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Il Peperoncino Jazz compie 18 anni, stasera il concerto di Steve Gadd

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – In occasione dell’odierna conferenza stampa, ospitata nell’esclusivo contesto del foyer del Teatro Auditorium dell’ UNICAL grazie alla grande disponibilità del Rettore dell’Università della Calabria, nonché responsabile del CAMS (Centro Arti, Musica e Spettacolo) Prof. Gino Mirocle Crisci, e alla fondamentale collaborazione del responsabile del Sistema Teatri e Cinema dell’Unical Fabio Vincenzi, il Peperoncino Jazz Festival offrirà un assaggio di sé nel cuore dell’ateneo calabrese, luogo di produzione culturale per antonomasia della nostra regione.

Nel corso della conferenza vera e propria, alla quale, oltre al Rettore Crisci e a Fabio Vincenzi, prenderanno parte l’assessore alla Cultura della Regione Calabria,  Prof.ssa Maria Francesca Corigliano, l’on.le Mimmo Pappaterra e il Dott. Francesco Curcio – in rappresentanza, rispettivamente, del Parco Nazionale del Pollino e di quello della Sila – il sindaco di Rende, Dott. Marcello Manna, nonché gli amministratori degli oltre 30 comuni rientranti nel circuito culturale del festival e gli sponsor dello stesso, il direttore artistico Sergio Gimigliano svelerà il ricco cartellone di quella che si preannuncia essere una strepitosa XVIII edizione e tirerà le somme della importante esperienza newyorkese vissuta dal festival dal 20 al 26 maggio scorsi. A seguire, è prevista l’esibizione del duo composto dalla carismatica cantante Francesca Calabrò e dal talentuoso pianista Roberto Risorto, che proporranno una selezione di brani della tradizione jazzistica e della scena soul funky splendidamente riarrangiati in chiave del tutto personale.

A fine serata, come nella migliore tradizione del festival musicale più piccante d’Italia, l’associazione culturale Picanto in collaborazione Slow Food Calabria – sotto il coordinamento di Maurizio Rodighiero – e con la F.I.S. (Fondazione Italiana Sommelier) Calabria presieduta da Gennaro Convertini offriranno una degustazione dei prelibati salumi dell’azienda Madeo in abbinamento ai migliori vini del territorio regionale (ben sedici sono le cantine vitivinicole che oggi proporranno etichette in degustazione e che nel corso delle serate del festival si potranno degustare a rotazione in occasione dei concerti nelle più belle località calabresi).

E’ tutto pronto, ormai, per l’avvio del Peperoncino Jazz Festival 2019, rassegna musicale itinerante ricca di eventi culturali correlati (mostre, degustazioni, escursioni turistiche, convegni ecc.) che da oggi mercoledì 17 luglio, al 19 settembre p.v. coinvolgerà nel suo itinerario turistico e culturale oltre 30 località delle 5 province della regione, in un appassionante coast to coast dallo Ionio al Tirreno che porterà turisti e appassionati alla scoperta dei più bei luoghi calabresi.

Annoverato dalla stampa nazionale tra gli eventi jazzistici più importanti d’Italia (oltre a far parte di I-jazz, associazione che riunisce i migliori festival nazionali, dal 2009 ad oggi è sempre stato inserito tra i primi cinque festival jazz d’Italia nella classifica dei prestigiosi “Jazzit Awards”) e inserito tra i “Grandi Eventi Internazionali” finanziati dalla Regione Calabria, l’evento, giunto quest’anno alla sua XVIII edizione, grazie alla fondamentale collaborazione del Rettore dell’Unical e responsabile del CAMS (Centro Arti, Musica e Spettacolo) Prof. Gino Mirocle Crisci e del responsabile del Sistema Teatri e Cinema Fabio Vincenzi, prenderà le mosse dallo splendido Teatro Auditorium che sorge nel campus universitario più grande d’Italia e che è il fiore all’occhiello dell’istituzione accademica che da anni si è affermata come indiscussa fabbrica culturale della Calabria.

Questa sera mercoledì 17 luglio, alle ore 21.30, dunque, il PJF inaugurerà ufficialmente la sua XVII edizione con un evento unico, che vedrà protagonista uno dei più influenti e richiesti batteristi della scena musicale internazionale: Mr. Steve Gadd.

Nella sua strepitosa carriera, grazie all’indiscusso talento, al gusto e alla raffinatezza del suo tocco, ha partecipato come session man ad incisioni nei contesti più diversi, ponendosi all’attenzione di pubblico e critica sia in ambito jazzistico (basti ricordare le sue collaborazioni al fianco di Chick Corea, Michael Petrucciani e Steps Ahead), che in ambito pop (Paul Simon, Steely Dan, Ray Charles, James Taylor, Eric Clapton, solo per citarne alcuni).

Gadd, che è anche un autorevole leader, in quella che è una delle due date italiane del suo tour europeo sarà a capo di una vera e propria all star band, formata dal trombettista Walt Fowler  (Frank Zappa, James Brown, Ray Charles), dal chitarrista David Spinozza, (John Lennon, Paul McCartney, Aretha Franklin), dal pianista jazz Kevin Hays (John Scofield, Sonny Rollins, James Taylor) e dal bassista Jimmy Johnson, noto per le sue collaborazioni con James Taylor e Lee Ritenour.

 

Insieme, i cinque presenteranno al pubblico “Steve Gadd Band”, disco omonimo uscito nel 2018 e fresco vincitore del Grammy Award nella categoria “Best Contemporary Instrumental Album”.

Al termine del concerto (per il quale è previsto un biglietto di ingresso di 25 €, con possibilità di riduzione a 15 € per gli iscritti all’Unical e ai Conservatori calabresi), patrocinato dal Consolato Generale degli USA e chiuso in esclusiva per il Sud Italia (l’altra data italiana del tour è in programma a, in programma all’Auditorium Parco della Musica di Roma), la serata proseguirà all’esterno del TAU con l’esibizione egli Avulive e una travolgente jam session aperta a tutti i musicisti presenti, nonché con la degustazione dei migliori vini calabresi (16 le cantine che presenteranno al pubblico le proprie etichette) selezionati dai sommelier della Fondazione Italiana Sommelier coordinati da Gennaro Convertini.

 

Da domani il Peperoncino jazz incontra il Settembre Rendese

RENDE (CS) – Dopo aver girato in lungo e in largo per tutto il territorio regionale, coinvolgendo nel suo circuito turistico e culturale ben 33 paesi calabresi, il XVII Peperoncino Jazz si avvia verso la conclusione, riservando, però, ancora delle belle sorprese.

Da domani, mercoledì 12 settembre, infatti, grazie all’importante e prestigiosa joint venture con il “Settembre Rendese”, il festival musicale più piccante d’Italia farà tappa nel territorio comunale di Rende con una intensa tre giorni fortemente voluta dal sindaco Marcello Manna e da Marco Verteramo, direttore artistico dell’importante evento culturale che da 53 anni a questa parte caratterizza il mese di settembre del grosso centro calabrese, e realizzata anche grazie all’importante contributo di UBI Banca e al sostegno di una cordata di imprenditori convinti dell’importanza di investire nella crescita culturale del proprio territorio, coordinati daAntonio Gelsomino e riuniti nell’associazione Gentlemen in Calabria.

IL PROGRAMMA

Si inizierà, dunque, domani sera alle ore 21,30 nell’anfiteatro del Parco Robinson, laddove sarà di scena Wayne Tucker, trombettista, compositore e arrangiatore newyorkese di grande talento, che nonostante la sua giovane età, a soli 27 anni ha già prestato la sua tromba ad artisti del calibro di  Bob Mintzer, Al Foster, Cyrille Aimee e Delfayo Marsalis ed ha collaborato con icone pop come Elvis Costello, Taylor Swift e il famoso gruppo di Haiti Djet-X. Formatosi sotto la guida di maestri come George Gable, Jon Faddis e Jim Rotondi, si è laureato nel 2009 in Jazz Studies presso SUNY Purchase, sotto la direzione di Todd Coolman e negli ultimi anni si è esibito in alcuni dei più importanti jazz club e festival in tutto il mondo. In occasione della prima delle tre tappe rendesi del PJF 2018, il carismatico trombettista si esibirà avendo al suo fianco tre talentuosi jazzisti italiani: il chitarrista Massimo Barrella, il contrabbassista Giuseppe Venezia e il batterista Elio Coppola. Nel corso della serata, patrocinata dal Consolato Generale degli USA, l’affiatato quartetto proporrà un’affascinante rilettura di standard jazz e, al contempo, brani rock, hit di artisti quali Stevie Wonder e Michael Jackson e alcuni brani inediti.

Il giorno seguente, sempre in al Parco Robinson, alle ore 21,30 sarà di  scena il trio capitanato dal cantante Walter Ricci, che nonostante la sua giovane età è considerato tra i crooners più importanti della scena jazz europea. Vincitore del Premio Internazionale “Massimo Urbani” e del New Wave Contest e finalista ai prestigiosi concorsi per giovani talenti Montreux Jazz Competition e Monk Competition nella categoria “Voce”, Walter Ricci è stato definito dalla critica «il più talentuoso cantante del jazz italiano». Sempre in cerca di nuove collaborazioni artistiche, nel corso della serata, accompagnato da Daniele Sorrentino al basso – garanzia di classe e solidità – e dall’inossidabile Lorenzo Tucci alla batteria, il giovane artista partenopeo sarà protagonista non solo come cantante, ma anche nell’insolita veste di pianista e proporrà un repertorio fatto di brani originali e di standard interpretati dai più grandi cantanti del passato, ma anche classici italiani quali “Ciao Ciao Bambina”, riarrangiati e interpretati in modo del tutto personale.

Dopo l’attesissimo week end all’insegna del V Calabria Jazz Meeting, che dal 14 al 16 settembre prossimi riunirà nelle sale e nel giardino di Palazzo Del Trono a Cetraro tutto il mondo del jazz calabrese, lunedì 17 settembre alle ore 21,30 a Piazzetta degli Eroi in occasione dell’ultima tappa rendese del XVII PJF il festival organizzato dall’associazione culturale Picanto e diretto da Sergio Gimigliano verràpresentata in anteprima nazionale l’ultima produzione discografica targata Picanto Records: “Conserve”, a firma di Sasà Calabrese. Autore di testi, cantante, contrabbassista e chitarrista e collaboratore di artisti del calibro di Mariella Nava, Anna Mazzamauro, Mario Venuti, Gegè Telesforo e tanti altri, il poliedrico musicista castrovillarese, reduce dai successi ottenuti in giro per l’Italia e accompagnato dal pianista Fabio  e dal percussionista Tarcisio Molinaro, proporrà un racconto, in musica e parole, aprendo metaforicamente il boccaccio dei suoi ricordi, che hanno dato vita al primo disco a suo nome. Otre a brani inediti, il disco contiene dei piccoli stralci di melodie famose che fuoriescono da una “radio virtuale”, rievocando la musica degli anni ormai andati.

Le tre serate, ad ingresso libero, come nella miglior tradizione del PJF, saranno caratterizzate anche nel segno dell’enogastronomia d’eccellenza, con la possibilità, per il pubblico, di degustare i vini Spadafora.

 

 

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO:

ASSOCIAZIONE CULTURALE PICANTO

Mobile: 345/9514139

E-mail: peperoncinojazzfest@gmail.com

Web: www.peperoncinojazzfestival.com

Facebook: Peperoncino Jazz Festival

 

 

 

Peperoncino Jazz, appuntamento con gli Yellowjackets

ROSSANO – CORIGLIANO (CS) – Proseguono con grandissimo successo di pubblico e notevoli riscontri sulla stampa sia locale che nazionale le tappe ioniche della XVII edizione del Peperoncino Jazz Festival, rassegna musicale itinerante iniziata lo scorso 15 luglio e in programma fino al 16 settembre prossimo, che nell’arco di due mesi di programmazione prevede circa 60 eventi in cartellone e il coinvolgimento nel suo circuito turistico e culturale di ben 33 località calabresi, di tutte e cinque le province della nostra regione.

Archiviate con successo la “prima volta” del festival musicale più piccante d’Italia in quel di Francavilla Marittima – cittadina che martedì scorso ha ospitato l’applauditissimo concerto di Wayne Escoffery – e i sold out delle serate svoltesi nel caratteristico centro storico di Roseto Capo Spulico – scenario di indiscusso fascino nel quale si sono susseguite l’intensa esibizione del duo composto da Armando Corsi e Roberto Musolino e quella del grande sassofonista americano Scott Hamilton con gli Hammond Groovers – per il 12° anno consecutivo, grazie alla profonda sinergia tra l’amministrazione comunaledel nuovo, importante comune calabrese di Corigliano Rossano (istituito lo scorso 31 marzo dall’unione di Corigliano e Rossano) – rappresentata dal Commissario Prefettizio Domenico Bagnato e dal Sub Commissario con delega alla Cultura Emanuela Greco – e l’imprenditoria privata cittadina (con l’importante sponsorizzazione da parte di La Pietra Srl e del salumificio Montagna Spa, con il sostegno diAmarelli Srl e di Ottica Di Lernia Srl e il supporto mediatico dell’Eco dello Jonio), lo splendido chiostro di Palazzo San Bernardino si appresta ad ospitare l’ormai tradizionale tappa del PJF all’insegna delMagna Graecia Jazz Fest.

Dopo gli indimenticabili concerti di vere e proprie star internazionali quali John Scofield, Joshua Redman, Alvin Queen, Mark Turner, Maria Joao, Peter Martin, Enrico Rava, Paolo Fresu ecc., sul palco allestito in una cornice architettonica di grandissimo fascino quest’anno saranno protagonisti gli Yellowjackets, che con 25 album all’attivo (l’ultimo,  “Raising Our Voice”, con ospite Luciana Souza, in uscita a settembre), oltre un milione di copie vendute e più di mille concerti in tutto il mondo, rappresentano la più longeva e creativa fusion band della storia.

E questo non solo per un fatto di continuità anagrafica (sono sulla scena da ben quarant’anni!), quanto per l’esplosiva spinta a sperimentare continuamente linguaggi, fusioni e contaminazioni e a rivedere il proprio orizzonte espressivo alla luce di nuove acquisizioni stilistiche, esplorando e sperimentando nel campo della poliritmia, mischiando e fondendo diversi generi musicali: blues, pop, R&B e jazz.

I primi lavori discografici della band, nata nel 1977 su iniziativa del chitarrista Robben Ford, del tastierista – pianista Russell Ferrante e del bassista Jimmy Haslip, si svilupparono attorno all’esplosione della musica fusion, che in quegli anni affascinò molti artisti di estrazione jazzistica (divennero famosi, infatti, con l’album jazz-funk che porta il loro nome, che ha rappresentato un anticipo importante di quello stile electric-fusion che è la fusione di Jazz e R&B ispirato ai Weather Report); poi, dopo l’ingresso nel gruppo del batterista William Kennedy e, ancor di più, con quella del sassofonista Bob Mintzer, il suono degli Yellowjackets cambiò sensibilmente, rimanendo non più legato alla fusion nuda e cruda, ma inserito molto più a fondo in un contesto jazz (tanto da ricevere, nel 2003, una nomination per il Grammy nella categoria “Best Contemporary Jazz Album”).

Elisa Brown presenta YRROS, questa sera al Castello Svevo

COSENZA – «Abbiamo preso in mano i sogni e li abbiamo scritti perché si manifestassero. Li abbiamo resi rossi perché la passione li alimentasse e ci rendesse forti della motivazione a realizzarli. Abbiamo…io e tutte le donne che in me crescono. La bambina, la donna,la leonessa, la professionista,la goffa,quella insicura e la seducente. Abbiamo cercato un compromesso per convivere insieme affinché ognuna avesse il suo spazio. Ed eccoci insieme malinconicamente felici». E’ con questo intenso pensiero che Elisa Brown racconta il lavoro sul suo primo album ufficiale “YRROS”.

I brani, tutti inediti, sono scritti a quattromani con Alessio Iorio, eccetto la cover “Do Right Woman , Do Right man”, un brano originariamente interpretato da Aretha Franklin, alla quale la Brown è molto legata. L’esordio del disco ha visto l’uscita, nei primi giorni del 2018, del brano “Oh God (OM)”, che su YOU TUBE ha registrato un numero di 8000 visualizzazioni. Il singolo “Oh God” è una canzone che sembra una preghiera, o forse un mantra, o ancora un momento di meditazione. Sono tanti i suoni e gli strumenti musicali presenti nel brano, ed è proprio la miscela di questi suoni differenti tra loro a rendere magica la dimensione di ascolto.

Questo primo tassello di YRROS , realizzato con grandi musicisti, rappresenta l’apripista al messaggio di positività che la Brown vuole dare con il suo lavoro. La musica, quale messaggio di condivisione, può curare, guarire, darci forza e unirci. Il canto a Dio, unito all’OM e al canto armonico di “Oh God”, raccontano che non ci sono religioni che possano dividerci. Il resto del disco si evolve con sonorità che vanno dal funk, al jazz, al rock, alla musica soul più contemporanea , e racconta da diversi punti di vista che tutto può essere risolto se ci si ama in modo sano e un pò di più. Yrros in realtà vuol proprio dire “Sorry” al contrario (scusa in inglese), per tutte quelle volte che non si chiede scusa e forse si dovrebbe, ma anche per quelle volte in cui scusa dovremmo chiederlo a noi stessi per esserci sottovalutati nella vita e per non aver creduto nei nostri sogni.

Con questo album, Elisa Brown, festeggia anche la recente borsa di studi ricevuta proprio per la realizzazione di “Yrros”, donatale dall’ associazione ACEP (Autori Compositori Editori Produttori), rappresentata in Calabria da Roberto Musolino, in collaborazione con la Picanto Records di Sergio Gimigliano , il Peperoncino Jazz Festival e il Calabria Jazz Meeting, oltre che con il comune di Cetraro.

 

ELISA BROWN

Elisa Brown (Palermo all’anagrafe) è una artista poliedrica :

  • performer ed interprete di musica soul , con una particolare predisposizione al Gospel e al Blues
  • direttrice artistica di due cori gospel , uno a Cosenza (Soul Sighs Gospel Choir) e uno a Roma (Soul & Joy),
  • Operatore olistico della voce e del suono, che lavora da un anno al suo metodo Soul Singing (il canto dell’anima), unendo il potere energetico della voce alla storia della musica afro-americana, un metodo che porta in giro in Italia (il prossimo appuntamento è il 28 e 29 Settembre 2018 a Cagliari)
  • Vocal Coach in diverse scuole di musica nella provincia di Cosenza e privatamente a Roma
  • Attrice teatrale e regista che unisce il suo lavoro sempre a performance musicali.
  • Organizzatrice di seminari gospel con numerosi ospiti internazionali.
  • Autrice iscritta alla SIAE di brani di musica soul.

Ha iniziato a cantare all’età di 8 anni e per un lungo periodo è stata autodidatta.

Ha partecipato a numerosi concorsi canori posizionandosi sempre ai primi posti, tra i più importanti si ricorda la semifinale del “Premio Mia Martini” nel 2006 ed il “Tour Music Fest” nel 2008, in occasione del quale, esibendosi al Piper di Roma, è stata premiata da una giuria presieduta da Mogol come migliore interprete su oltre 3000 partecipanti in tutta Italia, e dove Luca Pitteri la ha scelta per una borsa di studi. Si è esibita su diverse tv locali e, nel 2011, nel programma “Mezzogiorno in Famiglia” in onda su Rai 2, ha cantato con l’orchestra del Maestro Mazza. E’ salita sul palco con numerosi artisti gospel di fama mondiale, in particolare con il Grammy Award Vaughan Phoenix , e con artisti come Leon Lacey (arrangiatore per Wycleaf Jean, Janet Jackson, Tamela Mann, Donald Lawrence),Elgin Johnson, Ron e Rod Hubbard, Trini Lopez Massie e molti altri. L’amore per la musica le ha permesso di salire sul palco con artisti come Cicci Santucci, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Antonella Mazza, Giulio Tampalini, Stjepko Gut, Davide Santorsola, Verdiana Zangaro, Fabio Curto, Amy Coleman. Scelta tra diversi solisti gospel in Italia, l’ 8 Dicembre del 2013, accompagna Edward Taylor (corista nel coro gospel di Witney Houston) come corista / solista in occasione del seminario DALLA PAROLA AL CANTO 2013 a Bologna, e a Giugno del 2015 tiene il seminario gospel “The Power Of Music”, presso l’ICF ROME di Roma con Chris Riccardi e la vocal coach americana Jessica Smith.

Nel 2014 sale sul palco del Blue Note di Milano per accompagnare l’amica Verdiana Zangaro (Amici 2012) nella presentazione del suo album “ Al Centro del Caos”, sullo stesso palco ha la possibilità di esibirsi con il suo brano “Come Back To Love Me”, lo stesso brano è presente nell’album di “Yrros”, nel quale la stessa Verdiana canta come ospite.

Dal 2013 con il suo progetto “Elisa Brown Blues Project” è protagonista di diversi festival musicali importanti ( Peperoncino Jazz FestivalDivino JazzLe colline del JazzFestival delle Serre e tanti altri) .

Il 2016 inizia il suo viaggio come operatore olistico della voce e del suono, con grandi maestri che dedicano la loro vita alla ricerca dei suoni ancestrali e del benessere spirituale attraverso il mezzo della voce e del suono (canto armonico, body percussion, circle song); ed inizia un percorso di studi con Albert Hera,  Greta Panettieri, Igor Erzendam (Anna Oxa ha collaborato con lui), Claudia Bombardella, Rosa Medina. Da Settembre 2016 è Vocal Coach con approccio olistico presso diverse scuole d’arte e tiene laboratori collettivi sul Canto dell’Anima in tutta Italia, oltre che incontri individuali per ritrovare la propria voce e attraverso essa ottenere uno stato di benessere e serenità. Nel  2017 riceve diversi riconoscimenti per la sua attitudine artistica, in particolare nel Giugno del 2017 le assegnano un premio come “Miglior perfomance Musicale” presso il Teatro Franz di Cosenza per il suo progetto “Sing it Away”(un tributo paino e voce ad Aretha Franklin,e a Settembre, in occasione del Calabria Jazz Meeting, riceve il prestigioso premio Personaggio dell’Anno “Marco Tamburini”. Lo stesso anno, il 28 Dicembre, l’ACEP le consegna una borsa di studi per la realizzazione del suo album “Yrros”. Il 2018 esce con un video su You Tube il primo singolo del suo album, la canzone “Oh God, (OM) ha oltre 8000 visualizzazioni, e fa da apripista al progetto “Yrros” che Elisa Brown presenterà il 30 Luglio al suo pubblico. Il lavoro, che uscirà con l’etichetta della Picanto Records, verrà presentato al pubblico il 30 Luglio presso il Castello Svevo di Cosenza, un luogo suggestivo che ha ospitato negli ultimi anni personaggi del calibro di Diane Shuur, Manhattan Transfer, Ron Carter, Stefano Bollani, Rita Marcotulli e tanti altri.

Saliranno sul palco insieme alla Brown, una big band di 15 elementi:

BAND:
Alessio Iorio – basso
Lorenzo Iorio – chitarra
Paolo Chiaia – piano, organo, armonica
Francesco Borrelli – batteria
Marco Sangermano – percussioni
Roberto Risorto – piano, synth

SEZIONE FIATI:
Davide Paternostro – sax tenore
Andrea Paternostro – sax alto
Fabio Rossin – sax baritono
Gianluca Bennardo – trombone
Flaminio Marino – tromba

SEZIONE CORI:
Carmen Acerra – soprano
Daniela Butera –  mezzosoprano
Aquila Abbate – contralto

SPECIAL GUEST
Massimo Garritano – chitarra

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Il concerto è organizzato dall’associazione Blowing On Soul, in collaborazione con il PEPERONCINO JAZZ FESTIVAL, il Castello Svevo Cosenza e la Città di Cosenza, con la partnership dell’ ACEP vista la borsa di studio assegnata ad Elisa Brown per la realizzazione dell’album.

Peperoncino jazz, a Cosenza il sassofonista Seamus Blake

COSENZA – Dopo gli storici concerti del 2003 e 2013 a Lamezia Jazz con il sassofonista Seamus Blake, il 22 luglio con il sostegno dell’Amministrazione comunale-Assessorato alla Cultura e, ancora una volta, con il patrocinio del Consolato Generale degli Usa, Cosenza ritorna in Calabria per il Peperoncino Jazz Festival il musicista americano Seamus Blake.
Seamus Blake, musicista ricco di brillanti idee e aperto a molteplici influenze contemporanee, ma, al contempo, con forti radici nella storia del jazz, è da anni annoverato tra i migliori esponenti mondiali del sax tenore. Insieme a lui, in occasione del primo concerto bruzio del festival musicale più piccante d’Italia, si esibiranno i membri del suo travolgente Dynamic Trio: il poderoso bassista americano Alexander Claffy (collaboratore, tra gli altri, di Jimmy Cobb, Kurt Rosenwinkel, Christian Scott, Joey Alexander e Wallace Roney) e il batterista partenopeo Elio Coppola, musicista che nonostante la sua giovane età, grazie al suo grande talento si sta facendo prepotentemente strada nel panorama jazz italiano ed internazionale, come dimostrano le sue collaborazioni con artisti del calibro di Benny Golson, Joey De Francesco, Johnny O’Neal, Peter Bernstein e Jim Rotondi, solo per citarne alcuni.
Il Direttore Artistico Egidio Ventura si congratula con Sergio Gimigliano, il direttore artistico del Peperoncino Jazz Festival, per aver fatto ritornate in Calabria lo splendido musicista che ha realizzato un concerto in pianoless in trio nella stupenda cornice della città di Cosenza.

LE DICHIARAZIONI DEL DIRETTORE ARTISTICO EGIDIO VENTURA

Egidio Ventura ha dichiarato: «Sono felice ancora di veder realizzati eventi di grande spessore artistico-culturale dall Amico Gimigliano che continua con grande successo il suo percorso di produzione artistica riguardo le programmazioni del Peperoncino Jazz Festival. Ricordo ancora i concerti di Blake svolti per il Lamezia Jazz con grande affetto e ancor di più la coerenza che tende ad un rafforzo della Buona Musica realizzata dal Peperoncino Jazz Festival. E’ oramai indiscusso il valore delle programmazioni attente e di grande qualità del Festival organizzato da Sergio Gimigliano, una figura eccelsa che ripercorre alcune tappe di grandi eventi con entusiasmo e professionalità.
La regione Calabria tutta deve molto al Peperoncino Jazz Festival che anche quest’anno giunto alla sua 17ma edizione, presenta un cartellone di livello internazionale Ancora una volta, con grande entusiasmo, con il forte amore che si prova per la nostra terra e con la determinazione di sempre, sempre pronti a proporre itinerari musicali, enogastronomici e culturali sempre più affascinanti. Lunga vita a Sergio Gimigliano e al Peperoncino Jazz Festival che con la loro lungimiranza sono riusciti a raggiungere livelli che oggi possono competere con i più grandi festival nazionali ed internazionali».

 

Peperoncino Jazz, a Cosenza George Garzone e Seamus Blake

COSENZA – Dopo le memorabili tappe cosentine degli scorsi anni – ospitate negli splendidi scenari della Villa Vecchia e del Castello Svevo – nel corso delle quali si sono esibite a Cosenza stelle di prima grandezza del panorama jazzistico internazionale (da Brad Mehldau a John Patitucci, da Kenny Barron a Robben Ford, da Bobby Waston a Ron Carter, solo per citarne alcuni), il Peperoncino Jazz Festival, alla soglia della maggiore età – questa è la sua diciassettesima edizione – torna nel capoluogo bruzio con un doppio appuntamento,  con il sostegno dell’Amministrazione comunale-Assessorato alla Cultura e, ancora una volta, con il patrocinio del Consolato Generale degli USA.

Il prestigioso bene storico-architettonico, location dei due concerti bruzi, è il Complesso Monumentale di San Domenico, anche sede del BoCS Museum che gi spettatori potranno visitare in occasione dei concerti di due straordinari sassofonisti americani: Seamus Blake (22 luglio) e George Garzone (23 luglio). Entrambi i concerti sono alle ore 21.30.

Seamus Blake, musicista ricco di brillanti idee e aperto a molteplici influenze contemporanee, ma, al contempo, con forti radici nella storia del jazz, è da anni annoverato tra i migliori esponenti mondiali del sax tenore. Insieme a lui, in occasione del primo concerto bruzio del festival musicale più piccante d’Italia, si esibiranno i membri del suo travolgente Dynamic Trio: il poderoso bassista americano Alexander Claffy (collaboratore, tra gli altri, di Jimmy Cobb, Kurt Rosenwinkel, Christian Scott, Joey Alexander e Wallace Roney) e il batterista partenopeo Elio Coppola, musicista che nonostante la sua giovane età, grazie al suo grande talento si sta facendo prepotentemente strada nel panorama jazz italiano ed internazionale, come dimostrano le sue collaborazioni con artisti del calibro di Benny Golson, Joey De Francesco, Johnny O’Neal, Peter Bernstein e Jim Rotondi, solo per citarne alcuni.

 

George Garzone, uno dei sassofonisti più influenti al mondo, è di origini calabresi, ma è nato e cresciuto a Boston. Docente al Berklee College of Music, è infatti considerato un “Musician’s musician” e il suo sistema improvvisativo – denominato “Approccio Triadico Cromatico” – è molto apprezzato e seguito anche da illustri colleghi (tra i suoi studenti figurano, infatti, star del calibro di Joshua Redman, Branford Marsalis e Mark Turner).

A Cosenza, salirà sul palco con il pianista argentino Leo Genovese (che vanta collaborazioni con Wayne Shorter, Herbie Hancock, Joe Lovano, Francisco Mela ed Esperanza Salding) e con il Tano Trio, considerata una delle più interessanti formazioni italiane degli ultimi tempi. Nata nel 2016 a Boston dall’incontro di due musicisti italiani – il sassofonista Daniele Germani e il contrabbassista Stefano Battaglia – con il batterista argentino Juan Chiavassa, il Tano Trio propone un jazz dalla forte influenza melodica, ma caratterizzato da contaminazioni con il free jazz e con la musica classica contemporanea.  Nel corso della serata, il quintetto proporrà brani originali e rivisitazioni di standard della tradizione jazzistica americana che spaziano da John Coltrane a Wayne Shorter, da Ornette Coleman al giorno d’oggi.

Nel corso delle serate ci sarà anche una degustazione dei migliori vini calabresi a cura della F.I.S. (Fondazione Italiana Sommelier)

 

Il Peperoncino Jazz Festival – che nel suo itinerario turistico- culturale coinvolge oltre 30 località delle 5 province calabresi – è uno dei “Grandi Eventi Internazionali” finanziati dalla Regione Calabria ed è, da anni, indicato dalla stampa nazionale tra i festival più importanti d’Italia, nella classifica dei prestigiosi “Jazzit Awards” nella categoria “Festival italiani”.

 

 

“Peperoncino Jazz”, c’è attesa per Fabio Concato in concerto al porto di Cetraro

CETRARO (CS) – Cresce in queste ore, in tutta la Calabria, l’attesa per i concerti clou dell’intensa settimana cetrarese del XVI Peperoncino Jazz Festival, che dopo un ricchissimo week end all’insegna del “Cetraro Jazz” – iniziato con l’applaudita esibizione di Daniele Scannapieco e del suo travolgente trio pianoless Dirty 3, proseguito all’insegna della musica d’autore con Maurizio Morante, supportato per l’occasione da una strepitosa band di otto elementi capeggiata da Roberto Musolino e conclusasi all’insegna dei ritmi brasiliani, con il tributo all’indimenticabile Elis Regina a firma degli Agora Tà – si appresta a vivere un’altra appassionante “tre giorni” di grandissima musica nell’elegante contesto del Porto Turistico.  In questa magnifica cornice scenografica, che gli anni scorsi ha ospitato i memorabili concerti di Stefano Bollani, Enrico Rava, Danilo Rea, Gino Paoli, Gegè Telesforo e Nino Buonocore, infatti, da DOMANI sera (lunedì 21) a mercoledì 23 agosto prossimi si svolgerà la prima edizione di “Buona Vita!” (Festival della Sostenibilità e dell’Innovazione), evento ideato dal vulcanico direttore artistico del Peperoncino Jazz Festival Sergio Gimigliano, fortemente voluto dal Sindaco Angelo Aita, dall’Assessore alla Cultura Fabio Angilica e da tutta l’amministrazione comunale di Cetraro e realizzato con fondi della Regione Calabria destinati alle iniziative culturali 2017 in quanto inserito (così come anche il“Cetraro Jazz”), nella “Settimana della Cultura Benedettina”. Sulla banchina sinistra di quello che in pochi anni, anche grazie all’impegno costante e appassionato e alla lungimiranza di un sindaco illuminato quale è stato Giuseppe Aieta (che tuttora continua a farsi portavoce delle esigenze della cittadina tirrenica e di tutto il territorio della costa orientale calabrese in qualità di consigliere regionale e presidente della Commissione Bilancio della Regione Calabria), ha saputo conquistarsi il ruolo di Porto Turistico più importante e attrezzato del Tirreno Cosentino, domani sera alle ore 22.30 si esibirà una delle più belle certezze della musica d’autore italiana:Fabio Concato, artista che nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama musicale nazionale per le sue canzoni, narrando in modo molto personale le piccole, grandi storie della quotidianità.

Nostalgie, ricordi, speranze, rivelazioni e confessioni appena delineate, lampi d’allegria contagiosa e momenti di grande tenerezza popolano il mondo delle sue canzoni, simili a foto, illustrazioni e annotazioni, in un diario della memoria che è sempre riuscito a fare breccia sia nell’immaginario che nella sensibilità del pubblico.

In occasione della prima delle tre tappe del Peperoncino Jazz Festival all’insegna del nuovo festival “Buona Vita!”, Concato, autore, nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera, di brani memorabili come “Una Domenica Bestiale”, “Fiore di Maggio”, “Rosalina” e molti altri, salirà sul palco insieme al trio  del pianista Paolo di Sabatino (con Marco Siniscalcoal basso e Glauco Di Sabatino alla batteria)  per presentare “Gigi”, suo ultimo lavoro discografico dedicato al padre, che, facendogli ascoltare tanto jazz e la migliore musica brasiliana negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, ha contribuito inconsapevolmente alla nascita di un grandissimo Artista.

 

 

 

Vaccarizzo attende il Peperoncino Jazz Festival

VACCARIZZO (CS) – L’estate calabrese anche quest’anno si sta fortemente caratterizzando a livello turistico e culturale nel segno del Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante che, partita lo scorso 12 luglio da Reggio Calabria con una strepitosa XVI edizione, tappa dopo tappa si sta confermando come uno dei più importanti eventi culturali e turistici del Meridione.

Considerato unanimemente come il Festival Jazz Internazionale della Calabria, l’evento, organizzato dall’Associazione culturale Picanto e diretto artisticamente da Sergio Gimigliano, da domani inizierà un breve tour che lo porterà a farà tappa in alcuni caratteristici paesi del Cosentino di origini arbëreshë. Il percorso alla scoperta dei centri più interessanti dell’Arberia calabrese inizierà, dunque, domani, con l’attesissima tappa a Vaccarizzo Albanese, grazioso borgo di origini arbëreshë che sorge nell’entroterra appena sopra Corigliano, il cui caratteristico centro storico, alle ore 22:30, grazie alla collaborazione di Saro Costa e al volere dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Pomillo per la prima volta ospiterà una tappa del festival musicale più piccante d’Italia.

Protagonista assoluto sul palco allestito nella caratteristica piazza che sorge al centro del paese, sarà il grandissimo musicista americano Eric Daniel, carismatico sassofonista dalle mille collaborazioni importanti (Stevie Wonder, Ella Fitzgerald, Natalie Cole, Joe Cocker, Tom Jones, Amii Stewart, George Benson, Astrud Gilberto, Paul Young, Randy Crawford, Solomon Burke, Jerry Lewis, Toots Thielemans, Lew Soloff, Michael e Randy Brecker, Chaka Khan, Wendy Lewis, Tony Bennett, Gladys Knight, Gil Evans, Carmen McCrea, ma anche Zucchero, Alex Britti, Andrea Bocelli, Gino Paoli, Antonello Venditti, Eduardo De Crescenzo, Giorgia ecc.).

Nel corso della serata, che sarà ad ingresso libero, Daniel si confronterà con il trio capeggiato da Umberto Napolitano, musicista che ha all’attivo ben tre dischi pubblicati dalla prestigiosa etichetta discografica tedesca YVP Music e collaborazioni con artisti di grande rilievo (tra cui Mango, Rosario Giuliani, Giovanni Amato, Giancarlo Maurino, Dario Rosciglione e Daniele Sepe), in passato a più riprese definito “il miglior pianista jazz della Calabria”. Al loro fianco, un’eccellente sezione ritmica formata dal portentoso bassista
elettrico Franco Marino dal fantasioso batterista Fabrizio La Fauci (entrambi già membri, insieme ad Umberto, del fortunato quartetto EOS).

Dopo l’inaugurazione in grande stile della collaborazione tra il PJF e il grazioso paese di Vaccarizzo, l’evento jazzistico proseguirà il suo percorso nell’Arberia calabrese approdando per il secondo anno consecutivo nel grazioso anfiteatro che sorge nel centro storico di Plataci, laddove, in joint-venture con la 4° edizione del Festival dell’Immigrazione, si esibirà la cantante Elisa Brown, che accompagnata dal suo formidabile quartetto proporrà una serata all’insegna blues, coinvolgendo il pubblico con la classica formula del call & response.

Dopo l’ultima tappa ionica del PJF 2017 (quella in programma giovedì 10 agosto), nel corso della quale le note brasiliane del chitarrista Robertinho De Paula si diffonderanno nell’aria nell’elegante contesto dell’Imperial Beach di Rocca Imperiale, la serata a doppio set dell’11 agosto ospitata nel centro storico di Laino Borgo (nel corso della quale si alterneranno sul palco il duo formato da Vanessa Elly e Roy Panebianco e i travolgenti The Hoppers) e il concerto della strepitosa cantante americana Denise King, in programma sabato 12 agosto in quel di Mormanno (presso il Faro Votivo), domenica 13 agosto il PJF coinvolgerà un altro paese calabrese fortemente rappresentativo dell’Arberia compreso nel Parco Nazionale del Pollino (area protetta calabrese che lo scorso anno è stata inserita nella Rete Europea e Globale dei Geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO), facendo tappa a San Basile, nel cui anfiteatro il pianista lametino Egidio Ventura presenterà il suo Omaggio all’indimenticabile Michel Petrucciani.

Dopo una breve pausa di due giorni in occasione del Ferragosto, il XVI Peperoncino Jazz Festival riprenderà il lungo itinerario alla scoperta delle più belle località calabresi esplorando la costa tirrenica (nel territorio compreso tra Praia a Mare e Aiello Calabro si esibiranno artisti del calibro di Fabio Concato, Xantoné Blacq, Gianluca Guidi, Fabrizio Bosso & Julian Oliver Mazzariello, Daniele Scannapieco, Walter Ricci, Maurizio Morante, Roberto Musolino, Gianfranco Campagnoli, Sasà Calabrese e Sing Swing), per poi fare una breve incursione di due giorni nel Pollino, in occasione della quale terminerà il tour nei paesi albanesi con la tappa in programma nello splendido scenario del Belvedere di Civita il 25 agosto all’insegna dei ritmi del Sud del mondo con il concerto dei Nuevo Mas.

 

Peperoncino Jazz Festival, arriva in Calabria il trombettista Benny Benack

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – Continua senza sosta, registrando ovunque un eccezionale successo di pubblico e critica, il lungo tour musicale e culturale tracciato nel territorio calabrese dal XVI Peperoncino Jazz Festival, evento organizzato dall’Associazione culturalePicanto con il contributo della Regione Calabria (progetto presentato a valere sull’avviso pubblico relativo agli eventi culturali storicizzati nell’ambito dei Fondi PAC 2017), degli enti Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, di numerose amministrazioni comunali e di importanti Sponsor privati (primo fra tutti il Main Sponsor Banca BPER, poi Confindustria Cosenza, Agis e Anec Calabria, Gas Pollino, Pollino Gestione Impianti, Ottica Di Lernia, Montagna Srl, La Pietra Srl ecc.) e con l’alto patrocinio della Provincia di Cosenza, del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli e della Reale Ambasciata di Norvegia. Dopo l’indimenticabile performance cosentina dei mitici The Manhattan Transfer, la ricca “cinque giorni” castrovillarese all’insegna del miglior jazz americano (nel corso della quale si sono esibiti, tra gli altri, Antonio Sanchez, Linda May An Oh, Michael Supnick e David Kikoski) e le tappe a Sibari, San Marco Argentano e Torano Castello, DOMANI, martedì 25 luglio, alle ore 22:00, il festival musicale più piccante d’Italia tornerà a far tappa alle Terme Luigiane, che, come da tradizione, ospiteranno l’evento nello splendido scenario del Parco Acquaviva, un posto fuori dal tempo in cui natura e benessere aiutano a ritrovare l’armonia del corpo e della mente. Dopo aver ospitato nelle scorse edizioni, tra gli altri, artisti del calibro, in occasione della sua XVI edizione il festival diretto artisticamente da Sergio Gimigliano offrirà al suo pubblico il concerto del travolgente Benny Benack III, trombettista e cantante statunitense che negli ultimi tempi sta riscuotendo un incredibile successo internazionale per la sua notevole versatilità e per l’ottima tecnica e padronanza del linguaggio jazz. Finalista al prestigioso Thelonious Monk International Competition e indicato da Wynton Marsalis come una delle nuove promesse del jazz mondiale, Benack, nonostante la sua giovane età, è stato vincitore di numerosi premi e si sta distinguendo anche come turnista in alcuni tra gli ensemble più richiesti nella scena musicale newyorkese. In occasione di un breve tour europeo farà tappa al PJF accompagnato dal trio italiano capitanato dal chitarrista molisanoDaniele Cordisco (Jeff Young – organista di Sting – Roy Hargrove, Esperanza Spalding, Gregory Hutchinson, Danilo Rea, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Renzo Arbore) e formato, altresì, dal contrabbassista lucano Giuseppe Venezia (che vanta collaborazioni importanti tra cui Greg Hutchinson, Johnatan Blake, Jerry Bergonzi) e dal batterista campano Elio Coppola (Joey de Francesco, Dado Moroni, Tony Monaco, Walter Ricci ecc.).  Nel corso della serata, ad ingresso libero in quanto realizzata grazie all’essenziale contributo della Sateca (società che da anni gestisce le Terme Luigiane) e al supporto dell’Alia Jazz Hotel, il quartetto proporrà un repertorio che verte principalmente su composizioni originali di Benack e Cordisco di stampo hard bop, senza escludere alcune composizioni di importanti autori, ai quali Benny Benack ha reso un tributo componendone il testo.  Dopo la tradizionale tappa alle Terme Luigiane, l’evento che negli anni si è conquistato il ruolo di Festival Jazz Internazionale della Calabria riprenderà il suo percorso nelle più belle località della regione invadendo musicalmente il territorio della Sila, che dal 26 al 30 luglio ospiterà una ricchissima “cinque giorni” all’insegna delle sonorità nordiche realizzate con il contributo dell’Ente Parco Nazionale della Sila e patrocinate dalla Reale Ambasciata di Norvegia. Scendendo dalla Sila, il 31 luglio, poi, il Peperoncino jazz Festival farà tappa per la prima volta nella presila, laddoveEmmet Cohen e il suo Infinity Trio si esibiranno nel territorio comunale di Rovito, mentre martedì 1° agosto, prima di una ricca settimana di concerti in tutti i centri più importanti della costa ionica, è in programma al Castello Svevo di Cosenza l’attesissimo concerto di Diane Schuur.

 

Eric Daniel da il via alla “cinque giorni jazzista” del Lungofiume

Cosenza, 12 LUG 2012, E’ stata l’esibizione del flautista e sassofonista americano Eric Daniel, ha dare il via al sodalizio tra due dei più attesi eventi estivi della provincia di Cosenza, il Peperoncino Jazz e le Invasioni, che quest’anno animano il lungofiume della città bruzia.
Patrocinato dall’Ambasciata degli stati uniti d’America, questo è il primo appuntamento di una intensa “cinque giorni” all’insegna del ritmo jazz.
Accompagnato da un quartetto di musicisti italiani che vede al piano il calabrese Umberto Napolitano, considerato il miglior pianista jazz, alla batteria Vincenzo Gallo e al contrabbasso Sasà Calabrese, Eric Daniel – che ha collaborato tra gli altri con Zucchero, Eduardo De Crescenzo, Gigi D’Alessio – ormai più italiano che americano, regala ai presenti due ore di virtuosismi ed improvvisazioni tipiche del miglior jazz passando da brani tratti dal suo ultimo album “Old Sax, Nu Soul” a incursioni nel jazz classico e nella fusion. Momenti di grande pathos e di empatia col pubblico sono le intepretazioni di “Sicily” di Chick Corea,resa popolare qualche anno fa anche da Pino Daniele, “Spain” sempre di Chick Corea e interpretata anche da Al Jarreau, “Caravan” di Duke Ellington, “The Chicken di Jaco Pastorius e il finale con una intensissima “Summertime” di Gershwin con cui Daniel saluta i presenti.