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Premio di laurea Fenagifar per gli studenti di Farmacia

Pia Policicchio, presidente della FENAGIFAR  (Federazione Nazionale Associazioni Giovani Farmacisti) con una nota avvisa l’istituzione della sesta edizione del “Premio di laurea FENAGIFAR”, realizzata in collaborazione e con il patrocinio della FOFI (Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani) e della Conferenza Nazionale Direttori Farmacia e Farmacia Industriale.

Il premio del valore di € 1.000,00 sarà assegnato ad uno studente laureando o neolaureato in farmacia o in chimica e tecnologia farmaceutiche particolarmente meritevole a seguito della valutazione della tesi di Laurea e del curriculum universitario. La Commissione esaminatrice, sarà formata dal Presidente di Fenagifar, dott.ssa Pia Policicchio, dal Presidente della FOFI, Sen. Andrea Mandelli, e dal Presidente della Conferenza Nazionale Direttori Farmacia e Farmacia Industriale, Prof. Ettore Novellino o da loro delegati.

Il Premio verrà consegnato al vincitore durante i lavori del Congresso FENAGIFAR all’interno della manifestazione Farmacista Più a Milano (17/19 marzo p.v.).

<<Siamo particolarmente soddisfatti di promuovere, per il sesto anno consecutivo, il Premio di Laurea Fenagifar – dichiara il presidente Pia Policicchio –  questo Premio vuole rappresentare un riconoscimento all’impegno ed al merito dei nostri giovani colleghi che si affacciano al mondo del lavoro.

Ringraziamo come sempre gli enti patrocinatori, e in particolare al Sen. Andrea Mandelli, presidente della FOFI, per la collaborazione offerta anche quest’anno e che ha reso possibile la realizzazione del Premi>>.

Per ogni informazione: Zeroseicongressi srl – 06.8416681 – fenagifar@zeroseicongressi.it.

Fenagifar, l’incontro con la presidentessa Pia Policicchio

Pia_PolicicchioFenagifar (Federazione Nazionale Associazioni Giovani Farmacisti) nasce nel 1989 prefiggendosi di migliorare e difendere la categoria dei farmacisti, tutelando la loro condizione socioculturale per preservare la salvaguardia della salute pubblica attraverso la continua ricerca del farmaco.  La dottoressa calabrese Pia Policicchio di Cosenza è stata eletta presidente della Federazione,  e ha rilasciato un’intervista al nostro giornale, attraverso la quale abbiamo avuto modo di conoscere più da vicino e in maniera più approfondita una donna che ricopre un ruolo importante per la sua categoria e fondamentale per far luce sul futuro dei giovani che vogliono intraprendere la professione del farmacista.

Questo importante ruolo assegnatole, che significato ha per lei? Quali sono le sue responsabilità?

La mia presidenza arriva a coronamento di una carriera in federazione cominciata quasi 15 anni fa come rappresentante della Calabria; rappresenta il raggiungimento dopo una lunga gavetta della possibilità di rappresentare i giovani colleghi  e di essere un punto di riferimento per tutte le loro problematiche.

Quali sono le sue sensazioni nel ricoprire un ruolo che fino ad ora è stato prettamente maschile?

È sicuramente una condizione differente, perché essere donna significa dover dimostrare ogni giorno le proprie capacità e di essersi meritati questo ruolo.

La sua nuova posizione, dottoressa, le impone di recarsi spesso alla sede nazionale dell’Associazione che ha luogo a Roma. Come intende equilibrare il compito di presidentessa con il suo lavoro a Cosenza?

Trovare la quadrature del cerchio è veramente difficile. Significa lavorare tutti i giorni festivi inclusi.

Dottoressa, com’è nata e che cos’è Fenagifar?

Fenagifar è stata istituita 25 anni fa. È nata dall’esigenza di dare una rappresentanza a tutti i giovani farmacisti, di costituire per loro fonte di aggregazione , aggiornamento e guida professionale

Come definirebbe il ruolo del farmacista?

Ritengo oggi il farmacista il tutore della salute del cittadino. È il primo front-office del SSN ed è il sanitario con cui la popolazione ha più contatti e relazioni.

Il farmacista, in quanto medico, ha come obiettivo principale la salute pubblica, ma fare il farmacista è pur sempre un mestiere. Cosa pensa di quelle persone che intraprendono tale professione ponendo al primo posto il loro guadagno piuttosto che la cura delle persone?

La globalizzazione e la crisi hanno portato questa visione distorta del professionista farmacista. Di necessità virtù senza mai dimenticarsi di etica e deontologia.

Lei ha dichiarato, in un articolo sul quotidianosanità.it, un forte sdegno nel rendersi conto di come la professione del farmacista sia diventata e stia diventando sempre più un terreno di scontro politico. In merito a ciò, vorrei chiederle, perché è così difficile aprire una farmacia in Italia?

La farmacia è una concessione governativa ad personam relazionata al numero di popolazione che serve. Non è consentita l’apertura al di fuori di questi parametri. Parametri che peraltro sono stati oggetto del Decreto Monti. Infatti è stato emanato un concorso straordinario che prevede così l’apertura di 2500 nuove sedi che dovrebbero essere a breve assegnate in tutto il territorio italiano.

Lei crede che da parte di molte farmacie e farmacisti venga fatto ostruzionismo? Se sì, cosa proporrebbe per combattere tale abuso?

Non è possibile per nessun professionista fare ostruzionismo su fatti che sono oggetti di legge.

Cosa consiglierebbe a tutti i giovani che tentano di intraprendere la professione di farmacista?

Ritengo che sia una professione sanitaria appagante e formativa se nel tuo ideale c’è il benessere dell’individuo e la tutela della salute. Certo è che il percorso di laurea debba essere considerato un punto di partenza e non un punto di arrivo. Per cui occorre continuare a formarsi e a specializzarsi. La cultura media del cittadino si è elevata a si aspetta sempre di avere una risposta.

L’Università della Calabria, grazie al dipartimento di Farmacia, svolge anche attività di ricerca in merito a tale disciplina. Come giudica il lavoro di ricerca farmaceutica dell’Unical? Rispetto alle altre università italiane, a che livello possiamo considerare la ricerca del farmaco da parte dell’Università della Calabria?

Purtroppo ho studiato fuori e non conosco la realtà dell’Unical.

Per concludere, qual è il suo auspicio per il futuro?

Spero sempre che il farmacista sia sempre all’altezza del suo ruolo e che non abdichi mai alla sua etica per il dio denaro.

Fenagifar: difendiamo una professionalità scevra dalle logiche di mercato

fenagifar-logoROMA – La Federazione Nazionale Associazioni Giovani Farmacisti ha diffuso recentemente il seguente comunicato stampa:

La Federazione apprezza il documento uscito all’indomani dell’assemblea di Federfarma, non in chiave di difesa corporativistica del farmacista quanto per la difesa della capacità di mantenimento di una professionalità indipendente e scevra dalle logiche di mercato.

Riteniamo infatti indispensabile rispondere soprattutto a logiche deontologiche ed etiche in quanto ciò permetterà di mantenere come fine professionale la tutela della salute del cittadino.

Continuiamo a non comprendere significato e finalità dell’emendamento alla legge 11/2015, di conversione del Decreto-legge 192 del 31 dicembre 2014, che sospende fino alla fine del 2016 i requisiti necessari per il trasferimento della titolarità della farmacia, fatte salve quelle oggetto del recente concorso.

Lo troviamo insensato per i giovani farmacisti che hanno dovuto attendere di conseguire l’idoneità fino ad adesso, per quelli che già stanno svolgendo il biennio professionale necessario al conseguimento ed anche per quelli che si laureeranno nel 2017, ovvero alla conclusione della sospensione della norma. Non si possono generare percorsi lavorativi così differenti senza motivazioni razionali.

Non ci resta che pensare che questa volontà di semplificare temporaneamente l’accesso alla titolarità della farmacia non serva realmente all’interesse collettivo, ma sia solo mirato a soddisfare interessi economici particolari.

Il Presidente Fenagifar

Pia Policicchio