cui i richiedenti dovessero superare il numero di seggi elettorali a disposizione, si procederà a selezionare coloro i quali versano nello stato di disoccupazione da più tempo. Al comune basterà poi incrociare i dati rilasciati con quelli per il centro dell’impiego, e poi stilare la graduatoria definitiva. Tutti noi attivisti mendicinesi – ha concluso De Franco – auspichiamo fortemente che l’attuale amministrazione voglia tenere conto della nostra proposta, che darebbe un poco di sollievo alle famiglie meno abbienti senza peraltro gravare sulle casse comunali”.

La medesima proposta alle rispettive amministrazioni comunali è stata presentata anche dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Rende e di Montalto Uffugo.