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La multiculturalità di Palazzo Gervasi

palazzo di cosenza220COSENZA – Accoglienza e integrazione le parole chiave della conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto dell’Amministrazione comunale nella Sala Quintieri del Teatro Rendano.

Gli ingegneri Michele Fernandez ed Elvira Azzato hanno infatti illustrato i dettagli dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Gervasi che a breve ospiterà un Centro Polifunzionale per l’integrazione e l’inclusione sociale degli immigrati extracomunitari regolari.

Un progetto che rientra nei PON Sicurezza per lo Sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007-2013 e che ha inteso coniugare due aspetti importanti per la città e per l’attuale Amministrazione: da una lato il recupero di un palazzo storico patrimonio inestimabile della collettività, dall’altro la possibilità di offrire una serie di servizi che possano contribuire a rendere tutti cittadini secondo i medesimi parametri.

Un lavoro che per gli aspetti prettamente strutturali ha messo in campo interventi innovativi nel panorama nazionale e addirittura unici per il sud, prevedendo un tavolato a fibre a carbonio per garantire la maggiore sicurezza di stabilità dell’edificio.

L’idea nasce da una presa di coscienza: Cosenza sta diventando sempre più multietnica e multiculturale. Soprattutto il centro storico sta vivendo negli ultimi anni una tendenza di ripopolamento grazie a persone apparentemente così distanti dal nostro modo di intendere le cose. Quasi 1200 le persone provenienti da paesi extraeuropei e regolarizzate nella nostra città, censite nel centro storico. Persone che purtroppo non sempre riescono ad usufruire di quelli che sono a tutti gli effetti loro diritti.

Il nuovo Centro Polifunzionale di Palazzo Gervasi intende rispondere a queste esigenze, attraverso laboratori di formazione linguistica e per la mediazione culturale che possano favorire il dialogo tra le istituzione e le comunità presenti sul territorio, un Internet Social Point, una sala aperta alle diverse espressioni religiose, una cucina attrezzata per incentiva lo scambio gastronomico, uno sportello di orientamento al lavoro, un centro diurno per minori.

Soddisfatto il sindaco Occhiuto che, nel suo intervento, ha voluto innanzitutto ringraziare il prefetto Cannizzaro per aver supportato l’avvio della presentazione del progetto. “Un esempio di democrazia urbana – lo ha definito – perché rappresenta un canale di accesso ai servizi uguale per tutti”.

Alla dottoressa Giuliana Misasi, dirigente del settore Welfare del Comune, l’incarico invece di affrontare gli aspetti legati alla gestione del Centro. Secondo il progetto al Comune spetta individuare una organizzazione o un consorzio da accompagnare nella gestione del bene e dell’attività per i prossimi cinque anni. Un’occasione d’oro per molte realtà del territorio, invitate alla conferenza stampa, che saranno presto contattate per sedere intorno ad un tavolo a definire i criteri di valutazione per l’assegnazione stessa. Una interazione tra amministrazione e società che assume i contorni di una partecipazione dal basso, o meglio di una compartecipazione.

 

Mariacristiana Guglielmelli

Palazzo Gervasi diventerà un centro polifunzionale per gli immigrati extracomunitari

COSENZA – Stamattina, la giunta municipale, presieduta da Mario Occhiuto, ha deliberato il recupero e l’adeguamento funzionale di palazzo Gervasi per la realizzazione di un centro polifunzionale per l’integrazione e l’inclusione sociale degli immigrati extracomunitari regolari. Il progetto rientra nei PON Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013, asse II Obiettivo operativo 2.1, per un importo complessivo pari a euro 1.185.522,05. Palazzo Gervasi, che si trova nel centro storico di Cosenza, diventerà sede di iniziative di accoglienza e aperto a residenza multietnica e a luogo di riferimento transitorio per i migranti dell’intera Provincia. “Occorre essere al passo dei tempi che viviamo – afferma soddisfatto Occhiuto – e attuare politiche di integrazione che favoriscano la convivenza tra cittadini autoctoni e cittadini stranieri. L’utilizzo di finanziamenti intercettati attraverso progetti mirati ci consente di mettere in pratica azioni concrete che siano finalizzate alla tutela della dignità delle persone e, nella fattispecie, alla possibilità di attività di formazione e di intrattenimento per gli extracomunitari che vivono nella nostra città”.