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[#Anime] One Punch Man, confermata la seconda stagione

Ghiotte notizie sul fronte One Punch Man direttamente dal One Punch Man Autumn Festival, che si sta tenendo proprio oggi a Tokyo.

La seconda stagione è finalmente confermata e in fase di produzione con uscita prevista per il 2017. E’ stato, inoltre, annunciato il rilascio di un mobile game a tema, sempre per il 2017.

In attesa che l’eroe per hobby ritorni sui nostri schermi vi consigliamo di seguire il manga, edito per Planet Manga.

Miriam Caruso

 

[Anime] One Punch Man, la Recensione Finale

Siamo infine giunti al termine della prima stagione di One Punch Man. Un episodio finale che lascia senza fiato per quanto è esaltante. Qualche giorno fa Dynit ha addirittura annunciato che l’anime verrà doppiato in italiano e trasmesso in anteprima su VVVVID prima di essere distribuito in home-video. Ma andiamo con ordine.

L’anime di One Punch Man conta 12 episodi, che adattano i primi 36 capitoli del manga di One illustrato da Yusuke Murata. Quindi una media di 3 capitoli per episodio. Non si può certo dire che Madhouse sia andata a rilento con il suo adattamento, considerando che serie come One Piece e Naruto hanno in media un episodio per ogni capitolo o capitolo e mezzo.opm5

One Punch Man inizia con il botto. Abbiamo una città sotto attacco da parte di un mostro chiamato Vaccine Man, nato dal continuo inquinamento della Terra da parte dell’uomo. Ecco quindi sopraggiungere il nostro Saitama, che
con un pugno lo disintegra. Lo spettatore rimane quasi spaesato da questa dimostrazione di forza, anche perché a primo impatto Saitama sembra il classico supereroe alla Kick-Ass, senza nessun potere o talento particolare. Invece scopriamo che Saitama è così potente da distruggere qualsiasi avversario con un solo pugno.

A questo punto parte un flashback in cui vediamo un Saitama più giovane e con i capelli salvare un bambino dalle grinfie di un mostro di nome Granchilante, una sorta di crostaceo gigante. Da quel momento in poi il nostro Saitama inizia un allenamento di tre anni che, per l’eccessivo stress, lo porterà a perdere tutti i capelli.

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Il suo allenamento consiste in 100 piegamenti, 100 addominali, 100 squat e 10 km di corsa al giorno. Inoltre è assolutamente vietata l’aria condizionata. Ed ecco qui la genialità di One, che riesce a prendere in giro lo stereotipo più famoso del battle shonen, quello dell’allenamento. In Dragon Ball i personaggi per allenarsi hanno bisogno di camere gravitazionali e di stanze invivibili in cui un giorno dura un intero anno. In Bleach il protagonista deve allenarsi con partner molto più forti di lui per riuscire ad ottenere tecniche sempre più potenti e per aumentare la propria “reiatsu”, oltre ad dover sbloccare le abilità della sua spada e a controllare il proprio “hollow” interiore. In Naruto i personaggi si allenano nel controllo del chackra per sviluppare abilità sempre più potenti. In Ken il Guerriero il protagonista combatte e migliora assorbendo dentro di se lo spirito dei propri avversari. Invece in One Punch Man il nostro Saitama è diventato il più forte del mondo con un allenamento normalissimo. Sono sicuro che, dopo aver visto One Punch Man, molte persone abbiano voluto provare lo stesso allenamento di Saitama. Di certo One non ci ha raccontato tutto, ma già così la cosa è veramente notevole.

Nel secondo episodio fa la sua comparsa l’androide Genos, quest’ultimo rimane sbalordito dalla potenza di Saitama nel momento in cui ha salva la vita grazie a un pugno del nostro protagonista ad un avversario che lo stava per eliminare. Genos chiede a Saitama di prenderlo come allievo e il nostro eroe accetta.opm3

Se dovessi dire la mia su Genos, penso che si tratti del personaggio che ti aspetteresti da un battle shonen, quindi uno che vuole migliorarsi a tutti i costi. Di certo si è curiosi di scoprire quanto può migliorare e se potrà mai avvicinarsi alla potenza del suo maestro. Inoltre i suoi sono dei combattimenti sempre molto equilibrati, quindi entra in gioco il fattore “tensione da possibile sconfitta” che con Saitama non esiste.
Successivamente i due si iscrivono all’associazione degli eroi. Il povero Saitama viene promosso per un soffio nella classe C, la più bassa, perché dopo aver realizzato qualsiasi tipo di record nelle prove fisiche viene affossato nella prova scritta. A mio avviso si tratta di un piccolo omaggio al tipico protagonista del battle shonen, che ha quasi sempre tanti muscoli ma poco cervello. C’è inoltre da dire anche che tra le varie prove fisiche c’è la “punching machine”. La scena mi ha ricordato tantissimo le prove di selezione del 25° Torneo Tenkaichi di Dragon Ball (quello precedente l’arrivo di Majin Bu, in cui Vegeta distrugge la punching machine). Inoltre la classificazione degli eroi ricorda molto quella dei demoni in YuYu Hakusho.

Genos finisce invece nella classe S, quella composta dagli eroi più potenti. Qui entra in gioco una delle cose più interessanti di OPM, ovvero capire come farà Saitama a risalire questa classifica di eroi per giungere alla prima meritata posizione.opm4

Dai successivi episodi capiamo quanto One sia affezionato ad un certo tipo di cinema fantascientifico di stampo catastrofico, infatti vediamo un meteorite, un dinosauro gigante alla Godzilla, un mostro sottomarino e un’invasione aliena. Tutti temi molto in voga nel cinema nella seconda metà degli anni ’90.

Per quanto riguarda l’apparato tecnico, ci troviamo di fronte a quanto di meglio possa essere realizzato nel campo delle serie televisive. Una regia impressionante nelle scene d’azione, che raggiunge il suo apice nell’incredibile scontro finale, dove assistiamo ad una dinamicità di scene che ha veramente pochi eguali. Se in Dragon Ball (che sicuramente viene richiamato alla mente dai combattimenti di OPM) venivano utilizzati degli stratagemmi grafici per “risparmiare soldini” nelle scene d’azione (i due personaggi scomparivano e si vedevano solo le onde d’urto in cielo), qui la regia segue assiduamente i due combattenti. Le animazioni sono veramente eccezionali, con un utilizzo della computer grafica ridotto all’osso. Tutto questo è accompagnato da una colonna sonora veramente epica.

Non voglio spoilerarvi di più, lo dovete vedere.

In un’intervista Murata ha affermato che lavorerà duro per dare all’anime una seconda stagione. Noi di Nerd@30 lo speriamo vivamente.

Antonio Vaccaro

 

[Anime] One Punch Man, l’Anime Rivelazione che manda in Pensione Chuck Norris

one punch manOne Punch Man è senza ombra di dubbio l’anime del momento, come fu “L’Attacco dei Giganti” qualche tempo fa. Realizzata dallo studio Madhouse (Death Note, Death Parade, Monster, Hunter x Hunter 2011), la serie è l’adattamento animato dell’omonimo manga di One illustrato da Yūsuke Murata (Eyeshield 21). Al momento in Italia sono stati distribuiti 8 episodi grazie alla piattaforma di streaming legale VVVVID, raccogliendo un enorme successo sin dalle prime battute. Questa prima stagione avrà la durata di 12 episodi.
Partiamo dal presupposto che chi scrive ha letto giusto qualche capitolo del manga di Murata, di cui ho notato soprattutto la straordinaria dinamicità del tratto. I personaggi sono disegnati in maniera sublime e le scene d’azione sono semplicemente eccezionali. La recensione verterà totalmente sull’opera animata, senza nessun commento sulla fedeltà all’opera originale.

Trama:
La storia narra di un ragazzo di nome Saitama, che dopo un allenamento durato 3 anni ha finalmente raggiunto il suo obiettivo, diventare l’uomo più forte del mondo. La sua forza è tale da distruggere qualsiasi nemico con un solo pugno. Questo porta Saitama a passare la sua vita nella noia più totale, perché non riesce a trovare nessun avversario che riesca a resistere ad un suo pugno. Successivamente fa la conoscenza dell’androide Genos, con cui entrerà a far parte di un’associazione di eroi. Il suo obbiettivo ora è quello di diventare uno dei supereroi più popolari.

Commento:
OPM rientra a pieno merito nella categoria dei “battle shonen”, ovvero un manga/anime da combattimento indirizzato ad un pubblico adolescenziale.
Quello che a mio avviso colpisce maggiormente di quest’opera è la sua diversità rispetto ad altri manga/anime dello stesso genere. Goku, Naruto, Ichigo, Kenshiro, Rufy, Yusuke Urameshi e Gon sono tutti personaggi accomunati da un obiettivo, quello di diventare più forti per battere qualsiasi avversario. In One Punch Man scopriamo che il protagonista ci è già riuscito. One è riuscito nell’intento di decostruire sia un genere che una delle frasi fatte più famose che esistano: “Non si finisce mai di migliorare”. Saitama non ha bisogno di migliorare, è già il migliore. La genialità dell’opera sta proprio in questo, nel fatto che l’autore ha messo subito in chiaro che Saitama batterà qualsiasi avversario con un solo pugno. Dall’altro lato abbiamo degli eroi depotenziati (rispetto al protagonista) o completamente inutili e una popolazione che non vede di buon occhio il povero Saitama, che viene considerato come un imbroglione che sfrutta le fatiche degli altri eroi per fare successo. La curiosità sta proprio in questo: capire l’impatto che avrà l’ennesimo mostro distrutto dal pugno di Saitama.one-punch-man2
Una trama così semplice non poteva che avere un grande impatto sul pubblico.

Comparto tecnico:
Lo studio Madhouse rappresenta da sempre una garanzia per quanto riguarda l’apparato tecnico.
Ma partiamo dalla straordinaria sigla, che mette subito in chiaro quanto questo anime sarà visivamente gasante. Una delle migliori sigle degli ultimi anni.
Il character design è abbastanza curato e le animazioni sono semplicemente spettacolari. Partendo dal dinamismo delle vignette di Murata, la Madhouse confeziona delle scene d’azione veramente superbe, che per certi versi ricordano le fantastiche animazioni targate Gainax viste in Tengen Toppa Gurren Lagann. I combattimenti sono veramente esaltanti e i 22 minuti della puntata sembrano volare. Le musiche danno una grande mano ad accompagnare la devastazione provocata dai pugni di Saitama.

Conclusione:
One Punch Man è un anime di un divertimento assoluto. Lo consiglio a tutti gli amanti degli anime di combattimento e a chi cerca un anime leggero ed esaltante. Lo sconsiglio a chi negli anime cerca la completa serietà o chi non sopporta le gag comiche.

Antonio Vaccaro