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Gli ospiti del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De. hanno incontrato gli allievi dell’ITAS “B. Chimirri”

CATANZARO – La metodologia TECI, per la cura ed il contenimento naturale delle demenze che rappresenta una sorta di rivoluzione nel campo della cura di queste patologie, continua a farsi strada oltre gli stigmi e i luoghi comuni e la sua eco giunge fino alle orecchie e al cuore delle nuove generazioni producendo effetti straordinari.

Nelle giornate del 18 e 21 dicembre lo staff della Ra.Gi. Onlus e gli ospiti del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De. hanno incontrato gli allievi delle V classi degli indirizzi “Moda” e “Sanitario” dell’ITAS “Bruno Chimirri” di Catanzaro. L’incontro che è stato parte del percorso di alternanza scuola-lavoro coordinato dal professor Felice Izzi, era mirato a far conoscere meglio ai ragazzi le demenze e i loro effetti, fornendo informazioni chiare e precise e anche a far capire loro che chi ne è affetto è una persona che può ancora vivere una vita quasi normale.

Ad oggi non esistono cure risolutive e l’uso eccessivo di farmaci e i metodi di contenimento forzato sono la causa del malessere e dei comportamenti aggressivi che spesso le persone affette da queste malattie adottano per cercare di comunicare qualcosa non potendo adoperare più le parole.

Elena Sodano, terapeuta espressiva corporea e ideatrice del metodo TECI ed autrice del volume “Il Corpo nella Demenza” (Maggioli 2017) ha condotto gli incontri, spiegando ai ragazzi che proprio da Catanzaro è partita una rivoluzione nella cura delle demenze. Una rivoluzione basata sull’ascolto e sulla comprensione, perché le persone affette da demenza possono essere ancora raggiunte, sono ancora capaci di relazionarsi e possono farlo con il loro corpo. Il risveglio della memoria corporea, che racchiude tutto il bagaglio di esperienze vissute durante il corso della vita è alla base del metodo TECI, che parte da qui per istaurare ponti di comprensione e comunicazione con i malati di demenza.

Dunque chi soffre di questa malattia non dev’essere necessariamente sedato, rinchiuso, isolato dal mondo perché è perfettamente in grado di stare nel mondo, di relazionarsi, ridere, scherzare, dare consigli di vita e questo, i ragazzi dell’ITAS, lo hanno capito da soli, parlando con i pazienti del Centro Ra.Gi., ascoltando quello che essi hanno voluto dire loro, sorridendo alle loro battute.

Sono stati momenti molto emozionanti, che hanno lasciato una traccia profonda nel cuore dei ragazzi e questo è emerso nel corso del secondo incontro, quello di giovedì 21 dicembre. In questa seconda giornata, i ragazzi hanno espresso tutto il loro affetto per gli ospiti del Centro facendo loro dono di oggetti creati con le loro mani, frutto delle loro idee e di grande impegno.

Così le eleganti sciarpe rosse, con sopra incise le parole che la conoscenza di queste persone speciali ha ispirato loro; le palline di Natale finemente decorate e la canzone appositamente composta dall’allievo-musicista Giuseppe Parrottino sono divenuti il simbolo di una nuova e straordinaria alleanza intergenerazionale.

Anche i pazienti hanno donato con le loro mani ai ragazzi dei semplicissimi oggetti natalizi appositamente realizzati da loro, ma momento dello scambio dei doni non è stato l’unico a regalare forti emozioni.

Ad esso se ne sono aggiunti molti altri, come l’allegro trenino danzato sulle note di antiche canzoni, il momento in cui ragazzi e pazienti hanno cantato insieme il testo della canzone appositamente composta da Giuseppe Parrottino e poi la bellissima lettera che i ragazzi hanno dedicato agli ospiti del Centro.

Parole profonde, ricche di affetto e gratitudine per la lezione di vita che ha arricchito i loro cuori, insegnando loro che “pur avendo un problema, si può e si deve vivere una vita dignitosa, cercando di superare i limiti che esso impone”. Una lettera dedicata a quelli che potrebbero essere i loro nonni e che li hanno spronati a dare loro più amore e a non darli per scontati.  Parole a chi ha insegnato loro a non “lamentarsi per cose futili e a trasformare le difficoltà in momenti di crescita”.

Un testo che ha sfatato molti luoghi comuni, tra cui quello sulla frivolezza della nuove generazioni e quello che dipinge e le persone affette da demenza come oramai incapaci di stare nel mondo e dare qualcosa agli altri.

Borse di Studio all’Unical, CdA e Senato si interrogano sulla mancata erogazione

 ARCAVACATA DI RENDE (CS) –  Successivamente alla mancata consegna delle Borse di Studio da parte dell’Università della Calabria, i rappresentanti Tulino e Caruso sono intervenuti sulla questione. Di seguito i quesiti posti dai membri del Cda e del Senato dell’Unical.

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29 Aprile : «E’ stata intrapresa una strada economicamente difficile ma eticamente necessaria», queste sono le parole del prorettore al Centro Residenziale Luigino Filice che annuncia lo scorrimento delle graduatorie per le borse di studio con un intervento congiunto con la Regione Calabria. Uno dei tanti impegni presi e puntualmente disattesi, sottolineano i rappresentanti, che stanno condizionando negativamente la vita degli studenti di Arcavacata. Ben 676 studenti diventano idonei beneficiari. Il provvedimento riguarda uno stanziamento di soldi pubblici di quasi 6 milioni di euro in due anni. Per l’anno accademico 2015/2016 la somme è ripartita cosi : 1,2 milioni di euro sono risorse regionali , 200 mila euro risorse Unical. Entro il 30 maggio ( come da regolamento) verranno erogate le borse.

 30 Maggio : Per un ritardo non ascrivibile all’Unical le borse verranno erogate entro il 30 giugno

 30 Giugno : Per un ritardo non ascrivibile all’Unical le borse verranno erogate entro il 31 Luglio.

 31 Luglio : nessuno studente riceve la borsa di studio.

 Settembre : Al Centro Residenziale arriva il mandato di pagamento ed entro fine Settembre verranno erogate parte delle borse di studio, poiché la Regione Calabria ha erogato solo una prima trance pari a 600 mila euro.

 3 Ottobre: nessuna borsa di studio è stata erogata.

 «Ad oggi la “strada eticamente necessaria” è rimasta solamente un’utopia. Mancanza di una presa di responsabilità delle istituzioni che non hanno ancora erogato un contributo che risulta di vitale importanza per alcuni studenti, senza il quale non potranno continuare il proprio percorso accademico. », ribadiscono i rappresentanti degli studenti in seno a Senato e CdA.

«Dietro ogni tesserino e dietro ogni matricola c’è una persona con i propri sogni, le proprie esigenze e le proprie ambizioni.  Chiediamo lumi alle forze politiche titolari di questo provvedimento, tanto sbandierato durante l’A.A. e fino ad ora rimasto un lavoro incompiuto. L’istanza ad oggi -viene fatto notare dai rappresentanti – è stata portata avanti solamente da noi. Non un reclamo da parte dell’Unical e dal suo Rettore, nemmeno una risposta concreta dalla politica. Non vogliamo che la nostra Università diventi una vetrina per scopi politici, ma che vengano date risposte certe agli studenti che la vivono».

Rossano, La cittadella per i giovani diventa realtà

ROSSANO (CS) Cittadella dei bambini e dei giovani, la Regione Calabria, attraverso il fondi Fesr 2007-2013, finanzia l’ambiziosa opera comunale con un finanziamento di 570 mila Euro. Sorgerà allo Scalo, nel centro sperimentale di Matassa e sarà uno spazio moderno e attrezzato ad ospitare e favorire tutte le attività dei giovani della Città del Codex e del territorio. Il progetto, presentato lo scorso Marzo 2015 nell’ambito dei Contratti locali di sicurezza, in sede di valutazione ha ottenuto il punteggio più alto, ex equo con Cassano Jonio, tra quelli della Provincia di Cosenza ed il terzo in Calabria. Il centro dovrà essere operativo entro il prossimo 31 Dicembre 2016.

 È quanto fa sapere, soddisfatto, il Commissario straordinario Aldo Lombardo che stamani (venerdì, 26 febbraio) ha presieduto un incontro tecnico-operativo con il responsabile dell’ufficio Europa,Benedetta De Vita, redattore del progetto e responsabile unico del procedimento, per discutere delle prossime tappe operative del progetto.

Rossano

Attraverso i Contratti locali di sicurezza, il Comune di Rossano sarà destinatario di un finanziamento di 564.830 Euro per la realizzazione della Cittadella dei bambini e dei giovani, unica nel suo genere nel territorio e nell’Area urbana Corigliano-Rossano, che sarà insediata all’interno del Centro sperimentale di Via Nestore Mazzei, allo Scalo.

Nell’ambito delle diverse aree d’intervento, in cui sarà suddiviso il nuovo complesso destinato alle sole esigenze dei ragazzi, verranno strutturati anche diversi servizi, in modo da rendere l’edificio luogo di aggregazione ma soprattutto di sviluppo, che contribuisca alla crescita e alla formazione. Ecco perché sarà presente un punto giovani – ufficio Europa che fornirà informazioni e assistenza in merito alle opportunità di studio all’estero e sui programmi comunitari. E poi ancora, una sala con 300 posti a sedere per laboratori teatrali, convegni e workshop. Inoltre sono previsti anche due laboratori musicali con una sala di registrazione, un punto ristoro con un access point gratuito per navigare in internet e due sale di lettura, una per i bambini dai 6 ai 12 anni, con annessa biblioteca,emeroteca e mediateca.  Tra i servizi più importanti e strategici previsti nella Cittadella dei giovani ci sarà anche un incubatore d’impresa: strumento che servirà a fare da ponte tra il mondo dei giovani e quello del lavoro. E prevede sia l’assistenza nella richiesta di accesso ai canali di finanziamento per lo sviluppo di nuove e giovani attività imprenditoriali che l’affiancamento nel loro periodo di crescita e consolidamento. Alle aziende “incubate” verranno messe a disposizione tre aule che diventeranno l’ufficio dei neo-imprenditori, ma anche i luoghi di confronto con i consulenti che offriranno l’assistenza necessaria alla creazione dell’impresa.

La Regione Calabria ha attribuito al progetto un punteggio pari a 74 che lo colloca al primo posto, come valutazione, tra tutti i progetti finanziati nella Provincia di Cosenza, a pari merito con il progetto presentato dal Comune di Cassano, ed il terzo miglior punteggio di tutta la Calabria. Il crono-programma di spesa stabilito dalla Regione Calabria, prevede che i fondi destinati a Rossano debbano essere spesi in brevissimo tempo considerato che la rendicontazione deve avvenire entro e non oltre dicembre 2016.

Reggio Calabria. Il razzismo spiegato ai liceali

Nell’ambito della XI settimana contro il razzismo, organizzata FOTO VINCI 3dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR) del dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’assessorato alle politiche sociali del comune di Reggio Calabria, guidato da Giuseppe Marino, si è svolto il laboratorio formativo “Diversità, minaccia o ricchezza?”. L’iniziativa, è stata promossa dall’Associazione PLP ( Psicologi Liberi Professionisti), con la collaborazione del Liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, l’Arcigay Reggio Calabria, Coonfinamento diocesano migranti, Collettiva Autonomia Reggio Calabria, Piccola Opera Papa Giovanni. Ad aprire i lavori, alla presenza degli studenti, presso l’aula magna del Liceo scientifico, è stata la dirigente Giuseppina Princi: “La scuola deve essere un luogo di accrescimento della libertà di pensiero. Il laboratorio formativo, ha rivestito una notevole importanza per diffondere tra gli alunni, una formazione, che sposa i principi costituzionali, ma incentivi la libertà di pensiero dei ragazzi. Una scuola in cui si abbattono le discriminazioni, attraverso la conoscenza e si diffondano i principi di eguaglianza, in un’ottica di condivisione e di accrescimento culturale”. Alcuni alunni del liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, divisi in quattro gruppi, hanno prodotto lavori su quattro tematiche diverse: omofobia, discriminazione razziale, discriminazione di genere, disabilità. I ragazzi in ogni area sono stati supportati da un FOTO VINCI 1responsabile tematico e dallo psicologo dell’Associazione PLP, hanno sviluppato elaborati (poesie, testi, ecc.) sul tema specifico che è stato poi, illustrato ai compagni. Una finalità dunque, principalmente educativa, come ha spiegato la psicologa Dominella Quagliata: “Gli alunni sono stati nominati ambasciatori antidiscriminazione. L’incontro con una persona diversa da noi, spesso può farci sviluppare emozioni diverse, atteggiamenti aggressivi. Il lavoro effettuato e che porteremo avanti, è finalizzato al superamento dei pregiudizi e all’acquisizione di una maggiore consapevolezza dell’altro nella sua diversità”.
FOTO VINCI 2“Un incontro che riveste un enorme valore educativo – ha dichiarato l’assessore Marino. La scuola, come le altre agenzie educative deve formare i ragazzi, diffondendo tra essi i valori della eguaglianza, dell’altruismo, della fratellanza. Mi ha colpito, la capacità di riflessione e la preparazione didattica degli studenti su argomenti tanto delicati. Voglio ringraziare tutte le associazioni, la scuola e tutti coloro che hanno aderito a questo importante progetto che rientra in un contesto ancora più ampio per l’affermazione dei diritti e l’abbattimento di ogni discriminazione”.

Teatro per ragazzi all’Officina delle Arti

COSENZA – Domenica 7 Aprile parte la prima rassegna di teatro per ragazzi dal titolo “C’era una volta…” all’Officina delle Arti di Cosenza.

Tante storie per divertirsi e, contemporaneamente, godere di magici momenti teatrali in un clima di gioviale simpatia.

“Cera una volta…” è la frase con cui iniziavano tutte le storie, ma è anche il ripristino di una vecchia usanza familiare di dedicare la domenica mattina ai ragazzi.

Infatti, la rassegna parte proprio con lo spirito di riportare in vita lo spettacolo mattutino della domenica per i ragazzi che, qualche decennio addietro, vedeva gruppi festanti di giovinetti, accompagnati dai genitori o dai nonni, recarsi nello storico Cinema Italia, oppure presso alcune sale parrocchiali e finanche negli scomparsi Dopolavori, per assistere alle attesissime proiezioni cinematografiche domenicali.

Alle lunghe e vuote mattine festive, riempite con il telefonino ed il computer, si propone un appuntamento vivo, culturale e socializzante. Interrompere la dolce monotonia che ci assale all’inizio di una giornata festiva è la sfida principale che la rassegna si pone.

I sei appuntamenti quindicinali, che potrebbero arricchirsi di qualche altra data, iniziano la prossima domenica 7 Aprile, tutti alle ore 11,00, con lo spettacolo “Il figlio del Sindaco” prodotto dalla Compagnia Teatrale Stabile del Teatro Officina delle Arti “Voci,Luci &…Co.”.

Seguirà domenica 21 Aprile “Biancaneve e i sette nani” (Ass.ne Porta Opera Cenere Teatro Arte), domenica 5 Maggio “Re Mida” (Ensemble I Musici), domenica 19 maggio “Cico Vartietà” (Teatro Errante), domenica 2 giugno “Una storia di Natale” (Art-Patachipi/Immadiat.edu), domenica 16 Giugno “Le magarìe di Giustina” (Art-Patachipi).

L’intero Progetto-Ragazzi include anche un Per-Corso formativo di teatro per ragazzi che vedrà attivi, nel ruolo di insegnanti, alcuni degli attori protagonisti della rassegna. Dopo ogni spettacolo inoltre i ragazzi si intratterranno con gli artisti per uno scambio di conoscenze ed emozioni.

E’ tutta meridionale l’ultima novità su Apple App Store – “La maestra è un capitano”

COSENZA – Cosa succede se due fresche e avanguardistiche attività imprenditoriali si incontrano? Succede che decidono di mettersi in gioco, di sperimentare, e lo fanno rivolgendosi alle ultime frontiere del mercato editoriale, guardando al futuro, e nello specifico della fortunata partnership cui ci riferiamo, rivolgendosi a quelli che saranno gli adulti di domani.

Nasce dalla partnership tra Coccole Books (già Coccole e Caccole), casa editrice esclusiva e leader in Calabria per la produzione nazionale di libri per ragazzi, e Biblon.it, affermata start-up (anch’essa 100% meridionale), in costante crescita dedicata alle diverse sfaccettature del digitale, la nuovissima App “La maestra è un capitano”. L‘applicazione è la prima targata Biblon dedicata ai più piccoli, ed è tratta dal fortunato e omonimo volume già pubblicato da Coccole Books nel 2012 nella collana “I quaderni della scuola”.

Il progetto si inserisce perfettamente nell’attuale tendenza alla digitalizzazione della formazione che sta interessando non solo il settore editoriale ‘d’intrattenimento’, ma anche e soprattuto l’intero sistema educativo che, con il decreto “Digitalia” del 2012, prevede una forte smaterializzazione del sapere a favore dell’uso degli apparecchi tecnologici.

Realizzato con l’aspetto di un elegante quaderno vintage, scritto dal “Premio Andersen 2012” Antonio Ferrara, e impreziosito dalle coloratissime ed ironiche tavole dell’illustratrice italiana più apprezzata al mondo Anna Laura Cantone, “La maestra è un capitano” è il racconto in prima persona di una coraggiosa maestra dei nostri giorni, alle prese con i mille impegni paralleli della professione e della vita privata.
L’App “La maestra è un capitano” non è solo lettura ma uno strumento ricco e diversificato capace di offrire ai più piccoli una variegata scelta tra animazioni, musica, suoni e divertenti attività. Basta far scorrere un dito al centro della pagina per scoprire il menù e attivare l’indice che vi guiderà, grazie alle intuitive icone grafiche, tra le varie funzioni disponibili. È possibile leggere l’appassionante racconto ma anche racconto ma anche ascoltarlo interpretato da Elisa Mazzoli (voce narrante) scorrendo tra le divertentissime illustrazioni; accompagnati da un piacevole sottofondo musicale è ancora possibile dare sfogo alla propria creatività disegnando o colorando le tue storie preferite. L’App permetterà in seguito di aggiungere tante nuove funzioni e contenuti extra presto in arrivo.
Un passo importante nella nuova era digitale da parte dell’editoriale calabrese, sempre più attenta alle esigenze del mercato e dei proprio lettori, anche di quelli più piccoli. Un piccolo traguardo raggiunto grazie al lavoro coordinato di Biblon e Coccole Books.
“La maestra è un capitano” è già disponibile per iPad ed iPad mini su Apple Appstore, e dal 15 al 25 gennaio sarà in vendita all’imperdibile prezzo promozionale di 1,79 Euro.

 

 

 

Giovanna M. Russo