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Truffa allo Stato, denunciati due cosentini

COSENZA – Due persone sono state denunciate per truffa ai danni dello Stato dalla Guardia di Finanza di Cosenza che ha recuperato oltre 100mila euro erogati per il sostegno comunitario all’agricoltura calabrese ad alcuni imprenditori della regione. Attraverso la predisposizione di falsi contratti di affitto di terreni nella provincia di Cosenza, venivano avviate le pratiche di richiesta di contributo senza lo svolgimento di alcuna effettiva attività agricola. I contratti di affitto a titolo oneroso, all’insaputa dei proprietari, venivano depositati presso l’ufficio del registro dell’Agenzia delle Entrate. Gli effettivi proprietari, ignari della stipula dei contratti e delle richieste di finanziamento relative ai propri terreni, risultavano così affittanti o locatori, con il conseguente obbligo di dover dichiarare al fisco redditi mai percepiti ed esponendosi al rischio di contestazioni e controlli.

Volo precipitato vicino Scalea. Era un falso allarme

SCALEA (CS) – E’ stato quasi certamente un falso allarme quello scattato per un aereo da turismo che sarebbe precipitato nella zona interna tra Santa Domenica Talao e San Nicola Arcella, sulla fascia tirrenica cosentina. E’ la conclusione a cui sono giunti i soccorritori che da ore sono impegnati in ricerche che non hanno dato alcun esito. Prima di escludere definitivamente la caduta di un velivolo, i soccorritori attendono che sia completata l’opera di spegnimento di sterpaglie che ha dato origine all’allarme. In ogni caso le ricognizione aeree effettate sulla zona del rogo da un elicottero del 118 e da uno dei vigili del fuoco di Salerno hanno escluso la presenza di rottami. Proprio il fumo provocato dall’incendio, che ha fatto seguito ad una comunicazione incomprensibile sentita nell’aviosuperficie di Scalea e alle telefonate di alcuni cittadini, ha fatto scattare l’allarme che ha visti impegnati carabinieri, vigili del fuoco e personale del Soccorso alpino. Proprio questi ultimi stanno ancora operando sul crinale dove si sono sviluppate le fiamme – un luogo ripido e scosceso – per fugare ogni dubbio. Ma che si sia trattato di un falso allarme, i soccorritori lo danno quasi per certo anche perché nessuna denuncia di velivoli scomparsi é stata presentata. Oltre a questo anche l’Enav ha escluso la presenza in zona di velivoli nel periodo in cui si sarebbe verificato l’incidente. 

Aereo caduto, prende corpo la pista del falso allarme

COSENZA – Sarebbe un falso allarme quello lanciato oggi pomeriggio da Santa domenica Talao in relazione alla presunta caduta di un velivolo sullo montagne della catena costiera che sovrasta Scalea, lo ha riferito,secondo quanto si è appreso, il comandante della caserma dei Carabinieri di Scalea. Secondo quanto si è appreso la macchina dei soccorsi sarebbe scattata dopo l’allerta lanciata da un abitante di una contrada periferica di Santa Domenica Talao che avrebbe riferito di aver visto una colonna di fumo levarsi da una zona impervia dopo un boato. Sono comunque ancora in corso le operazioni di ricognizione dei vigili del fuoco per le opportune verifiche.

Dirty Soccer, per Giampà sei mesi di squalifica. Due punti di penalità per la Vigor Lamezia, sei per il Montalto

CATANZARO – Sei mesi di squalifica comminate a Domenico Giampà del Catanzaro e all’ex direttore sportivo del club giallorosso Armando Ortoli per la presunta combine Catanzaro-Barletta del 2015. Questa la pena inflitta dal Tribunale Federale Nazionale presieduto da Sergio Artico che ha ufficializzato la sentenza relativa al procedimento ribattezzato Dirty Soccer. Per Giampà anche 30.000 euro di ammenda. Il Catanzaro vovrà pagare un’ammenda di 10.000 euro ma non dovrà scontare punti di penalizzazione. Nel secondo filone dell’inchiesta è stata condannata anche la Vigor Lamezia: due punti di penalizzazione e 10.000 euro di ammenda per il coinvolgimento dell’ex ds Fabrizio Maglia, a sua volta condannato ad un’ulteriore inibizione a svolgere qualsiasi attività nell’ambito della Figc per la durata di sei mesi e ad un’ammenda di 10.000 euro. Queste le altre penalizzazioni inflitte dal giudice, da scontarsi nella corrente stagione sportiva: Akragas (3 punti), Aurora Pro Patria (7), Comprensorio Montalto (6), Frattese (1), L’Aquila (13), Neapolis (22), Puteolana (4), Santarcangelo (6), Savona (2), Sorrento (4), Sef Torres (4). Sono state prosciolte le società Aversa Normanna, Cremonese, Due Torri, Fidelis Andria, Grosseto, Livorno, Monopoli, Pavia, Prato, Scafatese, Tuttocuoio e San Miniato.

Locri, un incendio danneggia 15 pullman della ditta Federico

LOCRI (RC) – Un incendio di vaste proporzioni ha interessato nella notte il deposito della ditta di trasporti Federico a Locri. Dei sedici mezzi in sosta nel piazzale esterno solo uno è stato salvato dai vigili del fuoco, intervenuti con tre squadre e quattro autobotti, dopo quattro ore di lavoro. Il rogo è partito da un autobus e si è propagato ai mezzi vicini.  Non ci sono dubbi sulla natura dolosa: sul luogo dell’incendio, infatti, è stata trovata una tanica del tipo di quelle utilizzate per contenere liquido infiammabile, in parte bruciata. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri che sono intervenuti nell’immediatezza del fatto. Non è la prima volta che viene presa di mira con atti commessi da ignoti. Nei mesi di febbraio e maggio 2013, e poi a gennaio 2014 sono stati incendiati altri nove mezzi.

Intanto l’amministrazione comunale di Locri si è detta vicina all’azienda e ai dipendenti: “L’Amministrazione Comunale di Locri esprime profonda amarezza per quanto accaduto questa notte alla ditta Federico, storica società locridea impiegata negli autotrasporti, messa in ginocchio da questo grave episodio incendiario”. Il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, questa mattina si è recato presso il deposito di contrada Riposo, per constatare di persona quanto accaduto e per portare solidarietà e vicinanza al proprietario Giuseppe Federico. “Di sicuro quanto accaduto – si legge in un comunicato stampa – ha creato nell’immediato disagi ai numerosi pendolari che ogni giorno utilizzano i mezzi della ditta. Inoltre il Sindaco esprime profonda amarezza e vicinanza nei confronti dei numerosi dipendenti, con la speranza che nessuno di loro possa perdere il proprio posto di lavoro in seguito a questo episodio.”

Il Cosenza sbatte contro il muro dell’Akragas: termina 1 – 0 per i siciliani

AGRIGENTO – Un Cosenza che spreca tanto nei primi 45 minuti, viene punito da un errore difensivo poco l’inizio della ripresa di gioco. La formazione silana costruisce numerose azioni, non riuscendo a finalizzare negli ultimi metri: è mancato il cosiddetto ultimo passaggio. I silani non riescono ad approfittare dei pareggi, ottenuti dalle prime quattro della classe, rimanendo così fermi a quota 34 punti. Gli uomini di Roselli si presentano ad Agrigento con una formazione numericamente ridotta. Assenti Criaco e Pinna per squalifica, mentre Statella e Caccetta sono fermi ai box. Simone Ciancio, nonostante i guai fisici avuti in settimana, parte dal primo minuto. Per quanto riguarda l’Akragas, la squadra di Rigoli ritorna nel proprio Stadio dopo aver conquistato una vittoria in trasferta in quel di Monopoli. L’arrivo del nuovo allenatore, ex Cosenza, ha portato una nuova ventata di fiducia nella formazione agrigentina. Padroni di casa che scendono in campo con un 4-4-2 così come i calabresi.

Al minuto 6 viene annullata una rete ad Arrighini per sospetta posizione di fuorigioco. La formazione silana crea numerosi grattacapi alla difesa di

Ph. Pagina Facebook dell'Akragas
Ph. Pagina Facebook dell’Akragas

casa, sfruttando maggiormente la corsia di destra. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, il difensore Blondett sfiora il vantaggio con un tocco di piede: tutto questo accade al 15′. Per il momento è il Cosenza ad essere padrone del campo, con l’Akragas in attesa di qualche azione di contropiede. Dopo due minuti Di Piazza calcia alto. Al minuto 22 Cazè Da Silva svetta più in alto di tutti colpendo la sfera di testa: il pallone non entra in rete per una questione di centimetri. La formazione agrigentina continua a difendersi con un 4-5-1 in fase di non possesso, a differenza dei rossoblù proiettati in ottica offensiva alla ricerca del vantaggio. Dalla distanza, al minuto 38, Corsi prova a calciare colpendo però il pallone in malo modo. Dopo un minuto è Vutov a calciare fuori. L’arbitro Stefano Giovani di Grosseto guarda l’orologio ed assegna due minuti di recupero: dopo i 120 secondi di extra-time le squadre si recano negli spogliatoi sul punteggio di parità.

Ph. www.ssakragas.it
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La seconda frazione di gioco inizia con gli stessi calciatori dei primi 45 minuti. Al 48′, sugli sviluppi di un regalo della difesa cosentina, Zibert si invola sul lato destro del rettangolo di gioco ed insacca la palla in rete: i giganti di Agrigento passano in vantaggio. Veemente la reazione dei silani che al 56′ sfiorano il pareggio con Corsi. Al minuto 58 primo cambio del Cosenza: esce Ciancio ed entra Raimondi. Il tecnico sposta Guerriera in difesa, Raimondi in avanti e Vutov come quarto di centrocampo: non cambia il modulo di gioco per gli uomini di Roselli. Arriva la prima sostituzione anche per l’Akragas al minuto 68: esce Di Piazza ed entra Cristaldi. Al 72′ Raimondi calcia fuori dai 25 metri. Secondo cambio agrigentino al 75′: esce Madonia ed entra Aloi. La formazione cosentina continua a macinare azioni di gioco nel tentativo di trovare il pareggio: un vero e proprio assalto da parte della squadra di Giorgio Roselli. Al minuto 86 secondo cambio per i calabresi: esce Guerriera ed entra Di Somma. Roselli inserisce un difensore di ruolo nel reparto avanzato, cercando di sfruttare i centimetri del neo entrato. Ultimo cambio per i siciliani: esce l’infortunato Cazè Da Silva ed entra Candiano. I 5 minuti di recupero, assegnati dal direttore di gara, terminano dopo numerose situazioni di nervosismo generale da ambo le parti.  Il Cosenza spreca tanto e viene punito sull’unico, ma decisivo, errore difensivo.

Alessandro Artuso

 

AKRAGAS – COSENZA   1 – 0

AKRAGAS (4-4-2): Vono 6; Grea 6, Muscat 6, Thiago Cazè Da Silva 6 (45′ st Candiano SV), Capuano 6; Salandria 6,5, Dyulgerov 6, Zibert 6,5, Vicente 6; Di Piazza 6 (23′ st Cristaldi 6), Madonia 5,5 (35′ st Aloi SV). In panchina: Maurantonio, Fiore, Mauri, Leonetti, Di Grazia. Allenatore: Rigoli 6

COSENZA (4-4-2): Perina 6; Corsi 6, Tedeschi 5,5, Blondett 5,5, Ciancio 6 (13′ st Raimondi 5,5); Guerriera 5,5 (41′ st Di Somma SV), Arrigoni 5,5, Fiordilino 5,5, Cavallaro 6; Arrighini 5,5, Vutov 6. In panchina: Saracco, Novello, Bilotta, Minardi. Allenatore: De Angelis 6

ARBITRO: Stefano Giovani di Grosseto (Giorgio Ceravolo di Busto Arsizio, Rosario Zinzi di Busto Arsizio)

MARCATORI: 3′ st Zibert (A)

NOTE: spettatori 1500 circa. Una cinquantina i tifosi provenienti da Cosenza. Ammoniti: Dyulgerov (A). Angoli: 4 a 3 per l’Akragas. Recupero: 2′ pt, 5′ st

Giovane donna maltrattata dal convivente, denunciato

COSENZA – Un uomo di 28 anni è stato denunciato dal personale della polizia di Cosenza per maltrattamenti e violenza domestica nei confronti della convivente.

La donna, di 27 anni, ha contattato il 113 per aver subito minacce e lesioni da parte del compagno. Gli agenti, intervenuti sul posto, hanno richiesto l’intervento dei sanitari del 118 per prestare le cure necessarie alla donna per poi procedere con la denuncia in stato di libertà per il coniuge.

Cosenza, Gustavo Coscarelli candidato a sindaco per i Cinquestelle

Gustavo CoscarelliCOSENZA – L’ingegnere Gustavo Coscarelli è il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle per le amministrative di Cosenza. E’ stato scelto dagli attivisti, votando in un’urna, con matita e foglietto, come già avvenuto a Milano. Niente voto online dunque, ma una riunione del meetup locale per giungere alla scelta finale. “Coscarelli – ha commentato il senatore Nicola Morra – è un professionista che si è fatto apprezzare dal meetup di Cosenza, in particolar modo per la sua capacità di ascolto e le sue competenze tecniche. E’ anche una persona di esperienza. Obiettivo del Movimento 5 Stelle – ha aggiunto Morra – è voltare pagina, dare nuova linfa alla città”.

Prima sconfitta del Crotone in casa contro il Perugia. Inciampare non significa cadere

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Foto G.Pipita

Nella 24ª giornata di campionato di Serie B ConTe.it la squadra di Juric affronta in casa il Perugia di mister Bisoli che, a sorpresa e in rimonta, esce vittorioso dallo Scida grazie alle reti di Bianchi al 52′ e Volta al 61′. Il Crotone va a segno con Zampano al 42′, ma non si spinge più in là e cede la vetta al Cagliari che riesce a conquistare il primo posto grazie alla vittoria riportata sull’Avellino (1 a 2). I sardi sono ora a +1 dalla squadra pitagorica; mentre il Pescara si porta a -5 dalla seconda.

Al fischio dell’arbitro Chiffi, gli squali battono palla. Le squadre non riescono a trovare i propri spazi e solo al 7′ il Crotone si porta vicino al vantaggio con un tiro di Palladino, che Rosati para, e con Ferrari che non riesce a bucare la difesa avversaria. Al 10′, sugli sviluppi di un corner, gli umbri si rendono pericolosi grazie a un sinistro di Del Prete, ex rossoblu, che viene deviato ancora in calcio d’angolo. La partita entra nel vivo al 13′ quando Bianchi colpisce la traversa con un colpo di testa; lo Scida sospira, ma i pericoli sono in agguato. Dopo solo due minuti un’altra traversa, questa volta colpita da Taddei con un missile da fuori area, fa sussultare i tifosi che restano col fiato sospeso. I ragazzi di Juric sono in difficoltà: gli umbri non lasciano spazi di manovra e marcano stretti; gli interventi arbitrali sono quasi inesistenti anche al 28′ quando il Crotone è in area di rigore biancorossa e Volta respinge con la mano la palla, ma l’arbitro fa cenno di continuare. E, tra mille emozioni, si arriva al 42′: Palladino parte dalla sinistra e arriva a centro area da dove serve Zampano che colpisce il palo interno con un colpo di testa; Rosati non può nulla e finalmente arriva il gol del vantaggio. Crotone 1 Perugia 0. La prima frazione di gioco si conclude senza minuti di recupero.

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Foto LaPresse

Nella ripresa è il Perugia che batte e che, dopo otto minuti, annulla il vantaggio della squadra di casa: al 52′ è Bianchi che segna il gol del pareggio e la prima rete con questa maglia. Crotone 1 Perugia 1. Il Crotone non riesce a giocare come gli è solito; Martella non riesce a coordinarsi sulla fascia sinistra con Palladino che è stato preferito a Stoian; sulla destra Ricci ci prova in tutti i modi, ma gli avversari sono bravi a chiudere. Al 56′ è proprio Ricci che si va vedere dalle parti di Rosati con un sinistro ribattuto da Volta che, dopo quattro minuti, firma la rete del 1-2: Della Rocca batte il calcio d’angolo, Volta salta più in alto di tutti e mette la palla nell’angolino in basso alla destra di Cordaz. Al 69′ arrivano i primi cambi per i rossoblu: Torromino al posto di Palladino e Stoian per Zampano. Il gioco acquista più velocità e i pitagorici provano a ripartire, incitati dai tifosi che ci credono e non mollano. Così al 73′, sulla punizione di Salzano, Claiton ci prova con un colpo di testa che Rosati para con un intervento prodigioso. Sulla fascia sinistra i ritmi ritornano a essere quelli di sempre con l’entrata di Stoian: al 79′ Martella serve Stoian con un cross, ma Rosati interviene ancora negando il gol del pareggio. Un altro intervento arbitrale sospetto è da segnalare al 86′ del secondo tempo: Budimir è in area di rigore e crossa un pallone che un difensore biancorosso respinge con il braccio. Anche questa volta Chiffi lascia proseguire. Il primo e l’unico ammonito del match è Rossi, che riceve il cartellino giallo solo all’88’. Dopo quattro minuti di recupero, la partita si chiude. Crotone 1 Perugia 2.

Il Crotone non perdeva in casa da 51 settimane. Questa è la terza sconfitta in campionato per la squadra di Juric, la prima in casa. Il Crotone cade contro un Perugia che ha saputo sorprendere, dopo le tre sconfitte consecutive subite.

TABELLINO

CROTONE: Cordaz; Yao, Claiton, Ferrari; Zampano (69′ Stoian), Barberis (83′ De Giorgio), Salzano, Martella; Ricci, Budimir, Palladino (69′ Torromino). A disp: Festa, Cremonesi, Balasa, Fazzi, Nicoletti, Paro. All. Juric

PERUGIA: Rosati; Mancini, Volta, Rossi; Del Prete, Zebli, Taddei (55′ Della Rocca), Spinazzola, Milos (85′ Alhassan); Di Carmine (88′ Ardemagni), Bianchi. A disp: Zima, Comotto, Didiba, Salifu, Zapata. All. Bisoli

Arbitro: Chiffi di Padova
Assistenti: Gori di Arezzo e Baccini di Conegliano
Quarto uomo: Amoroso di Paola

Reti: 42′ Zampano (C), 52′ Bianchi (P), 61′ Volta (P)

Ammoniti: Rossi (P)

Rec: 0′ pt, 4′ st

Angoli: 2-5

Spettatori: 7371

di Patrizia Palermo

Mattarella a Catanzaro: “La rimonta della Calabria dipende dai calabresi”

Mattarella a catanzaroCATANZARO  Una visita breve ma significativa quella del Capo dello Stato Sergio Mattarella, giunto in Calabria per inaugurare la Cittadella regionale di Catanzaro. L’impegno per il Mezzogiorno,  la lotta alla criminalità organizzata, il risanamento dell’economia depressa tra gli argomenti del discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica dopo il taglio del nastro davanti alle più alte autorità civili e religiose della regione. Mattarella è stato accolto da tantissimi bambini con le bandierina tricolori, rappresentanti del governo, dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio con i 409 sindaci dei comuni calabresi, i cinque prefetti della Calabria, i vertici delle procure, i rettori dei tre atenei. “La piena dignità della cosa pubblica è la premessa per il risanamento delle piaghe e per la ripresa. La Calabria, il Meridione e l’Italia meritano che la giornata di oggi segni la volontà di una ripartenza. Il nostro destino non può essere quello di un Paese diviso e sempre più diseguale. L’Italia ha bisogno dello sviluppo del Sud – ha detto Mattarella nel corso della cerimonia – La rimonta della Calabria dipende anzitutto dai calabresi, così come per ciascuna delle regioni meridionali. La buona politica insomma ha molto da fare. Guai a nascondersi dietro vecchi alibi. Del resto voi stessi alla Regione Calabria siete riusciti in questi mesi ad adottare una serie di misure per accelerare l’utilizzo dei fondi europei. La Calabria – ha aggiunto il Capo dello Stato – ha grandi ricchezze naturali che vanno dal mare alla montagna: i calabresi devono riconquistarle a pieno per offrirle a tutti coloro che vogliono ammirarle. In definitiva possiamo vincere la sfida più importante: dare un futuro, un futuro brillante, ai giovani della Calabria”. Particolarmente incisivo il passaggio sull’etica della politica e sulla criminalità organizzata che frena lo sviluppo economico di una regione con altissime potenzialità: “Sconfiggere la ‘ndrangheta è possibile. E’ un dovere, che va posto in cima ad ogni programma di governo. La Calabria non è sola. Lo Stato non è lontano. La Calabria è parte integrante e inseparabile della vita dell’Italia. Il contrasto alla criminalità organizzata e la battaglia per l’affermazione della legalità restano pietre angolari di ogni progettualità politica. La presenza della ‘ndrangheta in questo territorio nonché le minacce ai componenti della stampa libera – ha detto il presidente – sono percepite nella comunità a cui viene impedita la libera e piena crescita economica e sociale. Registriamo coraggiose ribellioni. Lo Stato è al fianco di chi lotta per estirpare la pianta malavitosa. Ora il Governo deve aprire il  capitolo Mezzogiorno – continuato Mattarella – E il problema deve essere affrontato senza alibi, recuperando l’etica della buona politica, combattendo mafie e illegalità che spesso inquinano l’azione dei partiti e degli amministratori locali. La ‘ndrangheta è una minaccia per l’intero Paese e la sua sconfitta costituisce un’esigenza e un obiettivo nazionale. Sconfiggere la ‘ndrangheta è possibile. E’ un dovere – ha sottolineato – che va posto in cima ad ogni programma di Governo”.