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Città di Cosenza, passaggio a vuoto con Rapallo

CITTA’ DI COSENZA – RAPALLO PALLANUOTO 5-8 (2-1, 2-1, 1-3, 0-3)

 Città di Cosenza: Gorlero, Citino 1, Gallo, De Mari, Motta 1, Nistico’, Kuzina 1, Nicolai, Di Claudio 1, Presta, Motta 1, De Cuia, Sena. All. Capanna

Rapallo Pallanuoto: Lavi, Zanetta 2, Gragnolati 3, Avegno, Marcialis 1, Sessarego, Antonucci, Giustini, Van Der Graaf 1, Cuzzupe’, Genee 1, Gagliardi, Gaetti. All. Antonucci

Arbitri: Calabro e Pascucci
NOTE: Marcialis (Rapallo) uscita per limite di falli nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Cosenza 2/8 e Rapallo 6/9. Spettatori 150 circa

 

Sconfitta e rimpianti per il Città di Cosenza, che lascia l’intera posta in palio al Rapallo al termine di una partita dai due volti. Primi due tempi con le calabresi sempre in partita, agonisticamente cattive e concentrate.

Il 4-2 è lo specchio di 16 minuti giocati da grande protagonista contro la terza forza in campionato. Poi il crollo, che in una gara dove la differenza di classifica non si era vista, diventa un carico di rimpianti che fa male alla squadra di Capanna. Il risultato è condizionato quindi dal blackout di Cosenza, che tra il secondo e terzo tempo non segna per più di 10 minuti e che sul finire del terzo, con la gara in bilico, subisce una doppia espulsione, e a inizio quarto subisce la rete in doppia inferiorità che ne scalfisce le ambizioni di rimonta. Rapallo quindi torna a casa con tre punti, rafforza il terzo posto in classifica e cancella la già difficile rincorsa di Cosenza alla final six. Per entrare nella fase finale, le silane dovrebbero vincere le ultime tre gare e sperare che Milano le perda tutte, per sfruttare il vantaggio negli scontri diretti. Un’impresa quasi impossibile, ma che Cosenza dovrà cercare guardandosi più alle spalle che in avanti.

La cronaca

Cosenza parte forte e si porta sul 2-0 con Roberta Motta e Kuzina. Van Der Graf accorcia sull’uomo in più, fondamentale in cui Rapallo chiude con un ottimo 6 su 9, e il primo tempo termina con buone indicazioni per Capanna. Il copione si ripete alla ripresa con le reti di Silvia Motta e Citino e il centro di Gragnolati, migliore delle sue per il 4-2 di metà gara. Cosenza poi frena. Genee va a segno, Gragnolati fa 4-4 e Di Claudio riporta avanti le silane prima della rete del 5-5 di Zanetta. Il terzo tempo sta per chiudersi, ma le padrone di casa incassano la doppia espulsione di Kuzina e Nicolai e riprendono nel quarto con due elementi in meno per trenta secondi. E’ un invito che Rapallo non fallisce. Gol di Marcialis, poi Zanetta e ancora Gragnolati con Cosenza fuori dai giochi.

Capanna non è di certo soddisfatto

«E’ un peccato, perché i tanti punti di differenza non li ho visti per due tempi e mezzo – spiega a fine gara il tecnico del Città di Cosenza -. Poi ci siamo adagiate, alcuni episodi sono stati a noi sfavorevoli, ma alcune nostre giocatrici hanno perso di vista quanto di buono preparato da loro in allenamento. E’ chiaro che loro sulle ali dell’entusiasmo riuscivano a far tutto bene, ma non abbiamo avuto la personalità giusta per riprendere la gara. Si poteva fare, anche sul 7-5 per loro, perché c’era tempo. Non ci siamo riusciti sbagliando troppo e facendo male sull’uomo in più». Adesso testa al prossimo impegno fondamentale in chiave salvezza. 

Il Città di Cosenza torna a mani vuote da Rapallo

RAPALLO – CITTA’ DI COSENZA 5-2 (0-0; 3-1; 2-1; 0-0)

Rapallo: Lavi, Zanetta, Gragnolati 2, Avegno, Marcialis, Sessarego 1, D’Amico, Giustini, Van Der Graaf 1, Cuzzupè, Genee 1, Gagliardi, Gaetti. All: Antonucci.
Città di Cosenza: Gorlero, Citino 1, Greco, De Mari, Motta S., De Cuia, Kuzina 1, Di Claudio, Presta, Motta R., Garritano, Sena. Allenatore: Capanna
Arbitri: Collantoni e Fusco.

Note: Spettatori 100 circa. Nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Rapallo 3/7 + un rigore sbagliato e Cosenza 0/7. Avegno (R) colpisce il palo su rigore nel quarto tempo.

La gara

Sconfitta con tanto rammarico per il Città di Cosenza, di ritorno da Rapallo con zero punti e tanti spunti su cui riflettere. La gara in terra di Liguria ha messo in evidenza tutta la crescita di una squadra che subisce poco anche contro squadre forti in attacco, ma anche alcuni limiti in fase di finalizzazione che determinano le partite. E’ stata questa la chiave dell’insuccesso contro Rapallo. Cosenza ha infatti retto nel primo tempo, in un match equilibratissimo in avvio. Lo strappo del Rapallo è arrivato nel secondo parziale, in cui Cosenza ha incassato tre reti e non ha sfruttato le azioni costruite. Il copione non è cambiato nel terzo tempo, giocato alla pari ma con Cosenza sprecona, incapace di concludere a rete le manovre costruite e di gestire le azioni con l’uomo in più. Le calabresi vanno al quarto tempo sotto per 5-2 ma gli otto minuti finali sono la replica di quelli iniziali. Porte inviolate a lungo, stanchezza che affiora e mira che peggiora nonostante lo sforzo in difesa. Il risultato di 5-2 è lo specchio di una squadra attenta in difesa, capace di subire poco e anche battagliera. In avanti però il discorso cambia tra errori di mira, disattenzioni e poca cattiveria. Il dato delle superiorità numeriche lo testimonia ma la squadra ha combattuto su ogni pallone peccando solo di concentrazione e precisione davanti alla porta difesa da Lavi.

Capanna e le ragioni della sconfitta

Capanna lo sottolinea. «La sconfitta è frutto anche di un mio errore di valutazione – afferma il mister ligure con la consueta onestà – perché avevo preparato minuziosamente alcuni aspetti di gioco e in vasca invece queste soluzioni non hanno portato frutti. Detto questo è giusto però capire la nostra dimensione. Ci sono delle lacune nella squadra che abbiamo costruito, e queste ci portano poi nei momenti decisivi a non riuscire a raddrizzare le gare. E’ evidente che se tutte le componenti di una gara che sono grinta, precisione, voglia di dar battaglia e concentrazione, sono espresse al meglio, torni a casa con il successo. Se ne manca solo una vengono fuori i limiti e oggi ne abbiamo avuto un esempio. Mi è piaciuta la gestione difensiva del match contro una squadra che in attacco è molto forte, ma è mancata la precisione in avanti e la voglia di vincere. Noi abbiamo costruito una squadra leggera, ed è normale che possa accadere di soffrire durante il match. E’ un peccato però, perché 3 punti ci avrebbero regalato una classifica interessante, ma non faccio drammi perché il lavoro che svolgiamo insieme quotidianamente ci servirà a sopperire il più possibile alle mancanze». 

Serie A, il Città di Cosenza festeggia la salvezza

CITTA’ DI COSENZA – RAPALLO 5-4 (1-0; 1-2; 2-2; 1-0)

CITTA’ DI COSENZA: Sotireli, Citino 1, Di Claudio, De Mari, Motta S.3, Niu, D’Amico, Nicolai, Pomeri 1, Presta, Motta R., De Cuia, Manna. Allenatore: Capanna.

RAPALLO: Lavi, Zanetta, Gragnolati, Avegno 2, Gagliardi, Repetto, Kholi, Criscuolo S. 1, Mori 1, Criscuolo C., Cotti, Giustini, Bacigalupo. Allenatore: Antonucci.

ARBITRI: Riccitelli e Petronilli.

NOTE: Spettatori 200 circa. Superiorità. Cosenza 2/6 più un rigore. Rapallo 2/6.

COSENZA – Il Città di Cosenza centra una strepitosa salvezza. Contro il Rapallo, in una battaglia tra squadre decise a non retrocedere, Cosenza ha sfoderato la prestazione dell’orgoglio e del cuore, superando le liguri per 5-4.

Difesa granitica, attenzione e precisione in ogni fase di gioco, hanno garantito alle ragazze di Capanna un successo cercato, il terzo consecutivo in un rush finale giocato a grandi livelli. Una squadra data quasi per spacciata nel mese di marzo, ha saputo regolare tutte le dirette concorrenti, dimostrando che carattere e qualità non mancano, e che la realtà Cosenza merita uno straordinario posto nella Serie A della pallanuoto femminile. Il setterosa bruzio si è saputo infatti risollevare in un anno difficile, e, meraviglie date dai nove punti in fila, avrà incredibilmente anche l’opportunità di entrare nella final six, qualora arrivasse fra una settimana un difficile ma a questo punto non impossibile successo a Catania. Il miracolo è firmato dal presidente Manna che ha dato sempre fiducia al suo mister, e da un allenatore capace di motivare negli ultimi mesi una squadra dal cuore grande.

Cronaca

Gara equilibrata in avvio con Rapallo attenta in difesa e Cosenza che per più di due minuti non concede tiri alle avversarie. La prima rete è firmata da Pomeri, che sull’uomo in più trova lo spiraglio giusto della porta difesa egregiamente da un’ottima Lavi. Nel secondo parziale arriva il pari di Avegno, e il nuovo vantaggio casalingo con una bella girata di Citino. Il pari di Sonia Criscuolo manda le squadra a riposo con la sensazione che il match sarà combattuto fino all’ultima battuta. Silvia Motta, ancora una volta migliore in campo, nel terzo porta due volte in vantaggio Cosenza, ma Rapallo risponde con Mori e Avegno. Nell’ultimo tempo arriva subito la rete di Silvia Motta, e poi Cosenza chiude la porta alle avversarie. Difesa imperforabile, due legni colpiti e gestione impeccabile da parte del setterosa cosentino, che strappa la meritata salvezza.

Le parole di Capanna a fine gara sono ricche d’orgoglio. «Abbiamo fatto il minimo con il massimo sforzo – ha sottolineato il tecnico, ma se penso a come eravamo in classifica e ai tre successi di fila, non posso che gioire. In una stagione difficile le ragazze hanno imparato a soffrire e a costruire la resilienza, perché se non sei squadra non fai 9 punti di fila. Tutto ciò sfiora l’incredibile e io sono qui per fare questo, ragionando anche sul fatto che se i punti diventano 12, Cosenza va a giocarsi una final six in una torneo che sembrava maledetto. Credo che se in futuro vinceremo qualcosa – prosegue Capanna – è grazie a un’annata che ci ha insegnato a soffrire. Lo abbiamo fatto tutti insieme, e devo ringraziare la mia società e le ragazze, tutte e 17, perché ognuna ha fatto il suo». Infine un passaggio sulla gara. «Quel gol in più è tutto nel nostro carattere. Abbiamo vinto da squadra, con una difesa agonisticamente cattiva, un portiere del 1998 cresciuto molto e una prestazione cinica da squadra bella. Loro ci tenevano perché hanno la final six in casa, ma hanno trovato una squadra che si è presentata alla festa con il cappello giusto. Mi complimento con il Rapallo, ma abbiamo meritato, e voglio anche dire bravi agli arbitri, perché in un match così caldo hanno diretto impeccabilmente la gara».

Città di Cosenza battuto a Rapallo. Capanna: «Sconfitta meritata»

Rapallo Pallanuoto – Cosenza Pallanuoto: 7-4 (2-1, 3-1, 1-2, 1-0)
Rapallo Pallanuoto: Lavi, Zanetta, Gragnolati 3 (1 rig), Tedesco, Gagliardi 1, Repetto, Kohli 1, Criscuolo S. 1, Mori, Criscuolo C. 1, Cotti, Giustini, Bacigalupo. All. Antonucci
Cosenza Pallanuoto: Sotireli, Citino, Di Claudio, De Mari, Motta S., Niu, D’Amico, Nicolai 1, Pomeri 1, Presta, Motta R. 2, De Cuia. All. Capanna
Note: Spettatori 100 circa. Uscite per limite falli Citino e Pomeri (C). Superiorità: Rapallo 2/12 è un rigore; Cosenza 1/11.
COSENZA – Torna a casa con le pive nel sacco il Città di Cosenza, battuto al Poggiolino da un Rapallo cinico e in buono stato di forma. Le liguri hanno messo in difficoltà con il pressing le ragazze di Capanna, apparse poco concentrate e spesso fuori da una gara che doveva invece essere vitale per il prosieguo del campionato. Il 7-4 è un passo indietro, e l’impressione è che in vasca Citino e compagne non siano riuscite a riportare il lavoro svolto in settimana. Poca convinzione al momento di concludere, palla spesso lenta e numeri impietosi sull’uomo in più. Il risultato sorride alle liguri, apparse più concentrate e brave a sfruttare gli errori delle ospiti. All’avvio il Cosenza non riesce ad andare al tiro, contro una squadra aggressiva a motivata. Il Rapallo sblocca il match e sull’unico tiro tentato Pomeri pareggia in un parziale che poi termina sul 2-1. Sembra una iniezione di fiducia ma al rientro in vasca Gragnolati sale in cattedra, le rossoblu non pungono e a metà gara il tabellone dice 5-2 per le liguri. L’impressione è che Cosenza abbia le carte in regola per rientrare e il 2-1 di parziale porta la gara agli ultimi otto minuti con Cosenza sotto 6-4. Tutto aperto, almeno apparentemente, ma la prima rete in serie A di Gagliardi è l’ultima del match. Cosenza non reagisce e a festeggiare è un Rapallo che scavalca le calabresi, ancora in zona salvezza ma prigioniere più delle loro paure che di alcuni limiti. Capanna non li nasconde. «Abbiamo perso meritatamente una partita brutta – ha affermato l’allenatore – e sono mancate tante cose. La cosa che più fa male è che non mettiamo in vasca ciò che prepariamo ma sono mancate troppe cose. Le grandi non sono riuscita a trascinare la squadra e troppo spesso si tirano fuori dalla battaglia, non dalla gara, che forse è anche peggio. In troppe hanno avuto occasioni, ma è il momento di lavorare duramente, di valutare tutto, perché ora dobbiamo meritare tutto ciò che ci garantisce questa società e non deve esistere che dopo un match vinto ci sediamo giocando senza la voglia di arrivare alle gare che contano. La squadra che ho visto oggi non rispecchia la mia idea di pallanuoto, arriveremo a far sì che accada con il lavoro, ma dalla prossima gara chi fa meglio in settimana giocherà, perché oggi ho visto troppe cose che non possono passare inosservate. Non è compromesso un piazzamento playoff – conclude l’allenatore – ma la mentalità deve essere diversa».