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Razzi a Rende: «La Corea del Nord non attaccherà mai per prima»

RENDE (CS) – Si tenuto questo pomeriggio il tanto chiacchierato – alla vigilia – incontro organizzato dall’associaizone “Democrazia Culturale” tra il senatore Antonio Razzi, segretario della Commissione esteri, e un gruppo di studenti dell’Università della Calabria, presso l’Hotel Majorana a Rende, sul tema ” Stati Uniti e Corea del Nord. Rischio di un nuovo conflitto mondiale?”.

L’incontro, come ormai noto, si sarebbe dovuto tenere fra i cubi dell’Ateneo rendese ma, dopo l’invito ufficiale, e’ seguita una smentita da parte dei vertici dell’Unical, rettore compreso, che in polemica con Razzi volevano far abortire l’evento. «Non sono qui per criticare nessuno. Non bisogna portare rancore. E poi tutti possono sbagliare. I vostri professori – ha dichiarato il parlamentare di Forza italia – hanno avuto paura di un confronto democratico, la paura di affrontare un rappresentante del popolo e delle istituzioni». «Ci tenevo moltissimo ad essere qui oggi e alla fine, anche se qualche ben pensante avrebbe voluto diversamente, la mia testardaggine come al solito ha fatto si che noi ci incontrassimo per dibattere su quelle che sono le problematiche giovanili legate al mondo accademico e anche alla vita di tutti i giorni». Razzi ha quindi parlato del tema per il quale è stato invitato a dibattere: «Sono stato in Corea dieci volte e come sapete sono il primo occidentale che ha stretto la mano a Kim Jong-un. Posso dirvi con certezza che la guerra per colpa della corea del Nord non ci sarà mai. Certo è pur vero che se attaccati i coreani si dovranno difendere…». Incalzato dagli spunti e dagli interventi dei presenti sul dittatore coreano Razzi ha aggiunto: «Non credo sia un pazzo. Il suo regime è una dittatura? Si, però funziona…». E sui rapporti fra l’Italia e Pyongyang Razzi è convinto che non avere l’Ambasciata in Corea del Nord sia controproducente perchè manca l’interlocutore adatto.

Agli studenti, ricordando i suoi tanti anni da immigrato in Svizzera, Razzi ha consigliato: «Siate orgogliosi delle scelte che avete compiuto e affrontate con serenita’, con decisione, ma anche con la gioia, tipica della vostra eta’, le prove della vita che vi attendono. Siate responsabili e fate ogni cosa con amore».

Infine dal senatore una “chicca” che sa di velata frecciatina a chi doveva esserci e non ci è stato: «Sto scrivendo un libro il cui racconto si concluderà proprio con questa giornata. Al suo interno includerò anche la locandina dell’evento, sia quella originale che quella definitiva di oggi».

«Siamo molto rammaricati per l’atteggiamento dell’Unical, che noi consideriamo la nostra seconda casa, verso questa iniziativa – spiega a margine dell’evento Antonio Caterino di Democrazia Culturale -. Non abbiamo invitato un terrorista o chissà cosa. Da parte nostra possiamo assicurare che non ci fermeremo e organizzeremo altri incontri come questo».

Da sx Antonio Razzi, Alessandro Aquino e gli esponenti di Democrazia Culturale Antonio Caterino, Pietro Domma e Nicola Feraudo
Da sx Antonio Razzi, Alessandro Aquino e gli esponenti di Democrazia Culturale Antonio Caterino, Pietro Domma e Nicola Feraudo

Troppe polemiche, il convegno con Razzi cambia sede

RENDE (CS) – Le tante reazioni sollevate dal mondo accademico sulla presenza del senatore Antonio Razzi al convegno “Stati Uniti e Corea del Nord. Rischio di un nuovo conflitto mondiale?” in programma giovedi all’Università della Calabria, hanno avuto i loro effetti. Sono gli stessi organizzatori dell’iniziativa a comunicare che l’incontro cambia sede, pur confermando la presenza di Razzi. «In qualità di cittadini liberi e svincolati da qualsiasi movimento politico – si legge nella nota dll’associazione Democrazia Culturale – riteniamo opportuno confermare la presenza del Senatore Razzi, in qualità di Segretario della Commissione affari esteri del Senato». «I seminari o qualsiasi altro tipo di incontro, quali luoghi di crescita morale e culturale servono proprio a fondere i diversi modi di pensare e di vedere le cose in modo da trovare un giusto compromesso, anche condannarli se ci sono le condizioni. Avevamo pensato che l’Università fosse il giusto luogo per un confronto di questo genere, ma non è stato così. Condividere o non condividere è una scelta personale, ma non accettare la presenza di una persona e di conseguenza delle sue idee è sicuramente inopportuno. A seguito delle numerose critiche – si legge ancora -, fermo restando che in molti hanno compreso la nostra scelta, e non volendo “ledere” in alcun modo il mondo accademico, ci svincoliamo da questa sterile ed inutile polemica, spostando il luogo dell’evento, confermando la nostra buona fede nel portare avanti gli ideali di Pace, integrazione e contro ogni genere di conflitto. Abbiamo deciso di presentare l’evento “Stati Uniti e Corea del Nord: rischio di un nuovo conflitto mondiale?” in un luogo diverso dall’Unical non coinvolgendo alcuna figura accademica, se non i soli studenti. Terremo, infatti, l’incontro presso l’hotel Majorana di Quattromiglia, per consentire ai tanti colleghi interessati di partecipare e assistere all’iniziativa».

E oltre alla location cambia evidentemente anche la scaletta del convegno. Viste le numerose defezioni dei relatori, perlopiù docenti dell’Ateneo calabrese, al momento di certo c’è che il segretario della Commissione Affari esteri di Palazzo Madama discuterà del tema che da il titolo al convegno con gli organizzatori e con quelli che saranno presenti. Ha inoltre fatto sapere che non ci sarà neanche Domenico Tulino, consigliere d’amministrazione e presidente del Consiglio degli studenti dell’Università della Calabria.

Razzi

Razzi: «Polemiche sterili. Sarò all’Unical»

ROMA – Gli echi della stampa locale non hanno raggiunto la segreteria del senatore Antonio Razzi. All’altro capo del telefono il suo portavoce cade dalle nuvole. «Non posso dire altro se non che il senatore Razzi è assolutamente impermeabile alle polemiche, tanto più se innescate da esponenti del mondo accademico. Il senatore tiene molto a partecipare alla iniziativa organizzata nell’Università della Calabria. Interverrà senz’altro a meno che impegni istituzionali dell’ultimo momento non lo costringeranno a trattenersi a Roma».

Razzi, nella sua qualità di segretario della Commissione Affari esteri di Palazzo Madama, è stato invitato a concludere un seminario sul tema: “Stati Uniti e Corea del Nord. Rischio di un nuovo conflitto mondiale?”. La sua presenza però ha determinato da subito la presa di distanza da parte di Francesco Raniolo, direttore del dipartimento di scienze politichee sociali, e di Walter Greco, docente di politica e mondo globale, i quali avevano precedentemente offerto la loro adesione. In particolare Raniolo ha espresso forte disappunto per «non essere stato informato dei partecipanti e del format convegnistico adottato che ritengo del tutto inappropriato in un contesto scientifico. Pertanto tale iniziativa è da ritenersi completamente al di fuori delle attività scientifiche e istituzionali del DISPES e  riconducibile ai soli organizzatori».

Il rettore Crisci ha fatto sapere di essere impegnato in un concomitante appuntamento a Matera, anche se perla verità, i due eventi si svolgeranno in orari assai differenti.