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Presentata la Notte dei ricercatori 2020. L’evento si svolgerà in modalità telematica

RENDE (CS) – “SuperScienceMe – REsearch is your R-Evolution”, l’edizione della Notte dei Ricercatori promossa da Università della Calabria, Università Magna Graecia, Università Mediterranea, Università degli Studi della Basilicata, CNR (istituti ITM, IIA, ICAR, IIT, ISAC, IMAA, ISM, ISPC) e Regione Calabria, e finanziata dalla Commissione Europea, è stata presentata durante la conferenza stampa di stamani.

In programma il 27 novembre, condurrà i fruitori in un avvincente viaggio nel tempo, dalla Preistoria al Futuro, alla scoperta dell’evoluzione scientifica e umana. A narrare la storia, come sempre, la supereroina “SuperScienceMe”, una brillante scienziata che, con la macchina del tempo, accompagnerà i fruitori in luoghi dove ciò che si può solo immaginare diventa reale, dove quello che si legge nei libri di storia prende vita e dove i sogni per il futuro si materializzano.
Uno degli importanti obiettivi della manifestazione, come affermato dal Rettore dell’Università Magna Graecia, Giovambattista De Sarro, durante la conferenza, è quello di fare divulgazione scientifica, di comunicare ai giovani l’importanza della ricerca e delle sue ricadute.
“Questo evento – ha affermato il Rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone -rappresenta un’eccellenza meridionale, riconosciuta dalla Commissione Europea come uno dei progetti finanziati tra i 7 in tutta Italia. Quest’anno il tema del “viaggio nel tempo” rimarcherà l’importanza che la ricerca ha avuto nelle varie epoche, evidenziando come proprio grazie al lavoro dei ricercatori la società si sia evoluta, fino a raggiungere i risultati straordinari di oggi”.
Il Rettore dell’Università Mediterranea, Santo Marcello Zimbone, ha sottolineato l’importanza del Ricercatore e la centralità della sua figura nella società, rimarcando l’importanza del concetto di “coesione” del sistema universitario calabrese che permea anche la Notte dei Ricercatori. “Abbiamo il compito di creare la conoscenza del cittadino responsabile. E la Notte dei Ricercatori ci consente di raccontare i risultati del nostro lavoro e la passione per la ricerca”– ha asserito il Prorettore al Public Engagement dell’Università degli Studi della Basilicata, Nicola Cavallo, concludendo che la “ricerca è donna”.
“Fare ricerca di qualità è importante per confrontarsi a livello internazionale. Bisogna investire in ricerca per incidere sulla qualità della vita di tutti” le parole di Lidietta Giorno, Coordinatrice di SuperScienceMe per il CNR.
“Si è fatta squadra sulla ricerca – ha dichiarato l’assessore all’Università della Regione Calabria, Sandra Savaglio – e potrebbe essere questo il modo per continuare a pensarci, istituzioni e centri di ricerca insieme, come “comunità scientifica”. Dobbiamo impegnarci al meglio che possiamo. Le persone devono parlarsi, comunicare in modo corretto”.
Il nuovo format della manifestazione scientifica, che si svolgerà in modalità digitale a causa della pandemia, è stato presentato da Maurizio Muzzupappa, Delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico dell’Università della Calabria.
Il viaggio nel tempo, che doveva prendere vita negli atenei con il dipanarsi di dimostrazioni scientifiche e attività di animazione, collocate nei vari periodi storici, si svolgerà così attraverso una piattaforma digitale raggiungibile al link www.superscience.it. Qui ci saranno i video di tutte le attività scientifiche, come esperimenti e dimostrazioni che negli anni precedenti costituivano la ormai nota “Sperimenta la ricerca” (il catalogo delle visite prenotabili dalle scuole e dal pubblico in generale).
Su questa piattaforma, inoltre, come illustrato da Francesco Valentini, Delegato del Rettore alla Progettazione della Ricerca dell’Università della Calabria, andrà in onda, per tutta la giornata del27 novembre, un programma live di attività per i target kid, junior e family. Un programma fatto di: esperimenti nei laboratori, nei musei, nei luoghi di avanguardia tecnologica; iniziative di edutainment con divertenti spettacoli scientifici; ospiti del panorama scientifico internazionale – direttamente da Superquark la biologa Barbara Gallavotti; e dall’Agenzia Spaziale Europea l’astronauta del record italiano di permanenza nello Spazio Paolo Nespoli. E ancora, un contest per ricercatori e lo spettacolo conclusivo.
Come nelle precedenti edizioni, sarà dedicata grande attenzione al tema dell’inclusione. Non mancherà nemmeno quest’anno, infatti, l’iniziativa “Sperimenta in corsia” dedicata ai piccoli pazienti del Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Cosenza. Inoltre, nel palinsesto è prevista la narrazione di un altro importante e interessante viaggio, quello dei minori non accompagnati, promosso in collaborazione con associazioni di volontariato del territorio.
 

Museo del Fumetto Cosenza, anche Brunori all’inaugurazione della mostra su Charlie Hebdo

COSENZA – Verrà inaugurata sabato 9 aprile alle ore 17,00 presso il Museo del Fumetto di Cosenza la mostra dedicata alla satira politica e, in particolare, a una rivista, Charlie Hebdo, punto di riferimento nel panorama satirico internazionale e tristemente balzata alla cronaca per i tragici fatti del 7 gennaio dello scorso anno. Ricco il programma di sostegno all’inaugurazione del percorso espositivo che vedrà la partecipazione di tanti nomi importanti del panorama artistico e musicale, mentre nuovi nomi continuano ad aggiungersi a quelli già confermati. Si parte con Hettaruzzu Hebdo, una miscela di talk con protagonisti Vincenzo (Guru) Iacoianni, Antonello Anzani, Nunzio Scalercio, Peppe Febbraio e Nicolò Savini. In seguito, è la volto del cantautore Dario Brunori che accompagnerà con una mini peCharlie Hebdorformance chitarra e voce l’apertura della mostra su Charlie Hebdo; quindi toccherà ad Aldo D’Orrico aka Al The Coordinator e a Ilaria Montenegro. La retrospettiva prevista al Museo del Fumetto è la prima dedicata a Charlie Hebdo che viene messa in opera in Italia: in mostra le migliori cover realizzate da Coco, Riss, Luz, Chaterine, Charb, Tignous, Honore, Reiser, Gèbè, Wolinsky, membri della redazione francese. Nel giorno dell’apertura la disegnatrice Coco e Marika Bret, redattrice della rivista incontreranno il pubblico e presenteranno il libro postumo di Charb, storico editore della rivista francese, dal titolo “Ridete, per Dio” (Piemme Edizioni), scomparso assieme al disegnatore Wolinsky nel corso dell’attentato di matrice terroristica costato la vita a ben dodici persone. E proprio la disegnatrice Coco fu presa in ostaggio dai due terroristi nel triste giorno di gennaio dello scorso anno e costretta a immettere il codice numerico per aprire la porta dell’edificio, prima di essere portata al secondo piano dove assistette agli omicidi di Wolinsky e Cabu, per poi nascondersi sotto una scrivania riuscendo, così, ad aver salva la vita.

La mostra, realizzata col patrocinio di Institut français d’Italie e Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ripercorre la storia della rivista dal 1970 ai giorni nostri, da quando, cioè, il giornale prese il suo attuale nome: “Charlie” era riferito al fatto che il giornale pubblicasse le strisce a fumetti dei Peanuts, il cui protagonista è Charlie Brown; “Hebdo” è l’abbreviazione di “hebdomadaire” (settimanale). Dopo una chiusura decennale per scarse vendite, il giornale riaprì i battenti nel 1992 sotto la guida di Philippe Val e del fumettista Charb. In questi anni, “Charlie Hebdo” ha ospitato i disegni di alcuni dei fumettisti più famosi della Francia che spesso l’hanno reso oggetto di astio. Non meno nota della strage del 7 gennaio 2014, l’esplosione che colpì la sede nel 2011. In quel caso, il numero uscito il giorno dopo l’attentato mostrava un disegno di Maometto che avrebbe inflitto cento frustate a chi non fosse “morto dal ridere” leggendo la rivista.