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Fiamme al PalaCalafiore, domattina ulteriori verifiche tecniche

REGGIO CALABRIA – A seguito dell’incendio che questo pomeriggio ha parzialmente danneggiato la copertura del PalaCalafiore, avvenuto nel corso dei lavori di manutenzione straordinaria avviate dal Comune di Reggio Calabria, e prontamente spento dai Vigili del Fuoco, la società della Viola Reggio Calabria, attraverso un comunicato stampa, ha informato i propri sostenitori che «dopo aver precauzionalmente sospeso tutta l’attività odierna, la commissione tecnica competente ha rinviato a domattina (Domenica 13 Gennaio)  tutte le ulteriori verifiche al fine di poter assicurare il regolare svolgimento della gara tra MetExtra Reggio Calabria e Bertram Tortona».

«Anche la Viola Reggio Calabria – si legge ancora -, cosi come i suoi tifosi, parte terza di questa vicenda, non possono fare altro che attendere l’esito di tutte le valutazione tecnica al fine di garantire l’incolumità di tutti i tifosi. Il Comune di Reggio Calabria, nella persona del Delegato allo Sport Giovanni Latella, immediatamente intervenuto sul posto si impegnerà a risolvere l’inconveniente nel minor tempo possibile al fine di ripristinare la normale funzionalità dell’impianto».

Biagio Antonacci, c’è attesa per la tappa calabrese dopo l’uscita del nuovo singolo

REGGIO CALABRIA – “In mezzo al mondo” è il singolo di Biagio Antonacci che anticipa l’uscita del suo nuovo album di inediti il prossimo 10 novembre. Il cantautore di Rozzano si prepara così ad affrontare un nuovo ed entusiasmante tour che lo vedrà protagonista nei Forum e nei Palasport d’Italia. E c’è attesa per l’unica tappa calabrese di Biagio Antonacci, in programma il prossimo martedì 16 gennaio al Palacalafiore di Reggio Calabria alle ore 21.00, dove sono previsti arrivi da tutta la regione.  Un grande evento promosso e organizzato da Esse Emme Musica di Maurizio Senese che, ancora una volta, porta in Calabria una delle voci più amate e apprezzate del panorama musicale internazionale. Biagio Antonacci- si sa- è da sempre amato e acclamato per la sua musica e per i suoi testi che hanno fatto da colonna sonora a molte generazioni. Per il concerto del prossimo 16 gennaio, per il quale l’organizzazione prevede il soldout, sono ancora disponibili biglietti.

Raffaella Aquino 

Grande successo per J-Ax & Fedez a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – L’unica tappa in Calabria del super tour di J-Ax & Fedez al Palacalafiore di Reggio è stata un autentico trionfo per i due musicisti cantautori, amatissimi dai giovani e non solo. Già, perché definirli solo cantanti rap o hip hop è certamente riduttivo. Con brani bellissimi, vecchi e nuovi, che ormai fanno parte ormai della storia della migliore musica d’autore italiana, certamente diversa e innovativa rispetto a cliché tradizionali del classico filone cantautorale, hanno trascinato gli oltre cinquemila che hanno gremito il palasport reggino in un’autentica grande esplosione di musica. Un live straordinario, studiato in ogni dettaglio, con suggestivi impianti scenotecnici incastonati nell’imponente palcoscenico ricco di effetti ad alta tecnologia. Davvero spettacolare l’insieme di luci, immagini, effetti scenici e finanche pirotecnici, che hanno trasformato il palasport in  un catino di contagioso entusiasmo e incontenibile energia. Un concerto a cinquemila voci e diecimila braccia alzate per oltre dure ore e trenta, durante le quali J-ax e Fedez hanno sfoderato tutta la loro bravura da veri animali del palcoscenico. Uno show convincente e travolgente anche per i più scettici, ancorati a superati concetti di musica popolare.

Tra effetti pirotecnici, pioggia di coriandoli e stelle filanti, giochi di immagine dei numerosi schermi che hanno costruito la piramide del colorato e dinamico fondale, accompagnati da una vera super band sistemata a più livelli, J-Ax e Fedez hanno sfoderato uno dietro l’altro tutti i loro grandi successi, a cominciare dai brani del loro primo album scritto a quattro mani, “Comunisti col Rolex”, balzato ai primi posti di tutte le classifiche con numeri record e già disco di platino.JFRC7

Una scaletta mozzafiato, con oltre trenta brani, che non ha dato tregua al calorosissimo pubblico, infiammato dai tanti celebri successi fino ad un vero delirio di gioia e allegria. Tra i più applauditi, cantati e ballati, certamente il nuovissimo “Piccole Cose”, “Assenzio”, “Fratelli di Paglia”. Ed ancora “Gente che spera”, “Uno di quei giorni”, “Comunisti con  il Rolex”, fino all’esplosione conclusiva con l’irresistibile “Maria Salvador” e “Vorrei ma non posto”, il super successo della scorsa estate che ha anticipato l’intero nuovo album e questo tour da record. Una lunga pedana a freccia ha consentito a J-Ax e Fedez di raccogliere da vicino l’affetto e l’abbraccio dei fans arrivati sin dalla mattina da ogni angolo della regione.

Grazie a particolari facilitazioni e gratuità, l’entusiasmo ha potuto contagiare anche i numerosi ragazzi dell’Unitalsi e dell’Associazione Italiana Persone Down, confermando che la musica dal vivo è certamente strumento di emozioni ma anche di stupenda aggregazione e grandi messaggi sociali e umani.

Il concerto ha aperto “Fatti di Musica 2017”, la trentunesima rassegna del miglior live d’autore organizzata da Ruggero Pegna che, dopo aver regalato ai due artisti il suo ultimo “Il cacciatore di meduse”, romanzo contro ogni forma di razzismo, ha commentato: «E’ stata più di una festa, una epidemia di felicità e positività per tutti. Tanto entusiasmo ripaga di sforzi, fatica e sacrifici. Live così belli, importanti e  imponenti, autentici cantieri con dodici tir di attrezzatura e circa duecento persone a lavoro in tre giorni, per la Calabria sono quasi proibitivi, ma almeno il sorriso di tanti giovani, i loro occhi lucidi pieni di gioia, sono la più bella gratificazione  e riconoscenza!».

Presente al palasport anche il giovane produttore del tour Clemente Zard, figlio di David, certamente il più famoso promoter internazionale, occasione per Pegna di ricordare i suoi esordi: «Clemente è l’erede di una figura storica della musica dal vivo mondiale. Ho iniziato questo lavoro proprio con suo padre David oltre trent’anni fa e, chiaramente, la sua presenza mi fa riavvolgere e rivedere il film di tanti anni pieni di successi ma anche di sacrifici. Questo lavoro in Calabria, a questi livelli, è molto complesso e necessita a maggior ragione della collaborazione di Enti, Autorità ed Istituzioni, perché anche i ragazzi calabresi hanno diritto a sognare! Mi auguro – ha concluso Pegna – che per lo spettacolo di Notre Dame De Paris per la prima volta a Cosenza dal 23 al 25 giugno possa organizzare una conferenza stampa di presentazione insieme ad entrambi, padre e figlio. Potrebbe essere un’occasione  per mettere a confronto diverse generazioni di promoter che, con il loro lavoro, hanno dato e daranno ancora emozioni a milioni di persone!».

 

Viola, è crisi nera. Cade in casa contro Ferentino

Viola Reggio Calabria – FMC Ferentino 76 – 89

Reggio Calabria: Legion 18, Marulli 4, Scialabba n.e., Taflaj, Radic 24, Micevic 5, Guacci 3, Guariglia, Fabi 11, Lupusor 3, Fallucca, Caroti 8. Coach: Paternoster

Ferentino: Imbrò 17, Gilbert 21, Datuowei n.e., Gigli 14, Musso 17, Raymond 7, Sabbatino 1, Bertocchi n.e., Carnovali 6, Benvenuti 6. Coach: Ansaloni

Parziali: 26-20, 10-23, 12-21, 28-25

REGGIO CALABRIA – Un’altra serata da dimenticare per la Viola Reggio Calabria. I neroarancio illudono chiudendo in vantaggio il primo quarto 26-20 contro Ferentino. Ma già nel secondo quarto cedono allo spessore degli avversari che poi, nel terzo parziale prendono il largo, facendo incetta di canestri da tre punti con Imbrò e Musso, mentre la Viola affonda a dispetto della spinta esercitata dai duemila spettatori presenti sugli spalti del PalaCalafiore. Affiora la confusione ed il nervosismo tra i padroni di casa ai quali Paternoster prova a dare la scossa con alcuni cambi. Fa girare il coach Fallucca, Micevic, Guaccio, inutilmente. Nell’ultimo quarto Radic ha un moto d’orgoglio, realizza otto punti in un amen, segnale che il blocco è più psicologico che atletico. Ferentino però non cede di un millimetro, blocca sul nascere il tentativo di rimonta e vince in scioltezza con un vistoso 76-89, lasciando la viola nelle sabbie mobili dell’ultima in classifica.

Romeo e Giulietta saluta i fan in Calabria, attesi oltre 4000 studenti da tutta la Regione

REGGIO CALABRIA – Con la conferenza stampa tenuta lunedi dal promoter Ruggero Pegna e dal produttore David Zard, a Reggio Calabria è iniziato il conto alla rovescia per l’arrivo in Calabria del Musical “Romeo e Giulietta – Ama e Cambia il mondo”. A due anni dalla prima all’Arena di Verona, l’eccezionale trasposizione musicale dell’ opera di William Shakespeare chiuderà il suo tour dei record con quest’ultima tappa il 5 e 6 febbraio nel palasport reggino, che coincide però con la prima manifestazione della rassegna “Fatti di musica 2016” dedicata ai migliori live d’autore. 

Attesi a Reggio per questo gran finale (poi il Musical si fermerà per almeno tre anni), numerosi fan da tutta Italia. Eccezionale anche la partecipazione delle scuole calabresi agli spettacoli mattutini, per i quali è necessario rivolgersi al numero telefonico 0968441888 o alla mail info@ruggeropegna.it. Grande la mobilitazione degli istituti superiori calabresi: al momento, hanno confermato la loro presenza circa trenta scuole di tutta la Regione con oltre quattromila giovani.R&Gballo

In tre anni di tour “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo” ha visitato 18 diverse città italiane per complessive 28 tappe e totalizzato oltre 850.000 spettatori in 320 repliche, inclusi i 31 matinée dedicati alle scuole, di cui lo spettacolo detiene i record di rappresentazioni, suscitando un entusiasmo senza precedenti e svettando in cima alle classifiche di incassi.

Numerosi i grandi riconoscimenti in Italia e all’estero. Lo scorso 21 settembre lo spettacolo è stato protagonista indiscusso agli Oscar del Musical 2015 che si sono tenuti al Teatro Brancaccio di Roma, ricevendo ben 8 candidature e vincendo 4 premi: Migliori coreografie (Veronica Peparini), Migliori costumi (Frédéric Olivier), Miglior Spettacolo (David e Clemente Zard) e Spettacolo più votato dal web.

L’organizzatore Ruggero Pegna, reduce dal clamoroso successo dei Promessi Sposi nella città dello Stretto, non ha dubbi: “E’ uno spettacolo straordinario, imperdibile e irripetibile in Calabria, anche per gli elevatissimi costi”.

Eccezionale il cast, con numerosi big della musica e dello spettacolo italiani: Federico Marignetti “Romeo”, Giulia Luzi “Giulietta”, Vittorio Matteucci “Conte Capuleti”, Luca Giacomelli Ferrarini “Mercuzio”, Gianluca Merolli “Tebaldo”, Silvia Querci “la Nutrice”, Leonardo di Minno “il Principe”, Roberta Faccani “Lady Montecchi”, Barbara Cola “Lady Capuleti”, Riccardo Maccaferri “Benvolio”, Giò Tortorelli “Frate Lorenzo” e lo straordinario corpo di ballo diretto impeccabilmente dalla coreografa Veronica Peparini. Le musiche originali sono di Gerard Presgurvic, i testi di Vincenzo Incenzo e la regia di Giuliano Peparini, tra i registi e coreografi più innovativi al mondo, già Primo Ballerino al Ballet National de Marseille. L’evento reggino ha il Patrocinio della Provincia di Reggio Calabria. 

Per acquistare i biglietti degli spettacoli serali è possibile rivolgersi a in tutti i punti autorizzati Ticketone.

Chiusura trionfale per “I Promessi Sposi” a Reggio Calabria

Promessi Sposi premiazioneREGGIO CALABRIA – Ha chiuso trionfalmente ieri sera la tre giorni reggina dell’Opera Musicale Kolossal “I Promessi Sposi” di Michele Guardì, con le musiche di Pippo Flora e l’organizzazione di  Ruggero Pegna. Scroscianti applausi, palpabili emozioni, una lunga standing ovation e numeri record per la Calabria, con  quindicimila spettatori, tra cui diecimila giovani arrivati da tutta la regione e dalla vicina Sicilia.

Un’opera imponente, quella portata in scena da Guardì, capace di emozionare e incantare per il cocktail perfettamente riuscito di musiche, scene, coreografie, luci e d effetti speciali, che hanno trasformato la solenne opera manzoniana in uno spettacolo da mille e una notte. PSRC5La serata finale si è aperta con un minuto di silenzio e tutto il cast sul palcoscenico a cantare il Padre Nostro, dedicati alle vittime di Parigi. Subito dopo, Guardì ha voluto ringraziare tutti, dal suo strepitoso cast, ai tanti tecnici, a Ruggero Pegna che ha organizzato l’evento tra mille difficoltà burocratiche, come ha sottolineato il regista. Le due ore e trenta minuti di spettacolo si sono concluse con il pubblico tutto in piedi per tributare agli straordinari protagonisti la meritata ovazione. Nel cast infatti i nomi più noti dell’Opera Musicale moderna italiana: Graziano Galatone nel ruolo di “Renzo”, Noemi Smorra in quello di “Lucia”, Vittorio Matteucci  nell’ “Innominato”, Rosalia Misseri nei panni della “Monaca di Monza”, Giò Di Tonno  “Don Rodrigo”, Salvatore Salvaggio  “Don Abbondio”, Brunella Platania “Agnese”, Enrico D’Amore “Egidio”, il reggino Lorenzo Praticò il “Griso”. E ancora, con due ruoli ciascuno: Christian Gravina (Fra Cristoforo – Cardinale Borromeo), Chiara Luppi (Perpetua – la madre di Cecilia) e Vincenzo Caldarola (Avvocato Azzecca Garbugli – Conte Attilio). PS RC 1 Infine il merito va anche ad un eccezionale Corpo di ballo che, con le coreografie di Luciano Cannito, ha convinto e strappato applausi per cifra tecnica e bravura.

Al termine dello spettacolo consegnato il “Riccio d’Argento” al maestro orafo crotonese Gerardo Sacco, autore dei gioielli di scena, e il Premio alla “Migliore Produzione Teatrale dell’Anno” della ventinovesima edizione di “Fatti di Musica” (di cui I Promessi Sposi hanno rappresentato la chiusura)allo stesso regista della Rai Michele Guardì che, oltre al riconoscimento, ha ricevuto il calorosissimo abbraccio del pubblico calabrese.

Tante le firme che condividono con lui questi riconoscimenti: Pippo Flora per le musiche e gli arrangiamenti, Luciano Ricceri per le scene, Luciano Cannito per le coreografie, Alessandro Lai per i costumi, il grande maestro orafo crotonese Gerardo Sacco per i gioielli, Marco Macrini per le luci, l’Orchestra Sinfonica “Nova Amadeus” diretta dal maestro Renato Serio, il musicista e cantautore Sergio Cammariere per la consulenza nell’Editing musicale.  PS RC 6

Per il promoter lametino Ruggero Pegna, che in passato ha premiato nella sua prestigiosa rassegna-festival altri due spettacoli del genere, Notre Dame De Paris e la Divina Commedia, una scommessa difficile che, però, ha riscosso un successo, forse, superiore alle attese. E’ stato spettacolo enorme ed impegnativo. Ringrazio – dice soddisfatto Pegna – il grande regista Michele Guardì, che ha realizzato quest’opera maestosa, per aver creduto in questa regione e per aver arricchito di l’evento reggino con la sua presenza a sorpresa. Un altro grazie va a tutti i miei collaboratori e, soprattutto, al grande e caloroso pubblico, ai diecimila ragazzi che hanno reso le repliche mattutine delle feste di musica e cultura. Penso che per loro sia stata un’esperienza indimenticabile. Una nota di merito, tra tante incomprensibili difficoltà e anomalie burocratiche, va alla Provincia di Reggio, che ha acquistato un pacchetto di biglietti per fasce deboli e, innanzitutto, a Comunità Europea e Regione Calabria per l’inserimento tra gli “Eventi Storicizzati”. Un successo eccezionale ma non scontato, che sarà premiato con la conferma a Reggio di un altro attesissimo evento: lo spettacolo che festeggia i 25 anni di Aldo Giovanni e Giacomo, il trio più amato della comicità italiana, al Palacalafiore il prossimo 19 maggio.”.

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Dieci buoni motivi per vedere “I Promessi Sposi – Opera moderna”

REGGIO CALABRIA – Grande successo ieri sera per la prima reggina de “I Promessi Sposi – Opera Moderna” di Michele Guardi e Pippo Flora. Fra i tanti, ecco dieci motivi per non perdersi questo spettacolo che vivrà sabato sera il suo grande finale:

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  1. La storia la conosciamo tutti, ma non l’abbiamo mai “sentita” così bene! Il libretto scritto da Michele Guardì riprende i temi centrali del romanzo mettendo al centro le figure “epiche” di questa storia: non solo Renzo e Lucia, ma anche la madre di quest’ultima, Agnese, Don Abbondio, i bravi, Gertrude, Egidio, Fra Cristoforo, il cardinale Borromeo acquistano caratterizzazioni e connotati diversi.
  2. Un cast d’eccezione per uno spettacolo magnifico e coinvolgente per raccontare il capolavoro manzoniano anche alle nuove generazioni, una grande Opera musicale che riprende la tradizione del bel canto italiano in chiave moderna, rendendo “leggera” una storia che è entrata nell’immaginario collettivo del nostro paese. L’amore puro e casto dei due protagonisti, ostacolato dalla passione folle di Don Rodrigo, e intrecciato alle umane miserie di Don Abbondio e Fra’ Cristoforo, ai tormenti dell’infanzia negata della monaca di Monza (“una bimba mai stata bambina”), alla conversione dell’Innominato che non era poi così cattivo, in fondo.promessi sposi 2
  3. Le musiche e gli arrangiamenti di Pippo Flora, con la consulenza di Sergio Cammariere, incorniciano la “Storia” dei due innamorati. Di fronte alle avversità Renzo e Lucia cantano “Non può finire così l’amore mio, sei tutte le parole, ma solo questa basta: amore”, avvicinandoci alla semplicità e genuinità dei loro sentimenti, forse siamo un po’ tutti più giovani e innamorati. Le loro voci si fondono nel duetto “Ti ho cercato, ti ho trovato”.
  4. Perché un Don Rodrigo così appassionato non lo avevamo mai visto; Gio Di Tonno ha dato una sferzata di energia al personaggio, mai fino in fondo tratteggiato da Manzoni. Il suo signorotto che canta “era un gioco, scommessa, non so… è diventata passione, non confesso nemmeno a me stesso, è un’assurda ossessione” ci ricorda che cosa vuol dire perdere la testa per una persona, fino a superare ogni limite. “Che cos’è questo fuoco” è certamente l’aria più coinvolgente e ricca di pathos di questa opera moderna.2015-11-13 16.36.07
  5. Noemi Smorra, alias Lucia, canta praticamente dall’inizio alla fine dello spettacolo: duetta con il suo Renzo (il buon tenore dalla voce calda e pulita Graziano Galatone), ma anche con Don Rodrigo, e le sue preghiere redimono l’Innominato. Il miracolo è che sia sopravvissuta a questa maratona, epica, non “spegnendosi” mai.
  6. I cori e le corografie del corpo di ballo, curate da Luciano Cannito si sposano perfettamente con il racconto manzoniano: la disperazione del popolo sotto gli spagnoli. La rivolta del pane e la peste vengono trasposti efficacemente. Fortemente emotiva la scena che ha per protagonista la Madre di Cecilia che straziata dal dolore piange la morte della figlioletta a causa della peste, commuovendo l’intero Palacalafiore, che le tributa grandi applausi. Una menzione meritano anche le maestose e realistiche scenografie di Luciano Ricceri.promessi sposi 3
  7. Perché “I promessi sposi – Opera moderna” sono anche “calabresi”, grazie alla collaborazione di Sergio Cammariere (consulenze musicali) e del maestro orafo crotonese Gerardo Sacco che ha curato i gioielli di scena. Inoltre, tra il cast spicca un reggino doc, Lorenzo Praticò, esperto schermidore, nei panni di Griso, il capo dei Bravi, il sottoposto che si prende il lusso di deridere il suo signore approfittando della sua prossima fine.
  8. Il “Maestro” Vittorio Matteucci. Il cantattore livornese, un vero veterano dei musical moderni italiani, è come sempre impeccabile ed espressivo. Solito ad interpretare personaggi “cattivi”, Matteucci ci restituisce una conversione dell’Innominato che è uno spettacolo nello spettacolo. Il suo duetto con il cardinale Borromeo (Christian Gravina) modifica i destini dei protagonisti. La trasposizione del pentimento di uno dei personaggi più cattivi della storia della letteratura lascia il segno nell’intero sviluppo dell’Opera e nei cuori degli spettatori, a giudicare dai grandi applausi tributati al termine della loro interpretazione.2015-11-13 16.30.50 (1)
  9. Rosalia Misseri è Gertrude, la monaca di Monza. La sua voce potente, che intona “questo saio questo mio vestito io non l’ho voluto, questa croce che mi hai messo addosso, questo peso non è mio…”, descrive perfettamente i patimenti di chi vive una vita non sua. Nel momento in cui canta “Amore che” con il suo amante e innamorato Egidio e con Renzo e Lucia, la sua voce sovrasta le altre, perché il vero personaggio sconfitto, per il quale in questa storia non c’è né perdono né redenzione, è proprio lei.
  10. Perché in fondo non ce lo ricordavamo così bello il romanzo di Manzoni, croce e delizia degli studenti italiani. Speriamo che i tanti giovani e il numeroso pubblico (previsti 15.000 spettatori complessivi) che in questa splendida tre giorni parteciperanno alle repliche dello spettacolo apprezzino il grande lavoro svolto da tutta la compagnia.

Roberta Parisi – Andreina Morrone

I Promessi Sposi – Opera Moderna, uno spettacolo di grandi voci e forti emozioni

IMG_20151113_022049REGGIO CALABRIA – Più rock in confronto al Rigoletto (per prendere in prestito una frase di Gio Di Tonno a fine serata), più teatrale e lirico – ma meno musical –  di “Notre Dame De Paris” e “Tosca Amore – Disperato”, più moderno del romanzo manzoniano che le dà i natali. I Promessi Sposi di Michele Guardì vincono e convincono nella Prima delle cinque rappresentazioni in terra reggina andata in scena ieri sera al PalaCalafiore.

Pubblico rapito dalla prima all’ultima aria. Il cast d’eccezione, riunito per l’occasione da Michele Guardi, è credibile e convincente.IMG_20151113_022006

Graziano Galatone è un Renzo moderno ed credibile (anche se forse un pò meno padrone della scena rispetto ai tempi del Cavaradossi nella “Tosca” di Dalla), Lucia è interpretata da una quasi impeccabile Noemi Smorra, Giò Di Tonno è uno straordinario Don Rodrigo, “passionato” (per citare Leopardi), accattivante e un pò guascone (il vero protagonista dell’Opera), Vittorio Matteucci (fra i più grandi attori del teatro musicale italiano) dà profondità d’animo e spessore alla cattiveria/redenzione dell’ Innominato. Meritano almeno una citazione anche Rosalia Misseri (più tecnica ma forse un pò meno espressiva della Lola Ponce del primo cast), Enrico D’Amore (davvero un bravo Egidio), Chiara Luppi (un’ intensa madre di Lucia, protagonista della scena più struggente), e gli attori dal doppio ruolo come Cristian Gravina (consolatore in Fra’ Cristoforo/ benevolo e autorevole nel Cardinale Borromeo), e il reggino – attore e maestro schermidore – Lorenzo Praticò (il Griso, il capo dei Bravi).  Non manca di essere a suo modo raffigurata la “Divina Provvidenza” (protagonista indiscussa del romanzo di Manzoni), che è “una legge sopra ogni legge” quando la legge non è uguale per tutti. Splendide le scene corali, come il “Padre Nostro” finale. IMG_20151113_022113 Promossi gli allestimenti e le maestose scenografie di Luciano Ricceri, il corpo di ballo di Luciano Cannito. Da rivedere solo l’acustica, come era prevedibile vista la location non proprio da Opera teatrale.

LE INTERVISTE – Al termine delle due ore e mezzo di spettacolo, è standing ovation dal PalaCalafiore. L’organizzatore Ruggero Pegna parla di prova generale ma i mille e cinquecento spettatori (a fronte di 15 mila biglietti totali venduti per tutte le repliche) non sono un dato da sottovalutare: “Dal punto di vista del pubblico è stata un’ottima risposta nel suo insieme“. Pegna si esprime anche sulla possibilità di portare spettacoli del genere a Cosenza o in altre città calabresi: “Purtroppo l’assenza di un palazzetto è determinante“.IMG_20151113_135654

A fine serata Giò Di Tonno, disponibilissimo considerata l’ora, tratteggia per Ottoetrenta.it il “suo” Don Rodrigo un pò meno cattivo dell’originale: “Il mio personaggio nel romanzo non è descritto moltissimo, abbiamo quindi dipinto un Don Rodrigo che tirava di scherma, più guascone, un pò meno fighetto, più moderno…“. Scherzando anche sul fatto che gli vengano affidati ruoli che lo imbruttiscono per esigenze di copione, il cantante – attore pescarese risponde: “Al di là che siano belli o brutti, i personaggi cattivi sono i più interessanti. Sono i ruoli forti che ti danno modo di lavorare su te stesso, di scavare dentro di te.” D’altronde – come suggerisce lo stesso Di Tonno – il teatro è terapeutico, e terapeutico è avere in Calabria spettacoli come questo.

Andreina Morrone

ph: Roberta Parisi

 

 

 

Il grande teatro a Reggio, è il giorno del debutto de “I Promessi Sposi”

REGGIO CALABRIA – L’attesa è finita: si alzi il sipario. La grande Opera Musicale “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni con il colossale allestimento messo in piedi dal regista della Rai Michele Guardì, dopo ben quattro giorni di montaggio, debutta questa sera alle 21.00  al Palacalafiore di Reggio Calabria, dove andrà in replica anche venerdì sera e sabato sera. Per ogni spettacolo serale, sono disponibili ancora biglietti nei punti prevendita e dalle ore 18.00 presso biglietteria del Palasport. Tutto esaurito, invece, per gli spettacoli del mattino. Con oltre dodicimila spettatori già in possesso del biglietto, anche in Calabria “I Promessi Sposi” si avviano a numeri da evento rock.

Promessi renzo e luciaPer la Calabria, quindi, un’unica imperdibile tappa nella più grande e accogliente struttura della regione. L’imponente spettacolo, che durerà esattamente due ore e trenta minuti compreso intervallo, si avvale di un super cast in cui spiccano alcuni dei nomi più noti dell’Opera Musicale moderna italiana: Graziano Galatone nel ruolo di “Renzo”, Noemi Smorra in quello di “Lucia”, Vittorio Matteucci nell’ “Innominato”, Rosalia Misseri (già Esmeralda in Notre Dame de Paris) vestirà i panni della “Monaca di Monza”, l’amatissimo Giò Di Tonno sarà “Don Rodrigo”, Salvatore Salvaggio indosserà la tonaca di  “Don Abbondio”, Brunella Platania sarà “Agnese”, Enrico D’Amore “Egidio”, Lorenzo Praticò sarà il “Griso”. Ed ancora in scena, con due ruoli ciascuno: Christian Gravina (Fra Cristoforo – Cardinale Borromeo),Chiara Luppi (Perpetua – la madre di Cecilia) e Vincenzo Caldarola (Avvocato Azzecca Garbugli – Conte Attilio). Un eccezionale Corpo di ballo completerà il nutritissimo cast.

“Si tratta di uno spettacolo straordinario che, per le dimensioni del nuovo allestimento  – ha dichiarato l’organizzatore dello spettacolo nella nostra Regione  Ruggero Pegna – in Calabria può essere organizzato soltanto nel palasport reggino, come accadde per Notre Dame De Paris e la Divina Commedia. Un evento eccezionale ed imperdibile, con grandi firme e gli attori-cantanti più bravi e amati del genere”.

Tra le prestigiose firme, oltre a quella del celebre regista della Rai Michele Guardì, che ne ha curato anche testi e libretto, ci sono: Pippo Flora per le musiche e gli arrangiamenti, Luciano Ricceri per le scene, Luciano Cannito per le coreografie, Alessandro Lai per i costumi, il grande maestro orafo crotonese Gerardo Sacco per i gioielli, Marco Macrini per le luci. La direzione dell’Orchestra Sinfonica “Nova Amadeus” è del maestro Renato Serio. Un’altra stella calabrese, il musicista e cantautore Sergio Cammariere, figura come pianista, oltre ad aver fornito la Consulenza nell’Editing musicale. Uno spettacolo maestoso che, certamente, incanterà il pubblico di tutte le età.

“I Promessi Sposi” a Reggio Calabria chiuderà col botto la ventinovesima edizione di “Fatti di Musica Radio Juke Box”, la rassegna del miglior live d’autore ideata e diretta da Ruggero Pegna, con il partenariato dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, della Comunità Europea e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Reggio. Lo spettacolo sarà premiato come “Migliore Produzione dell’Anno” con il Riccio d’Argento di Gerardo Sacco. Tutte le informazioni sono disponibili al numero telfonico 0968441888 oppure al sito internet www.ruggeropegna.it.