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Soufflearning: nuovo metodo di formazione per le piccole e medie imprese

COSENZA – È partita dalla Calabria la divulgazione del nuovo metodo di formazione Soufflearning: learning face to face, ideato per le PMI. Il percorso formativo entrato da tempo a far parte del portfolio delle aziende tedesche aspira ad essere adottato dalle imprese italiane come best practice. Il progetto illustrato nella città Bruzia è nato in Germania e ha interessato, in contemporanea, la Francia, la Repubblica Ceca, e naturalmente l’Italia rappresentata dalla Calabria. E’ stato il Sud, questa volta, a dare un input al processo di miglioramento continuo delle piccole e medie imprese, offrendo la possibilità di innovare e far progredire le loro performance ricorrendo alla formazione continua finanziata. A illustrare il percorso formativo on the job realizzato in sei PMI calabresi, è stato il direttore dell’agenzia formativa Euroform RFS, Giampiero Costantini, che ha aperto i lavori del convegno conclusivo del progetto Soufflearning, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Leonardo da Vinci. La comparazione dei risultati ottenuti a livello trasnazionale dalle nazioni aderenti è stata affidata a Norbert Steinhaus, in rappresentanza del Bonn Science Shop (Germania) ente promotore del progetto, che ha illustrato alla platea di tecnici, imprese, associazioni di categorie, parti sociali e istituzioni pubbliche, attraverso i risultati registrati, l’alta potenzialità del Soufflearning quale metodo formativo per le PMI. Le sperimentazioni hanno dimostrato, infatti, che il percorso formativo è applicabile con una ottima percentuale di riuscita in tutti e quattro i Paesi facenti parte del progetto aldilà del settore in cui opera l’azienda. In particolare nelle PMI che hanno usufruito della formazione on the job si è notato il miglioramento della struttura organizzativa e lo sviluppo delle risorse umane grazie a risposte dirette ai fabbisogni formativi individuali. Il tutto con tempi e costi limitati visto che la formazione pratica avviene sul posto di lavoro rispettando e adattandosi alle esigenze del processo produttivo dell’impresa. Un percorso formativo virtuoso che le PMI possono avviare facendo ricorso ai fondi interprofessionali come ha sottolineato Fabrizio Faraco, del dipartimento nazionale marketing Fapi: “Aderire al Fapi non comporta nessun costo aggiuntivo per l’impresa basta decidere di destinare all’associazione il contributo dello 0,30%, previsto dalla legge per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria che l’impresa già versa all’Inps ogni volta che paga i contributi. Il Fondo Formazione per le Piccole e Medie Imprese, riconosciuto come uno dei migliori a livello europeo, non è stato appieno utilizzato in tutte le regioni italiane – ha spiegato il responsabile romano del Fapi nel suo intervento – non ha così potuto esprimere tutte le sue potenzialità vista la grande convenienza economica per l’imprenditore che intende attivare un piano di formazione continua per i suoi lavoratori. Il metodo Soufflearning ci piace – ha concluso Fabrizio Faraco – perché risulta avere una efficacia maggiore rispetto alla formazione in aula e un plauso per questo va alla Euroform RFS che si è impegnata nella diffusione di questo progetto”. Da studi risulta, inoltre, chela Calabria si distingue positivamente per il numero di richieste di finanziamento formativo anche se c’è da ripensare agli ambiti settoriali per i quali si ricorre ai fondi interprofessionali. L’applicabilità del percorso alle aziende locali e i buoni risultati raggiunti con la metodologia Soufflearning, sono stati ribaditi dai responsabili delle aziende che hanno aderito alla sperimentazione e che partecipando al dibattito conclusivo hanno dimostrato vivo apprezzamento per i formatori, Graziella Bruno e Sonia Cesario, che hanno seguito la preparazione face to face dei lavoratori. In particolare dopo il corso i dipendenti hanno dimostrato di aver acquisito nuove motivazioni, desiderio di migliorare le proprie performance nell’esercizio dell’attività lavorativa nonché interesse verso la formazione come strumento di miglioramento della propria condizione professionale. Il dibattito di chiusura del convegno è stato animato dagli interventi di Roberto Matragrano, presidente Confartigianato, di Antonio Lento, segretario della UIL-Cosenza, di Giancarlo Vivona, responsabile servizio Soff della Provincia di Cosenza e da un rappresentante dell’assessorato alla Formazione provinciale a testimonianza del grande interesse che l’argomento della formazione continuata dei lavoratori riveste in un piano di rilancio dell’economia locale che ora più che in altri tempi richiede l’impegni sinergico di tutti gli attori in campo.