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“ThatMorning” riconosce il prestigio della Stroke-Unit dell’Annunziata

COSENZA – La Stroke-Unit dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, diretta dal dr. Alfredo Petrone, si conferma centro d’eccellenza e diventa  punto di riferimento in Italia per il trattamento e la cura dell’Ictus. Arriva, infatti, il riconoscimento di qualità da parte di “ThatMorning”, una piattaforma creata con l’intenzione di orientare le scelte in materia di cure e terapie; un portale che fornisce una mappa dei migliori ospedali d’Italia, reparto per reparto, incrociando due tipi di dati differenti: valutazioni di tipo scientifico e impressioni e commenti raccolti tra i pazienti. Le valutazioni tengono in considerazione parametri quantitativi quali, tra gli altri, volumi di attività, outcome clinici, curriculum dei medici e pubblicazioni scientifiche. Il dr Petrone esprime soddisfazione per il riconoscimento alla Stroke Unit dell’ospedale di Cosenza e ringrazia «tutto il personale sanitario di supporto all’UOC di Neurologia senza il quale  non sarebbe possibile ottenere tali importanti risultati». Effettivamente questo risultato rientra nel contesto di una più complessa organizzazione aziendale il cui fulcro è rappresentato dal Dipartimento di Neuroscienze di cui fanno parte, tra le altre, l’UOC di Neurochirurgia, diretta dal Dott. Salvatore Aiello, l’UOC di Fisiatria, diretta dalla Dott.ssa Luciana Leo e l’UOC di Neuroradiologia, diretta dal Dott. William Auteri. Fin dal 2008, l’Ospedale di Cosenza è stato riconosciuto, con delibera regionale, centro di riferimento calabrese, con caratteristiche di II livello, in grado di assicurare trattamenti per tutte le patologie cerebro-spinali quali gli aneurismi, lo stroke acuto. Ciò grazie alla presenza di un team di neuroradiologi interventisti che consente di garantire ai pazienti affetti da ictus cerebrale – quest’ultimo terza causa di morte e prima causa di invalidità nei paesi industrializzati – la possibilità di  associare al trattamento trombolitico per via endovenosa anche quello endovascolare che, i più recenti dati scientifici, dimostrano essere risolutivo in circa la metà dei malati affetti da tali patologie. Si tratta di un traguardo importante per il raggiungimento del quale l’Azienda ha investito ingenti risorse sia in ambito tecnologico (terapia sub intensiva neurologica dotata di otto posti letto perfettamente monitorati, TC ad alta risoluzione dotata di tutti i software più moderni per lo studio del circolo cerebrale, due sale angiografiche di ultima generazione e, a breve, una nuova macchina RM dedicata allo studio delle patologie di interesse neurologico) che in capitale umano altamente qualificato.

Il Direttore Generale, dott. Achille Gentile, esprime apprezzamento “per il riconoscimento ottenuto dall’equipe della Stroke Unit che – afferma – rende merito all’impegno sinergico profuso  quotidianamente con grande professionalità e spirito di abnegazione da parte del personale sanitario e diventa motivo d’orgoglio per l’Azienda Ospedaliera di Cosenza e per la sanità calabrese tutta.”

 

Sersale, primo punto al Ferrarizzi

Sersale – Pomigliano 1 – 1

SERSALE: Bambino, Falsone, Sgueglia, Ferreira (25’st Caturano), Scalise, Corosoniti, Vallone, Paonessa, Russo, Petrone (14’st Scozzafava), Trunzo. A disposizione: Piazza, Borelli, Costa, Dioum, Pappalardo, Caliò, Rosella. Allenatore Mancini

POMIGLIANO: Di Costanzo; Avella, Iovinella, Moracci, Esposito; Di Roberto, Cuomo (43’st Alfano); Valentino (27’st Imbriani), Mattioli (14’st Poziello), Suriano; Pisani. A disposizione: Falcone, Pastopre, Blandi, Liberti, Ferrara, Napolitano. Allenatore Seno

ARBITRO: Boscarino Alessio Angelo della sezione di Siracusa

MARCATORI: 13’pt Esposito (P), 42’pt Petrone (S),

NOTE: Spettatori: circa 150 spettatori. Ammoniti: Di Costanzo, Mattioli, Esposito (P), Sgueglia, Paonessa (S). Recupero: 1′; 5′.

SERSALE (CZ) – Sarà pur lenta ma è costante la crescita del Sersale, che dopo le ultime, combattute, sconfitte trova il pareggio contro un buon Pomigliano. Primo pari e primo punto fra le mura amiche del Ferrarizzi.

A sbloccare la gara ci pensano gli ospiti: al 12′ calcio di punizione per il Pomigliano con Esposito che si fionda in area ed insacca il portire avversario su assist di capitan Moracci. Ma il Sersale non arretra e al 19′ ha una grande occasione di pareggiare, clamorosamente sprecata da Petrone. Ma il giovane attaccante ex Acri (nella foto copertina) si fa però perdonare al 43′: tiro in porta, batti e ribatti e tap in vincente di Petrone. La ripresa è avvincente e combattuta come il primo tempo: il Sersale inizia con il piglio giusto ma trova le resistenze degli avversari. Entrambe le squadre vendono cara la pelle alla ricerca del gol della vittoria. E sono ben due le occasioni da rete sprecate dal Sersale, prima con Russo, a porta sguarnita, e poi con Scozzafava, grande parata di Costanzo. Nel finale fischiato fuorigioco a Russo.

Il Sersale continua a mancare l’appuntamento con la prima storica vittoria in serie D, ma il punto conquistato oggi fa morale e porta i ragazzi di mister Mancini a raggiungere il Due Torri a quota 2. Domenica prossima delicata sfida contro il Sicula Leonzio.

Nuova (stucchevole) puntata della telenovela Sgarbi-Petrone

COSENZA – Non si placa il botta e risposta tra Vittorio Sgarbi e Gabriele Petrone. Una querelle diventata francamente anche stucchevole, destinata a quanto parte, a proseguire nelle aule dei tribunali, atteso che entrambi manifestano l’intenzione di sporgere querela per calunnia. «La reazione di Petrone all’annuncio di una mia azione giudiziaria per le diffamazioni sulla mia persona – scrive in una nota Vittorio Sgarbi – è tipica di chi offende gratuitamente, diffama senza avere conoscenza ed esperienza di quello che dice, facendo la vittima. Io ho fatto riferimento alla decadenza di tutta l’ università, non a quella di Cosenza, come riconosce chiunque abbia frequentato gli atenei quando gli insegnamenti erano chiari e distinti, non inventati per moltiplicare le cattedre, come il corso di “modelli di formazione”,  di cui peraltro questo Petrone non è titolare. Egli è, invece, oggettivamente grasso e incontinente, come il suo porsi. E mentre le mie sono critiche a un sistema universitario di cui egli non è protagonista ma comparsa, ribadisco che le sue dichiarazioni sui comuni da me guidati sono diffamatorie. I cittadini di Salemi hanno vissuto una stagione straordinaria , di cui ha dato ampia documentazione tutta la stampa internazionale, da Philippe Ridet di «Le Monde» a Gian Antonio Stella del «Corriere della sera»; ed è stato testimone il presidente della Repubblica Napolitano in visita nel 2010. Quanto a San Severino Marche – aggiunge PetroneSgarbi – non è difficile risalire alla sua storia recente, e verificare la sua trasformazione in città d’arte, come qualunque cittadino riconosce, e come è confermato dalla gratitudine  espressa pubblicamente, e in più occasioni (mai richieste) dall’attuale sindaco di centrosinistra o dallo storico assessore alla cultura della regione Gino Troli, esponente del Pd. Eviti di parlare Petrone di quello che non conosce, indicando come fonte autorevole internet, invece di verificare iniziative, atti amministrativi, cataloghi, mostre, convegni, festival, libri, che invece ben conosce e ammira un uomo di sinistra onesto come Nuccio Ordine». Quindi arriva l’affondo: «Spieghi, invece, Petrone, il suo eloquente silenzio sullo stupro dell’eolico in Calabria , voluto dai suoi compagni politici . Bei “modelli di formazione”! E la smetta di fare la vittima dopo avermi inutilmente attaccato, e di contrabbandare come “polemiche di contenuto esclusivamente politico” le sue infondate diffamazioni. I miei “toni” riguardano la sua oggettiva obesità e conseguente incontinenza , non “pesanti affermazioni sui suoi titoli professionali “che io non ho messo in discussione, semplicemente riferendomi all’ “astruso” corso di cui egli è ricercatore , e sottolineando con onestà di non conoscere le sue competenze. È evidente, invece, che Petrone non ha disposizione a documentarsi e preferisce parlare per sentito dire, come egli ammette con il riferimento a internet.

In tribunale egli dovrà rispondere delle sue diffamazioni; io delle mie constatazioni».

Sgarbi replica a Petrone: “Si documenti e non parli per sentito dire”

Cosenza ( Cs) – Vittorio Sgarbi replica alle contumelie di tale Gabriele Petrone, supporter del PD, che in una nota inviata a giornali e siti internet diffama lo storico e critico d’arte indicato dal candidato sindaco Mario Occhiuto come assessore alla Cultura e al Centro Storico di Cosenza.Nell’annunciare un’azione giudiziaria contro Petrone (l’avvocato Giampaolo Cicconi depositerà la querela già domattina) Sgarbi replica:«Non conosco le competenze del “Dottore di ricerca in modelli di formazione” (astruso corso di una università in declino) Gabriele Petrone, ma mi pare evidente che non ha inclinazione a documentarsi e preferisce parlare per sentito dire con affermazioni, peraltro, gravemente diffamatorie, come risulterà davanti a un giudice cui sarà chiamato a risponderne.Naturalmente può esprimersi sulla proposta di Mario Occhiuto di avermi come assessore alla Cultura di Cosenza, avendo io svolto questa funzione, per esempio, con documentati risultati, a Milano. Ma non può dire che sono stato “amministratore di comuni i cui cittadini (a Salemi dove l’amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni mafiose) sono ancora traumatizzati per i disastri da lui prodotti”. È vero esattamente il contrario. San Severino ha guadagnato la dimensione di una città d’arte. Salemi ha promosso iniziative e musei che sono ancora ragioni di attrazione per quella città.Quanto allo scioglimento di Salemi, devo ricordare che, come risulta agli atti e come dichiarò pubblicamente il Questore in carica, è stato fatto, comunque, anche a mia tutela, dopo le numerose denunce (mie) e minacce subite per la battaglia condotta contro gli impianti eolici (gestiti dalla mafia) da me denunciati anche in Calabria, nell’indifferenza di molti, anche dello stesso Petrone. Per informazioni del quale aggiungo che io, comunque, d’intesa con il ministro dell’epoca Cancellieri,  mi sono dimesso prima dello scioglimento, avendo verificato come fosse fondato su ipotesi investigative completamente infondate da parte di una certa antimafia che, per perpetuare se stessa, si inventa la mafia anche là dove non c’è. E non a caso mai alcun esponente della mia giunta è risultato anche solo indagato per lo scioglimento. Verifichi e studi, dunque, il Petrone, per meritare di essere chiamato professore”.

Tris dell’Acri al Trebisacce

ACRI – TREBISACCE  2 – 1

ACRI: Thiam 6, Mancino 6.5, Luzzi 6, Petrassi 6, Levato 7 (28′ st Pipieri sv), Filippo 6, Viteritti O. 6, A. Sposato 6, Petrone 7, Caputo 6(19′ st Fanigliulo 6), Stilo 6 (22′ st Visani sv). A disp.: Algieri, F. Viteritti, Perri, Martorana. All.: Pascuzzo.

TREBISACCE: Vitale 6.5, De Simone 5.5 (12′ st Canale), La Teano 6,  Vignieri 6, Granata, Vitiritti 6, Maio 6.5 (42′ st Ferraro sv), Bellitta 6.5, Galantucci, Malgleri, Abenante. A disp.:  La Banca, De Sario, Salerno, Berlingieri, Amerise. All.: Pacino

Arbitro: Simone Petracca di Lecce (Guardalinee: Fabrizio Cozza e Giuseppe Pate di Paola)

MARCATORI: 20′ Maio (T), 37′ Petrone (A), 3′ st Levato (A)

NOTE: Spettatori 600 circa (una 50ina da Trebisacce) per un’ottima cornice di  pubblico e calore dalle due tifoserie che a fine gara si scambiano applausi. Ammoniti: Levato (A). Espulso: 37′ st Granata. Angoli 8  a 2 per l’ Acri. Recuperi: pt 2′ st 5′.

ACRI (CS) – Terza vittoria consecutiva per l’Acri che contro il Trebisacce da prova di qualità e recupero mentale. Nella ripresa buona prova anche per gli ospiti. Acri che balza al quarto posto in classifica.

Il gol di Maio con la difesa avversaria battuta
Il gol di Maio con la difesa avversaria battuta

E’ l’Acri ad impostare e a fare il gioco nei minuti iniziali della gara. I rossoneri si portano più volte dalle parti di Vitale e solo i grandi riflessi di quest’ultimo lo salvano da un gran tiro di Petrone. Al 12′ il Trebisacce varca per la prima volta la metà campo avversaria con Bellitta ma il tiro finisce di poco sopra la traversa. L’Acri attacca, gli ospiti sono attendisti ma sanno sfruttare le debolezze avversarie e proprio da una di queste debolezze attentive nasce il gol del vantaggio: palla persa a centrocampo da Sposato, ne approfitta Maio, sempre implacabile contro la sua ex squadra, che si porta davanti la porta e segna da distanza ravvicinata, non incolpevoli i tre difensori rossoneri schierati e l’estremo difensore Thiam. I padroni di casa però non si fanno abbattere dallo svantaggio e al 37′ regolano i conti: traversone dalla destra di Mancino e gran gol del giovane Petrone.

Esultanza Acri al gol di Petrone
Esultanza Acri al gol di Petrone

A inizio ripresa sorpasso dell’Acri con Levato che respinge in porta e piazza la palla nell’angolino su azione di Caputo. Dopo il vantaggio Acri e le sostituzioni di rito (nei rossoneri Pascuzzo fa esordire il nuovo arrivato Fanigliulo), cresce il Trebisacce e al 27′ parata di Thiam su Maglieri. Molto vivace l’ultima parte di gara, che il Trebisacce gioca in dieci uomini per l’espulsione di Granata al 37′. Occasione da rete per Fanigliulo al 38′ ma Vitale non si fa sorprendere. L’estremo difensore ospite respinge di piede anche il tiro di Pipieri al 42′. Nei minuti di recupero Trebisacce tutto in avanti a cercare come può la rete del pareggio ma al 95′ speranze vane.

20151213_162834Al termine della gara questa l’analisi del tecnico degli ospiti Pacino: «Abbiamo impostato la partita in modo da far giocare l’Acri perchè sapevamo che se l’avessimo attaccata in alto l’Acri si poteva fare male. Così abbiamo concretizzato alla prima occasione, peccato aver preso il gol su una ripartenza con la difesa schierata. Nel secondo tempo abbiamo forse meritato qualcosa in più ma siamo stati ingenui a non concretizzare le occasioni create». Parte dai complimenti ai suoi Pascuzzo: «I ragazzi hanno dimostrato oggi attaccamento alla maglia e hanno interpretato al meglio la gara. Ottimo primo tempo per noi, nonostante lo svantaggio non ci siamo disuniti. Nel secondo tempo abbiamo completato la rimonta. Complimenti anche agli avversari, insieme abbiamo dato vita ad una bella partita». Esordio in campo nella ripresa con l’Acri, esordio in sala stampa a fine gara per Fanigliulo che suoi nuovi compagni dice: «Ho trovato una squadra preparata e sono contento di essere approdato in una piazza calda. Possiamo essere ambiziosi senza avere assilli».

Andreina Morrone