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Metropolitana di Cosenza, le ripercussioni sulla campagna elettorale

COSENZA – La costruzione della metropolitana leggera sarà uno dei principali argomenti che il sindaco uscente Mario Occhiuto, strenuo oppositore del progetto appena appaltato dalla Regione, agiterà nella campagna elettorale. La partecipazione popolare alla manifestazione in programma per domani, organizzata in Péiazza 11 Settembre dal comitato spontaneo “Allerta Metro” offrirà la cifra di quanto i cosentini siano contrari al passaggio dei binari su Viale Parco. In realtà, c’è da dire che Oliverio già da tempo sta pensando ad una rimodulazione del percorso originario e nei prossimi giorni, forse anche in questo fine settimana, giungerà l’annuncio tanto atteso: la metropolitana si farà, ma il progetto esecutivo ne modificherà sostanzialmente le caratteristiche, anche per ampliarne la fruizione ad un’area territorialmente più vasta e ad un numero maggiore di utenti. Al governatore va ascritto il merito di aver salvato il finanziamento, poi sul percorso l’intenzione è quella di sfruttare sia la tratta già esistente che collegava Cosenza con Arcavacata e Rende Scalo, sia, verso sud, di prolungare i binari fino a Germaneto, passando per l’area del Savuto, per giungere alla nuova cittadella regionale, alla clinica universitaria, alla Protezione civile. Verso nord invece si pensa al coinvolgimento del comune di Montalto Uffugo, sfruttando la ferrovia che collega la stazione di Quattromiglia a quella di Sibari. Ad anticipare queste novità è stato il consigliere regionale Ennio Morrone, ufficialmente ancora espressione del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale e sostenitore nella città di Cosenza della candidatura di Lucio Presta. A proposito di candidature: Enzo Paolini insiste nel procedere in autonomia. Elio Bozzo e Salvatore Magarò, esponenti di Calabria in Rete, fanno sapere che l’unità del centrosinistra è importante, ma se proprio Paolini voglia ancora una volta e a tutti i costi proporsi per la carica di primo cittadino, le forze dell’Alleanza civica non si strapperanno le vesti. Vorrà dire che il primo turno elettorale fungerà da elezioni Primarie. E nessuno potrà avanzare accuse di taroccamenti.

Riunione Anci sulle iniziative Smart City

COSENZA (CS) Mentre il programma di aiuti comunitari 2007/2013 è agli sgoccioli e già si progetta sulla tornata di risorse 2014/2020, Cosenza si propone nel ruolo di polo di dibattito per individuare le migliori opportunità per le città del Mezzogiorno, per correggere la rotta ed evitare di non spendere o spendere male, per fare rete fra territori e preparasi adeguatamente ad intercettare fondi attraverso progetti di grande respiro.  L’Europa deve ripartire dai territori e soprattutto dai comuni, questo il messaggio base dell’iniziativa cosentina dedicata alle strategie da adottare, anche nell’ottica del progetto smart city.

Promotore delle due giornate al Castello svevo, in collaborazione con  il Laboratorio urbano  Smart City ed il team del progetto Res Novae, Anci ed Ifel (Fondazione Anci),  il Sindaco e Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto.
Il primo giorno di incontri ha visto la partecipazione di un pubblico prevalentemente di amministratori, professionisti e docenti dell’Unical. Occhiuto si è dichiarato soddisfatto su quello che considera un passo significativo in direzione di una maggiore assunzione di responsabilità da parte del Sud.
Le riflessioni in Commissione hanno portato alla luce un documento di proposta che dovrà essere consegnato al Presidente dell’Anci Nazionale Piero Fassino affinché sia recepito e portato all’attenzione del Governo.

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Le proposte – spiega Mario Occhiuto- riguardano il miglior utilizzo delle risorse strutturali, nell’ottica di una politica che tenga maggiormente in considerazione il Sud, dove la percentuale di risorse stanziate è indubbiamente inferiore rispetto al Nord. “Bisogna puntare ad una riqualificazione che parta dai nostri punti di forza, legati alla filiera agricoltura, ambiente, turismo”.
Le proposte della Commissione riguardano: riordino della fiscalità e superamento del Patto di stabilità interno; integrazione di tutti gli strumenti finanziari a disposizione per lo sviluppo e la coesione sociale; misure di contrasto alla povertà e miglioramento dei servizi alla popolazione; rapido completamento dei piani di recupero ed efficientamento energetico di scuole ed edifici pubblici; adozione di un piano per le infrastrutture materiali ed immateriali con particolare attenzione alla messa in sicurezza del territorio, tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, copertura con banda larga anche delle aree interne; sostegno al sistema industriale meridionale; ammodernamento della PA; miglior utilizzo dei fondi strutturali comunitari con assorbimento di tutte le risorse del ciclo 2007/2013 ed immediato avvio della politica di coesione 2014/20 con una partecipazione privilegiata per Comuni ed Anci; valorizzazione del ruolo Anci soprattutto per PON Metro, del PON governance e sostegno delle aree interne; rifinanziamento delle Zone Franche Urbane.
gli interventi di Francesco Monaco per l’ANCI; Mario Battello per TECLA Europa; Alessandra De Angelis del Ministero Supporto Economico; dell’ospite cinese Yi Zhang che ha parlato della Commissione Europa-Cina Cultura ed Economia; Paolo Praticò, Autorità di Gestione del POR Regione Calabria; Luigino Filice, Pro Rettore Unical; Alessandro Bianchi per la Svimez; Giuseppe Guerrini dell’Agenzia della coesione territoriale.
Ha moderato i lavori il giornalista Francesco Sisci, del Sole 24 Ore. A Mario Occhiuto è toccato introdurre e chiudere la prima giornata di lavori.
Dal dibattito è emerso, in particolare,  che, se finora si è pensato in termini soprattutto di infrastrutture, con il nuovo programma 2014/20 si cambierà passo per rivolgere più attenzione all’innovazione ed ai servizi, non a caso temi centrali del dibattito della seconda giornata.

Il Sindaco Occhiuto e la Commissione cultura premiano il giornalista Paride Leporace

Un giornalista cosentino che sa dare del tu alla penna, un anticonvenzionale per eccellenza, uno spirito bohèmien ghermito da mille passioni: il cinema, la musica, il calcio, e quella civile che lo fa sempre stare in prima linea e sulla notizia. E che lo sollecita come un fuoco sacro quando c’è un’inchiesta che scotta da approfondire o pezzi della storia d’Italia recente da ricostruire, come nel caso del suo libro, “Toghe rosso sangue”, pubblicato da qualche anno per i tipi della Newton Compton e che è stato accompagnato, ovunque sia stato presentato, da un’ottima accoglienza e da buone recensioni sulla stampa nazionale. Un libro nel quale Paride Leporace snocciola il rosario dei magistrati (27 in tutto) che dal 1969 al 1994 sono caduti sotto i colpi della criminalità organizzata o del terrorismo o per altra mano e che rischiavano di morire una seconda volta, seppelliti, peggio ancora, dall’oblio.

Dal quale Paride Leporace li ha per fortuna tirati fuori, grazie al libro che ha avuto il coraggio di scrivere e che è diventato nel tempo anche un riuscito spettacolo teatrale, grazie all’intuizione della compagnia “Les enfants terribles” diretta da un altro cosentino, Francesco Marino, che di “Toghe rosso sangue” firma anche la regia.

Ieri sera, dopo la “prima” cosentina del marzo scorso al Teatro “Morelli”, fortemente voluta dall’Assessore alla formazione della coscienza civica del Comune di Cosenza Marina Machì, lo spettacolo è stato riproposto al Piccolo Teatro dell’Università della Calabria, nell’ambito della rassegna “Il piacere della democrazia”. Ecco il motivo per il quale Paride Leporace, che attualmente risiede a Potenza dove dirige “Il Quotidiano della Basilicata”, dopo aver diretto e fondato “Calabria Ora” ed essere stato tra gli artefici della nascita de “Il Quotidiano della Calabria” del quale è stato anche caporedattore centrale, è tornato per qualche giorno a Cosenza.
Subito “intercettato” dalla commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro, Paride Leporace è stato insignito del giusto riconoscimento per il suo impegno e per la sua brillantissima carriera, nell’ambito della collaudata rassegna “Nemo propheta in patria”. Un riconoscimento che per la prima volta ha visto in commissione cultura anche il Sindaco Mario Occhiuto.

Ed è dalle mani del primo cittadino che Leporace ha ricevuto questo primo riconoscimento, una targa con lo stemma della città, cui con ogni probabilità, come anticipato dallo stesso Sindaco, ne seguirà un altro. “Paride Leporace – ha detto il Sindaco – è attualmente impegnato fuori regione come direttore del “Quotidiano della Basilicata”, ma sono convinto che a breve tornerà
nella nostra Cosenza che è anche la sua città.” Occhiuto ha poi rivolto un plauso alla Commissione cultura per il lavoro che sta svolgendo. “E’ la prima volta che partecipo ad una seduta della commissione cultura – ha detto il Sindaco – ma devo constatare che l’impegno profuso nella valorizzazione delle eccellenze espresse dalla nostra realtà territoriale è frutto di un’apertura verso
l’esterno da salutare con particolare compiacimento. Sono anche certo – ha detto ancora Mario Occhiuto rivolgendosi al giornalista cosentino – che Paride Leporace ci darà una mano anche nel prosieguo di questi anni che ci vedranno impegnati nel governo della città, partecipando ad una serie di iniziative che pensiamo di condividere con lui.”
Il Sindaco Occhiuto ha poi lasciato intendere che in una delle prossime edizioni del Premio del Pilerio, istituito quest’anno dall’Amministrazione comunale ed assegnato allo storico Coriolano Martirano in occasione del suo ottantesimo compleanno, possa essere attribuito anche a Paride Leporace. Prima del Sindaco c’era stata l’introduzione del Presidente Claudio Nigro che ha ricordato l’attaccamento di Paride Leporace a “Cosenza vecchia”, come il giornalista ama ancora oggi definirla, e la presentazione del consigliere relatore Mimmo Frammartino che ha ripercorso puntualmente, tappa dopo tappa, il cursus honorum dell’appena cinquantenne Paride Leporace che, nonostante la sua ancor giovane età, è riuscito a mettere insieme un curriculum che solitamente possono sbandierare solo i decani del giornalismo. Tra i suoi impegni più recenti, anche l’attività di blogger di “Huffington Post Italia”, la testata on line diretta da Lucia Annunziata. Quando è chiamato in causa, Paride Leporace si dice “orgoglioso e fiero di questo momento perché quando si riceve un premio fa sempre piacere. E’ un giorno che resta e che rimarrà nel mio archivio personale. E’ la seconda volta che mi accade, la prima fu quando Giacomo Mancini seppe del fatto che avevo superato con il massimo dei voti l’esame di giornalista professionista. Fece una cosa molto bella: radunò i miei amici nel salone di rappresentanza del Comune e mi regalò uno dei primi personal computer Apple.
Recepisco in pieno il discorso del Sindaco Occhiuto – aggiunge – e sarò a disposizione della commissione cultura e della municipalità di Cosenza che sta vivendo una nuova fase estremamente positiva.”
Nel suo album di ricordi nitido si staglia prima quello di suo padre che gli raccontava, per averlo appreso dal nonno, dell’ingresso di Garibaldi a Cosenza da dietro Piazza Valdesi, poi quello della madre che, in barba a tutte le convenzioni, lo portava nel ’67 – aveva appena cinque anni – al Teatro “Rendano” che riapriva i battenti alla “prima” della lirica, a vedere la grande Anna Moffo, o, sempre in quell’anno, allo stadio “San Vito” ad assistere alla storica partita tra l’Italia e Cipro, finita, sotto una pioggia scrosciante ancora scolpita nella memoria dei cosentini, 5 a 0 per gli azzurri. Nell’album dei ricordi di Leporace c’è spazio per Radio Ciroma ed anche per l’amico di mille battaglie umanitarie, Padre Fedele Bisceglia, di cui si considera in qualche modo “figlio” e con il quale ha attraversato “momenti estremi in Africa, in luoghi alquanto complicati”. Una ragione in più per “sentirsi a lui umanamente vicino in questo momento di particolare difficoltà”. Il pensiero vola poi alla sua Università, quella di Arcavacata. “Volevo frequentare il Dams a Bologna, ma mia madre mi chiese di restare. Una
scelta della quale non mi sono pentito”. Prima di correre all’Università per lo spettacolo, altri due interventi ne riconoscono le qualità e il carisma. Prima il consigliere comunale Giovanni Quintieri per il quale “Paride Leporace rappresenta una grande risorsa per la città di Cosenza per il fatto di praticare un giornalismo fatto di curiosità e onestà intellettuale”, poi il consigliere Maria Lucente, vice Presidente della commissione cultura, che non nasconde la sua ammirazione per come Leporace “sappia respingere le convenzioni, animato da una costante insoddisfazione che non gli fa accettare la routine e da un fuoco sacro che coniuga benissimo con una forte razionalità”.