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BOCCE/Secondo posto per Cosenza in COPPA ITALIA JUNIORES

12116003_973098812746168_2068813476029126890_n Si è concluso ieri il fine settimana di gare valide per la Coppa Italia Juniores per la specilita Raffa. Al Centro Tecnico Federale di Roma si sono sfidate sedici formazioni finaliste provenienti da tutta Italia. A rappresentare la Calabria la formazione di Cosenza composta da Matteo Longobucco, Francesco Campisi, Francesco Celebre, Lorenzo Mole, Mirko Pastorello e Antonio Veloce, sostenuti da mister Giuseppe Aramino e dall’accompagnatore Salvatore Sposato (tecnico di Veloce e Pastorello). Al termine di un torneo disputato ad alti livelli, e dopo aver piegato in semifinale Verona, la squadra cosentina si è arresa in finale solo ai padroni di casa di Roma.

Ma il secondo posto in Coppa Italia è solo l’ennesimo risultato positivo per un movimento bocciofilo calabrese e cosentino sempre in costante crescita. In particolare a regalare soddisfazioni è soprattutto il settore giovanile che ha in Cosenza e in Acri due importanti vivai se si pensa che solo un mese fa (6-7 settembre) la coppia formata da Antonio Veloce (di Acri) e Francesco Campisi arrivava seconda ai campionati italiani Juniores. locandina

CLASSIFICA FINALE COPPA ITALIA JUNIORES :

1° Roma – Tecnico: Santolo Nunziata Rega, Dirigente: Antonio Cicconi, Atleti:  Daniele Di Bartolomeo (capitano), Elia Di Bernardo Gagliardi, Antonino Franco, Mirko Mastrantoni, Lorenzo Fedele, Giuseppe Nicolai.

2° Cosenza – Tecnico: Giuseppe Aramini, Atleti: Francesco Campisi (capitano), Atleti: Francesco Celebre, Matteo Longobucco, Lorenzo Molè, Mirko Pastorello, Antonio Veloce.

3° Milano – Tecnico: Gianfranco Bazzan, Dirigente: Roberto Crepaldi, Atleti: Martina Ceriani (capitano), Atleti Stefano Bonizzi, Gabriele Passerini, Luca Capitani, Tommaso Gusmeroli, Fabio Bonfichi.

4° Verona – Tecnico: Roberto Busato, Atleti: Andrea Andreoli (capitano), Atleti: Pietro Begnini, Andrea Busato, Davide Fiorini, Davide Orbana, Enrico Parolo.

Andreina Morrone

Candido e Raffa a favore del garante regionale persone private delle libertà

Giuseppe Candido e Rocco Ruffa, esponenti del partito radicale, attraverso una nota stampa congiunta, esprimono soddisfazione per le parole di Nicola Irto del Partito Democratico, che ieri ha presentato la proposta di legge regionale per l’istituzione del garante dei diritti delle persone private della libertà personale:Radicali

Sono un po’ di mesi che digiuniamo di venerdì anche per questo. Sostenendo” – si legge ancora – “l’azione nonviolente di Rita Bernardini​, di Marco Pannella​ e dei Radicali​ del Partito Radicale Nonviolento transpartito transnazionale​ per chiedere che il messaggio di Napolitano dll’8 ottobre 2013, unico messaggio ufficiale del Presidente nei suoi nove anni di mandato, su Carceri e Giustizia, venga quantomeno discusso, alle motivazioni – personalmente – avevamo aggiunto con un appello al Governatore della Calabria Olivero, quello di istituire il garante regionale dei detenuti. Siamo quindi molto contenti della conferenza stampa di ieri con cui è stata annunciata l’avvenuta  presentazione della proposta di legge da parte del consigliere regionale Nicola Irto. E siamo contenti che ciò sia avvenuto subito dopo l’incontro tra il Ministro della Giustizia Orlando con Marco Pennella, Rita Bernardini e altri esponenti del partito radicale. Abbiamo salutato l’avvenimento – anche noi – sospendendo i digiuni per una settimana. Ringraziamo il Garantista per l’aiuto dato con il suo giornale ai nostri appelli. E, assieme al consigliere regionale Nicola Irto, ringraziamo pure, per tutto l’impegno messo su questa battaglia, fin dal sit-in di questa estate l’8 agosto, davanti al carcere di Palmi, dall’osservatorio Carceri dell’Unione Camere Penali e dal suo rappresentante locale, Gianpaolo Catanzariti​, proprio su questa battaglia di civiltà.
Come Radicali la sosterremo e continueremo la nostra azione nonviolenta di digiuni a staffetta e di dialogo con le istituzioni regionali – Presidenza e Consiglio – affinché la proposta venga messa subito in calendario e discussa al più presto in modo che, in poco tempo, si possa avere questa figura istituzionale di garanzia della vita del diritto che è diritto alla vita“.