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A Villa Rendano musica e parole con i protagonisti di “Don Matteo”

COSENZA – Protagonisti della fortunata serie televisiva made in Rai 1 Don Matteo, Francesco Castiglione e Valeria Zazzaretta saranno a Cosenza per lo spettacolo Libertà Tra musica e Parole in programma giovedì 19 luglio a Villa Rendano per la rassegna Sere d’Estate 2018 curata da Rino Amato.

Accanto a loro il compositore Francesco Perri, autore delle musiche e degli arrangiamenti originali che, al pianoforte, racconterà musicalmente il percorso narrativo della pièce teatrale che alterna momenti di malinconia, dramma, emigrazione, ironia e amore in un pot-pourri che attraversa tutto il ‘900 italiano.

Lo spettacolo, per la regia di Marco Simeoli, ha avuto più di 100 repliche ed è stato rappresentato a Roma, Catania, Belluno, Salerno ed in tournée europea in Germania e Francia.

Scritto dallo stesso Castiglione, Libertà Tra Musica e Parole racconta in modo raffinato e vario un mondo italiano che non esiste più fatto di forti sentimenti, di nostalgia in cui è l’idea di una italianità che viene fuori e che può essere motivo di identità e memoria.

«Siamo italiani – ha detto Francesco Castiglione – e questo è importante per noi e per l’immagine che diamo all’estero».

Nello spettacolo la musica sarà padrona di un percorso che alterna il vero essere e sentirsi italiani. «Il famoso made in Italy – ribadisce il compositore Perri- è anche questo, fatto di memoria culturale e di suoni tipici italiani».

 

Tutto pronto per la quinta edizione di “Diamo vita alle parole”

 

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COSENZA – Al via la quinta edizione del concorso letterario “Diamo vita alle parole (“I racconti di un amico)”, promosso dall’Associazione “Romano Marino” con il patrocinio del Comune di Cosenza, la partecipazione della Fondazione “Lilli Funaro” e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Il concorso è intitolato alla memoria di Romano Marino, giovane studente di terza media della  scuola “B.Zumbini” di Cosenza, scomparso nel marzo del 2010 a  causa di una patologia rara, la sindrome da attivazione macrofagica (MAS), classificata tra le Istiocitosi. La MAS ha una notevole incidenza nel nostro Paese, colpendo all’anno un abitante ogni 50 mila. Il concorso è riservato agli studenti di terza media e agli studenti dell’ultimo triennio delle Scuole Superiori di Cosenza e Rende. Il termine per la consegna degli elaborati è il 31 marzo 2017. L’elaborato potrà essere consegnato al docente della scuola referente del concorso o inviato direttamente a : associazione.romano.marino@gmail.com . Ai primi sei classificati andranno in premio altrettanti e-reader Kindle Paperwhite offerti dalla Fondazione “Lilli Funaro” e dall’Associazione culturale “Romano Marino”. La migliore ricerca sulla sindrome da attivazione macrofagica verrà premiata con un buono per l’acquisto di libri offerto dalla libreria Mondadori di Cosenza. Oltre agli studenti delle terze classi delle Scuole Medie di I grado di Cosenza e Rende, parteciperanno al concorso gli studenti dell’ultimo triennio dei seguenti istituti superiori: IIS GEO.RA.ART, ITIS “Monaco”, Liceo “Lucrezia della Valle”, Liceo Classico “B.Telesio”, Istituto di Istruzione Superiore “Pezzullo”, Liceo Scientifico “Fermi” e Liceo Scientifico “Scorza” di Cosenza cui si aggiungono il Liceo Scientifico “Pitagora” e il Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende.

I #‎90AnniTreccani‬: L’Italia che Cambia con le Parole

Un paio di anni fa, l’allora ministro dei Beni culturali Massimo Bray venne in Calabria, a Lamezia Terme, per parlare di cultura e legalità, connubio che a stento ma con tenacia si sta facendo largo nella nostra regione. Cultura e legalità. Cultura è legalità. No, non è un errore di battitura. E cultura diventa legalità quando è accessibile, senza vincoli e priva di qualsiasi barriera. Diventa legalità se si sgancia dallo snobismo elitario per atterrare sulla quanto mai attualissima piattaforma cybernauta. In un certo senso, per tornare all’ex ministro Bray, quando la cultura è a portata di tutti, a portata di click, allora la speranza di una ripresa sociale prima che economica potrebbe non essere più un miraggio. Quindi cultura non è solo legalità, cultura è anche era digitale, saper prendere la rete trasformandola da mostro antagonista a veicolo di trasmissione, diffusione e condivisione del sapere. Un percorso, questo, che Massimo Bray conosce bene non solo nelle vesti di capo di un dicastero votato alla promozione culturale, ma anche e soprattutto in qualità di direttore editoriale di uno dei più importanti enti culturali del nostro Paese: l’Istituto Giovanni Traccani.

La cultura nell’era di internet, la diffusione della conoscenza e la condivisione dei sapere sono tre mission che confluiscono nell’unico obiettivo postosi, in epoca moderna, dall’istituto che proprio oggi spegne con orgoglio ben novanta candeline.

Nato il 18 febbraio del 1925 per volontà dell’industriale e mecenate Giovanni Treccani, negli ultimi anni l’Istituto è stato protagonista di un restyling dei propri canali di diffusione, presentandosi con puntualità e attenzione all’appello della rete. “Sono anni che l’enciclopedia ha un portale e ormai i suoi utenti unici sono 400mila al giorno questo perché anche nell’editoria digitale la qualità premia e ‘lo dice la Treccani’ è ancora un segno di forte affidabilità“, sottolinea con orgoglio Bray.

La vocazione social che l’Istituto ha scoperto si è concretizzata, in occasione dei festeggiamenti di oggi, con l’organizzazione di un flash mob che si è svolto questa mattina presso la storica sede romana della Treccani. Sotto lo slogano “la Treccani è pur sempre la Treccani”, l’evento si è rivolto soprattutto ai giovani studenti delle scuole superiori ai quali l’Istituto ha inteso illustrare il proprio apparato scientifico e redazionale. In maniera contestuale a questo evento meramente didattico, la Treccani ha organizzato il tradizionale convegno sul tema ‘Le vite degli Italiani. La Treccani e la biografia nazionale’, la cui prima sessione si è tenuta questa mattina con il titolo ‘Il confronto internazionale’ e la seconda si svolgerà nel primo pomeriggio sul tema ‘Gli Italiani del Novecento. I campi del sapere‘.

E la dimensione social del ‘compleanno’ non si esaurisce col flash mob, ma chiama in rassegna anche il sito dell’istituto e si diversi network associati allo stesso. Proprio da oggi infatti la Treccani ha scelto novanta parole con le quali celebrare l’anno di riferimento. Si mostra dunque un’Italia che è cambiata attraverso le parole. “Dopo le parole scelte per rappresentare questi 90 anni proporremo, sempre sul sito, i 90 personaggi che hanno caratterizzato, secondo noi questi stessi anni e poi ci sarà una mostra al Vittoriano, al Museo del Risorgimento, dal 31 marzo, che speriamo di far diventare itinerante. E, ancora, un volume su Milano, i suoi cambiamenti, nell’anno dell’Expo, per l’Expo; un volume sull’Artusi e sulla grande tradizione della cucina italiana”, ha spiegato Bray chiarendo, in conclusione, che “con la cultura si mangia, si crea comunità, con la cultura si dà speranza a un Paese che tante volte rischia di perderla, si danno le basi per costruire un futuro“.

 

Daniela Lucia