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Applicativo per migliorare la fruizione. Così il Museo dei Brettii e degli Enotri diventa 3.0

COSENZA – Il Museo dei Brettii e degli Enotri si dota di un nuovo strumento tecnologico che consentirà una migliore fruizione della sua straordinaria collezione numismatica. Infatti il monetiere della collezione cosentina – costituito da 300 monete in argento e bronzo, greche, brettie, romane, bizantine e alcune moderne – formatosi già dall’inizio del secolo scorso attraverso donazioni di piccole collezioni e acquisizioni di monete provenienti da scavi effettuati nel territorio, è stato oggetto di sperimentazione da parte della Società Naos Consulting, azienda d’informatica e di sviluppo di tecnologie legate ai Beni Culturali, capofila del progetto V.I.S.A. il cui obiettivo è quello di realizzare un nuovo modello di spazio museale, denominato Museo 3.0, raccogliendo la sfida lanciata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) di aumentare le performance dei musei italiani mediante l’uso del digitale, potenziando in modo consapevole l’aspetto tecnologico della comunicazione per la fruizione e la valorizzazione delle opere d’arte. Un modello di museo connesso, reale, moderno, orientato ad un’ampia accessibilità culturale attraverso le moderne tecnologie ICT. Il progetto V.I.S.A. (Visualizing Innovative and Social Artworks) è finanziato nell’ambito del POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020 ASSE I – PROMOZIONE DELLA RICERCA e DELL’INNOVAZIONE e realizzato in collaborazione con il Dipartimento Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e con Demoskopika (azienda specializzata nell’attività di analisi ed elaborazioni dati). Il progetto si avvale anche di consulenze speciali di altri centri di ricerca e gestione, come il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno, il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali di Napoli DATABENC e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli. Attraverso un rilievo delle monete, durato diversi mesi, con un approccio analogico e digitale che ha visto l’utilizzo di tecniche sofisticate e un lavoro di precisione effettuato su ciascuna moneta per coglierne tutti i dettagli, evidenziarne i bassorilievi e gli altorilievi presenti e gli spessori, è stato creato un applicativo tecnologico che riproduce digitalmente il monetiere del Museo cosentino. In questo modo, gli utenti possono vedere le singole monete rilevate in 3D con maggiore dettaglio, ruotarle a 360° e scoprire i particolari tramite zoom, tutte azioni che fisicamente non si possono effettuare per motivi di conservazione. L’applicativo propone una fruizione di tipo clicca-e-fruisci: dalla home si accede, tramite un avatar, all’interno di una stanza virtuale dove sono posizionati gli espositori dedicati alle monete suddivisi per cronologia e tipologia. Cliccando su ciascuna moneta si possono vedere i dettagli, leggere le didascalie associate e, per un gruppo, vedere i personaggi rappresentati su ciascuna faccia, ricostruiti in 3D. Sono stati definiti oltre 10 exempla di monete, per le quali si è proceduto alla modellazione tridimensionale del repertorio di personaggi rappresentati su ciascuna faccia: divinità e sovrani, eroi a cavallo, scene sacre, animali fantastici e mitologici che prendono “magicamente” vita trovando nuova linfa vitale proprio nella ‘copia digitale’. Scene che rappresentano la base di partenza per il cosiddetto ‘racconto visuale’ dei reperti, proprio di una fruizione più dinamica, interattiva e multi-sensoriale dell’intero monetiere. Infine, una particolare sezione dell’App è stata dedicata allo storytelling digitale di una moneta specifica, nella fattispecie un denario romano d’argento raffigurante sul fronte l’effigie di Roma e sul retro i Dioscuri a cavallo. La moneta, volteggiando in aria, offre allo spettatore il pretesto per poter apprezzare meglio le scene rappresentate su ciascun lato. Il racconto digitale, che si dispiega proprio all’interno della sala del monetiere, è sviluppato grazie alla voce narrante di Roma, che si ‘umanizza’ attraverso le moderne tecniche del motion tracking facciale. Si tratta di uno strumento proprio di una fruizione, cosiddetta, ‘per Edutainment’, ovverosia di intrattenimento-educativo (o di didattica ludica), al fine di consentire ad un pubblico vasto la fruizione più dinamica e interattiva dei reperti esposti. La direzione del Museo dei Brettii e degli Enotri invita a scoprire questo nuovo servizio, visitando la struttura che – si ricorda – in questo periodo offre possibilità di visita in sicurezza, prenotando sul link www.museodeibrettiiedeglienotri.it/ticket-online.

La direttrice del Museo dei Brettii si racconta al Soroptmist

Cosenza ( Cs) – Sarà una qualificata esponente del Comune capoluogo ad inaugurare  domani, mercoledì 24 febbraio, il ciclo di conferenze pensato dal Soroptimist Club di Cosenza per far conoscere le professionalità femminili sul territorio, attraverso le testimonianze di donne che abbiano raggiunto una elevata formazione o che già occupino ruoli significativi nella società. Il programma “L’Alfabeto delle Donne” -una per ciascuna lettera dell’alfabeto- inizia dalla A di Archeologia e la donna chiamata a rappresentarla sarà la Direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri Maria Cerzoso. L’appuntamento è alle ore 17 nella stessa sede del Museo, nel Complesso di Sant’Agostino. Si inizierà con la presentazione del progetto Soroptimist da parte della Presidente Marialuigia Campolongo. Seguirà la relazione della Direttrice Cerzoso che, subito dopo, accompagnerà gli ospiti in una visita guidata al Museo.

Proseguono al Museo dei Brettii i concerti dell’Autunno Musicale

COSENZA – L’appuntamento è per sabato 20 ottobre, alle ore 18,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri, per il quinto appuntamento dell’Autunno Musicale, la stagione concertistica internazionale promossa dall’Associazione Musicale “The Brass Collection” e dall’Associazione “Amici della Musica” di Mendicino e patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza. In programma, il concerto dal titolo “Les chemins de l’amour” da Francis Poulenc a Edith Piaf. Ne saranno protagonisti il soprano Elena Bakanova, Gianni Ghè (voce) e Raffaele Mascolo al pianoforte. Un concerto impregnato di cultura musicale francese quello di sabato per il quale il direttore artistico dell’Autunno Musicale, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione, si è assicurato un trio dalla molteplice esperienza internazionale. Non nuova al repertorio francese il soprano Elena Bakanova, formatasi all’Opera National du Rhin di Strasburgo e trasferitasi per un lungo periodo in Francia dove ha perfezionato lingua e repertorio francesi con i maestri Michel Plasson e Francoise Pollet. Di particolare versatilità, la Bakanova ha cantato nei teatri lirici di tutto il mondo. Tra i suoi impegni più recenti i concerti con l’Orchestra dei Solisti di Monte Carlo e il ruolo della Contessa di Folleville ne “Il viaggio a Reims” di Gioacchino Rossini andato in scena al

il soprano Elena Bakanova

Teatro Municipale di Piacenza. Molto diverso il percorso artistico di Gianni Ghè, la voce del concerto “Les chemins de l’amour”. All’inizio degli anni sessanta, intraprende la sua ricerca musicale, spinto dall’esigenza di dare testimonianza dei propri sentimenti e dei propri valori. Seguendo un percorso di compositore autodidatta, Gianni Ghè approda al Liceo musicale di Alessandria. Nel 1965, con Gianfranco Calorio e Dario Ricci, dà vita al gruppo di musica popolare “I nuovi trovieri”, nel 1968 incide l’omonimo LP e con Franco Castelli fonda il “Canzoniere Popolare Alessandrino”. Successivo il suo ingresso nel mondo del teatro, con il “Gruppo teatro realtà” e il collettivo “Uomo nuovo”. Tornato ad occuparsi di composizione, autoproduce due album: “A conoscerla davvero” e “Il campo delle pietre” con arrangiamenti di Claudio Palli Nel 2000 riprende l’esperienza del teatro-concerto, rinnovando l’esperienza dei Nuovi trovieri. Con la nuova collaborazione di Giorgio Penotti, nascono i due recital “Il principe e il villano” e “Gira ra rôva”, costruiti sulla ricerca nel campo della musica popolare internazionale e alessandrina. Nel 2005 compone la favola musicale “I cavalieri della tavola quadrata” e nel 2009 fonda l’orchestra multietnica “Furastè”. Nel 2010 e nel 2011 partecipa con il suo concerto “Vorrei dirti parole” al Festival Luoghi Immaginari della Regione Piemonte. Intensissima l’attività concertistica anche del terzo protagonista del concerto in programma sabato 20 ottobre al Museo dei Brettii, il pianista Raffaele Mascolo. Numerose le esibizioni e le direzioni d’orchestra in giro per il mondo. Vasto il suo repertorio anche nel campo operistico, che spazia dal ‘600 al ‘900, con opere che vanno da Rossini a Donizetti, da Verdi a Leoncavallo a Bizet. Sue esecuzioni sono state trasmesse dalla rete culturale della tv messicana, dal “Canale Cultura” della Televisione di Stato Russa e dalla Radio Vaticana. Recentemente ha debuttato in Danimarca con l’Orchestra della Radio Nazionale Danese a Copenhagen ed ha eseguito per la prima volta in Russia l’Orfeo di Claudio Monteverdi presso l’Hermitage a San Pietroburgo.