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Randagismo a Cosenza, il sindaco chiede il ripristino del servizio di cattura cani

COSENZA – Il Sindaco Franz Caruso ha indirizzato, a seguito della presenza sul territorio cittadino di un numero consistente di cani randagi e su segnalazione dell’Assessore al benessere e ai diritti degli animali, al contrasto al randagismo e al canile, Veronica Buffone, una sollecitazione scritta al Commissario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, per chiedere il ripristino del servizio di cattura dei cani, di competenza della stessa ASP.

“Il servizio di cattura dei cani risulta sospeso ormai da tempo – scrive Franz Caruso nella lettera indirizzata al commissario dell’Asp e portata a conoscenza anche del Prefetto, Vittoria Ciaramella – con conseguenti, possibili, gravi ripercussioni sulla tutela della salute pubblica, sia dal punto di vista igienico-sanitario che dell’incolumità pubblica e della tutela del benessere degli animali sul territorio”.

Il primo cittadino richiama, inoltre, nella sua lettera, l’impossibilità di garantire le previsioni di legge in materia di randagismo, “atteso che sia le catture programmate – scrive Franz Caruso – che le segnalazioni urgenti- riferibili ai cani morsicatori o feriti -rimangono inevase o a volte risolte grazie al prezioso ausilio di volontari, della Polizia Municipale o del settore comunale delegato in materia di canili”.

Il Sindaco Franz Caruso e l’Assessore Veronica Buffone hanno, infine, sollecitato interventi urgenti utili ad avviare a soluzione la problematica, così come richiesto da tanti cittadini.

 

 

 

Emergenza randagismo, Massimo Bozzo sollecita l’ASP

COSENZA – Il consulente del Sindaco Occhiuto per l’emergenza randagismo, Massimo Bozzo, ha sollecitato i vertici dell’ASP per arrivare in tempi brevissimi all’affidamento del servizio accalappiamento cani.

La sollecitazione di Bozzo ha assunto carattere di urgenza a seguito della situazione di rischio che si sta profilando all’ultimo lotto di Via Popilia dove molti cittadini hanno segnalato la presenza di veri e propri branchi di cani randagi che mettono in pericolo la sicurezza dei residenti. La situazione è stata segnalata al consulente del Sindaco per l’emergenza randagismo, Massimo Bozzo, anche da alcuni consiglieri comunali del quartiere di via Popilia.

«A seguito delle segnalazioni ricevute – sottolinea Bozzo in una nota – ho fatto personalmente delle verifiche e ho purtroppo constatato la situazione di pericolo. Le catture dei cani randagi sono di competenza dell’ASP che deve provvedere con suoi mezzi, ma, purtroppo, il servizio che garantiva le catture non è stato ancora assegnato e il contratto risulta temporaneamente scoperto. La situazione è tale – ha concluso Bozzo – che, in assenza di fatti nuovi,ci vedremo costretti a richiedere l’intervento di Sua Eccellenza il Prefetto della città». 

Randagismo, il Comune di Acri presente sul territorio per far fronte all’emergenza

ACRI (CS) – <<Il dibattito sull’argomento randagismo, impone di fornire delucidazioni per evitare disinformazione e confusione.>> E’ quanto si legge in una nota dell’Amministrazione Comunale. <<Il fenomeno-  si legge- ha assunto aspetti seri che a volte minano seriamente l’incolumità dei cittadini. Molte sono le sollecitazioni che pervengono anche Comando di Polizia Municipale per interventi di cattura. E’ bene precisare che la materia, in ambito regionale, è disciplinata dal Decreto del Commissario ad acta e che la cattura spetta solo e soltanto all’Asp, servizio veterinario. Attualmente il Comune ha sottoscritto una Convenzione con la ditta Cino Sport che  gestisce il  canile sanitario. In tale struttura avvengono le operazioni di profilassi e le attività di sterilizzazione e di castratura. Dopo sessanta giorni, i cani devono essere trasportati altrove. Per tale motivo, l’Oasi Canina rappresenta una struttura importante. Essa non può accogliere i cani non trattati dal punto di vista sanitario e può accogliere solo  quelli provenienti dal canile sanitario. Il sito realizzato in località Gallice, è stato  avviato con le autorizzazioni occorrenti. La sua gestione, temporaneamente, è stata data ai volontari dell’Associazione Qua La Zampa con regolare convenzione. Nei giorni scorsi, i Nas hanno sollevato una serie di lievi criticità che gli uffici comunali preposti devono sanare entro un certo tempo. Alla fine, la struttura sarà ancora più accogliente e fruibile. Grave, sarebbe stata una sua eventuale chiusura. Questa Amministrazione sta cercando in tutti i modi di affrontare il fenomeno del randagismo, cosa che non ha fatto chi ci ha preceduto. L’ambiente resta una nostra priorità e ci teniamo a sottolineare che appena insediati abbiamo evitato alla città di avere a pochi metri dal centro urbano, in località Chianette, una centrale a biomassa, approvata dal consiglio comunale con delibera n°38 del 28 novembre 2011. Così come sottolineiamo con orgoglio, conclude la nota, l’avvio della raccolta differenziata che permette alla città di presentarsi più pulita e igienicamente sicura>>.

Lotta al randagismo, catturati tredici cani

idcane225id455COSENZA – Sono stati catturati, nella giornata di oggi, in alcune zone del territorio cittadino, 13 cani randagi. Le operazioni di cattura che segnano una ripresa dell’attività a pieno regime, dopo il periodo di vacatio dell’Amministrazione comunale, sono state condotte dal Servizio cattura dell’Asp di Cosenza in collaborazione con la Polizia Municipale, sotto le direttive del comandante Gianpiero  Scaramuzzo . Le catture sono avvenute sul Viale Parco, sul Lungo Fiume, a Serra Spiga e in via Salvemini. Si è trattato di un intervento eseguito nell’ambito delle attività predisposte dalla polizia municipale, su sollecitazione del sindaco Mario Occhiuto, per  riprendere ed intensificare la lotta al randagismo. Giovedì 23 giugno prevista una nuova ricognizione, nel centro storico ed in via Panebianco, con un’eventuale cattura straordinaria. I tredici randagi catturati oggi sono stati accompagnati nel canile sanitario di Donnici dove saranno visitati dagli addetti al servizio veterinario dell’ASP, tenuti sotto osservazione, curati, sterilizzati, microchippati e, se non ritenuti aggressivi, reimmessi in libertà.

Molinari (Terra Libera) chiede a Occhiuto di risolvere l’annoso problema randagismo a Cosenza

COSENZA – Il Senatore Francesco Molinari, presidente dell’associazione politico-culturale “Terra Libera”, ha sollevato l’attenzione sulla questione del randagismo persistente su Viale Mancini a Cosenza, una questione che «urta la comune sensibilità oltre a costituire un rischio – diretto ed indiretto – per il cittadino». In particolare, Molinari chiede che a interessarsi e intervenire sul problema sia il neosindaco Mario Occhiuto, affinchè, a fronte delle diverse segnalazioni, assuma «provvedimenti ad hoc».

«E sarebbe anche il caso, con l’occasione, di fare una ricognizione sui canili circostanti – ad iniziare da quello di Donnici – al fine di assicurarne la concreta operatività per la sterilizzazione ed impedire che si trasformino in lager per animali, interessando al contempo le associazioni che si occupano specificamente del problema» ha proseguito Molinari. Tali provvedimenti, del resto, non sono urgenti solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per proteggere gli stessi animali, i quali rischiano di venire investiti dalle auto che transitano su Viale Mancini.

Il problema “randagismo” rimane irrisolto

lacivettapress.it
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Bovalino Marina (RC) Rimane irrisolto nel territorio di Bovalino Marina il fenomeno del randagismo. Tale condizione non è imputabile agli amici a quattro zampe ma alle precarie condizioni socio-ambientali in cui sono costretti a vivere ed al continuo rimpallo di responsabilità tra gli Enti istituzionali che dovrebbero provvedere alla tutela degli animali stessi ed alla salvaguardia della salute pubblica. Questi animali, presumibilmente abbandonati dai loro padroni,  vagano senza meta per le strade del paese ed ogni giorno aumentano sempre più di numero fino ad assumere le proporzioni di un “branco” che ora comincia veramente a creare fobia e psicosi da paura. Ogni giorno non è difficile imbattersi, anche in pieno centro cittadino, in una squadra di 10/12 cani che si trascinano l’uno dietro l’altro proprio come un trenino, senza una meta fissa, in condizioni igieniche e di salute al limite della sopravvivenza e in condizioni psicologiche estreme dovute al probabile abbandono. La zona più battuta da questo branco è la zona sud in prossimità del ponticello di “Malachia” che dà lo sbocco a mare, lungo la via XXIV maggio nei luoghi dove insistono terreni incolti e coperti da una fitta vegetazione, le aiuole adiacenti un supermercato dove spesso bivaccano lacerando per fame intere buste di rifiuti, la stradina prospiciente il palazzo dove ha sede la biblioteca comunale e l’altra sera, per la prima volta, sono stati avvistati addirittura sul marciapiede del Corso Garibaldi a 50 metri dalla frequentatissima farmacia. Nella considerazione che il rischio di incontrare il branco è veramente alto, appare opportuno segnalare qualche suggerimento: quando si avvista un branco di cani randagi la prima cosa da fare è mantenere la calma, non cominciare a correre, primo perché  loro sicuramente saranno più veloci di noi e secondo perché in questo modo si alimenterebbe in loro l’istinto alla caccia della preda con conseguenze spesso tragiche, al contrario bisogna allontanarsi in maniera lenta e discreta pur mantenendo un atteggiamento forte e dominante nei loro confronti, con questi semplici accorgimenti è facile uscire illesi dallo spiacevole incontro. Tale problematica non è da sottovalutare, anzi vanno presi con urgenza i provvedimenti più idonei per tutelare non solo l’incolumità personale dei cittadini ma anche la salute pubblica infatti, questi randagi, sono portatori e facili diffusori di pulci, zecche e quant’altro di dannoso per la salute dell’uomo. E’ quindi necessario sollecitare l’intervento delle parti aventi causa, ossia l’Ente Comunale e Provinciale  e l’Azienda Sanitaria Provinciale, ciascuno per la parte di propria competenza. A scopo puramente preventivo ricordiamo che i randagi possono rappresentare un “pericolo pubblico” dal quale bisogna guardarsi soprattutto quando essi si muovono in branco e sono istigati ad attaccare l’uomo per paura, rabbia o semplicemente per fame. In realtà il fenomeno del randagismo si sviluppa proporzionalmente a quello dell’abbandono, infatti più cresce quest’ultimo fattore maggiori sono le possibilità che i cani abbandonati si aggreghino tra di loro sviluppando in branco tutta la loro carica aggressiva. Per contrastare questa forma di randagismo occorrerebbe agire con un’adeguata campagna di informazione e sensibilizzazione estirpando una volta per tutte il problema dell’abbandono, ma è risaputo che soprattutto da noi non è facile pervenire a questo risultato. Sta ora ai Commissari straordinari prendere il pallino in mano e far si che anche per questa problematica, come altre che fortunatamente cominciano a intravedere la luce, si intervenga in maniera urgente ed idonea a scongiurare il peggio, ancor più ora che siamo già nel pieno della stagione estiva.

Rossano: per combattere il randagismo parte l’anagrafe canina

ROSSANO (Cs) – Al via l’anagrafe canina in Città. La polizia ecozoofila da domani (giovedì, 26 febbraio) a lavoro per controllare e censire i cani, randagi e di proprietà, che gravitano all’interno del perimetro del territorio comunale. Scatta l’obbligo del microchip. Sottoscritta la convenzione con l’associazione di volontari Anpana-Oepa. Le guardie avranno l’obbligo di vigilare, sensibilizzare e anche sanzionare gli eventuali trasgressori delle norme comportamentali di custodia e bivacco dei cani. L’ufficio Ambiente comunale registrerà la popolazione canina così da poter averne il costante monitoraggio. Chiarello: Lavoriamo per educare la cittadinanza ad un maggiore senso civico e al rispetto e alla tutela degli animali.

Stamattina (mercoledì, 25 febbraio), nella sede dell’assessorato all’Ambiente, nel palazzo dell’ex Ghiacciaia, nel Centro storico, si è svolta la cerimonia di sottoscrizione della convenzione tra Amministrazione comunale e Anpana-Oepa per l’avvio del servizio di anagrafe canina e la successiva consegna dello scanner di controllo microchip di cui si è dotato il Comune di Rossano. All’incontro, presieduto dall’assessore al ramo Natalino Chiarello, hanno preso parte anche il segretario nazionale e il comandante provinciale dell’associazione di Polizia ecozoofila, Cesare Calvano e Giuseppe Maddalena, ed il responsabile dell’ufficio Ambiente Salvatore Le Pera.

“Da oggi – commenta l’assessore Chiarello – si chiude un lungo iter organizzativo, avviato dal Governo Antoniotti e curato dal mio predecessore, l’assessore Rodolfo Alfieri, che apre le porte alla fase esecutiva. Sicuramente abbiamo vinto una scommessa importante. Con l’avvio della mappatura e del controllo della popolazione canina, tracciamo ancora una volta la strada che speriamo possa essere intrapresa anche dai comuni limitrofi. Tenere sottocontrollo, attraverso un albo anagrafico preciso, il numero dei cani di proprietà, infatti, sarà anche un ottimo strumento per gestire, limitare e circoscrivere i casi e gli effetti del randagismo. Il cui fenomeno – ricorda l’Assessore – non di facile gestione, ogni anno, costa diverse migliaia di euro alle finanze pubbliche. Tra l’altro Rossano è l’unica città del comprensorio dotata di un canile comunale che quotidianamente si prende cura dei suoi circa 350 ospiti. Attraverso l’utilizzo di appositi scanner di cui si è dotato il Comune, sarà possibile controllare la microchippatura, che da oggi diventa obbligatoria per tutti i padroni di cani. Inoltre, grazie alla strumentazione digitale e telematica installata presso l’assessorato Ambiente avremo la possibilità di creare uno storico dei censimenti che ci consentirà di verificare, in futuro, anche la radice familiare degli amici a quattro zampe. Per questa prima fase – spiega ancora l’assessore all’Ambiente – sarà avviata una doppia azione di controllo e di sensibilizzazione della cittadinanza, che educherà sull’utilità dell’applicazione dei microchip quanto sulle norme comportamentali di custodia e bivacco dei cani. Una volta concluso questo momento informativo, si procederà alla fase sanzionatoria che sarà effettuata dagli stessi agenti dell’Anpana-Oepa, quale organizzazione riconosciuta a livello ministeriale per lo svolgimento di questi servizi. Non a caso, il Sindaco Antoniotti ha voluto fortemente che alla funzione dell’anagrafe canina venisse associato anche un proficuo momento di formazione di nuovi volontari. che sosterranno gli uffici comunali in questo delicato servizio. Come già annunciato nei giorni scorsi – conclude l’assessore all’Ambiente – il prossimo 28 febbraio, a palazzo San Bernardino, avranno inizio i corsi di formazione che entro la prossima primavera ci consentiranno di poter disporre delle competenze di nuove guardie eco zoofile.”

Randagismo, al via il censimento dei cani

ROSSANO (Cs) – Anagrafe canina, si incrementano i controlli sul territorio comunale. Gli operatori del servizio di Polizia Ecozoofila dell’Associazione Anpana – Oepa, sezione provinciale di Cosenza, alla quale è stato affidato il servizio di tutela e controllo della popolazione canina, effettueranno le opportune ispezioni atte a verificare l’iscrizione degli animali da affezione al sistema di registrazione e l’applicazione del microchip ai cani di proprietà. L’Esecutivo Antoniotti ha approvato le nuove sanzioni amministrative e ha dotato gli operatori di un sofisticato strumento rilevatore di microchip che riesce a individuarne la presenza anche a distanza notevole. Gli operatori del Servizio di Polizia Ecozoofila procederanno con gli opportuni controlli  e gli animali saranno identificabili attraverso l’apposito tesserino di riconoscimento. Prosegue l’impegno dell’Amministrazione comunale a tutela dell’ambiente, del decoro urbano e della sicurezza dei cittadini. Una iniziativa efficace che serve ad affrontare il fenomeno del randagismo che tende a proliferare. In base all’Ordinanza con la quale veniva fatto obbligo ai proprietari e ai detentori di cani di provvedere a una serie di adempimenti, tra cui l’iscrizione all’anagrafe canina, ai trasgressori saranno comminate le seguenti sanzioni amministrative:

Da Euro 25.00 a Euro 500.00 per coloro che sporcano e che non raccolgono le deiezioni dei cani, non ricorrono all’uso della museruola su strade pubbliche o aperte al pubblico, nei giardini e parchi pubblici, e nelle zone destinate al verde pubblico o nelle aree sociali.

Da Euro 200.00 a Euro 500.00, qualora il cane con i propri latrati e/o ululati disturbi nelle ore destinate al riposo delle persone, sconfini in altrui proprietà o pubblica via, per come previsto dall’articolo 659 comma I del Codice di procedura penale.

Da Euro 154.94 a Euro 516.46 per abbandono di animali.

Di Euro 77.47 per coloro che non iscrivono il proprio cane al registro.

Di Euro 51.65 per coloro che omettono l’inserimento del microchip al proprio cane.

Da Euro 2582.28 a Euro 5.164.57 per coloro che effettuano commercio di animali a fini di sperimentazione, in violazione delle leggi vigenti.

Per eventuali segnalazioni, contattare il numero 0983/529580 o a mezzo fax al numero 0983/529593.

Lotta al randagismo

COSENZA – Periodo intenso per la lotta al randagismo. Il nucleo per i diritti degli animali della Polizia Municipale ha reso possibile, con la collaborazione del servizio accalappiamento cani, la cattura di 5 cani randagi, traendo in salvo anche 12 cuccioli. L’operazione, avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria di Vaglio Lise, è stata messa in atto a seguito di segnalazioni al comando di Polizia. L’assessore alla sanità. Massimo Bozzo, titolare della delega al canile comunale e alla qualità della vita, ha espresso soddisfazione per questi interventi contro il randagismo e ha inoltre ribadito la messa in campo di una serie di sinergie anche con gli altri Comuni dell’area urbana e la stessa Asp, al fine di sviluppare una politica di gestione del fenomeno del randagismo che possa consentire di arginare l’emergenza sanitaria e di contenere i costi. Sono stati programmati per i prossimi giorni altri interventi nel centro città.

Task force contro randagismo

CATANZARO – Si è svolta nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro la conferenza dei servizi presieduta dal dg Dott. Gerardo Mancuso, alla presenza del direttore amministrativo Giuseppe Pugliese, del direttore del dipartimento di prevenzione Giuseppe De Vito, del direttore del distretto di Catanzaro Lido Maurizio Rocca oltre ai medici veterinari Antonio Marino, Nicola Parisi, Francesco Corapi, Giuseppe Caparello, Tommaso Esposito contro il fenomeno del randagismo a Catanzaro. Alla riunione hanno partecipato anche un rappresentante del Comune di Catanzaro, uno dei vigili urbani e le associazioni di volontariato che si occupano dei cani.
“Lo scopo di questa conferenza dei servizi – ha affermato il direttore Mancuso – è quello di confrontarci su un argomento che ritengo importante e che è il randagismo, ma con l’obiettivo di non sedersi con preconcetti, ma di portare delle soluzioni. Dalla riunione è emersa intanto la disponibilità di tutti a fare qualcosa di pragmatico, e fra le prime cose quelle di educare il cittadino alla convivenza civile fra uomo e animale, perché questo è un problema. Noi calabresi abbiamo talvolta un’idea approssimativa dell’educazione civica, molte questioni dell’organizzazione complessa di una società si risolvono attraverso un elemento di condivisione dei problemi e di realizzazione dei progetti. Talvolta basta soltanto l’educazione civica per risolvere alcune questioni e io credo che qui manchi proprio nell’accezione più larga la convinzione che questo è un argomento che va affrontato da tutti i cittadini in modo corretto. Il nostro obiettivo è ora quello di creare un tavolo tecnico con le diverse anime che si occupano dell’argomento e capire il motivo per il quale, nella nostra provincia, il problema venga sovradimensionato e presentato all’opinione pubblica in maniera distorta e non complementare alla realtà. Non sono gli animali il problema ma la mancanza di soluzioni valide a questo difficile fenomeno. Spesso gli stessi cittadini vengono avvolti da un velo di indifferenza che colpisce gli animali, perché imputati come aggressivi e quindi potenzialmente pericolosi. Agendo così, si sbaglia nei confronti di chi, al contrario, ha un’anima e andrebbe quindi aiutato, accudito e curato come merita”.
“Come Asp – ha aggiunto Mancuso – abbiamo pensato intanto di fare una campagna d’informazione e formazione su questo argomento coinvolgendo le scolaresche e i cittadini; metteremo anche dei cartelloni sul rispetto degli animali e faremo anche qualcosa che colpirà l’opinione pubblica. In secondo luogo attiveremo insieme al Comune di Catanzaro una riunione per implementare l’anagrafe canina: un cane ha l’obbligo di legge di inserire il microcip e quindi questo va fatto. L’Asp, insieme all’Ordine dei veterinari, porterà avanti una campagna per implementare questo aspetto”.
Il direttore generale dell’Asp ha anche annunciato “l’istituzione di un Pronto soccorso mobile per il cane con un’ambulanza e, in un secondo momento, istituiremo anche un pronto soccorso fisso dove portare il cane per le cure necessarie e per la sterilizzazione dei randagi. Questa sarà una campagna che partirà col nuovo anno, attraverso un’azione d’interazione con le associazioni che si occupano dell’argomento e che hanno il polso della situazione, con le quali dobbiamo trovare un giusto feedback per risolvere i problemi e non per procrastinarli cosi come è avvenuto fino ad oggi. Dopo le feste il Comune di Catanzaro convocherà una riunione per l’implementazione dell’anagrafe canina, noi istituiremo un tavolo tecnico dell’Azienda per attivare tutte quelle azioni di nostra pertinenza e poi a fine gennaio faremo un’altra conferenza di servizi con gli stessi attori che hanno partecipato a questo incontro”.