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Cosenza, per Alarico si spera nella presenza del ministro Franceschini

COSENZA – Il Ministro Franceschini è atteso a Cosenza per l’inaugurazione della scultura in bronzo di Alarico, realizzata da Paolo Grassino, già posizionata alla confluenza dei fiumi Crati e Busento. Il titolare del dicastero ai beni culturali dovrebbe dare conferma della sua presenza nelle prossime ore. Sarà uno dei tasselli fondamentali per completare quel percorso di valorizzazione del capoluogo  bruzio e del suo centro storico, promosso dall’amministrazione comunale per rilanciarne la vocazione turistica. Una delle tappe di avvicinamento al momento della proclamazione della capitale italiana della cultura 2018 che vede Cosenza candidata con grandi chance di farcela. Intanto al comune non stanno con le mani in mano. Si è appena conclusa una due giorni di dibattiti, incontri e confronti sul turismo. Un Forum ospitato al Castello Svevo dove si sono radunati gli operatori del settore per iniziativa dell’amministrazione, in particolare dell’assessore al ramo Rosaria Succurro. Istituito un tavolo tecnico per lo sviluppo turistico della città di Cosenza finalizzato a qualificare e sviluppare l’offerta turistica locale, attraverso una rete tra gli operatori dei musei e degli altri attrattori presenti sul territorio; una pianificazione strategica, di analisi settoriale, di elaborazione progettuale, di promozione e sostegno di azioni ed attività specifiche, di scambio di informazioni, di aggregazione e di interazione tra soggetti; l’integrazione dei punti di vista, delle competenze e degli obiettivi delle realtà del settore istituzionale, del settore profit e del terzo settore, delle strutture tradizionalmente impegnate nella promozione e nella commercializzazione turistica, al fine del coordinamento di una comune programmazione di iniziative volte alla valorizzazione, promozione e sviluppo dell’offerta turistica. Il tavolo tecnico sarà presieduto dal Sindaco Mario Occhiuto e dall’ Assessore al turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro. Ed è stato proprio il Sindaco Mario Occhiuto a trarre le conclusioni della due giorni del Forum tenutosi al Castello Svevo al termine degli incontri tematici che si sono susseguiti. Estremamente positivo il bilancio delineato dal primo cittadino, soprattutto per l’entusiastica partecipazione e per la presenza, importante, di molti giovani «che – ha rimarcato Occhiuto – vedono finalmente nel nostro territorio la possibilità di una prospettiva futura di lavoro. Per fare turismo – ha aggiunto il sindaco – c’è un percorso da compiere, perché non siamo dotati di bacchette magiche. Il Forum è stato utilissimo perché ci ha consentito di avere un confronto con tutti gli stakeholders del settore e di ascoltare delle esperienze anche da chi veniva da altre realtà regionali più avanzate».

Concerto annullato per Le Rivoltelle, Eos Arcigay Cosenza non ci sta

COSENZA – E’ scoppiato un vero e proprio caso diplomatico in Calabria dopo il mancato concerto de “Le Rivoltelle, gruppo di musiciste calabresi, a Rossano durante la festa Patronale di Rossano, a causa della presunta omosessualità delle componenti della band. A indignarsi profondamente è soprattutto il comitato EOS Arcigay di Cosenza che, all’ indomani del Pride di Tropea, esprime la propria posizione con durezza: «Due cose ai nostri occhi – si legge nel comunicato stampa – appaiono di enorme gravità nel 2016: la prima è l’ atto di bullismo o mobbing, per cui l’ eventualità di un orientamento omosessuale ha pregiudicato l’ espressione professionale di un gruppo di persone:come dire che una donna non può essere sindaco, perché il suo compito è fare la casalinga; secondo che in nome della sensibilità religiosa è contemplabile, ancora, nonostante tutta la storia studiata e tutti i TG che ci bombardano ogni giorno, esercitare atti di violenza e prevaricazione su chi esce dallo schema della mediocrità. Ancora un Dio è colui dietro cui ci si nasconde per denigrare, infangare, violare e terrorizzare. Il problema non è la religione, ma chi la strumentalizza per nascondere ignoranza profonda e paura: la stessa ignoranza e la stessa paura che ci fanno inchinare, durante una processione, di fronte la casa di un mafioso. Con estremo rispetto e impegno verso ogni forma di cultura e verso i diritti di ogni individuo e con estremo affetto verso “Le Rivoltelle” , che innalzano il nome della nostra Regione in tutta Italia».