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“Soffia il Cielo”, torna all’Acquario un viaggio che parla d’amore

COSENZA – A grande richiesta la compagnia della Pigna ritorna finalmente in scena il 22 febbraio al Teatro dell’ Acquario con Soffia il cielo. Una speciale doppia replica impreziosita grazie alle musiche al pianoforte suonate dal vivo del Maestro Luciani e molte altre novità.  Due spettacoli: alle 19.00 (ridotto) e alle 21.00 (intero).
Con Loredana Accurso, Salvo Caira, Diego Carbotti, Maria Calautti, Erica Perrotta, Raffaella Reda, Salvatore Rizzo, Marco Tiesi. Comparse Thomas Covello, Rachele Dilillo, Caroli Filice, Gianluigi Leone, Vincenzo Mirabelli, Gabriella Miscione, Antonello Zito.
Con il supporto alle scenografie di Ugo Lanzafame, Lorenzo Bianco  e Thomas Covello. Al pianoforte Paolo Luciani

LO SPETTACOLO

A cura di Francesca Manna.
Scritto da Raffaele Galiero
Assistenti Giulia Dodaro e Michele Grande.
Un ringraziamento ad Angelamaria Minervini
 
Soffia il cielo è un viaggio dentro di noi. 
La storia di Andrea, attraverso i suoi amori, le sue speranze, le sue delusioni e le sue sconfitte, ci accompagna a ritroso nel tempo, e ci aiuta ritrovare le cose ci sono appartenute, che ci sono sfuggite di mano, che ci hanno cambiati.
Si parla di amore, di quello che il cielo soffia nel cuore di chi sa ascoltare, o soltanto sognare, di quello che ci ha deluso, o che abbiamo deluso, di quello che ci ha dato gioia, o solo paure. Una storia, ma potrebbero essere tante storie, tante persone diverse, che scorre davanti agli occhi dello spettatore, come accade nella vita, mischiato ad altre cose, ad altri avvenimenti, ad altre persone, ad altri luoghi.
Dal primo, indimenticabile ed acerbo, all’ultimo, drammatico e definitivo, c’è, però, un filo sottile che lega queste vicende, Modugno, le sue canzoni, i temi che nelle sue canzoni ha trattato. 
E’ la sua musica che scandisce il tempo, come un metronomo. Un tempo che sembra dilatarsi o contrarsi a secondo gli stati d’animo dei personaggi, apparizioni a volte fantastiche, altre volte carnali, che affiancano Andrea nella sua ricerca della felicità.
E’ un sogno, e come tutti i sogni finisce quando la città comincia a svegliarsi.
In lontananza un uomo, un frac, l’ultimo raggio di luna. Una vita, come altre, diversa, come sono le vite che ci sfiorano, e un senso di vuoto, alla fine di una notte fatata.