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Le fiamme devastano la zona industriale di Porto Salvo. Rabbia e paura tra gli abitanti

VIBO VALENTIA – Un vasto incendio ha interessato la zona industriale di Porto Salvo, frazione di Vibo Valentia. Tutti i terreni nei dintorni delle aziende sono bruciati e il serpeggiare dei roghi ha raggiunto i depositi di barche e le abitazioni in zona Cuccuruta e Via Roma. Continuano inoltre a bruciare le aziende Cevim e Basile. Il caldo ha sfiorato i  50 gradi, c’è carenza d’acqua e i vigili non arrivano in quanto i pochi presenti sono tutti impegnati in altri incendi che stanno interessando la Costa degli Dei. Difficili dunque i soccorsi e di certo il vento non aiuta. A via Roma è intervenuto il macellaio del paese per spegnere il fuoco di fronte la sua attività, aiutato da concittadini e giovani bulgari.

Evacuato il personale delle aziende e la scuola materna di Porto Salvo sulla via provinciale per Triparni che ha preso fuoco. La situazione è critica. Gli abitanti, preoccupati, chiedono aiuto per fronteggiare questa emergenza dalle dimensioni inaudite. I disagi sono tanti, emergono gli sfoghi e le denunce dei cittadini che si sentono abbandonati.

«Stiamo chiamando i vigili del fuoco, i carabinieri, 112, 113, 115 e gli operatori ci rispondono dicendo soltanto di allontanarci dall’abitazione e che non ci sono vigili e mezzi disponibili. Non ci sono autobotti, non ci sono elicotteri. Diossina a go go e noi dobbiamo morire incendiati? I bambini sono terrorizzati, ci sono i miei vicini che stanno alimentando con acqua i bomboloni di gas per evitare che scoppino in stragi. E’ vergognoso».

Due sole unità dei vigili del fuoco non bastano, tutto il vibonese si ritrova in fiamme, in particolare le vie di Pizzo, Tropea, Bivona, Vibo Marina zona Cementificio, addirittura a Zambrone tutto il litorale della strada provinciale, precisamente la ex SS 522 ha bisogno di soccorsi. A Porto Salvo le  fiamme continuano, abitanti senza acqua e senza corrente, chiusa la strada per salire a Vibo città, treni bloccati dagli incendi con ritardi infiniti.

Tanto spavento e abbandono dagli amministratori comunali che non hanno evitato il rogo pulendo le strade dalle erbacce che da mesi impedivano la visibilità alle automobili. Gravi danni ambientali ed economici, case e tetti bruciati, ettari di terreni con agrumeti e uliveti bruciati. Resta alta l’allerta per tutte le zone limitrofe.

Amelia Aloisio