Archivi tag: Musmanno

Erosione costa tirrenica, al via gli interventi di messa in sicurezza

CATANZARO – L’Assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno è intervenuto sugli imminenti lavori relativi al contrasto dell’erosione costiera in Calabria. «Si parte con i lavori di messa in sicurezza delle aree a rischio di erosione costiera del tratto di costa Cetraro-Acquappesa-Guardia Piemontese e Fuscaldo», ha dichiarato Musmanno.

«Nello specifico, – ha dichiarato – dopo l’avvenuta approvazione del Master Plan curato dall’Autorità di Bacino che, ha previsto e quantificato sia in termini progettuali che in termini finanziari,  tutte le opere necessarie a risolvere o quantomeno mitigare gli effetti delle mareggiate che nel corso degli ultimi anni hanno messo in ginocchio molti comuni costieri maggiormente esposti a questo fenomeno. Al raggiungimento di tale importante traguardo hanno contribuito anche le Province, già competenti in materia di difesa del suolo, e il Provveditorato delle OO.MM. Più in particolare sono stati costituiti appositi gruppi di lavoro che hanno valutato congiuntamente tutte le criticità esistenti proponendo le relative soluzioni. Cosi facendo, centralizzando tutte le informazioni provenienti dagli enti sotto un unico indirizzo, si sono pianificati   gli interventi da attuare in modo organico e non frammentario. Ciò in quanto,  una problematica cosi complessa quale la difesa costiera non può essere affrontata a compartimenti stagni o anche solo valutata a livello comunale. Quest’esempio ha dimostrato come la “filiera istituzionale” funziona se è permeata da obiettivi chiari e condivisi. All’interno di questo quadro conoscitivo – ha detto ancora Musmanno – sono stati programmati e finanziati, dal Ministero dello Sviluppo Economico, i primi interventi di messa in sicurezza per 38 Meuro, in questo contesto, evidenzia l’Ing. Salvatore Siviglia, Responsabile dell’Accordo di Programma,  è stato inserito un intervento di  4 Meuro che riguarda il tratto Porto di Cetraro litorale di Paola». Pur nella consapevolezza che gli interventi previsti non possono risolvere completamente il problema dell’erosione costiera, nella nuova programmazione degli interventi volti alla mitigazione del rischio idrogeologico, il Presidente Oliverio ha voluto dare un forte impulso alla risoluzione di tale criticità, prevedendo importanti risorse finanziarie da destinare alla mitigazione del rischio da erosione costiera partendo da una visione complessiva.

 

Musmanno: «Con il prossimo bando regionale stop ai disagi nel trasporto pubblico locale»

ROVITO (CS) –
I disagi degli abitanti della Presila cosentina per la carenza dei servizi di trasporto pubblico sono stati al centro di un dibattito organizzato a Rovito dalla locale sezione del Partito Democratico. Introdotti dal segretario Pd Rosita Dinapoli, i lavori, dopo il saluto del sindaco Felice D’Alessandro, sono proseguiti con le relazioni del direttore delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo e con l’intervento dell’assessore regionale alla mobilità Roberto Musmanno. I cittadini lamentano l’alto costo per il trasporto pubblico e l’esiguità dei mezzi a disposizione. Vecchie problematiche che dovrebbero essere risolte dalla riorganizzazione dei servizi predisposta dalla Regione. L’assessore Musmanno ha annunciato i primi bandi entro il gennaio del prossimo anno. «Per la Calabria è una svolta storica – ha sottolineato – Abbiamo riacceso una pentola spenta da anni. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione disastrosa, con un debito che ammontava a circa 250 milioni di euro, sia per quanto riguarda i servizi su ferro che su gomma, con un rapporto ricavi-costi fortemente deficitario. In questo momento –ha aggiunto – stiamo preparando le gare che dovrebbero partire entro la fine dell’anno. Da qui a breve approveremo un documento che riguarda il livello dei servizi minimi. Per quanto riguarda l’area urbana di Cosenza la riorganizzazione dei servizi passa attraverso la realizzazione della metrotranvia Cosenza-Rende-Unical. Questa struttura consentirà il collegamento veloce tra l’area urbana cosentina e tutti i comuni che le fanno da corona, compresi quelli presilani. Uno degli obiettivi che realizzeremo attraverso le gare è, appunto, quello di garantire la interazione dei servizi su ferro e su gomma, la cui positiva incidenza si misurerà attraverso l’uso combinato bus-metrotramvia e bus-treni, sia quelli eserciti da Ferrovie della Calabria che da Trenitalia».
Secondo il direttore generale delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo, l’esperimento delle gare «consentirà un vero e proprio salto di qualità nel trasporto pubblico locale. Si chiude con il passato e si individuano, attraverso un organismo terzo, i bacini ottimali, espletando le gare e premiando la migliore offerta. I servizi, quindi, verranno completamente ridisegnati. Il vero problema riguarda, semmai, il riammodernamento dei mezzi di trasporto. L’ultimo acquisto di autobus risale al 2005. Da allora quei mezzi sono diventati obsoleti».

Camera di Commercio, oggi una tavola rotonda sul tema dei trasporti

COSENZA –  La Camera di Commercio di Cosenza ha ospitato oggi una tavola rotonda dedicata al tema dei trasporti in Calabria. Hanno partecipato alla discussione, il presidente dell’ente camerale, Klaus Algieri, l’assessore regionale ai trasporti, Roberto Musmanno, il rappresentante Autorità Nazionale Regolazione Trasporti, Consigliere di Stato Giulio Veltri, il direttore regionale Trenitalia Calabria, Piero Mannarino, il responsabile Ufficio Viabilità Calabrese ANAS, Marco Moladori, il dirigente della Provincia di Cosenza, Claudio Carravetta, il dirigente Ufficio scolastico provinciale, Luciano Greco, ma anche i rappresentanti di associazioni e imprese del settore trasporti e del turismo, e i comuni di Cosenza, Altomonte, Cariati, Castrolibero, Mendicino, Montalto Uffugo, Paterno C., San Fili. «Il sistema dei trasporti – afferma Klaus Algieri – è per sua natura fortemente connesso con molteplici aspetti dello sviluppo economico di un territorio. È per questo che abbiamo pensato di fare incontrare gli addetti ai lavori non solo con le imprese operanti nel settore, ma anche con i rappresentanti delle istituzioni locali, delle scuole e dei consumatori, nella convinzione che solo dal confronto e dall’ascolto delle esigenze di ciascun portatore di interesse possano nascere proposte efficaci per l’intera collettività». Moltissimi i temi affrontati nel corso del dibattito. Imprese e associazioni hanno direttamente coinvolto i relatori, in particolare l’assessore Musmanno, quale interlocutore di riferimento per il territorio, su argomenti come la legge regionale n. 35/2015 sulla disciplina dei trasporti; l’istituzione del comitato regionale della mobilità; la necessità di efficientare le infrastrutture esistenti attraverso la riprogrammazione dei percorsi e degli scambi gomma-ferrovia; la realizzazione di stazioni ferroviarie virtuali in cui poter acquistare biglietti utilizzabili sulle reti Calabresi; gli investimenti in nuovi treni per portare a 5 anni la vita media dei mezzi carrozzabili entro il 2022; lo stanziamento di 860 milioni di euro per la riqualificazione del tratto della SS 106 tra Crotone e Sibari, con creazioni di raccordi a carreggiata doppia per evitare i centri abitati; la velocizzazione del tratto ferroviario jonico tramite interventi infrastrutturali sui 193 passaggi a livello che oggi la rallentano; lo sblocco di 3,7 miliardi di euro a livello nazionale per il rinnovo del parco autobus esistente, e molto altro ancora. L’iniziativa rappresenta l’ennesima occasione di confronto tra istituzioni e territorio voluta dalla Camera di commercio di Cosenza, che ha già in programma nuovi incontri su altri temi centrali per lo sviluppo economico.

Nuova piattaforma “Sismi.Ca”, Musmanno ne discuterà in Consiglio

CATANZARO – Su richiesta dell’Assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, il presidente della IV commissione consiliare Domenico Bevacqua ha convocato, per il prossimo 28 febbraio, una seduta durante la quale l’Assessore risponderà alle domande dei consiglieri e dei rappresentanti di “Ance Calabria” e degli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti sul tema della nuova piattaforma per l’inoltro delle richieste di autorizzazione sismica. La piattaforma, denominata “Sismi.Ca”, è operativa a partire dal nove gennaio scorso. L’introduzione del nuovo sistema –  si legge in una nota ha generato attenzione e, in alcuni casi, preoccupazione da parte dei professionisti, come spesso avviene di fronte a innovazioni tecnologiche che impattano sul lavoro quotidiano. Nelle ultime settimane, tuttavia, diversi articoli di stampa hanno riportato informazioni non corrette, rischiando di alimentare sfiducia e pregiudizi rispetto a uno strumento che, invece, introduce innegabili vantaggi per il sistema di prevenzione del rischio sismico in Calabria e per gli stessi professionisti. Al fine di favorire un confronto trasparente, l’Assessore Musmanno ha proposto un incontro pubblico in cui garantire una corretta comunicazione fra le parti. L’obiettivo è quello di rispondere ai dubbi che sono stati manifestati da alcuni professionisti e dai consiglieri che si sono fatti portavoce delle loro preoccupazioni. Attraverso una collaborazione costruttiva si auspica di ridurre i disagi associati a questa fase transitoria e accelerare, invece, il conseguimento dei vantaggi ottenibili a regime.

Guccione interroga Musmanno sul servizio di mobilità

«L’assessore Roberto Musmanno dovrebbe spiegare ai calabresi quali sono le ragioni che hanno impedito la realizzazione del progetto di infomobilità nella sua interezza. Un progetto avviato in seguito alla stipula di una convenzione proprio fra Regione e università della Calabria. E, cosa ancora più importante, sarebbe il caso che Musmanno spiegasse se è stato attivato il servizio di certificazione, previsto nella convenzione, del trasporto pubblico locale. E se sì, forse sarebbe il caso di diffondere questi dati. I calabresi hanno il diritto si sapere che l’installazione dell’hardware in grado di consentire la monitorizzazione costa 1600 euro per ognuno dei 1846 veicoli interessati. E quali sono, a oggi, i costi di tale servizio». E’ quanto chiede il consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Guccione, in una interrogazione rivolta all’assessore regionale con delega ai Trasporti Roberto Musmanno. «Il servizio di certificazione – afferma Guccione – è un’idea importante. Resta da capire se è stata messa in atto. E, in caso contrario, quali sono i motivi, dopo 5 anni, per cui un progetto così decisivo nello scacchiere della mobilità regionale non è andato in porto. La Regione eroga 138 milioni di euro alle aziende di trasporto pubbliche e private. I cittadini hanno il diritto di essere informati. E per questo chiedo all’assessore se non ritiene necessario, al fine di mettere ordine e introdurre una maggiore trasparenza ed efficienza in un settore soggetto spesso a mancati servizi che arrecano danno ai cittadini e all’economia regionale, mettere in atto iniziative necessarie e urgenti per fare in modo che tali strumenti previsti dalla convenzione vengano tutti immediatamente attivati. L’obiettivo generale dell’accordo fra Regione ed Unical era quello di garantire i servizi del trasporto pubblico locale più efficaci, efficienti e più vicini alle esigenze dei cittadini e dei turisti. Il sistema previsto doveva raggiungere i seguenti obiettivi principali: realizzare la certificazione del servizio di trasporto pubblico locale eseguito dalle aziende di trasporto concessionarie, fornire servizi di infomobilità all’interno del territorio, fornire servizi alle aziende concessionarie, consentire l’analisi dei dati derivati dallo svolgimento del servizio del trasporto pubblico locale. L’assessore Musmanno – conclude Guccione – a marzo del 2016 ha annunciato che il sito Core (Centrale operativa regionale) per i servizi di trasporto pubblico locale sarebbe stato on line, sottolineando che il sistema ancora non è stato completato in base alla convenzione stipulata il 15 novembre 2011 fra Regione e Unical. Adesso aspettiamo risposte».

Regione Calabria, presentazione del nuovo sistema informativo SISMI.CA

CATANZARO – Lunedì 23 maggio alle ore 15,00 presso la Sala Verde della Cittadella Regionale sarà presentato il nuovo sistema informativo SISMI.CA che dal prossimo luglio sostituirà il vecchio sistema SIERC come piattaforma telematica per la presentazione di richiesta di autorizzazioni regionali a fini antisismici ai sensi dell’art. 94 del DPR 380/2001. Ne ha dato notizia l’assessore regionale Roberto Musmanno: «Il sistema consentirà l’eliminazione completa dei progetti cartacei che attualmente, ai sensi della normativa vigente, vengono presentati in triplice copia presso gli uffici regionali degli ex genii civili». In questo modo la Regione Calabria, tra le prime in Italia, andrà ad adeguarsi alle direttive nazionali in termini di dematerializzazione del procedimento amministrativo: i professionisti, infatti, potranno presentare i progetti esclusivamente in formato digitale a con invio telematico tramite il nuovo sistema. L’istanza verrà, così, protocollata automaticamente dal sistema che rilascerà la relativa ricevuta digitale. Da qualche mese, ormai, i tecnici indicati dagli ordini professionali stanno testando il nuovo sistema, per ridurre al minimo i disagi che comporta l’introduzione di nuove procedure. Anche per questo, la Regione ha fatto sapere che per i primi tempi sarà garantito ai professionisti un servizio di supporto.

Nel corso del seminario informativo, in collaborazione con gli ordini professionali e con l’ANCE, oltre che gli aspetti informatici, saranno esaminate anche, in un intervento che sarà tenuto dal magistrato del TAR Calabria Dott. Nicola Durante, le implicazioni normative collegate alla dematerializzazione del procedimento autorizzativo.

Ferrovie in disuso, assessore alle Infrastrutture Musmanno ascoltato dalla Commissione Parlamentare Trasporti

CATANZARO – L’Assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha partecipato all’audizione, nella sede della Commissione parlamentare “Trasporti” della Camera sulla Proposta di Legge governativa  “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”.

Presente anche Giuseppe Lo Feudo, Direttore Generale di Ferrovie della Calabria. La proposta di legge riguarda l’istituzione di linee ferroviarie, su tutto il territorio nazionale, con finalità turistiche, attraverso l’utilizzazione delle linee cosiddette “sospese”, sulle quali, cioè, non vengono più erogati servizi ordinari. L’Assessore Musmanno, chiamato dalla Commissione ad esporre le valutazioni della nostra Regione,  ha espresso un giudizio positivo sulla proposta di legge in esame ed ha indicato due percorsi ferroviari che possiedono le caratteristiche descritte nella proposta di legge e che ne potrebbero essere trasformati in ferrovie turistiche: la Ferrovia Silana, nella provincia di Cosenza e le Linee Taurensi, in provincia di Reggio Calabria. Le linee sono entrambe a scartamento ridotto, progettate per integrarsi con la difficile orografia del territorio calabrese.

“I due percorsi rappresentano – ha detto Musmanno – attrattive turistiche in sé, grazie alla presenza di materiale rotabile d’interesse storico e di edifici d’interesse ingegneristico-architettonico. Un valido esempio è la vaporiera FCL 353, unica locomotiva di questa tipologia utilizzabile in tutto il sud, che potrebbe essere ripristinata sulla Ferrovia Silana; oppure la FCL 188, ultimo esemplare del suo genere, che potrebbe essere rimessa in funzione sulle Taurensi. Diverse sono inoltre le strutture d’interesse architettonico-ingegneristico, come il viadotto di S. Eufemia di Aspromonte sulle Ferrovie Taurensi o, sulla Linea Silana, la nota “galleria elicoidale”, che percorre un cerchio quasi completo di raggio pari a 100 m e che, con una pendenza del 35‰, ritorna sullo stesso versante della montagna da cui era iniziata, dopo aver superato oltre venti metri di dislivello. Le ferrovie turistiche possono inoltre essere proficuamente integrate con altri percorsi di “mobilità dolce”.

Metrotramvia, il parere dell’economista Matteo Olivieri

Rende ( Cs) – “Nel corso del secondo evento pubblico di illustrazione del progetto “Metrotramvia Cosenza – Rende – Unical” tenutosi il 22 Marzo all’Università della Calabria, sono stati illustrati alcuni indicatori finanziari relativi al progetto stesso che, se solo adeguatamente discussi, ne avrebbero spiegato meglio di tante parole la natura fallimentare. Nello specifico, si è fatto riferimento al Valore Attuale Netto (VAN), pari a zero, e al Tasso di Rendimento Finanziario, pari al 5%. Cosa abbastanza strana, poiché nella letteratura finanziaria il grado di profittabilità di un progetto è dato dalla presenza di un VAN positivo, calcolato come differenza tra le entrate e le uscite di cassa future, rapportate ad oggi. Si tratta peraltro di un indicatore finanziario da usare con estrema prudenza, poiché è costruito su ipotesi rigide, tra le quali – per esempio – il fatto che i tassi di interesse futuri non varino”. Questo il pensiero dell’economista Matteo Olivieri. “Per questo motivo, i numeri illustrati sono solo apparentemente positivi, poiché senza il ricorso a «contributi comunitari», il Van sarebbe negativo di ben 125 milioni di Euro, mentre il Tasso di Rendimento Finanziario sarebbe negativo del 4.43%. Questi numeri negativi devono far riflettere tutti, perché ci indicano che si andranno a toccare le tasche dei contribuenti. Infatti, su mia specifica domanda ai relatori, si è appurato che i costi di gestione sono stimati in 3.2 milioni di euro all’anno, mentre le entrate sono stimate in 2.3-2.9 milioni di euro all’anno, anche se – al momento – non è dato capire da dove derivano. Stime peraltro basate su ipotesi assai generose riguardo all’utenza e al prezzo dei biglietti (stabilito poi da chi?), e che potrebbero rivelarsi in futuro del tutto illusorie, aggravando ulteriormente il conto a carico della comunità. Ma se questi dati trovassero davvero conferma nella realtà, allora i contribuenti calabresi si troverebbero a fronteggiare un buco di liquidità causato dalla tramvia che potrebbe sfiorare il milione di euro all’anno. Risorse che occorrerà prelevare dal bilancio pubblico per iniettarle permanentemente nell’opera, e che invece potrebbero essere investite altrove. Questo significa che la tramvia di cui si sta parlando non è sostenibile finanziariamente in nessuna fase del progetto, perché è solo grazie all’iniezione di «contributi comunitari» e all’accensione di nuovi debiti che il progetto raggiungerà l’equilibrio finanziario. Tra le fonti di finanziamento dell’opera rientra infatti anche la richiesta di concessione di un mutuo alla Banca Europea degli Investimenti (Bei). Un mutuo che andrà rimborsato, per come del resto dimostra l’impegno finanziario di 19.5 milioni di Euro che i Comuni di Rende e Cosenza si sono assunti per “assicurare la copertura finanziaria […] a concorrenza del costo totale degli investimenti programmati, mediante contributo a carico dei Soggetti gestori dell’opera”. “La tipologia di finanziamento – prosegue-  che pare delinearsi tra le righe corrisponde ad un leasing finanziario al tasso di interesse di almeno il 6%. Il leasing è uno strumento di ingegneria finanziaria che consente di aumentare la capacità di indebitamento a fronte della corresponsione di un canone di importo fisso. Per avere un termine di paragone, si consideri che attualmente sui mercati finanziari internazionali, il tasso medio sui mutui ventennali – comprensivo di spread – è intorno al 2%. Si tratterebbe di un bel regalo di almeno 3 volte superiore alle attuali condizioni di mercato, di cui beneficerà unicamente la società di leasing. Un regalo che, personalmente, da elettore e contribuente calabrese, non sono disposto a concedere. Queste poche informazioni sono già sufficienti a delineare un quadro fosco della situazione, e spingere ad ulteriori considerazioni. Primo. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, l’investimento previsto prevede il pagamento di una quota annuale calcolata ad un tasso di interesse che è perfino superiore al tasso di interesse attualmente pagato dalla Grecia ai propri creditori. Secondo. Visto che esistono fondi europei che non implicano il rimborso ma solo la rendicontazione, viene naturale chiedersi perché si è scelto di contrarre nuovi debiti, che graveranno peraltro sulle già traballanti casse comunali di Rende e Cosenza, senza che questi possano decidere in merito alla gestione dell’opera, che verrà invece gestito da terzi. Terzo. Il contratto di leasing prevede in genere garanzie accessorie, alcune delle quali sono ormai standard, come per esempio la concessione del godimento del “diritto di superficie” per l’intera durata del mutuo. Ovvero, alla società di leasing viene riconosciuto un diritto di superficie per la realizzazione dell’opera, e quindi ne diventa proprietaria sino all’esercizio del successivo diritto di riscatto. Sarà così anche nel caso della metrotramvia? Se si, sono state concesse altre garanzie? E a quali condizioni? Quale sarà la durata complessiva del contratto? In ogni caso, sarebbe una beffa, soprattutto per i proprietari di terreni oggetto di esproprio. Queste informazioni, di cui il contribuente calabrese dovrebbe essere informato ben prima che il progetto diventi esecutivo, fanno il paio con le parole dell’Assessore Regionale ai Trasporti Musmanno (parole ampiamente diffuse dalla stampa locale), secondo cui il trasporto pubblico su gomma costa alla Regione Calabria 2 Euro a km, mentre quello su rotaia 13 Euro a km. Un aggravio di costo pari ad 11 Euro a km per passare dalla gomma al ferro. Vale la pena indebitarsi per realizzare un investimento che già nasce insostenibile per i contribuenti, e che in futuro potrebbe mettere in pericolo anche stipendi e posti di lavoro, di cui i calabresi dovranno poi farsi carico? La buona politica dovrebbe prevedere questi scenari che sono tutt’altro che “apocalittici” e “nichilisti”, come invece si vuol far credere. A mio avviso, non basta giustificarsi dicendo che in tutto il mondo il trasporto su rotaia si regge grazie al sovvenzionamento pubblico. Indebitarsi ha senso infatti se si ha la certezza che i debiti potranno essere ripagati agevolmente e senza ansie. In questo caso, invece, resta ancora da dimostrare agli elettori la convenienza economica del trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma o, eventualmente, se è preferibile prendere in considerazione alternative differenti. Volendo rimanere prudenti e ragionare con i numeri, questa differenza di costo gomma-rotaia potrebbe essere impiegata per innalzare ad almeno il 15% la quota di autobus urbani a tecnologie di trasporto verdi o ibride, avvicinando finalmente anche l’area urbana di Cosenza-Rende a livelli europei. Numeri ufficiali alla mano, mentre non si ravvede alcuna convenienza economica nel costruire nuove infrastrutture di trasporto permanenti, è invece evidente il ritorno economico dall’investire nel potenziamento in infrastrutture già esistenti. Non dimentichiamoci che gli attuali autobus per l’Università hanno una frequenza costante di 15 minuti, laddove la metrotramvia avrebbe una frequenza di 20 minuti per la maggior parte della giornata. Ringraziando il cielo, se si visita il sito web della Banca Europea degli Investimenti (Bei), si può verificare che la richiesta di concessione del mutuo per la realizzazione della metrotramvia, di circa 36 milioni di Euro, è ancora “in fase di valutazione” dal 2012. Ciò significa che la Bei non ha ancora deciso di concedere il prestito, né ciò autorizza a dire che la Bei abbia certificato la sostenibilità finanziaria del progetto, per come invece si è detto impropriamente nel corso degli eventi pubblici. In verità, sempre sul sito della Bei si legge che finché non si arriverà all’approvazione del finanziamento e alla firma del prestito, i progetti sono da considerarsi sempre «in fase di valutazione e di negoziazione», e pertanto i dati forniti non impegnano in alcun modo l’istituzione. D’altronde, come potrebbe una banca attestare qualcosa che è ancora in fase di valutazione?
La vera democrazia si costruisce sulla base di considerazioni obiettive, ispirate a terzietà e lontane da contrapposizioni e pregiudizi di parte”.

Gli assessori Musmanno e Russo all’expo 2015

download (3)Gli assessori regionali, alle “Infrastrutture”, prof. Roberto Musmanno, ed alla “Logistica  e “sistema Gioia Tauro”prof.Francesco Russo, sono intervenuti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – all’expo, a Milano, sul tema “Gioia Tauro, cuore del Mediterraneo”. Nel corso dell’intervento i due Assessori hanno discusso lo stato attuale dell’area portuale di Gioia Tauro e, più in generale, delle infrastrutture calabresi, nonché le linee programmatiche per il loro sviluppo futuro.“Il Porto di Gioia Tauro è una priorità su cui la Regione Calabria punta per lo sviluppo del territorio – ha affermato l’Assessore Russo, – ma la sua importanza non è solo locale: in quanto porto continentale più a Sud d’Europa, connesso con i corridoi multimodali al nucleo economico forte dell’Unione Europea, Gioia Tauro travalica l’importanza regionale e diventa una priorità strategica per l’intera Nazione e per l’Europa”.“Gli obiettivi che come Amministrazione Regionale ci poniamo, in accordo con il Governo Nazionale – ha continuato Russo – sono il consolidamento della leadership del porto di Gioia Tauro, la realizzazione di un sistema intermodale eccellente e la costruzione delle condizioni per l’insediamento di grandi operatori della logistica nazionali e internazionali.

Conferenza territoriale del progetto EPAS: Mario Occhiuto guarda al futuro

COSENZA (CS) “Sulla città non ci inventiamo nulla, a scuola forse copiare era un fatto negativo, ma le amministrazioni pubbliche devono guardare alle tante pratiche consolidate che, nel contesto di progettazione che esiste a livello europeo, rappresentano le buone pratiche che riguardano i servizi: dalla raccolta differenziata al ciclo dei rifiuti, dall’efficientamento energetico a quello idrico, al sistema di trasporto pubblico e della mobilità sostenibile. E’ a queste pratiche che dobbiamo far riferimento senza inventarci nulla, anche perché non c’è niente da inventare. Per quanto riguarda la trasformazione fisica della città noi dobbiamo aspirare a città che siano sempre più belle”.

Lo ha detto il Sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia Mario Occhiuto, intervenendo questa mattina alla Conferenza territoriale del progetto EPAS, promosso dal Dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e che ha visto svolgersi a Cosenza, unica città calabrese ad ospitarla (nella Sala Nova della Provincia) una delle Conferenze territoriali, dopo quelle di Bari e Lecce, nel corso delle quali si stanno presentando agli enti locali i risultati di due studi-linee guida per orientare e supportare le pubbliche amministrazioni e i portatori di interessi sia nella valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, sia nella riflessione e nell’eventuale avvio di progetti di partenariato pubblico-privato.

Particolarmente importante e significativa è, per il primo cittadino, anche la discussione sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare. “Un patrimonio – ha detto Occhiuto – spesso non solo non valorizzato, ma anche abbandonato. Negli anni ci sono stati molti esempi in cui si sono perse anche delle occasioni – ha aggiunto Il Sindaco – Abbiamo ristrutturato il Castello Normanno-Svevo che oggi, oltre ad essere un bene che è tornato fruibile al pubblico, è anche un grande contenitore culturale e in questi primi mesi è stato visitato da moltissimi turisti, ponendosi come un forte attrattore culturale.  Tutte le città italiane – ha detto ancora Occhiuto – hanno magnifici centri storici. In Italia ci sono 6000 centri storici di cui duemila di fondazione romana, altri di fondazione medievale, che sono una grande ricchezza per il Paese.  “Quella offertaci dal progetto Epas e dal Dipartimento Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha sottolineato l’Assessore Fresca – è un’opportunità fondamentale che non potevamo lasciarci sfuggire. La Calabria è una realtà che continua a fare i conti con molte carenze ed è per questo che presenta imprescindibili necessità di sviluppo. L’auspicio è che dalle linee guida e dai rapporti che vengono oggi illustrati sia possibile allargare le public relations ed i network istituzionali per far sì che non siano elaborate soltanto delle progettualità, ma queste ultime vengano seguite da realizzazioni concrete per il nostro territorio”.

cosenza

Alla Conferenza ha partecipato anche il neo Assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, prof.Roberto Musmanno, alla sua prima uscita pubblica.

“In questo momento – ha detto Musmanno – la Regione ha necessità di apprendere e comprendere come poter creare un rapporto su soluzioni assolutamente innovative e come meglio poter sfruttare opportunità di questo tipo. C’è un problema serio di risorse che molto spesso nella programmazione ordinaria vengono utilizzate per interventi del genere ignorando che forse, in tema di infrastrutture, c’è tutto il capitolo dei fondi di programmazione che molto spesso non viene facilmente attivato anche dalla stessa regione nelle proprie procedure. Il mio primo intervento, quindi, è stato quello di programmare come meglio sfruttare le risorse comunitarie, sia i fondi a gestione diretta che quelli a gestione indiretta”.

Nella prima sessione della conferenza è intervenuto anche il Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone che ha sottolineato la straordinarietà dell’iniziativa, unica in Calabria, come grande opportunità per cercare di reperire fondi e risorse per il miglioramento dei nostri territori. “Se non ci fosse il partenariato pubblico-privato – ha sottolineato Morrone – molte iniziative che sono state intraprese sul nostro territorio non potrebbero essere realizzate”.

Un contributo alla conferenza è venuto anche dal Presidente dell’Amaco Mario Capalbo che a proposito di partenariato ha sottolineato come “quello nel settore della mobilità è un partenariato anomalo e in qualche modo bloccato perché in Calabria la situazione è particolare e perché la nostra regione è ferma al palo in quanto non sono ancora intervenute le deleghe. La pianificazione urbana – ha aggiunto Capalbo – necessita di una interconnessione con la pianificazione della mobilità. A Cosenza abbiamo iniziato un nuovo percorso di sperimentazione per dare una svolta al servizio urbano. Una recente indagine dell’Istat ha considerato la qualità del servizio offerto dall’Amaco come eccellente e questo pone la città di Cosenza tra gli esempi virtuosi per la capillarità del servizio stesso. Attraverso l’istituzione delle corsie preferenziali – ha detto ancora il Presidente dell’Amaco – abbiamo aumentato la velocità trasportistica. Tra poco implementeremo il pagamento del biglietto da viaggio con lo smartphone sia per chi viaggia in autobus che per chi sosta con la propria automobile all’interno delle strisce blu”. Un altro importante progetto annunciato da Capalbo è la creazione di 4 mini hub (in Piazza Mancini, via Panebianco, Piazza Riforma e all’ingresso dell’Autostrada), stazioni di fermata per bus urbani ed extraurbani attrezzate con postazioni per bike sharing.

Altri interessanti interventi sono stati quelli del dott.Pasquale Marasco del dipartimento programmazione e coordinamento politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del dott.Pasquale Luzzo, in rappresentanza del Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro.

Presenti anche le amministrazioni di Vibo Valentia, con il Sindaco Elio Costa, di Rende, Cetraro e Montalto Uffugo, con loro rappresentanti.