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Centrale a biomasse di Sorbo San Basile, a luglio la nuova udienza davanti al TAR

Sit-in davanti al TAR

CATANZARO – Fissata per luglio 2013 la prossima udienza davanti al T.A.R. della Calabria  in merito alla costruzione di una centrale a biomasse nel comune di Sorbo San Basile, nella Presila catanzarese. Il ricorso contro l’impianto era stato presentato a dicembre dal Comitato ‘No alla centrale a biomasse di Sorbo San Basile’.Questa mattina, davanti al Tribunale Regionale Amministrativo, sit-in dello stesso Comitato. Presenti anche gruppi e cittadini di Catanzaro e provincia.

«Siamo fiduciosi – ha dichiarato Gioconda Chiarella, presidente del Comitato per il no – se hanno preso questi mesi di tempo, significa che veramente quanto abbiamo scritto nel ricorso è importante, va realmente valutato e studiato bene ». Il presidente del comitato ha ringraziato gli avvocati Marcello Nardi e Angelo Calzone per aver redatto il ricorso e quanti si stanno interessando alla vicenda. «Un plauso va al WWF Calabria che ha patrocinato il ricorso al TAR», ha aggiunto Gioconda Chiarella.

A luglio, probabilmente, la sentenza sulla questione. La data precisa dell’udienza sarà comunicata successivamente. Nei prossimi mesi il Comitato promuoverà altre iniziative.

 

 

Protesta dell’Ottavomiglio, la Provincia ribadisce quanto dichiarato

cosenza palazzo provinciaLa Provincia di Cosenza, in risposta alla replica dell’associazione culturale ‘Ottavomiglio Laboratorio, conferma quanto dichiarato nella nota del 21 gennaio scorso, e pubblicata sul nostro giornale il 22 gennaio. L’Ente aveva espresso delle precisazioni in merito all’articolo sulla protesta dell’associazione culturale ‘Ottavomiglio Laboratorio’.

«L’Amministrazione Provinciale – si legge nell’ultima nota stampa – nel ribadire la serietà che ha sempre contraddistinto la sua condotta, ritiene chiusa la vicenda e pertanto non hanno motivo di essere ulteriori precisazioni».

 


 

 

 

L’Ottavomiglio replica alla Provincia di Cosenza: al danno si aggiunge la beffa

Sul nostro giornale abbiamo pubblicato la precisazione della Provincia di Cosenza in merito all’articolo sulla protesta dell’associazione culturale ‘Ottavomiglio Laboratorio’. Riceviamo e pubblichiamo la replica della stessa associazione ‘Ottavomiglio Laboratorio’.

 

Al danno, dunque, si aggiunge pure la beffa!
Questa è l’amara riflessione che ci suggerisce la lettura del comunicato di “precisazione” della Provincia di Cosenza, pubblicato in data odierna sulla testata giornalistica on-line 8@30, in relazione alla nostra iniziativa di protesta in p.zza XI Settembre a Cosenza (14-19/01/2013), quando lo scrittore Piero Zucaro (nostro fondatore e vicepresidente) ha denunciato pubblicamente, ma in modo composto e creativo, il mancato impegno del Presidente Oliverio nei confronti del progetto culturale Gramsci e il Risorgimento. Non sappiamo chi abbia materialmente redatto il comunicato della Provincia, né chi ne abbia suggerito i contenuti, ma se nel primo caso, del progetto Gramsci e il Risorgimento si dimostra di non conoscerne la Storia, nel secondo nemmeno la Geografia… Il comunicato della Provincia attribuisce il nome del progetto Gramsci e il Risorgimento ad un progetto precedente denominato Suoni e Semi di Gramsci – voci, fiati ed archi in contrappunto, un recital di letture drammatizzate con musica dal vivo tratte ed adattate, a cura dello scrittore Zucaro, dall’epistolario carcerario gramsciano. Il riscontro positivo di quell’evento culturale (5.05.2011- Auditorium “A.Guarasci” di Cosenza), da noi realizzato in estrema economia, spinse il Presidente Oliverio a proporci la realizzazione del progetto successivo: Gramsci e il Risorgimento, appunto. Quest’ultimo progetto, un’iniziativa editoriale con video, e con una nostra esposizione economica quadrupla rispetto al precedente, è stato da noi realizzato nella seconda metà del 2011. Per quale motivo il Presidente Oliverio ha ritenuto di dover firmare l’introduzione al volume Gramsci e il Risorgimento-antologia di scritti? Per quale motivo, dopo le nostre iniziali sollecitazioni, ci è stato richiesto dal Dr. Franco Iacucci di consegnare all’Ufficio di Gabinetto della Provincia, nelle mani del Dr. Luigi Rinaldi, i materiali restanti (volumi e Dvd del cortometraggio)? Per quale motivo siamo stati costretti ad innumerevoli e mortificanti visite degli uffici della Provincia per un anno e mezzo, rinviandoci continuamente alla settimana successiva? Per quale motivo un’amministrazione che si fregia dell’Oscar per la trasparenza amministrativa ha praticato per tanto tempo, nei nostri confronti, un comportamento così nebuloso, se non indifferente? Per quale motivo il Presidente Oliverio è venuto meno alla parola data? Se avesse letto, nel frattempo, qualche pagina di Gramsci, il responsabile di questa penosa vicenda avrebbe, forse, scelto la strada della verità.

Protesta dell’Ottavomiglio, la precisazione della provincia di Cosenza: contributo liquidato, polemica desta incredulità

Riceviamo e pubblichiamo la precisazione della Provincia di Cosenza in merito all’articolo sulla protesta dell’associazione culturale ‘Ottavomiglio Laboratorio’, pubblicato nei giorni scorsi.

cosenza palazzo provinciaIn relazione alle notizie apparse sulla  stampa e divulgate sulla rete a firma dell’Associazione “Ottavomiglio”, si è costretti a precisare, al fine di ristabilire correttezza nell’informazione, che il progetto su “Gramsci e il Risorgimento” a cui a suo tempo è stato concesso il patrocinio della Provincia, è stato sostenuto dall’Amministrazione Provinciale con un contributo di 4.000 (quattromila) euro liquidato con determina n° 11002518  del 22 giugno 2011, a firma del dottor Luigi Rinaldi, responsabile dell’Ufficio di Gabinetto, a cui è seguito regolare mandato di pagamento n° 4741 del 29 giugno 2011 che risulta regolarmente incassato con assegno circolare dalla signora Olga Romana Ferri, presidente dell’Associazione “Ottavomiglio” con sede in Via Ibico n° 15 , 87023 Diamante.

La polemica inscenata, a distanza di due anni, dunque, desta incredulità e meraviglia e non si capisce su quali presupposti e per quali ragioni sia stata assunta, considerato che la Provincia di Cosenza, anche alla luce dei tagli operati sui bilanci degli enti locali dal governo centrale a partire dal 2010, è stata costretta ad una radicale contrazione delle risorse e conseguentemente a sacrificare persino i servizi di sua competenza che sono necessari per la comunità.

Il contributo all’Associazione “Ottavomiglio” per sostenere il progetto “Gramsci e il Risorgimento” prima richiamato è frutto di una scelta che l’Amministrazione ha assunto nell’ambito del programma per la ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia.

Aspettano i soldi dalla provincia, protesta a Cosenza dell’Ottavomiglio Laboratorio

COSENZA – È l’Artista avvelenato dall’O.G.M. di montagna quello in piazza XI Settembre. Faccia di lenzuolo bianco, bombetta, occhiali. E il cappio intorno al collo. La figura rappresenta quanti hanno partecipato al progetto su ‘Gramsci e il Risorgimento’ curato nel 2011 dall’associazione culturale ‘Ottavomiglio Laboratorio’. Fino a ieri in piazza, a rappresentanza dell’associazione, il fondatore e vicepresidente Piero Zucaro ha fatto lo sciopero della fame. L’installazione con l’Artista avvelenato è una forma di «disobbedienza civile», qualche giorno fa ha ricevuto un controllo della DIGOS. All’origine della protesta, ci ha spiegato Zucaro, la mancata liquidazione del patrocinio concesso, nel 2011, dal presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio, per il progetto su ‘Gramsci e Risorgimento’. «Ci siamo esposti finanziariamente, abbiamo debiti per migliaia di euro», ha sintetizzato il problema Piero Zucaro.

 

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Piero Zucaro ci ha raccontato la vicenda. Nel 2011, in occasione dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, l’Ottavomiglio promuove un progetto su Gramsci in collaborazione con la provincia di Cosenza: a maggio,  nell’auditorium del Liceo classico ‘B. Telesio’, viene messo in scena ‘Suoni e Semi di Gramsci – voci, fiati e archi in contrappunto’. «Grazie al positivo riscontro dell’assessore Corigliano presente al recital – racconta Piero Zucaro – il presidente si convinse a proseguire il progetto e ci propose di fare delle iniziative sul tema ‘Gramsci e il Risorgimento’».

Si sarebbero, perciò, realizzati un’antologia di scritti di Gramsci sul Risorgimento e un cortometraggio. In effetti, e l’antologia e il cortometraggio sono stati fatti, con la consulenza di Fondazione Gramsci, Associazione Terra Gramsci, MIBAC – Archivio di Stato, International Gramsci Society, Centro interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani. Le copie sono state distribuite nelle scuole di Cosenza, l’Antologia è stata presentata dall’associazione nel dicembre 2011. «Da allora, però, ancora non abbiamo visto una lira. Gli artisti non sono stati pagati, noi ci siamo esposti finanziariamente, abbiamo debiti per migliaia di euro. Per non parlare delle inutili e mortificanti anticamere», conclude Piero Zucaro.

 

 

 

Rita Paonessa

r.paonessa@ottoetrenta.it

Protesta all’Asp di Cosenza contro l’accorpamento dei presidi di Castrovillari e Acri

COSENZA -Sindaci,rappresentanti istituzionali provinciali, regionali e sindacali del comprensorio Pollino – Sibaritide, operatori sanitari, cittadini e associazioni stanno manifestando davanti alla sede dell’Azienda sanitaria di Cosenza per dire no all’accorpamento dell’ospedale spoke di Castrovillari con quello di Acri. I manifestanti, che hanno proclamato lo stato di agitazione del territorio, annunciano ”che si attiveranno per il ritiro del decreto 191 del 2012”.

I sindacati mediano per il consenso alla riapertura della centrale del Mercure

ROSSANO (CS) – A seguito della richiesta del sindacato, si e’ tenuto l’incontro tra le parti sociali, l’Amministrazione comunale della Citta’ di Rossano e rappresentanti nazionali di Enel SpA.

Il sindacato ha ribadito la strategicità della centrale di Rossano per lo sviluppo del territorio, per la salvaguardia dell’occupazione ed anche per costruire le condizioni di nuova occupazione nel territorio. Si e’ chiesto con forza ad Enel di proporre alla comunità rossanese il proprio progetto di rilancio del sito ed allo stesso tempo alla politica di sedersi e ragionare su quel progetto con l’obiettivo di migliorarlo, studiarlo, condividerlo e solo dopo una discussione seria esprimersi nel merito, abbandonando la strada del ”no a prescindere”.

Autobus delle compagnie private ancora fermi, i lavoratori: ‘i soldi ancora non sono arrivati’

(foto di repertorio)

COSENZA – Ancora fermo, in tutta la regione, il trasporto locale (autobus). Per i cittadini, che già hanno difficoltà a spostarsi, proseguono i disagi. Ferrovie della Calabria e autobus cittadini di Cosenza stanno viaggiando. O almeno, ci provano. Perché i lavoratori delle altre compagnie continuano a protestare. «I soldi ancora non sono arrivati, ci prendono in giro» è la frase che ricorre tra i lavoratori fermi a piazza Fera. Questa mattina gli autisti delle compagnie private hanno raggiunto la piazza e, lungo una delle vie che la costeggiano, hanno impedito ad autobus cittadini e auto di passare: la strada si è trasformata in un parcheggio degli autobus rossi, quelli cittadini. I lavoratori hanno spento i motori perché continuano a non percepire lo stipendio. «Ci dovevano dare gli stipendi di ottobre e novembre – spiega un lavoratore iscritto al un sindacato autonomo Faisa-Cisal – ma ancora non li abbiamo visti. E poi il futuro non c’è: di dicembre e tredicesima non se ne è parlato. Inoltre era stata paventata la cassa integrazione».

 

 

Crotone e Vibo In Piazza Contro la Soppressione delle Due Province

protesta vibo e crotoneCROTONE – A Crotone e Vibo Valentia oltre 6 mila persone hanno affollato le pizze per protestare contro la soppressione delle due province ed il conseguente accorpamento di quest’ultime a Catanzaro.

A Crotone sono stati sottolineati, tramite la lettura di un documento unitario a difesa dell’istituzione politica e delle articolazioni provinciali dello Stato, i rischi che si possono incorrere con il decreto di riordino.

Invece a Vibo Valentia il Prefetto si è visto restituire la fascia da una trentina di sindaci.

 

Mobilitazione europea contro l’austerità, la Calabria si fa sentire

COSENZA –  «A cosa servono queste manifestazioni? Tutto resta come prima», una liceale motiva così la mancata adesione alla mobilitazione. Nel frattempo, in Piazza XI Settembre, un signore  molto avanti negli anni srotola la bandiera. «Perché è qui?». «Per scioperare! Per scioperare!». Studenti, docenti, cittadini e qualche rappresentante dei sindacati di base protestano. Contro l’austerità, per il lavoro e la solidarietà. Come in tutta Italia e in 23 dei 27 paesi europei. La Calabria ha aderito alla giornata europea dell’azione e della solidarietà convocata dalla Ces (Confederazione Europea dei Sindacati). Nella città bruzia, sotto la sigla ‘Occupamu Cusenza’, collettivi studenteschi e universitari e movimenti come il ‘Coordinamento calabrese acqua pubblica’ e il Coordinamento calabrese scuola pubblica, hanno manifestato in piazza. La Cgil ha indetto uno sciopero generale di quattro ore. Secondo il sindacato, oltre il 50% dei lavoratori ha aderito.

Non tutti partecipano alle iniziative. Un docente Unical si è chiesto che cosa avrebbe sottratto agli studenti non facendo una lezione che non avrebbe più potuto recuperare. Alla fine ha deciso di entrare in aula perché in questo modo avrebbe fatto la sua parte nella comunità, garantendo la formazione degli studenti. «Gli studenti sono già penalizzati, non ho voluto sottrargli tempo- ha commentato – questa è una forma di protesta analoga allo sciopero di cui condivido le motivazioni». La piazza è stata il modo eclatante per chiedere attenzione ai governi e offrire solidarietà ai paesi più colpiti dall’austerity. Ma non basta per reclamare – oltre alla quadra dei conti – il buon vivere. O almeno: il vivere.

Il corteo è partito da Piazza Fera per raggiungere Piazza XI Settembre. Qui, l’assemblea pubblica: ragazzi e adulti si avvicendano al megafono. Sulle scalinate gli studenti ascoltano e commentano. Nella piazza i lavoratori. Si raccontano la precarietà quotidiana. Due studentesse del Liceo Classico di Rende spiegano che la partecipazione alla protesta si aggiunge alle attività delle scorse settimane: «abbiamo occupato, abbiamo fatto incontri e ci siamo resi conto che una lezione alternativa ci dà di più rispetto alla lezione canonica».

Nello stesso momento, gli autobus circolano come ogni giorno. E come ogni giorno, gli studenti se ne servono per raggiungere l’Università. Sul ponte si alternano passi lenti e passi affrettati. In molti non sanno della giornata di mobilitazione europea. «Non siamo stati informati». Qualcuno ne è a conoscenza, ma non partecipa: le lezioni o altri impegni personali. «La solita scusa per non entrare a scuola», commenta una ragazza. In una scuola della città, la protesta è nota: un manifesto, con tanto di slogan in lingue diverse, campeggia sul cancello. In parecchi sono dentro. Chi perché ha fatto troppe assenze, chi «per studiare», chi perché tanto non cambia niente. Chi perché «siamo a Cosenza: chi sente la nostra voce?».

Rita Paonessa