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Tirocini uffici giudiziari, Oliverio chiede la convocazione di un tavolo tecnico

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, per  sbloccare definitivamente il progetto finalizzato ai tirocini formativi  negli uffici giudiziari della Calabria, ha sentito, questa mattina, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando al quale ha chiesto la convocazione  a breve di un Tavolo tecnico. A tal proposito, è stata convocata – informa una nota dell’Ufficio stampa  – per il nove marzo prossimo una riunione presso il Ministero della Giustizia per affrontare definitivamente i termini della convenzione con la Regione per l’utilizzo dei tirocinanti negli uffici giudiziari della Calabria. Alla riunione, oltre alla Regione, sono stati invitati i Presidenti delle Corti d’Appello di Reggio e Catanzaro, il Procuratore Generale f.f. presso la Corte d’Appello di Reggio ed  il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro. «La riunione di giorno nove – ha detto il Presidente Oliverio – sarà conclusiva al fine di avviare, finalmente, al lavoro i tirocinanti negli uffici della Giustizia. Il nostro impegno è quello di sbloccare l’avviamento al lavoro e garantire, comunque, il numero di persone per le quali abbiamo promosso avviso pubblico e definito la graduatoria».

Tirocinanti giustizia, presto un Tavolo tecnico tra Ministero e Regione

ROMA – Mario Oliverio, Governatore della Regione Calabria, ha incontrato a Roma Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, in merito alla situazione dei tirocini negli uffici giudiziari calabresi. Oggetto della discussione la necesità di pervenire con urgenza a una soluzione del problema nel rispetto dei mille candidati in attesa di conoscere l’evoluzione del bando. Il Ministro Orlando ha dato quindi la sua disponibilità a un prossimo incontro durante il quale i tecnici del Ministero della Giustizia, degli uffici giudiziari regionali e del Dipartimento regionale “Lavoro” si adopereranno per individuare immediate risoluzioni nel rispetto degli obiettivi del bando.

 

 

Elezioni Cosenza, rinviata la visita del ministro Orlando

COSENZA – Rinviata l’iniziativa della Grande Cosenza di sabato 21 maggio alle 15, nel cinema Modernissimo di Cosenza alla quale doveva partecipare il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. il Guardasigilli infatti, parteciperà ai funerali di Marco Pannella previsti sempre per sabato alle ore 16 nella città di Roma. Sarà comunicata a breve la nuova data dell’incontro con il ministro Andrea Orlando, che sarà a Cosenza per sostenere il candidato a sindaco di Alleanza civica progressista, Carlo Guccione.

Elezioni Cosenza, il Ministro della Giustizia Orlando in città per sostenere Guccione

COSENZA – Il prossimo sabato 21 maggio il Ministro della Giustizia Andrea Orlando sarà a Cosenza per sostenere la candidatura a Sindaco per la coalizione di Alleanza civica progressista di Carlo Guccione.

«Con Andrea Orlando mi lega un rapporto di amicizia che si è cementato grazie a un  lavoro comune svolto a Roma in stretto contatto con l’allora segretario dei Ds, Piero Fassino, che ci chiamò a collaborare con lui a livello nazionale. Li ricordo come anni di grande crescita e passione politica. Averlo al mio fianco in questa competizione elettorale è motivo di soddisfazione e mi spinge a un ulteriore impegno per raggiungere l’obiettivo di una vittoria al primo turno» ha dichiarato Guccione.

Il ministro Alfano oggi in Calabria: “Grandi i risultati raggiunti contro la “ndrangheta”

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Reggio Calabria (Rc) – L’ordine e la sicurezza pubblica della regione, la criminalità organizzata, il fenomeno in aumento degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali. Questi i temi al centro della Conferenza Regionale tenutasi oggi a Reggio Calabria e presieduta dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. Al vertice hanno anche preso parte il vice ministro Filippo Bubbico e gli esponenti nazionali e locali delle Forze di polizia, le Autorità provinciali di ordine pubblico e sicurezza, le Forze di polizia territoriali e rappresentanti della Magistratura. Notevole il compiacimento del ministro durante il suo intervento: “Abbiamo avuto finora grandi risultati contro la “ndrangheta” e la criminalità organizzata, e gli episodi recenti ne sono la testimonianza. Lo Stato è da sempre presente e continuerà – ha ribadito il ministro – la sua azione di vicinanza e sostegno agli amministratori locali, i quali, devono sapere che troveranno sempre ascolto quando lo richiederanno, nelle Prefetture”. Per il ministro dell’Interno, l’azione svolta in Calabria negli ultimi tempi è stata più che soddisfacente:  “Abbiamo mandato rinforzi in questa terra per 162 unità investigative, 340 per il controllo del territorio, 333 per il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine”. Si è poi concentrato sui dati del piano focus ndrangheta. Da giugno 2014 a dicembre 2015 hanno fatto registrare ottimi risultati :”796810 persone controllate, 9700 persone denunciate in stato di libertà, 1394 arresti in flagranza, 2447 sequestri penali, 4095 sequestri amministrativi, 938 fermi di indiziato di delitto, 8650 sanzioni amministrative elevate, 530174 veicoli controllati, 104641 violazioni al codice della strada, 172604 controlli domiciliari effettuati, 23814 perquisizioni sul posto”. Per il ministro è dunque importante proseguire in questa direzione, intensificando l’azione di controllo dei territori a rischio, ma anche con un capillare monitoraggio degli appalti pubblici. Ha annunciato poi che sottoporrà al ministro Orlando, il verbale dell’incontro odierno di Reggio, al fine di verificare la possibilità di un rafforzamento delle piante organiche in seno alla magistratura. Alfano ha poi annunciato che farà visita a tutte le altre province della Calabria, “lo Stato – ha concluso il ministro – deve essere presente ovunque, al fine di rimarcare che non si temono né la “ndrangheta”né  la criminalità. Lavoreremo sempre al fianco degli amministratori, ma abbiamo bisogno del sostegno della società civile”.

 

 

Scioglimento a Palazzo dei Bruzi. Jole Santelli: “Corruzione politica”

Jole Santelli 2COSENZA – Una interrogazione al presidente del Consiglio ed ai ministri dell’Interno e della Giustizia è stata presentata dai deputati di Forza Italia Jole Santelli e Roberto Occhiuto, dopo le dimissioni di 17 consiglieri del Comune di Cosenza che porteranno allo scioglimento dell’Ente guidato dal forzista Mario Occhiuto. I due parlamentari, dopo avere ricordato una precedente interrogazione in Commissione Affari costituzionali in cui “veniva denunciato il tentativo da parte di esponenti del Pd di corrompere consiglieri di maggioranza al fine di ottenere da loro le dimissioni dalla carica e, di conseguenza, la fine anticipata della legislatura” chiedono adesso di sapere “se l’autorità giudiziaria abbia aperto indagini sui tentativi di corruzione politica che – scrivono la Santelli e Occhiuto – hanno portato alle dimissioni di 17 consiglieri. Incontri con blandizie, minacce e promesse di diverso tipo sono stati al centro di giornate convulse. Ad avvelenare il clima notizie di stampa che annunciavano indagini, avvio di Commissioni d’inchiesta, il tutto condito da un sapiente miscuglio di pseudo fughe di notizie, millanterie e presunte soffiate. Si è scritto anche di presunte notizie provenienti da organi di polizia giudiziaria o di magistrati, ed addirittura di soffiate attribuite direttamente al ministro della Giustizia Andrea Orlando. Particolare attenzione deve essere posta al progetto Metro leggera, fortemente avversato dal sindaco e coacervo di rilevanti interessi economici regionali e locali. Occorre sottolineare, invece, che il Sindaco non ha Roberto Occhiutoricevuto alcun avviso di garanzia, né dalla procura di Cosenza né da Catanzaro. E questo perché l’azione dell’amministrazione è sempre stata improntata a criteri di legalità, sopratutto nei lavori pubblici dove in questi anni rispetto alle amministrazioni precedenti si è drasticamente ridotta la percentuale di affidamenti diretti e i lavori pubblici principali sono sempre stati attribuiti tramite una Commissione prefettizia. Al contrario al Sindaco è stata assegnata la protezione per le minacce ricevute dopo aver fatto emergere le irregolarità nel sistema delle cooperative sociali”. I parlamentari chiedono infine di sapere “se risultano vere le rivelazioni del Ministro Orlando a suoi compagni di partito su indagini coperte da segreto e su presunti indagati e se si è proceduto contro fonti d’informazione che riportano notizie attribuibili o a semplici millanterie o a gravi fughe di notizie di atti segreti”.