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“Il prefetto e i briganti”, di Giuseppe Ferraro. A Paola la presentazione del volume

PAOLA (CS) – Il tema dell’unificazione italiana suscita attenzione e dibattiti sempre più frequenti nell’opinione pubblica. Spesso emergono letture diverse e contrapposte su un processo storico politico di centrale importanza per gli italiani anche di oggi.

Proprio su questo tema relazionerà giorno 29 marzo 2019 alle ore 18.30 a Paola il prof. Giuseppe Ferraro, dottore di ricerca presso l’Università degli studi della Repubblica di San Marino e Deputato di storia patria per la Calabria.

L’iniziativa si terrà presso la Sala riunioni della Chiesa Santa Maria degli Angeli di Paola, in via Sant’Agata, ed è stata organizzata dalla Biblioteca parrocchiale “Mons. Giuseppe Vairo” e dal Centro di cultura per l’educazione permanente. Giuseppe Ferraro ha dedicato a questi temi numerosi lavori storiografici, tenuto corsi di formazione per docenti e realizzato percorsi didattici per le scuole.

Tra i suoi lavori ricordiamo La Calabria e l’unificazione italiana, Crolli e conflittualità nella Calabria post-unitaria, Diplomazia di carta, alcune voci biografiche dei principali protagonisti della storia risorgimentale italiana pubblicate nel Dizionario biografico degli italiani della Treccani. Alcuni sue ricerche, su questi temi, hanno ricevuto importanti premi come il Premio nazionale “Spadolini 2016”.

Oliverio ad Expo: l’agricoltura sarà il futuro del Meridione

MILANO – La Questione Meridionale e le potenzialità dell’agricoltura. Se ne è discusso questa mattina a Milano, ad Expo, presso l’Auditorium di Padiglione Italia, nel corso dell’assemblea nazionale della Cia, la Confederazione Italiana Agricoltori. Il tema dell’assemblea, “L’agricoltura del Sud per la legalità e per lo sviluppo dell’economia nazionale”, non è affatto casuale.

Pochi giorni fa, infatti, è stato reso noto l’ultimo rapporto Svimez, che sottolinea come proprio expo oliveriodall’agricoltura venga una reale speranza per il Meridione. Il Presidente della Regione Mario Oliverio ne ha discusso insieme al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ed al Presidente nazionale di Cia Dino Scanavino, con il Governatore della Puglia Michele Emiliano. Al centro dell’attenzione, lo storico ritardo di alcune aree del Meridione e la marginalità dei soggetti sociali ed economici che, secondo Svimez, possono essere affrontarle e risolte puntando sull’agricoltura e sull’agroalimentare.

In particolare, il Rapporto 2015 dell’economia del Mezzogiorno attesta che c’è un leggerissimo risveglio dell’economia meridionale: +0,1% del Pil quest’anno e +0,7% l’anno prossimo, nonchè i primi segnali di ripresa con un incremento degli investimenti lordi e con più posti di lavoro al Sud rispetto al Nord. In particolare, rispetto al secondo trimestre del 2014, gli occupati crescono al Sud di 120 mila unita, il 2,1% in più, e di 60 mila unità nel Centro-Nord, pari al +0,4%. A determinare questa mini inversione di tendenza, è stata in larghissima parte l’agricoltura, in sinergia con l’agroalimentare.

All’assemblea della Cia ha partecipato anche Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che ha festeggiato proprio con l’assemblea della Confederazione i venti anni di attività e ha testimoniato la necessità di promuovere la cultura della legalità proprio per favorire il rilancio del Mezzogiorno, ponendo l’accendo sull’importanza di rimettere a frutto le terre confiscate alla criminalità organizzata.

“Il rilancio del Sud – ha affermato il Presidente Oliverio – deve necessariamente passare dall’agricoltura. E la Regione Calabria crede fermamente nelle opportunità offerte da questo comparto, sul quale si expo oliverio 2intende puntare molto, in primis con l’insediamento di tanti giovani, che meritano nuove occasioni per restare nella nostra terra, e garantire un ricambio generazionale qualificato e moderno. Sosterremo l’agricoltura soprattutto attraverso la nuova programmazione dei fondi comunitari. Nell’era della rete – ha precisato il Presidente – il Sud non può e non deve essere più considerato la periferia dell’Italia, in quanto in molti settori, agroalimentare in primis, abbiamo eccellenze sulle quali puntare per favorire lo sviluppo dell’intera economia nazionale. L’agroalimentare è sempre più Made in Italy, per cui investire nel futuro significa investire su questo settore. Non da ultimo – ha concluso – continueremo con convinzione la nostra battaglia per l’affermazione della legalità, tra le sfide più importanti del Meridione”.