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Un ricco cartellone per la XXV edizione del Festival delle Serre

CATANZARO – E’ stata presentata nella sala oro della Cittadella regionale la venticinquesima edizione del Festival delle Serre di Cerisano, in programma dal 2 all’8 settembre. Tra gli eventi “storicizzati” che dal 2017 godono della triennalità di cofinanziamento della Regione, il Festival presenta un cartellone con sezioni di jazz, musica classica, teatro, cinema, mostre e dibattiti.

Alla presentazione hanno preso parte il presidente della Regione Mario Oliverio, l’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano e il sindaco di Cerisano, avv. Lucio Di Gioia. «Si tratta – ha detto Oliverio – di uno degli eventi culturali che negli anni è divenuto un punto di riferimento regionale. Abbiamo deciso di sostenerlo perché nell’arco del tempo ha avuto una progressiva crescita di qualità e oggi contiene un calendario ricco e articolato. La nostra idea di governo è puntare proprio su quei prodotti che esprimono la forza del territorio e che legano, come in questo caso, l’arte e la cultura con la dimensione identitaria dei nostri luoghi. Abbiamo messo in campo investimenti così notevoli nella cultura calabrese, come mai era avvenuto in passato, e siamo certi di aver contribuito a fare nascere una vera rete culturale nel contesto più ampio della Calabria del futuro».

Le parole dell’assessore Maria Francesca Corigliano

Anche secondo l’assessore Corigliano il Festival delle Serre «rappresenta un’espressione identitaria alta e si pone all’attenzione generale esterna. Ma soprattutto – ha aggiunto – ha una formula vincente e democratica. È fruibile con tanti segmenti artistici sparsi nel borgo e in contemporanea ed è gratuito per consentire a chiunque di vivere l’evento e in piena libertà».

Annunciata dal sindaco Di Gioia la partnership con il comune di Palermo

Il sindaco di Cerisano Di Gioia ha anche annunciato la partnership che quest’anno il Festival delle Serre avrà con la città di Palermo, quest’anno capitale europea della cultura, e ha annunciato anche la presenza del sindaco siciliano, Leoluca Orlando. Fitto il programma del cartellone con teatro, classica, cinema e Jazz ma anche dibattiti e mostre. Infine una sezione dedicata ai più piccoli con l’arte di strada e spettacoli di burattini. Tra gli artisti attesi per questa edizione certamente vi è la sera di gala, del 2 settembre, a palazzo Sersale con la “Cavalleria rusticana”, Enrico Lo Verso e Giovanni Cacioppo per il teatro, mentre per il jazz Danilo Rea, Eric Daniel, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, Nick the Nightfly quintet e Giorgio Conte. Infine le mostre, i monologhi ed il dopo festival.

Festival delle Serre XXV edizione, domani la presentazione in regione

CATANAZARO – Domani, mercoledì 29 agosto alle ore 11, sarà presentato nella Sala Oro della Cittadella regionale il programma della venticinquesima edizione del Festival delle Serre di Cerisano, che si svolgerà nel Comune del cosentino dal 2 all’8 settembre.

Rientrato tra i festival storicizzati che dal 2017 godono della triennalità di cofinanziamento della Regione Calabria, è un appuntamento molto atteso della stagione per la partecipazione del pubblico e la qualità del cartellone, con sezioni di jazz , musica classica, teatro, cinema, mostre e dibattiti.

Alla presentazione del programma prenderanno parte il Sindaco di Cerisano Lucio Di Gioia e l’Assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano.

Concluderà  il Presidente della Regione, Mario Oliverio.

Reggio, Oliverio elogia Falcomatà, «Un percorso costruito sui fatti»

REGGIO CALABRIA – «Reggio Calabria è la più grande città della Calabria e merita di riconquistare il ruolo che le spetta».  Lo ha detto il Presidente della Regione Mario Oliverio nel corso del suo intervento all’incontro conclusivo della tre giorni denominata “S’intesi, il villaggio delle idee per una città che cambia”.

Una manifestazione che ha registrato un notevole afflusso di cittadini e che è servita a fare il punto sul “lavoro” svolto dall’amministrazione comunale in questi anni.

«Quando nel 2014 Giuseppe Falcomatà fu eletto sindaco -ha detto Oliverio- questa città era letteralmente in ginocchio, sia dal punto di vista amministrativo che morale. Chi tenta di rimuovere questo dato vorrebbe far dimenticare la verità ai cittadini. Falcomatà e la sua giunta in questi quattro anni hanno fatto il lavoro delle formiche, intervenendo a 360 gradi su problematiche che, per troppo tempo, erano state messe nella marginalità e nel dimenticatoio. A prevalere era l’effimero e non le condizioni di vita reale della città e dei cittadini. E’ davvero paradossale che oggi i responsabili di quella situazione, i carnefici si rappresentino come vittime. Questioni strutturali di grande importanza sono state affrontate e risolte. Prima fra tutte l’approvvigionamento  idrico».

«Erano 40 anni che non si metteva mano alla diga del Menta»

«Nel 2015 andammo sul Menta insieme al sindaco per fare un sopralluogo e trovammo una situazione desolante, con un cantiere chiuso dal 2010. Le strutture erano abbandonate, i vetri rotti, gli ingressi divelti, importanti macchinari lasciati incustoditi. Abbiamo convocato immediatamente una riunione, abbiamo chiesto una relazione dettagliata da cui emerse che per completare l’opera erano necessari 25 milioni di euro. Abbiamo individuato e messo a disposizione le risorse necessarie per avviare i lavori che abbiamo costantemente monitorato, con sopralluoghi costanti. Ogni sei mesi, insieme al sindaco Falcomatà, siamo tornati sul Menta per controllare il prosieguo dei lavori e abbiamo portato a compimento l’opera. Oggi l’acqua è alle porte della città e posso dire, dopo aver sentito il direttore dell’Asp, che entro il mese di settembre, l’acqua arriverà nelle case dei reggini.  Chiudere i pozzi significa non solo dare acqua di qualità alla città ma anche evitare un abbassamento delle falde e contribuire ad un migliore assetto idrogeologico della città. Questo è un fatto importante. Potremmo parlare di altri tantissimi fatti: del sistema della mobilità, dei parcheggi, della metropolitana su cui abbiamo investito risorse pari a 100 milioni di euro, della depurazione, del sistema delle fiumare, degli interventi di difesa idrogeologica del territorio, del grande progetto di messa in sicurezza degli edifici scolastici, dell’ammodernamento infrastrutturale della mobilità che accomuna Calabria e Sicilia, a partire dallo studio di Alta Velocità da Salerno a Reggio Calabria a cui abbiamo destinato sei milioni di euro. Ci sarebbero ancora altri interventi e altre opere da ricordare, ma non voglio tediarvi oltre. Su tutte voglio solo ricordare la triste vicenda di Cardiochirurgia. C’era stato un investimento importante, strumenti all’avanguardia erano stati acquistati e per quattro anni erano rimasti sotto la polvere, inutilizzati.  Ci fu un’ispezione della Guardia di Finanza. Si gridò allo scandalo. La vicenda venne sbattuta in prima pagina su tutti i giornali nazionali e regionali. Il giorno dopo mi recai agli ospedali “Riuniti” per fare un sopralluogo e quì incontrai e conobbi il dott. Frank Benedetto. Ritornai a Catanzaro e il giorno dopo nominai quest’ultimo, che ringrazio per il lavoro svolto in questi anni, direttore generale affidandogli la “mission” di attivare cardiochirurgia e di portare a buon fine quell’investimento. Quell’obiettivo, agitato, proclamato per anni, noi lo abbiamo realizzato con il supporto e l’apporto dell’Amministrazione comunale con la quale siamo andati oltre, perché abbiamo creato le condizioni per realizzare il nuovo Grande Ospedale Metropolitano per il quale sono state già acquisite le risorse necessarie attraverso una interlocuzione con Inail».

«Questo -ha concluso Oliverio- è il percorso che abbiamo realizzato in questi anni. Un percorso costruito sui fatti e che ha prodotto risultati importanti. Dobbiamo continuare in questa direzione senza farci intimidire o scoraggiare dalle forze che non amano la città e che vorrebbero utilizzarla per affermare altri interessi e che tendono a sollevare polveroni e a spostare l’attenzione rispetto al merito dei problemi. I fatti sono più duri delle pietre e alla fine prevalgono sempre sul fumo e sulle chiacchiere. I cittadini, ne sono certo, sapranno valutare e apprezzare il lavoro che è stato compiuto a Reggio Calabria in questi anni per rialzarla dalle macerie in cui era stata posta e per riscattare la sua storia, che è nobile e alta. Noi, come Regione, abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte. Sfido chiunque a verificare il volume di investimenti realizzato dalla Regione in questi anni rispetto a quelli che sono stati realizzati nel quinquennio o negli anni precedenti. Ci si renderà conto che la Città di Reggio Calabria ha ottenuto dalla Giunta Oliverio l’attenzione e lo spazio che meritava grazie ad una visione che ha sempre ispirato la nostra azione di governo secondo la quale o la Calabria cresce insieme o è destinata all’involuzione e all’immobilismo».

 

 

Tragedia Raganello, Oliverio rientra dall’Estero. Santelli: «Incredulità»

CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, appreso del tragico incidente nelle Gole del Raganello, profondamente addolorato, per la perdita di vite umane nel corso di una escursione che si è trasformata in tragedia, è costantemente in contatto per seguire l’evoluzione delle operazioni con il Prefetto di Cosenza Dott.ssa Galeone, con l’Assessore Regionale Roberto Musmanno, già sul posto, con il dirigente della Protezione Civile Carlo Tansi, prontamente attivatosi, con il Generale Mariggiò, Commissario di Calabria Verde, che ha messo a disposizione mezzi e strutture e con Luca Franzese del Soccorso Alpino, tutti direttamente impegnati nelle operazioni di soccorso .

Le parole di Oliverio

«Non ci sono parole – ha dichiarato il Presidente Oliverio -. E’ una sciagura immane che lascia sconvolti. Una occasione per trascorrere in compagnia una giornata lieta che si è trasformata in una così grave tragedia, lascia ancor di più attoniti».

Il Presidente Oliverio che si trova fuori regione ha deciso il rientro immediato. 

Jole Santelli

Queste invece le parole del coordinatore regionale di Forza Italia Jole Santelli: «Ci lascia increduli la tragedia che ha colpito un gruppo di escursionisti questo pomeriggio, travolto da un torrente ingrossato dalle piogge delle ultime ore nelle Gole del Raganello, nel comune di Civita. 
Ringraziamo i vigili del fuoco che stanno lavorando nell’area insieme al gruppo speleologico del Soccorso alpino calabrese per trarre in salvo i superstiti e ci associamo al dolore dei familiari delle vittime a cui va tutta la nostra vicinanza»

Crollo Ponte Morandi, Oliverio scrive al ministro Toninelli

CATANZARO – A seguito del drammatico crollo del ponte Morandi di Genova, il Presidente della Regione, Mario Oliverio, ha scritto al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, l’onorevole Danilo Toninelli.

Di seguito si riporta il testo integrale della lettera:

 «Gentile Ministro,

il grave evento verificatosi a Genova, rappresenta una ferita per l’intero Paese.

Il dolore ha investito ogni cittadino, determinando un forte senso di insicurezza, sia perché improvviso e inaspettato per le modalità del disastro, sia perché ha minato le certezze su consolidati concetti di sicurezza.

E’ nostro dovere reagire, offrendo ai cittadini un’azione di governo che ripristini con immediatezza la fiducia nello Stato, in tutte le sue articolazioni, nazionali, regionali, locali, sia politiche che tecnico/amministrative.

Occorre un’azione mirata che rilanci l’eccellenza del nostro Paese nel campo dell’ingegneria e delle politiche infrastrutturali.

La Calabria ha in corso, come a Lei è noto, forti investimenti sulle infrastrutture di trasporto principali: stradali, ferroviarie, portuali. Investimenti cospicui che mirano allo sviluppo del territorio, favorendone l’accessibilità esterna e interna.

Gran parte delle risorse sono finalizzate ad ammodernare dorsali di collegamento primario della Calabria all’Italia; mi riferisco in particolar modo all’asse Autostradale Sa-Rc (con interventi di manutenzione straordinaria consistenti, ma parziali, a oltre 50 anni dalla realizzazione), all’ammodernamento della S.S. jonica, alla dorsale ferroviaria Jonica (rilevanti interventi strutturali, dopo 150 anni dalla costruzione), ad alcune trasversali stradali e ferroviarie di grande interesse a garanzia della mobilità e della sicurezza dei territori.

L’evento di Genova riporta in primo piano il problema della manutenzione programmata delle opere e delle componenti strutturali, così da consentirne la prevista utilizzazione, per come le Norme di settore prescrivono.

Siamo consapevoli del rilevante bisogno di risorse finanziarie, ma siamo altrettanto consapevoli che le risorse dovranno tener conto dell’interesse primario dei cittadini alla sicurezza, sulla base dello stato delle infrastrutture, della situazione orografica dei territori.

La Calabria presenta infrastrutture lineari con numerose opere d’arte (Ponti, Viadotti, Gallerie), proprio per le caratteristiche morfologiche dei luoghi, realizzate nelle loro parti principali tra gli anni 60 e 70, in un territorio ad alto rischio sismico.

La sommatoria dei suddetti tre elementi (orografia, epoca di realizzazione, alta sismicità) costituisce un grave elemento di criticità.

E’ a questo proposito che Le chiedo un immediato monitoraggio del livello di sicurezza dei manufatti principali, in particolare di quelli appartenenti alle reti TEN-T ed alle principali trasversali e prioritariamente quelli in questi giorni più volte segnalati dai media nazionali.

Così come Le chiedo la disponibilità di risorse per analoghi interventi sulle principali arterie di interesse regionale, di concerto con le Province ed i Comuni.

Le propongo sostanzialmente un piano straordinario mirato alla ricognizione efficace delle principali strutture, finalizzato a determinarne il grado di rischio e all’individuazione ed effettuazione delle eventuali primarie operazioni di manutenzione.

Le offro sin da subito la disponibilità, qualora lo ritenga opportuno, ad un incontro nel quale meglio possa illustrare quanto rappresentato».

Oliverio a Riace a sostegno di Lucano: «Luce che non può essere spenta»

RIACE (RC) – «Sono qui per sostenere Mimmo Lucano e attraverso lui un progetto che non può morire». Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio stamane nel corso di un incontro con la stampa convocato a Riace dove, come noto, il sindaco Lucano ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il blocco dei fondi per i progetti di accoglienza.

«Sono qui, oggi – ha evidenziato Oliverio -, e ho inteso convocare questa conferenza stampa innanzitutto per esprimere il sostegno della Regione a Mimmo Lucano che ha iniziato lo sciopero della fame da due giorni perché l’Italia conosca quella che è una situazione davvero paradossale rispetto alla vicenda di Riace. Riace- ha sottolineato- è una realtà nella quale da anni si è affermata una pratica dell’accoglienza che è diventata un punto di riferimento a livello internazionale e che oggi, da anzi oltre un anno, è costretta a fare i conti con una impostazione da parte degli organi dello Stato improntata ad un approccio meramente burocratico che non tiene conto di quelle che sono le condizioni reali. Sui ritardi nel trasferimento delle risorse ho avuto anche una interlocuzione con il Ministero dell’Interno ai cui responsabili ho espresso la valutazione della Regione».

«Esprimo vicinanza, solidarietà, sostegno – ha proseguito Oliverio -, perché Mimmo ha dato se stesso per questa causa realizzando e praticando un modello che dimostra che è possibile realizzare accoglienza, integrazione, rivalutando anche un borgo che era stato di fatto oggetto di un processo di svuotamento e di abbandono. Il definanziamento dei progetti SPRAR per Riace è scelta assolutamente incomprensibile, non può essere sostenuta e giustificata da argomentazioni di ordine burocratico ed amministrativo; se queste ci sono vanno approfondite, ma non possono portare alla decisione di chiudere questa esperienza».

«Riace non può morire, ecco perché io sono qui. Riace non deve morire perché altrimenti vuol dire che c’è un disegno politico che noi denunciamo apertamente. Il ministro Salvini che ha annunciato di venire qui in Calabria, a San Luca, venga a Riace a rendersi conto di quella che è un’esperienza positiva; venga a verificare che non è un modello ideologico ma una realtà di accoglienza, di integrazione che dimostra come sia possibile un altro percorso nel fenomeno della immigrazione, con il quale bisognerà fare i conti per un lungo periodo oltre che nell’immediato. È una realtà nella quale coesistono diversità, nella quale si è sperimentato concretamente che può essere rivalutato un centro, un borgo, una realtà, ancora, che ha fatto dell’immigrazione una risorsa».

Oliverio incontra i dirigenti delle Asp e delle Aziende Ospedaliere

CATANZARO – Il presidente Mario Oliverio, presenti il suo delegato alle politiche sanitarie Franco Pacenza ed il direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie  Bruno Zito, ha incontrato nel pomeriggio in Cittadella i direttori generali delle Aziende Ospedaliere  e delle Aziende Sanitarie Provinciali.

L’attuale situazione, la valutazione di Oliverio in ordine ai dati dell’ anticipazione del rapporto Svimez, il mutato quadro di contesto nazionale, l’apertura di una nuova e necessaria fase in relazione al rapporto tra Aziende e Regione,  gli argomenti che il presidente della Regione ha posto al centro della partecipata riunione dalla quale sono venute importanti indicazioni e riflessioni. La prima ha riguardato il fatto che mentre il rapporto Svimez pone per la Calabria indicazioni estremamente positive, nel contempo,  evidenzia  perseverante difficoltà e sofferenze per alcuni aspetti in relazione alla sanità quali l’insufficienza dei Lea, l’aumento della mobilità passiva.

«Un quadro- ha rimarcato il presidente Oliverio- che permane complicato, difficile e che richiede l’apertura di una nuova fase. Un nuovo percorso, che dovrà riguardare  tanto il ruolo della Regione quanto la indispensabile concertazione con le Aziende».

Oliverio, al riguardo ha richiesto ai responsabili sanitari presenti  una forte impostazione sinergica per tendere efficacemente alla ricerca delle soluzioni dei problemi che permangono, ed in più da  un commissariamento  che li ha aggravati.

Del percorso che la Regione intende avviare fa parte anche la decisione  di affidare il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie al dottor Bruno Zito: un punto di partenza, questo, per la riorganizzazione dell’importante dipartimento regionale.  Oliverio, nell’incontro,  ha ancora partecipato ai direttori generali delle Aziende lo sviluppo di una interlocuzione avviata con il Ministero della Salute, utile per affrontare una serie di questioni.Condivisa da parte di tutti i direttori  generali l’impostazione del presidente e la necessità di costruire percorsi concertati e condivisi da Aziende e Dipartimento.Nove anni di piano di rientro e relativo commissariamento- si è evidenziato  nella riunione- hanno prodotto un rinsecchimento di professionalità sia nel Dipartimento che nelle Aziende; professionalità complesse- è stato rilevato- né si inventano né si costruiscono in una stagione.Va messo in moto- si è convenuto- un piano straordinario che rafforzi competenze e professionalità mirate in ogni parte del sistema, facendo della competenza la sola discriminante. Si è convenuto inoltre di continuare già nelle prossime settimane con incontri specifici, coordinati dal Dipartimento regionale e che puntano ad avere un governo sistematico di tutti i processi, primo fra tutti l’equilibrio finanziario.Con preoccupazione si è sottolineato che il 2017 ha certificato un debito di 101 milioni di euro, coperto con l’intera fiscalità regionale, mentre il piano operativo approvato dal governo prevedeva un debito pari al 50% di quello certificato. Proprio per queste ragioni nei prossimi giorni si terrà una apposita verifica sulle prime due trimestralità dell’anno in corso.

Oliverio a Fuscaldo inaugura l’ottava edizione di “Alici in Festival”

FUSCALDO (CS) – Nell’affollata e suggestiva cornice del borgo marinaro di Fuscaldo marina, il presidente della Regione Mario Oliverio ha dato il via ieri sera, insieme al sindaco della città Gianfranco Ramundo, all’ottava edizione di “Alici in festival, tra cultura, ambiente e tradizione”, la bella ed originale manifestazione nata nel lontano 2011 da un’idea che proprio lo stesso Oliverio, allora presidente della Provincia di Cosenza, suggerì al sindaco Ramundo che rivestiva anche i panni di consigliere provinciale.

Nata con lo scopo di valorizzare e rilanciare le alici, simbolo della tradizione marinara fuscaldese ed il settore ittico-gastronomico del tirreno cosentino, la manifestazione è diventata, con il passare degli anni, uno fra i più importanti e attesi appuntamenti dell’estate calabrese.

Madrina dell’edizione 2018 l’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano che, insieme al consigliere regionale Orlandino Greco, al presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, al presidente dell’associazione “Alici in festival” Biagio Siciliani, ai componenti l’Amministrazione comunale fuscaldese e a numerosi sindaci giunti da diversi comuni dell’entroterra e della costa tirrenica cosentina, ha accompagnato il presidente della Regione lungo tutto il percorso di stand gastronomici in cui si snoda la kermesse, una vera e propria passeggiata del gusto che coinvolge ristoratori, imprenditori, associazioni, semplici cittadini, in una partecipazione attiva che vede protagonista e coinvolto l’intero tessuto sociale del centro tirrenico cosentino e che si svolgerà ogni sera fino al 4 agosto prossimo.

«Questa bella iniziativa, che ogni anno attira a Fuscaldo migliaia di persone -ha detto il presidente  Oliverio nel suo breve saluto- è l’esempio di quanto sia importante valorizzare il nostro territorio e le nostre tradizioni, facendo esprimere pienamente le nostre identità».

Noi abbiamo investito molto in questa direzione destinando 100 milioni di euro per la valorizzazione dei nostri borghi. Questa iniziativa si inserisce molto bene nel nostro progetto. Valorizzare i borghi e le nostre tradizioni, recuperare il nostro patrimonio edilizio, aumentare la qualità dei servizi e dell’accoglienza è fondamentale per accrescere l’attrattività di un territorio”.

 

 

 

Due nuovi treni per la flotta calabrese, soddisfatto Oliverio

CATANZARO – «Dopo la complessa fase di programmazione delle risorse si prosegue nel percorso della realizzazione e dell’operatività. E’ di ieri la notizia dell’avvenuta formalizzazione da parte di Ferrovie della Calabria srl dell’ordinativo per la fornitura di n. 2 nuovi treni ad aderenza mista Stadler di ultimissima generazione che saranno utilizzati, a completamento dell’attuale flotta di n. 5 convogli Stadler della stessa tipologia, sulla tratta Catanzaro – Catanzaro Lido e che, a completamento dei lavori già avviati, collegheranno la città di Catanzaro ed il comprensorio del Reventino con la Cittadella Regionale ed il Polo Universitario di Germaneto».

Lo afferma in una nota dell’ufficio stampa il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. «I nuovi treni – prosegue Oliverio -, totalmente digitalizzati e a bassissimo impatto ambientale in ragione della trazione Diesel – elettrica, saranno dotati di ogni confort, dei più moderni sistemi di sicurezza, nonché di telecamere a bordo e di dispositivi conta passeggeri, per poter monitorare il servizio ai fini di renderlo sempre più affidabile e di qualità.

La scelta strategica regionale di investire nelle infrastrutture di trasporto ferroviario e tranviario e nell’acquisto di nuovo materiale rotabile, è proiettata ad un futuro di breve periodo che punta a privilegiare e favorire la mobilità collettiva disincentivando l’utilizzo dell’autovettura privata.

Enormi saranno i vantaggi in termini di qualità della vita nelle nostre città, di tutela ambientale e di mitigazione anche del rischio di incidentistica stradale. Il futuro – ribadisce il Presidente Oliverio – è nel trasporto collettivo, ed il trasporto ferroviario regionale è destinato ad assumere ruolo centrale di un più moderno sistema integrato di mobilità».

«A breve sarà completata anche la prima fase di rinnovo del parco autobus regionale extraurbano e di recente è stato avviato un piano di rinnovo del parco autobus urbano. Meno trasporto privato e più trasporto pubblico era e rimane uno dei principali obiettivi di questa Amministrazione Regionale».

Viabilità, il sindaco di Orsomarso contro l’indifferenza di Oliverio e Iacucci

ORSOMARSO (CS) – Al danno di una viabilità dissestata e lasciata a un’incuria non più giustificabile, soprattutto per la pericolosità di chi la percorre, determinata dal colpevole mancato intervento di pulizia e messa in sicurezza delle strade provinciali, si unisce la beffa di un grave silenzio e di una totale assenza di risposte alle sollecitazioni istituzionali lanciate già da molte settimane dal sindaco di Orsomarso(CS), Antonio De Caprio.

Visto l’avvio della stagione estiva, il primo cittadino del piccolo borgo dell’Alto Tirreno cosentino, aveva scritto al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e al presidente della Provincia, Franco Iacucci, per sollecitare un pronto intervento che rimettesse in sesto la viabilità provinciale.

«Non una telefonata, non una lettera, né una qualsiasi altra comunicazione, è stata fornita però come risposta, dimostrando l’arroganza politica e l’indifferenza a cui i calabresi sono costretti ad assistere e a subire da anni»

E se di solito nelle istituzioni il silenzio a una precisa istanza diventa assenso e dà ragione alle motivazioni del richiedente, in questo caso la mancata risposta si aggrava anche della totale incuranza e assenza di manutenzione delle strade, nonostante si parli spudoratamente a livello regionale di qualità dell’accoglienza dei turisti, emanando improvvisi bandi per la valorizzazione di borghi e aree interne.

«A chi ha il dovere di occuparsi a livello regionale del bene comune ricordo che il tempo della Calabria è adesso, non domani. È inutile continuare a esprimere sforzi e progettualità per esaltare la bellezza dei nostri territori, che si mostrano ai turisti e a quanti li scoprono per la prima volta come preziose scoperte – dichiara De Caprio – se poi le strade che portano verso questi spettacolari e suggestivi luoghi fanno letteralmente schifo, sia per le condizioni del manto stradale sia per la presenza di cunette non curate e di una vegetazione che invade le carreggiate, con grave pericolo per gli automobilisti che le percorrono. Da sindaco e da coordinatore provinciale di Forza Italia chiedo con forza ai due silenti signori della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza di svegliare gli Enti di cui sono a capo da questo coma politico e di attivarsi immediatamente, per tutte le competenze che hanno il dovere di espletare, affinché si mettano subito in sicurezza le strade delle nostre province e di far seguire ai loro proclami di pseudo-efficienza i fatti e l’applicazione di tutti gli strumenti necessari che restituiscano dignità, bellezza e sicurezza ai nostri territori»

De Caprio stigmatizza fortemente la maleducazione e la scortesia istituzionale ricevuta come cittadino e come sindaco per l’assenza di risposta alle sue sollecitazioni, convinto che presto i calabresi manderanno via questo gruppo politico, facendo sentire loro come si sentano molto distanti da questo modo di amministrare il bene comune e di programmare con serietà lo sviluppo della Calabria.

«Non si può continuare ad ascoltare chi parla di accoglienza e promozione turistica, solo con proclami e fumo negli occhi, a cui peraltro seguono disastrosi dati rispetto all’irrisorietà di presenze nelle località e al basso indice di gradimento dei nostri servizi infrastrutturali – conclude il sindaco di Orsomarso – né si può continuare a chiedere ancora ai nostri giovani di emigrare verso altre regioni d’Italia o all’estero. Con le chiacchiere non si garantisce il presente e non si crea il futuro. La stragrande maggioranza dei sindaci della Calabria deve lottare tutti i giorni con le difficoltà create dall’incapacità amministrativa e direzionale di questa politica regionale e provinciale, decisamente mediocre. La nostra SS18 è già una strada dall’alto tasso di incidenti. Non bisogna registrare in futuro qualcosa di tragico per trasformarla poi in una strada della morte, come l’opposta SS106»

Nella lettera inviata molte settimane fa De Caprio evidenziava la pericolosità in cui versa anche la SP10, strada che dalla costa tirrenica conduce verso Orsomarso, porta d’accesso del versante Tirrenico al Parco Nazionale del Pollino, geosito dell’Unesco, molto trafficata nel corso della bella stagione, essendo il trait d’union con le meraviglie del litorale della Riviera dei Cedri.

Una lettera inviata necessariamente alle competenti autorità locali, in quanto l’Ente comunale non si trova nelle condizioni di poter provvedere a simili interventi. Altrimenti, per le politiche di sviluppo e promozione turistica già avviate nel Borgo di Orsomarso, il sindaco De Caprio, che in qualità di rappresentante istituzionale non può più accettare un simile degrado ambientale e infrastrutturale, avrebbe provveduto con le risorse delle casse comunali, evitando così imbarazzanti situazioni di disagio ai turisti e alla sua popolazione.